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Autore: _thantophobia    29/03/2019    3 recensioni
-Non mi ucciderai.- ride. –Voi Eroi avete così tante regole… -
-I bravi Eroi, quelli degni di questo nome, non hanno bisogno di regole. [...] Spero non arrivi mai il giorno in cui si capirà perché io me ne sono imposte così tante.-
[OC | Bakugou Katsuki | un po' tutti] [parental!Bakugou Katsuki (no, non sto scherzando) | IzuOcha, TodoMomo, KamiJirou + altre?] [future!fic | death!fic | possibili spoiler | probabili trigger] [ooc perché non si sa mai]
[il capitolo 14 partecipa al Writober2019 con la lista di prompt di Fanwriter.it | prompt/traccia: flashback]
[capitolo 18 - In difesa di Caino][questo capitolo partecipa al Writober2020 con la lista di prompt di Fanwriter.it | prompt/traccia: backstory]
[capitolo 19 - ]
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Okay, okay, fermi. Ci tenevo a dirvi una cosa importante, che riguarderà la pubblicazione degli aggiornamenti.

Sì, sono tornata dalla mia settimana full immersion e sono stata assunta come animatrice in un villaggio turistico per la stagione che va da aprile fino a inizio/metà ottobre, indi per cui sarò veramente impegnata e non so quanto tempo riuscirò a dedicare alla scrittura. Prometto, come impegno nei confronti di voi lettori che mi seguite sempre e comunque, di postare almeno un aggiornamento al mese, ma non credo di riuscire a rispondere alle vostre recensioni in tempi molto brevi. E questo vale anche per le recensioni alle storie che seguo, ovviamente.

…a meno che io non mi riduca alle tre del mattino e potrebbe essere un problema, soprattutto per voi. La me delle tre del mattino è un pericolo pubblico.

Detto questo, se volete sapere se sono viva o morta o semplicemente sapere cosa sto facendo potete seguirmi su twitter o instagram – che penso saranno i due social che userò di più. Trovate i link nella pagina autore.

 

 

Hopeless wanderers

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ombre trasparenti

[o dei cattivi presagi]

 

 

 

 

 

4 gennaio [One For All: 1.5%]

Quello che Katsuki teme più di qualsiasi altra cosa capita troppo presto.

Purtroppo lui e Mina non erano preparati a qualcosa di simile, nonostante sapessero che sarebbe potuto succedere e fossero pronti a intervenire – Katsuki le aveva fatto leggere “Analisi degli Eroi per il futuro n. 18” proprio per farle comprendere che non era una situazione da prendere alla leggera, così anche lei ne sarebbe stata consapevole.

Ma, comunque, capita davvero troppo presto. Katsuki sperava di avere più tempo, ma almeno ringrazia che quella sera fossero tutti e due a casa.

Ryu si agita nel suo letto e urla, urla così forte che i timpani fanno male, urla che vuole essere lasciato in pace e che non devono fare del male a nessuno, scalcia come un cavallo imbizzarrito e piange. Deve essersi svegliato, a un certo punto, ma è così spaventato che non riesce a capire la differenza tra realtà e sogno e così continua a urlare e a piangere e a scalciare per impedire a chiunque di avvicinarsi.

Mina ha gli occhi sgranati e spaventati quando spalanca la porta della sua camera e corre verso quella di Ryu, i piedi scalzi e le braccia strette intorno al busto per non far notare che sta tremando – e non solo per il freddo.

Ryu si agita così tanto ed è così spaventato che gli fa male, quando Katsuki tenta di avvicinarsi e il ragazzino gli rifila una ginocchiata nello stomaco – ma riesce a prendergli i polsi tra le mani e a immobilizzarlo, almeno un po’.

