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Autore: Lel    21/07/2009    7 recensioni
Solo una persona sembrava scontenta oggi.

Merlin stava pulendo la stanza del suo signore,con un broncio impressionante.
Era da prima dell’alba che Arthur l’aveva convocato
“Perché se io non riesco a dormire,neanche tu puoi!
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scusate mi sono scordata di scriverlo nel primo capitolo,ma immagino l’abbiate comunque capito
“…”=dialoghi
-…- =pensieri

Buona lettura


Capitolo 2


-Marlen??-pensò Merlin- ma che bella fantasia Gaius…-
“Marlen eh?”fece eco Arthur”Ma che aveva di cosi urgente quel somaro da non potermi nemmeno avvisare?”
“Oh,è andato a trovare un suo zio…molto malato….molto…”rispose l’alchimista,facendo una faccia molto…molto dispiaciuta.Che attore!
”Vero?”rivolgendosi al moro
“mh?oh si certo..mmmh zio Jhon…povero zio…”
“Ummh…capisco…”disse il principe poco convinto”Ma sta di fatto che avrebbe dovuto avvisarmi!quando torna mi sente…”
-Oh ecco,ancora “non torno” e già mi attende una sgridata…fantastico!-pensò il mago.
“Bè,io andrei,le mie erbe mi attendono.Ero nel bel mezzo di un importante esperimento quando la ragazza è arrivata,le ho mostrato un po’ in giro,e naturalmente dove si trova la vostra camera,dato che dovrà sostituire il fratello…noi ci vediamo dopo-riferendosi al mago-…principe…”e detto questo uscì,lasciando i due da soli.
Arthur che da prima aveva seguito con lo sguardo l’anziano,ora l’aveva di nuovo puntato sul servo,portandosi una mano sul mento con fare pensieroso.
-Non mi squadrare razza di somaro!-pensò Merlin,che per togliersi da quell’imbarazzante scena ebbe un’idea
“Bè..mio signore,c’è qualche lavoro da sbrigare?”
Ma il principe non gli rispose…invece gli si avvicinò.
“Principe…?”
-è incredibile!...i capelli,gli occhi…i tratti del viso……-
“Merlin non mi aveva mai detto di avere una sorella…”pronunciò serio.
“Oh,emmmh…vedete…è che….emmh…-pensa Merlin,pensa!-è che…io e Merlin abbiamo passato più tempo insieme da bambini che da ragazzini,perché poi…emmh…io sono dovuta andare…a stare dai nostri parenti in un altro villaggio…si,è cosi,sapete,abbastanza lontano da Ealdor.Ho avuto occasione di risentire mio fratello appunto in questa circostanza cosi tragica…povero zio Robert…forse si era scordato di me,ahah”
“Come ci si fa a scordare di una sorella?...Ma non si chiamava Jhon?”chiese Arthur alzando un sopracciglio.
“Oh si certo!!ehehe,con tutti questi zii si fa una confusione..ehehe”Rispose il mago mettendosi sulla difensiva.
-Bè…Merlin non mi ha mai parlato della sua famiglia…non che io gliel’abbia mai chiesto…-pensò Arthur-…e poi data la somiglianza incredibile,non vedo perché dovrei non crederle…ma quando diavolo è arrivata??-
-Oddio,cosa stai pensando razza di asino?non mi crede?mi manderà alla gogna?ma non sarebbe nulla…piuttosto,se capisse che centra la magia?oh no oh no…-
Merlin iniziò a sentirsi ancor più agitato...
“Ehi,stai bene?sei tutta rossa…”
Arthur si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla
“Stà tranquilla…non ti mangio mica sai!”e sorrise.
-che bel sorriso…a “l’altro me” non l’avrebbe mai fatto!Eh?ma…?-pensò Merlin
“Che hai,non sarai mica una che si vergogna in presenza degli uomini…”chiese accigliato il principe.
-Ha scambiato la mia paura di essere scoperto con la timidezza di una fanciulla…sono salvoooo!!-
“Oh no mio signore è solo una…vampata di calore..mi capita ogni tanto,eheh…piuttosto…-continuò- se c’è qualche compito da sbrigare…”
Arthur tolse la mano dalla sua spalla.
“Allora…vedo che qui è tutto in ordine…-disse il principe guardandosi in giro-ci hai pensato tu?”
“Oh si”rispose il mago
“Bene bene..allora,io ho appena finito una delle mie sessioni di allenamento,e dato che oggi pomeriggio volevo lasciare ai cavalieri un po’ di riposo,stavo pensando di andare a caccia…non mi dire che anche tu come il tonto hai delle idee molto particolari a riguardo…”
Disse con tono un po’ aspro l’ultima frase,buttandosi a sedere sull’unica poltrona della stanza in maniera decisamente poco elegante.
“certo che la penso come lui…è una cosa brutale!e lui non è tonto!”
Merlin si tappò la bocca con le mani.Le parole erano uscite senza che se ne rendesse conto…
-eccolo,lo sento…gogna in arrivo-fu ciò che pensò…
Invece Arthur si mise a ridere,lasciando sgomento il mago.
“Eh si,siete davvero fratelli…ma mi dispiace per te,quindi…”e si alzò in piedi.
-eccola,ora lo dice-
“Sbrigati aiutami a cambiarmi gli abiti,si va a caccia!”disse il Arthur con una smorfia che avrebbe dovuto essere un sorriso di sfida.
“Fiùù…me la sono scampata stavolta…”disse a bassa voce sollevato il mago
“Uh?hai detto qualcosa?”chiese il principe
“uuh…ho detto si arrivo subito” e velocemente Merlin si fiondò ad adempiere il suo compito
-che strano…non mi era sembrato…bah…-pensò Arthur confuso,mentre il moro aveva iniziato a togliergli la camicia fradicia di sudore come sempre.
Ora che ce l’aveva cosi vicino poteva notare le differenze col “fratello”…naturalmente tutte dovute alla diversità di sesso.
-La voce,naturalmente…è più bassa…e credo che sotto quell’enorme casacca ci siano dei seni e anche…bè…ma per il resto sono due gocce d’acqua-.
“Siete fratelli gemelli?”chiese.
“oh si si”rispose l’altro.
-odio dover mentire,ma meglio questo che la furia di Uther!-si ritrovò a pensare il moro.
-questo spiega tutto…-
“Però…sembravi tanto timida prima,però vedo che sai spogliare un uomo senza difficoltà!”Gli fece notare il principe con una nota divertita nella voce.Merlin sgranò gli occhi e diventò tutto rosso.
“Ma cosa dite??”
Arthur sorrise.-Ho come l’impressione che questo piccolo cambiamento mi divertirà..-
-cos’avrà da ridere quest’asino?Ho come l’impressione che dovrò stare in guardia…-pensò a sua volta il mago.


