Capitolo
2
Heathrow
Daniel
afferrò la sua valigia dal nastro traportatore,
lanciando un’occhiata attorno a sé nel tentativo
di scorgere qualche volto
familiare in mezzo alla folla di persone accalcate in attesa dei
rispettivi
bagagli. Non aveva la minima idea di che fine avessero fatto i suoi
fratelli,
in quale parte del mondo fossero e se tutti sarebbero tornati a Londra
per il
funerale oppure qualcuno avrebbe disertato. Così era
ragionevole supporre che
oltre a lui anche qualcun altro avesse scelto le Hawaii e lui non
l’avesse mai
scoperto. Tuttavia dopo una rapida ispezione constatò che a
quanto sembrava era
l’unico a essersi stabilito definitivamente lì.
Fece
per dirigersi verso le porte scorrevoli dell’uscita
quando una voce attirò la sua attenzione.
-
Dan? Daniel Lawson? –
Si
girò di scatto, trovandosi davanti il volto dai tratti
leggermente infantili e le lentiggini di Amos. Erano passati anni
dall’ultima
volta che l’aveva visto, ma lo riconobbe
all’istante e non potè fare a meno di
sorridergli di rimando.
Si
scambiarono un abbraccio rapido e virile.
-
Amos. Da che parte del mondo sei arrivato? –
-
Houston, mi sono stabilito lì con Aiden. –
Se
l’era aspettato, del resto Austin e suo fratello biologico
avevano sempre mantenuto i rapporti, anche ai tempi della scuola, e
quando
aveva compiuto la maggiore età e aveva terminato la scuola
contattarlo per
stabilirmi insieme altrove doveva essere stata la prima cosa che aveva
fatto.
-
Sono contento per te, so quanto sei legato a tuo fratello …
le
cose ti vanno bene? –
-
Molto … e a te, dove ti sei cacciato in questi anni?
–
-
Ho fatto un po’ il girovago, adattandomi a tutto e tutti
purchè non avessero la minima idea di chi fossi e di cosa
fossi in grado di
fare. Diciamo che ho vissuto nell’anonimato totale ed
è stato particolarmente
rilassante, negli ultimi tre anni mi sono fermato a Honolulu e ho
aperto un
bar. –
Amos
annuì come se comprendesse perfettamente cosa intendeva;
il bello di condividere quella stramba parte della loro vita era
proprio
quello: tutti e quattordici capivano alla perfezione ciò che
provavano gli
altri rispetto alla loro natura.
-
Sei rimasto in contatto con qualcuno? –
-
Di tanto in tanto mi scrivo con Bart -, ammise Daniel, - e
prima della morte di Joshua mi aveva accennato alla sua voglia di
passare un po’
di tempo nelle assolate Hawaii. –
Amos
arricciò il naso al sentir nominare il più
problematico
dei suoi fratelli putativi. Loro due non si erano mai piaciuti
particolarmente.
Bart era quello sicuro di sé, sfrontato e carismatico, il
genere di persona che
sembrava letteralmente calamitare ragazze e popolarità
… per lungo tempo si era
sentito inadeguato paragonandosi a lui.
-
Io ho sentito Leda, è persino venuta a trovarmi un paio di
volte. –
-
Tu e Leonel siete sempre stati i suoi preferiti, voi due e …
-
-
Gideon. –
-
Già, proprio lui, anche se a quanto mi hanno detto
… -
-
No, non hai capito, quello laggiù è Gideon.
–
Seguì
lo sguardo di Amos per individuare il ragazzo alto e dal
fisico asciutto e muscoloso che si trascinava dietro una valigia e si
guardava
attorno con un’espressione tesa dipinta sul volto.
-
Sembra che anche per lui il rientro a casa sia traumatico. –
-
Puoi biasimarlo? È scomparso quattro anni fa senza dire ad
anima viva dove stesse andando e non ha mantenuto i rapporti con
nessuno,
nemmeno con Leda. –
Questo
attirò la curiosità di Daniel.
-
Nemmeno lei sapeva dove fosse? –
-
No, il che è strano visto che Gideon si confidava
praticamente solo con lei. –
Annuì
pensieroso.
Era
strano davvero, ma forse potevano risolvere almeno il
mistero della sua residenza abituale.
Alzò
una mano chiamandolo a gran voce finchè Gideon, ormai
rassegnato, non potè continuare a fingere di non averli
visti e si unì suo
malgrado a loro.
-
Ragazzi, siete appena atterrati anche voi? –
-
Già -, Daniel sorrise curioso, - io dalle Hawaii e Amos dal
Texas. Tu invece in che angolo di mondo eri finito? –
-
Dakar, in Senegal, ma ho girato un po’ per tutta
l’Africa …
mi sono dato da fare dedicandomi al lavoro nelle missioni umanitarie.
–
-
Affascinante, hai seguito la tua strada insomma. –
Gideon
tentennò appena prima di rispondere.
-
Per così dire. –
-
E ora siamo tutti qui dopo anni -, intervenne Amos con un
sospiro, - tornare a casa è bello ma anche strano.
–
-
Puoi giurarci –, mormorò Gideon a voce talmente
bassa che per
un attimo i due si domandarono se non se lo fossero solo immaginato, -
ma ormai
tanto vale raggiungere la villa e mettere qualcosa sotto i denti.
Immagino che
gli altri siano tutti lì. –
*
-
Sono arrivati tutti? –
L’uomo
che le stava seduto di fronte annuì prima di porgerle i
quattordici fascicoli che aveva accuratamente compilato e impilato su
una
scrivania poco distante.
-
Gli ultimi tre sono atterrati mezz’ora fa, credo siano tutti
diretti alla villa in cui vivevano con Patterson. –
Stirò
le labbra tinte di rosso in un sorriso compiaciuto
facendo ticchettare le unghie lunghe, smaltate nel medesimo colore del
rossetto,
contro la superficie in cristallo della sua scrivania.
-
Fantastico. Per il momento tenete sotto controllo i loro
movimenti senza fare altro, ma sinceratevi di fare in modo di fornire
loro
delle valide motivazioni al rimanere a Londra per un po’.
–
-
Sarà fatto, non si preoccupi. –
Le
rivolse un ossequioso cenno del capo e poi uscì dal suo
studio chiudendosi la porta alle spalle.
Rimasta
da sola, si adagiò contro l’alto schienale della
sedia
e si concesse una breve risata compiaciuta.
E
pensare che quello stupido testardo di Joshua Patterson si
era così a lungo rifiutato di aiutarla … alla
fine in un modo o nell’altro era
riuscita a farli tornare tutti all’ovile. Ora non rimaneva
che aspettare che
cominciassero a incastrare i pezzi e reagissero di conseguenza,
dopotutto erano
sempre stati dei ragazzi molto intelligenti.
Spazio
autrice:
Salve!
Questo
secondo capitolo è piuttosto breve, ma volevo sfruttarlo un
po’ come
transizione per presentarvi gli ultimi tre OC e la villain della
storia. Spero
che sia stato di vostro gradimento e ci sentiamo al prossimo per il
quale vi
chiederei di votare un nome tra quelli che troverete qui sotto
poiché dal
prossimo capitolo inserirò dei flashback che avranno come
protagonisti gli OC
che selezionerete voi (mandatemi il voto tramite mp … ah,
ovviamente non potete
votare per il vostro OC):
Ashley;
Andrew;
Leonel;
Elizabeth.
Per
ora è
tutto.
A
presto
e buon weekend a tutti.
Stay
tuned.
XO
XO,
Mary