-Lasciatemi! Lasciatemi in pace! Io non ho fatto niente!- continua a gridare, il viso rigato dalle lacrime. –Non mi lasciano in pace, Katsuki! Perché non mi lasciano in pace!-

-Ryu.- lo riprende, non riuscendo a sovrastare le grida del ragazzo. –Adesso calmati, è solo un sogno.-

-Sono qui! Sono tutti qui!- continua invece questi, liberando il polso destro e indicando qualcosa alle spalle di Katsuki. –Sono tutti qui! Tutti e nove!-

-Tutti e nove chi?- mormora Mina, voltandosi di scatto per controllare che non ci sia davvero nessuno alle loro spalle. -Ryu, chi?-

-I possessori del One For All!- urla ancora, piangendo sempre di più e cercando di portarsi le mani alla testa come per difendersi.

Il mondo sembra fermarsi per qualche secondo, quel tanto che basta per dare il tempo a Katsuki e Mina di capire cosa succede. Ryu intanto sembra calmarsi, rannicchiato su sé stesso e con il viso nascosto contro il petto di Katsuki.

-…cosa.- mormora Mina, immobile come una statua. –Cosa è appena successo?-

Quello che Katsuki sperava non succedesse.

 

Ryu si riaddormenta dopo quasi due ore, una tazza di camomilla e la porta della sua stanza lasciata socchiusa, così non è troppo buio e lui può sentire che non è da solo. Katsuki non si è mai sentito così stanco in vita sua.

Mina, seduta sulla poltrona con le ginocchia tirate fin sotto il mento, non ha più detto una parola, ma è lei a rompere il silenzio. –Non ci posso credere che Midoriya convivesse con questo.-

-Nemmeno io.- non glie ne aveva mai parlato nel dettaglio, soltanto qualche accenno durante gli anni alla UA, ha taciuto per anni tutta questa sofferenza e non l’ha condivisa con nessuno. Forse, alla fine, Deku non si fidava così tanto di lui se gli ha tenuto nascosto qualcosa di così importante.

-Devono saperlo.- sentenzia Mina, risoluta.

-Di cosa?-

-Di Ryu. Di Midoriya. Del One For All. Devi dire loro la verità.- Katsuki non capisce. –Se davvero non possiamo permetterci che Ryu stia da solo, allora è giusto che gli altri sappiano del One For All.-

-No.- scuote la testa. –No, Mina, non se ne parla.-

-E se dovesse succedere di nuovo?- ribatte lei. –Se dovesse succedere e tu non ci sei? E non ci sono nemmeno io?-

-Mina, cazzo, non… - tenta di ribattere, ma lei è irremovibile.

-Bakugou, davvero, io apprezzo quello che stai facendo, perché stai cercando di proteggerci da qualcosa che… Da qualcosa che forse nemmeno comprendiamo appieno.- la luce negli occhi della ragazza è decisa ma anche triste, addolorata. –Ma cosa farai se dovesse capitare ancora e al posto nostro ci fossero Kirishima e Sero? O Kaminari? O Kyouka? O, forse peggio ancora, Yaomomo, Ochaco e Todoroki? Dovrai dare loro delle spiegazioni in ogni caso, quindi tanto vale avvertirli prima.-

-Non è così facile… -

-Sai cosa mi ha detto Ochaco? Mi ha detto che nemmeno tu avresti dovuto sapere di questa storia, che l’hai capito soltanto perché “hai unito i puntini.- fa le virgolette con le dita. –Non pensi che anche gli altri inizierebbero a trarre da soli le loro conclusioni? Sempre che non abbiano già iniziato.-

Sa che Mina ha ragione, lo sa davvero, ma Katsuki non crede sia la cosa giusta da fare.

-Non devi dire loro tutto, ma lo devono sapere.- insiste ancora Mina, gli occhi resi lucidi dalle lacrime. –Devono sapere quello che potrebbe succedere.-

 

 

 

18 gennaio [One For All: 1.5%]

Gli incubi, grazie al cielo, sembra siano finiti dopo quella notte – tuttavia, né lui né Mina riescono a riposare tranquilli, sapendo che Ryu potrebbe svegliarsi urlando da un momento all’altro.