-Sai cavalcare vero?-chiese il principe a (quella lui credeva fosse!!) Marlen,la quale rispose di si.
Si trovavano nelle scuderie,pronti a partire.
Il principe era girato verso il suo cavallo,controllando la sella“Bene,allora monta quello di Merlin che è…-si girò-.. ……come facevi a sapere che era quello?”Chiese il principe incuriosito,dato che il mago si era già diretto verso il quadrupede affidatogli sin dal suo arrivo a Camelot.
Merlin si fermò,troppo tardi,ormai davanti al cavallo.
“Emh…è l’unico qui…”
“Ma se ce ne sono altri cinque…”fece il futuro re
“…c-che mi se-sembrava adatto a Merlin…ecco si.”
Arthur la guardò”Giudichi tuo fratello da ronzino?”
“Bè,non è mai stato uno a cui piacesse tanto cavalcare,anche un…ronzino va più che bene…-rispose l’altro-…e poi non è un brutto cavallo”La verità era che Merlin ci si era affezionato a quell’animale.
-ma che ronzino…solo perché non è una scheggia…-pensò il mago,che ora stava accarezzando il muso dell’animale,che se ne stava buono buono a farsi coccolare.
Questo non sfuggì al principe.
“Strano”disse,e salì in groppa al suo stallone.
“Mh?cosa mio signore?”Chiese il moro incuriosito.
“Sai,quell’animale non si lascia accarezzare cosi tranquillamente da estranei…sbrigati…”e detto ciò spronò il suo cavallo per farlo uscire dalla stalla.
“Uffa…ecco ecco…”disse Merlin a bassa voce,che aveva appena finito di controllare la sellatura.
-Allora vediamo,piede qui…eh…che cavolo…”Il mago stava constatando le prime differenze.
Era riuscito a mettere il piede nella staffa,ma non riusciva a darsi una spinta forte abbastanza per salire!
-sono più basso,non ci arrivo bene!Uff…-dopo il terzo tentativo si fermò un attimo…sbuffò…-devo riuscirci…-e detto ciò si diede una spinta più forte delle altre…
-Siiii!sono a cavallo!Letteralmente!-pensò tutto raggiante.
Ma proprio nel mentre in cui stava per poggiare il piede nell’altra staffa,il cavallo come impazzito,iniziò a correre….
“Aaaaaaaaaaaaaaargh!!!!”Merlin si attaccò per un pelo alla criniera dell’animale,che correndo,lo sventolava come una bandiera.
“Ma che diavolo…?”Arthur vide schizzare fuori dalla stalla il cavallo con attaccata Marlen con un piede in una staffa e l’altra gamba per aria,inutile dirlo,si lanciò all’inseguimento.
-E’ davvero la sorella di Merlin!”-pensò.
Il povero mago veniva sballottolato a destra e sinistra”Od-d-dioooo…fe-fermati bestiac-cciaaaaaaaaa”.
E come se l’animale lo avesse sentito,di botto inchiodò,facendo volare Merlin dritto dritto in una montagnola di fieno li vicino.
Arthur gli si avvicinò trotterellando,ritrovando un Merlin a pancia su con gli occhi sbarrati e le mani ancora chiuse a pugno con peli di criniera dentro.
“Sei stata fortunata che ci fosse questo cumulo di paglia…”
Con un po’ di fatica Merlin si rialzò,accorgendosi ancora di avere i pugni chiusi…scosse la testa e li aprì,tentando poi di scuotere via la paglia che aveva ormai dappertutto.
Il principe non potè fare a meno di ridere a quella vista…insieme a tutti gli altri che avevano assistito a quella scena.
Inutile dirlo il moretto era imbarazzatissimo.
-sempre io…sempre io…stupido animale…e io che gli volevo bene-pensò.
“Ma che cosa gli è preso per avere questa reazione?”E guardò il quadrupede,a pochi metri da lui che stava tranquillamente brucando dell’erbetta fresca,come se nulla fosse successo.
Merlin gli si avvicinò.”Non la passerai liscia vedrai…-si stava togliendo la paglia dai capelli-…oh,se solo non mi piacessero gli animali…ti farei macellare!”E sbattè il piede per terra,come se questo servisse a convalidare la sua minaccia.Il cavallo rilanciò con un nitrito stanco e svogliato.
Merlin era li che pensava se riprovare l’impresa o seguire il suo signore a piedi,quando senti due braccia forti che da dietro lo sollevavano,e in un secondo si ritrovò dietro ad Arthur.
“Cosi ci arriveremo di notte al boschetto!qualcuno non ha un buon rapporto con gli animali eh?meno male che sapevi cavalcare…”disse il principe con un tono decisamente sarcastico”continuò” Riportate l’altro cavallo nella stalla.”rivolgendosi agli stallieri(ovviamente…a chi doveva dirlo,ai panettieri??n.d.a.)
“Vi prego di non mettervici pure voi,per favore…”disse il mago diventando ancora più rosso.
“Reggiti”e dettò ciò spronò il cavallo.Il servo guardava la schiena del suo padrone.-Ma mi devo attaccare per forza?”fece appena in tempo(di nuovo!) ad attaccarsi,che lo stallone era partito in quinta.
Mentre cavalcavano per la pianura,le dita di Merlin sentivano i muscoli ben definiti sotto la maglietta di Arthur.-Caspita…è diverso toccarli che solo vederli...è cosi…caspita!anche a me piacerebbe avere il fisicaccio,una volta tornato uomo…ma che dico,tse…figurati…-.
“Ehi,ti piace quello che tocchi?”Chiese il principe diverito.
-Eh??-senza che ci facesse caso,le mani del mago non stavano ferme,ma facevano su e giù su quel torace modellato da anni di addestramenti.
Immediatamente Merlin bloccò le mani sulla cintura di lui.Un po’ meno stabile,ma decisamente…meglio.
-Cielo quante gaffe sto facendo!-pensò il poveretto.
Arthur rise sentendo il nuovo punto d’aggancio del ragazzo,e la cosa un po’ gli dispiacque dato che lo trovava abbastanza piacevole.

