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Autore: astria_morningstar    29/03/2019    0 recensioni
"Chi è quella biondina in panchina?" chiese Lev a Kuroo. Il ragazzo si voltò e rimase di sasso. In panchina seduta a fasciarsi un polso c’era la sua Zeze. Non era cambiata di una virgola, era sempre bellissima. A loro si erano intanto avvicinati Bokuto e Terushima curiosi di vedere a chi si riferisse Lev
"Quella è Azrael Sawamura, noi la chiamavamo l'indovina" disse Bokuto anche lui senza parole. Lev non fu soddisfatto della risposta cosi continuò a chiedere informazioni. Anche lui intrigava quella piccoletta
" L'indovina? Sembra simile al soprannome dello spilungone rosso della Shiratorizawa, solo che lei non incute terrore come lui". Kuroo e gli altri risero. Bokuto senza staccare gli occhi dalla ragazza rispose all'amico.
"Oh no mio caro Lev, lei è anche peggio del Guess Monster".
Genere: Azione, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tetsurou Kuroo, Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Tutta la squadra della Karasuno era riunita davanti al pullmino nel cortile della scuola. Tutti avevano delle facce parecchio assonnate soprattutto Azrael. Aveva passato quasi tutta la notte sveglia sia a preparare le cose per quel mese di ritiro sia a pensare alla giornata trascorsa. Erano a malapena le 7 quando finalmente si misero in viaggio verso Tokyo, precisamente alla Fukorodani. Era seduta accanto a Suga il quale si era appisolato sulla sua spalla. Lei intanto osservava il paesaggio al di fuori del finestrino. Tokyo non le mancava più di tanto, anche si lì aveva parecchi amici la sua casa era sempre stata Sendai. Distolse lo sguardo dal paesaggio e si guardò intorno. Davanti a sé Hinata e Kageyama stavano entrambi dormendo, anche Tanaka e Noya poco più avanti. Tsukki invece stava ascoltando la musica e Yamaguchi al suo fianco leggeva un manga. Dietro di lei invece russavano rumorosamente sia il fratello sia Asahi. Le scappò un piccolo sorriso. Voleva veramente bene a quei ragazzi, erano la sua seconda famiglia. Non mancava molto a Tokyo così si fece un pisolino anche lei.

“Bokuto, sai a che ora arriva la Karasuno?”. Kuroo era sdraiato sotto l’ombra di un albero nel cortile della Fukorodani. Al suo fianco il fidato amico Bokuto, quel pazzo di Terushima, Kenma intento a giocare ad un nuovo video gioco, Akaashi e Lev.

“Non ne ho la minima idea, piuttosto sai se con loro giocherà la piccola Sawamura?”. Quel nome che lo tormentava ormai da mesi. Da quando se ne era andata avevano parlato ben poco. Sperava con tutto se stesso che il loro rapporto non fosse cambiato di una virgola.

“Non credo. Non ci siamo poi sentiti tanto”. Bokuto e Akaashi notarono subito quel velo di tristezza sul volto dell’amico. Sapevano quanto fossero legati quei due. Erano inseparabili quasi quanto Kenma e i suoi videogiochi. “Piuttosto mi sapete dire come sia possibile che abbiano deciso di partecipare anche la Shiratorizawa e l’Aoba?”. La domanda di Terushima interessò tutti quanti anche Kenma.

“Follia? Chi lo sa, speriamo solo che non succedano casini”. Era quello che speravano tutti.

Azrael fu risvegliata da una sbruca frenata che la fece catapultare in avanti sbattendo la testa sul sedile di Hinata.

“SVEGLIA PRINCIPESSE SIAMO ARRIVATI!”. Il coach fece svegliare tutta la squadra in malo modo.

“La prossima volta guido io”. Disse Tsukki scendendo dal pullmino. Aze rise alla battuta del ragazzo mentre il mister li fulminò con lo sguardo. Recuperarono le valigie e i borsoni per poi dirigersi all’interno della struttura. A quanto pare avrebbero alloggiato in un’ala libera dei dormitori. Ad Aze toccò la camera 107. Sulla porta c’era una targhetta con su scritto “Karasuno”. Cosi curiosa osservò le altre porte vicino a sé. La 108 era della Shiratorizawa, la 106 della Nekoma. “Fantastico” pensò. Aveva quelli della Shiratorizawa alla porta accanto. Mentre sistemava le ultime cose le arrivò un messaggio dal fratello, che diceva di indossare la divisa e scendere nella palestra per riscaldarsi un po’. Nemmeno erano arrivati e già si stavano allenando. Si spogliò velocemente e indossò la maglia ed i pantaloncini neri. Bendò il polso destro, mise la ginocchiera e prese le Asics arancioni in mano. Raccolse una sacchetta dove lanciò le chiavi della camera l’asciugamano e una borraccia. Una volta nella palestra rimase senza parole. Era enorme. Dalle vetrate in alto entrava tantissima luce e i campi erano così lucidi che sembravano nuovi.