Katsuki comprende che si era sempre sbagliato, pensando di aver sempre saputo quale fosse l’incubo che perseguitava Deku – e invece non aveva capito proprio un cazzo, perché quello stronzo parlava tanto di fiducia ma non gli ha mai davvero spiegato cosa stesse succedendo. L’ha soltanto lasciato indietro, a portare un peso troppo grande per farcela da solo, e con un ragazzino da crescere.

-Vaffanculo, Deku.- sibila, sbattendo sul comodino il barattolo quasi vuoto di sonniferi. –Vaffanculo, tu e il One For All.-

La lettera rimane lì, immobile e un po’ stropicciata, a ricordargli che quando vuole potrà avere tutte le risposte di cui ha bisogno.

 

-Ehilà!- esclama il Parafulmini, entrando in casa sua e iniziando subito a fare un casino infernale. –Ho portato Resident Evil, Ryu! Te l’avevo promesso, no?-

-Scusa il ritardo, Bakugou.- sussurra invece Kirishima, grattandosi la guancia imbarazzato. –FatGum mi aveva chiesto di aiutarlo con la scelta dei nuovi tirocinanti e… Ehy, sei sicuro di stare bene?-

–Sto una favola.- no, non sta bene, e i cerchi neri che ha sotto gli occhi dovrebbero anche testimoniarlo. –Voi due siete proprio le ultime persone a cui affiderei qualcuno, non fatemene pentire.-

Kaminari solleva il pollice. –Stai tranquillo, Bakugou! Hai lasciato Ryu in ottime mani!-

-…proprio per quello mi preoccupo.-

Il ragazzo, dal canto suo, solleva una mano e lo saluta. –Andrà bene, Katsuki. Credo, spero.-

-Se distruggete qualcosa me lo ripagherete fino all’ultimo centesimo, sono stato chiaro?-

Kirishima e Kaminari annuiscono decisi, per nulla intimoriti dalla minaccia nemmeno troppo velata di Katsuki.

 

Se deve proprio essere onesto, un po’ gli mancava fare i pattugliamenti – almeno gli permettono di concentrarsi solo sul suo lavoro e non pensare ad altro, zittire per un po’ quei pensieri che gli tolgono il sonno e gli causano soltanto delle insopportabili emicranie del cazzo. Per questo ora è quasi contento, lì, su quel tetto, accovacciato con i gomiti sulle ginocchia a guardare la città dall’alto mentre attende l’arrivo dell’Eroe che è di servizio insieme a lui. E sta anche congelando, porca troia, odia l’inverno.

-Ah, eccoti qui.- Katsuki solleva gli occhi al cielo, chiedendosi cosa abbia mai potuto fare di così terribile da meritarsi un pattugliamento con Mezzo e Mezzo. –Noto con piacere che rimani il solito asociale che conoscevo, bene.-

-Piantala di prendermi per il culo e rispondi a una semplicissima domanda, Mezzo e Mezzo.- se un’occhiata potesse uccidere, ora di Shouto non rimarrebbe altro che un mucchietto di cenere.

-…e noto con piacere che sei la persona gentile e garbata di sempre.- commenta l’altro, per nulla impressionato. –Avanti, che vuoi sapere?-

-Perché hai insistito che tornassi di pattuglia?- domanda. –E non mi rifilare la cazzata dell’aumento degli attacchi, perché vi conosco e so che siete perfettamente in grado di cavarvela anche senza di me.-

-Beh, in parte però è vero.- ammette Shouto. –Comunque hai ragione, c’è dell’altro.-

-Grazie al cazzo, stronzo, questo l’avevo capito da me.-

-E riguarda la morte di Midoriya.-

Katsuki drizza le orecchie e volta di scatto la testa. –Cosa c’entra Deku adesso?-

Shouto sospira, aspettando impassibile che Katsuki si decida ad alzarsi. –Qualche giorno prima di partire per Yokohama, Midoriya mi aveva… chiesto un favore.-

-Mezzo e Mezzo, giuro che se non arrivi al punto ti ustiono anche l’altro occhio.-