Erano più di tre ore che giravano per il bosco,e fin’ora per la fortuna di Merlin (o sfortuna di Arthur) ancora non avevano preso nulla,ed esclusi uccellini e piccole bestiole,di altri animali nemmeno l’ombra.“Dannazione-sbottò il principe sedendosi su un tronco di albero secco-ma che è successo,tutti gli animali hanno deciso di emigrare?”
Era ansioso di mostrare a Marlen le sue capacità…non per qualche motivo in particolare,semplicemente perché adorava sentirsi dire quanto fosse bravo.
“Non pensate che dovremmo andare?signore si sta facendo tardi…”Disse il servo nella speranza di convincere il suo signore,ma sapeva già che risposta aspettarsi…
“Assolutamente no-e balzò in piedi-non me ne andrò da qui finchè non avrò preso…-e si bloccò.
“Signore…cos-“.
Ma Arthur si portò il dito indice davanti alla bocca,in segno di silenzio.
-Oh no-pensò Merlin-vuoi vedere che ha visto qualche povera e innocente creatura??-
E infatti…
Arthur si abbassò,e mimetizzandosi con tutto il fogliame si avvicinò alla preda,incoccò la freccia e…adios animale.
“Finalmente…non è chissà cosa,ma almeno…”commento il principe,che notando l’espressione contrariata negli occhi del moro disse”avanti,era solo un’animale,una preda…fine della questione…”ma notando che il giovane continuava a fissarlo male,gli si avvicinò e continuò”…e ti proibisco di guardarmi cosi?va bene?inutile che ti comporti in questo modo,tanto non torna in vita…”.Pronunciò queste parole forse con un po’ troppa foga,e a Merlin divennero gli occhi un poco lucidi.
-Oh no…nonono!!ma che cavolo mi succede?sono diventato una ragazzina anche nell’animo??-.
Il reale se ne accorse e prontamente si girò.
“Il tempo di caricarlo sul cavallo e poi si riparte”.
-Non credevo fosse cosi sensibile…o forse sto diventando troppo rude io…bah…impossibile!-.
-Che razza di idiota caprone rude e insensibile!!-
Arthur come se fosse una fogliolina sollevò la preda(un cerbiatto)e se lo mise sulle spalle.Stavano ripercorrendo il sentiero che li avrebbe portati all’entrata del bosco,dove era rimasto parcheggiato per tutto il tempo il cavallo del principe.
“Allora…dimmi un po’-esordi il biondo-…chi è nato prima dei due?”
Merlin era cosi assorto dai suoi pensieri,che non sentì la domanda.
“Eh?”
“Uff…tra te e Merlin…chi è nato prima?”ripete svogliatamente l’altro.
“Oh!si…emh,lui,e dopo qualche minuto…la qui presente”rispose il moro,che guardando il principe,vide un sorriso spuntare sulle sue labbra.
“Anche se hai detto che dopo l’infanzia non vi siete più visti,ti ricordi che tipo di fratello era?”
“Mah…Era un fratello…-Ah,ecco senti qua asinastro-…fantastico,il migliore…era gentile,mi aiutava sempre quando facevo le faccende per il villaggio,mi difendeva dai ragazzini cattivi…”e la lista sarebbe continuata se Arthur non fosse esploso in una fragorosa risata,lasciando il mago-che stava per partire in quarta- a bocca aperta.
Merlin divenne tutto rosso dalla rabbia
“Cos’avete da ridere?”
“Ahah,ci credo…ci credo che era bravo a svolgere le faccende da donna!Ahahahah!!...e non ci crederò ne ora ne mai che ti abbia difeso!”
Il mago,decisamente indignato,si fermò.
“Perché,non lo riterreste in grado?”
Arthur continuò a ridere e a camminare,il moro rimase indietro.
“Signore…vi ho fatto una domanda!!”Disse stizzito,ma il biondo non si fermò.
“Ecco,è sempre cosi che lo trattate,lui si spacca sempre e voi mai una buona parola,ma nulla,siete sempre cosi…cosi…”Si bloccò.
Il principe in un battito di ciglia aveva lasciato a terra il frutto della sua caccia e si era avvicinato minaccioso a Merlin,i volti pericolosamente vicini.