“Sawamura junior hai intenzione di fissare la palestra oppure ci fai il piacere di allenarti?”. Ukai era poco più avanti seduto su una panchina mentre gli altri erano già in campo a riscaldarsi. “Arrivo coach”. Si sedette al suo fianco e si mise le scarpe, fecero qualche giro di corsa e poi iniziarono a turno a provare qualche schema.

“Hey ragazzi sentite anche voi questo rumore?”. Lev indicò la palestra e tutti gli altri si guardarono straniti. “Qualcuno si sta allenando”. Velocemente si precipitarono alle porte del tendone. In campo riconobbero subito i ragazzi della Karasuno.

“Quest’anno fanno sul serio” disse Akaashi.

 "Chi è quella biondina in panchina?" chiese Lev a Kuroo. Il ragazzo si voltò e rimase di sasso. In panchina seduta a fasciarsi un polso c’era la sua Zeze. Non era cambiata di una virgola, era sempre bellissima. A loro si erano intanto avvicinati Bokuto e Terushima curiosi di vedere a chi si riferisse Lev

"Quella è Azrael Sawamura, noi la chiamavamo l'indovina" disse Bokuto anche lui senza parole. Lev non fu soddisfatto della risposta cosi continuò a chiedere informazioni. Anche lui intrigava quella piccoletta

" L'indovina? Sembra simile al soprannome dello spilungone rosso della Shiratorizawa, solo che lei non incute terrore come lui". Kuroo e gli altri risero. Bokuto senza staccare gli occhi dalla ragazza rispose all'amico.

"Oh no mio caro Lev, lei è anche peggio del Guess Monster". In quel momento Azrael si posizionò in campo.

“Sawamura junior devi farmi, una battuta, una ricezione e un muro!”. La bionda annuì e si mise in posizione.

“Sta a vedere Lev, fossi in te inizierei a migliorare” gli disse Kenma. Azrael lanciò la palla in aria e prese una grande rincorsa, nel momento della battuta Kuroo e gli altri notarono qualcosa di strano, stava battendo con la mano sinistra. La palla prese una velocità impressionante era un punto sicuro, ma Nishinoya ormai abituato ad allenarsi con le sue battute la intercettò senza problemi. In poco tempo Asahi aveva schiacciato e Azrael in un batter d’occhio aveva salvato la palla per passarla a Suga in alzata. Ritornò in posizione e subito notò che Hinata si stava preparando ad una veloce. Tutti i suoi compagni andarono a mura sulla fascia sinistra, ma la ragazza aveva notato come il rosso avesse immediatamente cambiato fascia. Cosi senza pensarci due volte saltò e murò la veloce del piccoletto. Tutti rimasero a bocca aperta, da Lev a Bokuto. Nessuno mai aveva murato con cosi tanta facilità una veloce del numero 10. Istintivamente tutti loro esplosero in grida ed applausi. Azrael si voltò lentamente e subito notò il gruppo dei suoi vecchi amici. In particolare vide subito il ciuffo nero di Kuroo che la guardava con orgoglio. Sorrise felice di vederli e si avvicinò a loro. Kotaro e Terushima la stritolarono in un abbraccio. “Ragazzi mi siete mancati”.

“Anche tu Guesser”. Quando la lasciarono andare salutò Kenma e Akaashi. Poi passò a Kuroo. Si fissarono per un paio di secondi poi Aze gli saltò letteralmente al collo tanto che prese l’amico alla sprovvista. Infatti Kuroo perse leggermente l’equilibrio nel tenere con un braccio l’amica. “Mi sei mancata Zeze”.

“Anche tu Kuroo” disse la ragazza con il volto nell’incavo del suo collo. Rimasero in quella posizione per almeno 2 minuti poi Daichi decise di intervenire.

“Tetsuro tieni le mani giù da mia sorella”. Subito il moro mollo la presa e Aze cadde per terra. Offesa guardò prima il fratello che come gli altri rideva a crepa pelle e poi Kuroo. “La delicatezza ce l’hai nel cu...”.

“AZRAEL!” la rimproverò il fratello. Lei lo guardò male, ma poi non riuscì a rimanere seria e scoppiò a ridere. Intanto i ragazzi si erano salutati e lei era riuscita a conoscere Lev. Erano tutti a chiacchierare quando li raggiunsero Yamamoto e Inouka con espressioni alquanto preoccupate.

“Ragazzi sono arrivate la Shiratorizawa e l’Aoba, i mister hanno detto che tra un’ora dobbiamo farci trovare pronti per il discorso”. Azrael guardò subito Daichi. “Che i giochi abbiano inizio”.

   
 
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