“E tu…cosa ne sai di come si è comportato qui Merlin?”
“Ma…voi…lo state facendo passare per…un povero sfaticato…” La vocina si faceva sempre più fievole…
Il mago indietreggiava sempre più,quella vicinanza lo soffocava,ma l’altro continuava ad avanzare.
“Perché lui è un mollaccione sfaticato!-ribattè convinto l’altro!-
Il mago sentì improvvisamente qualcosa contro la sua schiena,un tronco per la precisione,si ritrovò ad imprecargli contro.L’espressione tronfia del principe era di nuovo a pochi cm dalla sua.
-Però,-pensò-visto da questo punto di vista Arthur incute davvero timore…-.
“Aallora?cos’è,tutta la foga di prima è svanita?”disse il principe,poggiando un braccio contro il tronco.
-ora basta,razza di stupido!-Merlin parve riacquistare un parte del coraggio,poggiando entrambe le mani sul petto del biondo,cercando di spingerlo via.
“Ah si?per vostra informazione voi non sareste qui in questo momento se il mollaccione non vi avesse salvato innumerevoli volte…umphf…e lui vi crede un amico…!...ma se dite cosi allora ha davvero sbagliato a pensarlo!”.
Merlin era carico!Arthur (che non si era mosso neanche di un millimetro nonostante gli sforzi del mago) stava per ribattere aspramente,ma si fermò….
Abbassò la testa(a Merlin parve quasi di averlo visto sorridere..),dopo qualche secondo la rialzò…velocemente intrappolò i polsi del moro in una stretta ferra con una sola mano,e quasi fosse un sacco di patate,se lo tirò su un spalla.
“Hei,ma cos..?!Fatemi scendere somaro!!”Protestò Merlin.
“Taci mucchietto d’ossa” e detto questo gli tirò una pacca sul sedere.
Il sacchetto di patate già rosso per la rabbia,ora aveva tutti i tipi di sfumature vermiglie sulla faccia.
“Siete davvero identici voi due…”-disse il reale,che intano si era girato per riprendere la preda,che caricò sull’altra spalla,e continuando a camminare disse-“Non so se Merlin te ne abbia già parlato,ma questo non è il tipo di atteggiamento che un servo deve avere nei miei riguardi…e anche se sei una donna,una punizione non te le toglie nessuno tesoro”.E da come diceva le parole,il moro poteva dire che stava sorridendo.
Questo decise di star zitto,onde evitare altre ripercussioni.
-grrrrr…che rabbia che mi fa!!sempre a sminuirmi!scemoscemoscemo!!Ma vedrà…non avrà vita facile!Ah si?è cosi?Ciao ciao buon Merlin…adesso c’è Marlen…eheheh- .
E mentre il mucchietto d’ossa pensava a qualche tipo di scherzetto,Arthur,non sentendolo rispondere,pensava ad altro…
“Ehi,che fa non rispondi?non incantarti troppo a fissarmi il didietro…”.
Merlin(le cui gote ormai stavano diventando fluorescenti),risvegliato dalle sue elucubrazioni rispose balbettando.
”Eh??..m-ma co…s-a dite??”E involontariamente gli tirò un pugno sulla schiena…ma questo non fece altro che far ridere Arthur più forte.
Il mago non potè fare a meno di pensare che avesse davvero una bella risata.
Dopo una decina di minuti,Merlin notò che erano arrivati all’entrata del bosco,e vide che il povero animale stecchito accanto a lui venne tolto dalla spalla per venir depositato altrove.
-Siamo arrivati al cavallo probabilmente-pensò il moro.
Infatti dopo poco sentì le mani del principe attorno alla sua vita che lo spostavano,buttandolo di traverso sul cavallo,come il cerbiatto accanto a lui.Il biondo aveva legato le zampe dell’animale alla sella,e aveva buttato il moro sulle corde,tra le sella e la bestia.
Arthur si sgranchì le spalle e le braccia e velocemente salì sul destriero.
“Reggiti”disse solamente,e partì al galoppo.
Il mago,poverello,si attaccò come meglio potè alle corde…

Gwen stava tornando dallo studio di Gaius,con gli infusi da portare alla sua signora. Il cielo iniziava a tingersi di bellissime sfumature arancioni dovute all’approssimarsi del tramonto,per questo la ragazza aveva deciso di fare il “giro lungo”,passando addirittura sulle mura per avere una visuale migliore.
Proprio mentre questa immaginava di essere un uccellino,per volare in quel cielo cosi bello,notò una sagoma all’orizzonte,avvicinarsi al castello e farsi sempre più netta.La serva si fermò.
-Parrebbe un cavaliere…-pensò.
A causa del riverbero del sole però Gwen non riuscì a distinguere chi fosse,ma avendo saputo che il principe era uscito a caccia qualche ora prima,pensò si trattasse di lui.
-Chissà cosa avrà riportato…-si chiese-…Oh cielo!ma cosa…cosa è quella cosa che sia agita??che razza di animali girano per quel bosco?-pensò,vedendo una “cosa” che veniva sballottata ad ogni falcata del cavallo.
Come uscita da un sogno,scosse la testa e continuò la sua consegna.


Merlin si buttò a terra nell’immediato non appena lo stallone si fermò.
Erano appena rientrati nelle stalle,Arthur era smontato da cavallo e stava ordinando ad un servo di prendere il cerbiatto e portarlo nelle cucine e ad un altro di rifocillare il destriero.
Il mago aveva una nausea incredibile,gli girava la testa ed era ancora steso a terra.Fortuna che le maniche erano più lunghe,gli erano tornate utili per quando si era aggrappato alle corde,probabilmente se non le avesse avute adesso avrebbe i palmi grattugiati a dovere….
“Allora,ti è piaciuto il giro?”gli chiese Arthur sorridente.
Merlin non gli rispose,era troppo intento a tirarsi su da terra aiutandosi con un paletto di legno impiantato li vicino.
Quando i giramenti di testa si placarono,si erse in tutta la sua…emh…regale altezza?.
“E’ tutto apposto,sto bene”Disse risentito.
“Bene,mi fa piacere-disse l’altro -Prenditi una pausa finchè non è pronta la cena,poi portamela…sto morendo di fame…” e iniziò a incamminarsi verso l’uscita.”Ah,e per la tua punizione ne riparliamo dopo…”disse senza girarsi.
Il moro,che fino a quel momento era stato in piedi a fissarlo con sfida,non appena l’altro ebbe girato l’angolo…si accucciò immediatamente,e vomitò anche l’anima.

Merlin non appena si era sentito meglio,si era catafloncato da Gaius,chiedendogli un suo intruglio contro il mal di stomaco,e stroncò la curiosità dell’anziano con un “ne riparliamo dopo”.
Adesso si stava dirigendo alle cucine,per vedere a che punto era la cena del suo “amico”,con la testa piena di pensieri.
-Non posso crederci!io l’ho ritenuto un amico,un fratello!E lui cosa ha detto a mia sorella?Che sono un piantagrane e un mollaccione in pratica!...cioè,le ha dette a me,ma non sa che io son io!e se avessi davvero avuto una sorella,che figura ci avrei fatto?razza di somaro!...-.
“e tu che ha da fissare?”chiese inviperito a George,che fermo sulla soglia delle scale che portavano alle camere di chissà quale nobile,lo stava fissando incuriosito.
E tra un “Arthur sei un imbecille” e l’altro,il mago si ritrovò in cucina.
Dentro c’erano come al solito le due cuoche e gli sguatteri,tutti che si davano da fare per preparare la cena ai nobili.
-ehi guarda chi c’è!-pensò il moro.
“Ciao Gwen” Merlin salutò stanco l’amica.-probabilmente lei è qui per la cena di lady Morgana-pensò.
“Ciao…ma..perdonami,tu chi sei?”si sentì domandare da un’attonita ragazza.
-Oh cielo!ma è identica a…-
-Che imbecille,ora sono donna!-
“Oh,scusami…che maleducata a non presentarmi,io sono Marlen,la gemella di Merlin…sono appena arrivata qui per sostituire mio fratello,aveva degli affari da sbrigare ad un altro villaggio…” e terminò la frase con un sorrisone,come per confermare quanto detto.
Lo sgomento della moretta sparì in qualche secondo,facendo spazio ad un ampio e dolce sorriso.
“Oh meno male,non avevo visto Merlin per niente oggi,mi domandavo dove fosse finito!...ma come fai a sapere che io…sono io?chiese curiosa.
“Emh…perché…il mio fratellone mi aveva già parlato di voi…sisi..è cosi!”
-Però..sto diventando bravo a mentire…-pensò il ragazzo.
Gwen stava per rispondere qualcosa,quando ad un certo punto notò la fine delle maniche a brandelli.
“Che cosa ti è successo alla casacca?”
“Oh,proprio a fagiolo,sai…Merlin mi ha detto che sei molto brava con il cucito,non è che potresti dare una accorciata alle maniche quando hai tempo?Io sono una totale imbranata con l’ago e il filo!”.
Gwen lo guardò.”Bè,dato che qui ancora non è pronto,potrei fartelo anche ora!Facciamo in fretta,Dai!”.
 E detto ciò prese per la mano “Marlen” e insieme andarono a casa della serva.
Gwen stava tirando fuori tutto il necessario.
“Prima che il cibo sia pronto,avremo finito…-si girò verso il ragazzo- avanti!”
Merlin le si avvicinò e le porse le braccia.
“Ahaha,Marlen,se la indossi mi sarà difficile…dai toglitela…non mi dirai mica che ti vergogni…!” chiese lei ridendo.
Merlin si vergognava eccome!Sentiva già il rossore salirgli.
“Ma non è vero!”mentì.
-Oh al diavolo-e velocemente si tolse la casacca,passandola a Gwen, e restando a petto nudo.Il ragazzo evitò accuratamente di abbassare lo sguardo.
“Ci vorrà pochissimo!-gli disse questa.-Ma per i pantaloni?anche quelli ti sono lunghi…”gli fece notare.
“Oh si lo so,ma non fa nulla,non importa,davvero!”
“Vuoi che ti dia un mio vestito?magari ti senti più comoda!Sai,io detesto mettermi i pantaloni,magari anche a te…”
“No no-la bloccò Merlin-sei gentilissima,ma non ti preoccupare,preferisco i pantaloni!”
“Contenta tu…”disse la serva,continuando il suo lavoro di sartoria.
-Si,ci manca solo che inizio a vestirmi da donna!-
Ma dopo qualche secondo di silenzio…
“Marlen,non posso vederti con quei pantaloni cosi,dai,apri il mio armadio e prendine un paio mio…ecco brava…e già che ci sei,prendi anche quegli stivali li…si vede lontano un miglio che quelle che indossi ti stanno grandi”.
Merlin obbedì.Si slacciò la cintura(tiratissima) e i calzoni scesero immediatamente.
Anche se era donna,si stava vergognando…non poteva farci nulla!
Velocemente si infilò i pantaloni di Gwen e le scarpe(decisamente meglio),il tempo di allacciarsi la cintura che la moretta disse”Finito!”,porgendogli il capo.
-insomma solo il fazzoletto che ho al collo mi va ancora bene…-pensò il magò.
-Meglio che trovi una scusa…-
“Sai,questi sono gli abiti di Merlin,me li ha dovuti prestare perché il mio bagaglio…è..mmm…accidentalmente finito nella palude che c’è a qualche miglio da qua,sai?
“Accidenti che sfortuna!-disse Gwen-…anzi aspetta!”
Si girò verso l’armadio e dopo averci frugato per qualche minuto ne estrasse una fascia,che lanciò a Merlin.
-Perché ho come l’impressione di sapere dove vada?-pensò un po’ allarmato lui.
“Cosi non ti si muoveranno troppo”Gli disse felice l’amica.
Il mago non potè far altro che ringraziarla per il suo buon cuore.

Velocemente i due servi tornarono nelle cucine.
“Giusto in tempo”Biascicò una delle due vecchie cuoche,che dopo aver dato i vassoi se ne tornò imprecando al suo lavoro.
“Lasciala stare,è fatta cosi!-disse Gwen.
-Si lo so cara mia…la conosco…vecchiacca malefica-pensò il moro.
Percorsero il tratto di strada comune parlando e ridendo.
Arrivati davanti le stanze si Lady Morgana,si fermarono.
“Sai Marlen,tuo fratello s’è n’è andato,ma con te è come se fosse ancora qui!”disse Gwen che tutta felice lo salutò e dopo aver bussato sparì nella stanza.
-Quanto hai ragione amica mia,tu non ne hai un’idea-pensò il mago,che fattosi forza,si diresse verso le stanze del principe.
L’unico posto sulla terra dove non avrebbe voluto andare.
Pochi minuti dopo,ed era li che fissava la spessa porta di legno della camera di Arthur.
-Oh bè,o prima o dopo…-bussò,ed entrò.
Quel che vide lo spiazzò.
Il principe non si girò all’entrata del servo,perché troppo intento a mangiarsi la faccia di una ragazza,entrambi stesi sul letto.
Merlin impallidì...quella vista gli strinse lo stomaco in una morsa.
Si avvicinò al tavolo,e poggiò il vassoio con una forza che sorprese anche lui.
-Ma che fa questo…questo porco!....ma cosa me ne frega a me di quello che combina…-pensò arrabbiato.
Girò i tacchi,pronto ad uscire,quando la voce del padrone lo richiamò.
“Fermati!alla buon ora…mi chiedevo che fine avessi fatto…”E con un gesto mandò via la ragazza,che Merlin riconobbe come Rebecca,una delle damigelle di una nobile del castello.
Questa tentò di ricomporsi più che potè e dopo aver guardato con occhi dolci il principe e con astio Merlin,uscì.
Arthur era a petto nudo,e aveva appena assunto una posa da macho.
-ma chi credi di incantare?-si domandò Merlin ancora stizzito,che con grazia zero sollevò il coperchio del vassoio.
“Vi consiglio di rimettervi la maglia,potreste prendervi un malanno” disse al biondo senza nemmeno guardarlo,versando del vino nel suo calice.
“Se permetti so io cosa è meglio per me…finalmente posso godermi il frutto della mia caccia!”Disse felice Arthur.
“Noto con piacere che ti sei fatta rassettare gli abiti…Ah, per la punizione...”
“Si,la gogna,lo so…”Lo interruppe il mago,lasciando interdetto l’altro.
“no…no affatto,niente gogna…-si riprese-torna da me tra qualche ora e poi ne riparliamo”disse,attaccando il cibo.
Merlin uscì dalla stanza…ora iniziava a sudare freddo. Perché aveva provato quelle sensazioni cosi...terrbili alla vista di quei due?bah,non lo sapeva nemmeno lui…sapeva solo di avere una gran fame.
Quindi decise che sarebbe andato a mangiare,chiacchierata veloce con Gaius sul dà farsi e visitina ad un certo drago…dato gli ultimi avvenimenti era d’obbligo.
E facendosi coraggio iniziò a correre per i corridoi,meta lo studio dell’anziano mentore.





Fine 2° capitolo…che dite?e questo Arthur un po’ bastardello??mmmh…ma tanto la cara Marlen lo rimetterà in riga,huahuahua!!!il bello inizia ora…


Ora…se vi va di leggere questa cosetta qua…è nata da un pomeriggio di delirio al mare…ogni tanto dovrei mettercela la testa sotto l’ombrellone,sisi…

SPECIAL ESTIVO    PT.1

 
“Aaah,finalmente…mare!!”
Disse Gwen allargando le braccia,godendosi la brezzolina che tirava.Erano tutte in costume,pronte a divertirsi!...tutte tranne…
“Mooorg! sei sicura di non voler venire anche tu?”Urlò Marlen ad una Morgana troppo occupata a prendere il sole per far altro,infatti ribattè con un secco “No,grazie.”
“Come vuoi…”Rispose Marlen.
“E’ troppo occupata a farsi notare da ogni maschio presente su questa spiaggia…”Disse Lancelot che era appena apparso alle spalle delle due giovani.
“Ciao Lance!”lo salutarono in coro.
“Allora che state facendo qui sul bagnasciuga?”
“volevamo fare una passeggiata-disse Gwen,vuoi unirti a noi?”
“Ma certo!” rispose l’interpellato.
“Hei!-salta su Marlen-qualcuno ha visto Arthur in giro per caso?”
“Il pallone gonfiato?no,non l’ho visto da nessuno parte…ahi!”
“Smettila di chiamarlo cosi!”Lo ammonì la moretta,sottolineando il tutto con una gomitata su braccio.
“Vabè,vorrà dire che andremo senza di lui”Disse Marlen.
I tre avevano appena iniziato ad incamminarsi quando improvvisamente….
“Huaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh!!!!!” Da sotto un cumulo di sabbia,stile beduino del deserto,ne riescì un Arthur urlante che afferrò la prima persona davanti a lui e se la trascinò in acqua.
“ahahahah!!!!Oddio è impazzito!!!”disse tra le risate Lancelot.
“Ragazzi,noi andiamo,se avete voglia raggiungeteci!”disse Gwen,e in un batter d’occhio,i due si dileguarono.
“*puà,splash* razza di sc-*splosh splash*-emo!fammi resp-*splash*-are!”e con questo Marlen,nella foga di liberarsi dal suo oppressore,tirò una pizza incredibile ad Arthur,che fu preso in piena guancia.
“Ahia!!!hei mi hai fatto male!!”Si lamentò il biondo,che si fermò.
“Non mi facevi respirare!somaro!”disse la ragazza.
“Oh avanti,solo tu riusciresti ad affogare ad un metro dalla riva!”rispose lui scherzando.
“E poi stiamo attirando l’attenzione di tutti!!”era vero,un po’ di persone si erano girate guardando i due,chi sorridendo,chi lamentandosi per il chiasso.
“Ecco appunto,allontaniamoci un po’”.E detto ciò il pompato prese la ragazza per le gambe e iniziò a trascinarla sempre più in la.
“Fa piano Arthuuur!!!”lo avvertì la ragazza,reggendosi il pezzo sopra del costume.
“perché,sennò che succede?ti si vedono i due spuntoni che hai sul petto?”Rise maligno il biondo.
“Ma come osi??e come un’anguilla si liberò dalla presa del ragazzo,per saltargli sulla schiena,nel tentativo di farlo cadere.
Adesso erano abbastanza lontani dalla riva.Marlen si staccò,pensando di trovare terra sotto i suoi piedi…e invece….
“ARGH!!!!”immediatamente la ragazza risaltò addosso ad Arthur,attaccandosi tipo koala ad un albero.
Il biondo riusciva a toccare con le punte dei piedi il fondo.
“non mi dirai che non sai nuotare!!ahhaah!!!sei davvero incapace in tutto!”
La prese per i fianchi per staccarsela,ma questa opponeva resistenza.
“Hei,sta tranquilla,non ti lascio”Disse con un tono più dolce…Marlen obbedì.
Il ragazzo la tenne vicino,erano attaccati per tutto il busto.Non erano mai stati cosi vicini. “Marlen…”Disse il biondo con un filo di voce,portando una mano dietro la testa della ragazza.I loro volti erano sempre più vicini.Arthur chiuse gli occhi….
“AAaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!!!”
L’improvviso urlo della ragazza glieli fece aprire
“Ahia i timpani!idiota perché hai…”le parole gli morirono in bocca.
Una pinna si stava avvicinando velocemente a loro”
“Arthur fa qualcosaaaaaaaaaaa!!!!”Urlò lei presa dal panico,che tentava di rannicchiarsi sempre più nel suo petto(quasi volesse sparirci dentro!).
Peccato che lui era nello stesso stato!!Erano li che si abbracciavano immobili…e la pinna era sempre più vicina….
“Salve ragazzi!bella giornata vero?”
“………………………………………………………………………………”
“Gaius che diavolo…???CHE STAI FACENDO??”chiese paonazzo il biondo,decisamente alterato.
Il vecchio era emerso con boccaglio e retino in mano.
“Ah niente,cercavo qualche bel pescetto…voi?”
Il ragazzo rispose alquanto alterato”Mah,sai,uno entra in acqua per fare il bagno…NON PER TERRORIZZARE GLI ALTRI BAGNANTI!-tantopiù che hai interrotto un momento fantastico…-”
“O scusate,questa vi ha spaventato?”riferendosi alla pinna di plastica che aveva attaccata sulla schiena.Piegò il busto in acqua,mostrandola.
“Aaaaaaaaaaah!”
Riemerse di nuovo.
“Bè,avevo voglia di indossarla di nuovo,era una vita che non la rimettevo più”e detto ciò si piegò di nuovo.
“Aaaaaaaaaaah”
Riemerse di nuovo.
“Marlen,perfavore…potresti non urlare ogni volta che la vedi?”chiese il biondo,decisamente accigliato.
“Scusa…è che mi fa brutto…”si scusò lei guardando in basso e facendo dei cerchietti nell’acqua col dito.
Arthur era senza parole.
“Bè,giovanotti,io vado,ci sono tanti bei pescetti che aspettano solo d’entrare nella mia rete!!”
“Aaaah guarda,solo quello aspettano…”disse sarcastico il biondazzo.
Gaius se ne andò,lasciando i due di nuovo soli e più appiccicati di prima.
Arthur stava per dire qualcosa,ma fu bloccato da delle urla di terrore.
“Uff…-sbuffò-NON è VEROOOO!!!”Urlò verso il gruppo spaventato.
-eccolo là,l’atmosfera è andata…-pensò,tornando a guardare la ragazza,che pareva fissare un punto indefinito del cielo.
Le prese il volto tra le mani,si avvicinò sempre più,quando…
“Voooi!!!!vi siete dimenticati di meee!”una voce,stile spettro,riecheggiò tutt’intorno.
Il cielo si improvvisamente coprì di nuvoloni neri,il mare iniziò ad essere agitato…
“Vi  siete dimenticaaati di meee….di Meeerliiiinn”.
E dal cielo un fulmine squarciò l’etere.
“ecco-disse Arthur con voce atona e volto inespressivo-ci mancava solo questa.”

CONTINUA…..
E per adesso è davvero tutto!

 
Grazie 1000 a
-harderbetterfasterstronger: uuuu grazie tante per l’assurdamente fantasticaXD!!!ma siamo appena agli inizi!!:)

-antote:sono felicissima che l’idea piaccia…anche perché ero indecisa s pubblicarla o no!!!:)

-birbabirba:yeee!!quanto entusiasmo!!!bene bene…me molto felice…ma quella che mi chiedi è un’anticipazione enormeXD!mi spiace ma non posso rivelarlo!(anche perché…neanche io lo so!!in base a come si evolverà la storia…non ho ancora tutto ben preciso in mente,sai,una volta quest’idea,una volta l’altra…)!!in tutta onestà,non lo so!



Grazie 1000 anche a cesarina89 e vampira,che avete messo la storia tra i preferiti,e a xevel tra le seguite.

Ma anche a tutti voi altri che avete semplicemente letto!!!non mi scordo di nessuno,eh! U_U
Baciiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  
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