-Voleva che indagassi su un Villain che l’aveva preso di mira, credeva che qualcuno lo seguisse e che potesse mettere in pericolo altre persone per arrivare a lui.- conclude l’altro Eroe. –Non mi ha spiegato il perché, ma mi ha fatto promettere di non farne parola con nessuno. Nessuno a parte te, perché secondo lui avresti capito.-

-Quindi, fammi capire.- Katsuki aggrotta le sopracciglia, confuso. –Mi stai dicendo che mi hai fatto rientrare di pattuglia dal congedo per avere una mano nelle tue indagini?-

–In pratica, sì.- Shouto annuisce. –Midoriya diceva che tu avresti capito, che sapevi perché qualcuno gli stesse dando la caccia e che avresti potuto aiutarmi a rintracciarlo prima che riuscisse a trovare… Ryu, giusto?-

Katsuki sbianca e deglutisce a vuoto. -…tu cosa sai, esattamente?-

-Di specifico? Niente di niente.- risponde. –In generale? Che probabilmente la maggior parte delle risposte le sai solo tu o sono nelle cinque lettere che Midoriya ha scritto. A proposito, voleva che mi assicurassi che tu leggessi la tua. Dimmi che l’hai letta e non l’hai bruciata.-

-Non l’ho ancora letta.- mormora a denti stretti. Perché Deku non gli ha detto di aver coinvolto anche Mezzo e Mezzo, in tutto questo? –Prima o poi la leggerò.-

Shouto sospira. –Dovresti leggerla al più presto. Magari in quella lettera c’è scritto qualcosa che può aiutar… -

-La leggerò quando ne avrò voglia.- sbotta, interrompendolo. –O magari non la leggerò mai, sono cazzi miei cosa ne farò di quella lettera.-

Non ci riesce, non ne ha la forza – anche solo il pensiero di toccarla, aprirla e leggerla, gli provoca brividi freddi lungo la schiena.

-Il due di novembre, Bakugou, non è morto soltanto Deku il nerd. È morto anche Deku l’Eroe.- lo riprende Shouto, serio e rigido. –È morto anche Izuku il migliore amico di Iida, il fidanzato di Uraraka, il mio testimone di nozze e quello che sarebbe diventato il padrino di mia figlia.-

Katsuki resta in silenzio, impassibile.

-Non sei solo tu, ad aver sofferto per la sua morte.- Katsuki tenta di ribattere, ma Shouto glielo impedisce. –No, non provare a dire che non è vero. Se non è vero, perché ti sei preso così a cuore quel ragazzo? Perché sei così irremovibile sul non lasciarlo mai da solo? Non l’avresti mai fatto, Bakugou, se te l’avesse chiesto un’altra persona.-

Katsuki digrigna i denti e stringe i pugni, colpito su un nervo scoperto, ma si impone di stare calmo: non è incazzandosi che risolverà la situazione.

-Bakugou, posso immaginare quanto sia difficile, lo è per tut… -

-…così è femmina.-

-Come?-

-Il tuo bambino. È femmina.- 

-Oh. Sì.- Shouto annuisce. –Se fosse stato un maschio, Momo avrebbe voluto chiamarlo Izuku.-

–Che romantici del cazzo.- Katsuki schiocca la lingua. –Diamoci una mossa, ora. A differenza tua, io se non mi muovo rischio di congelarmi il culo.-

Shouto sbuffa una risata. -…è bello riaverti con noi, Bakugou.-

Lui, per tutta risposta, gli rifila un dito medio senza nemmeno guardarlo.

 

Quando torna a casa ha una fame da lupi e non vede l’ora di mettere qualcosa sotto i denti, ma è così stanco che non ha voglia di mettersi a cucinare e quindi finirà per doversi accontentare di quello che troverà nel frigo…

Appena apre la porta, si accorge subito che è tutto troppo silenzioso. Ma davvero troppo, visti i soggetti a cui aveva affidato Ryu e anche il suo appartamento.

Ryu che, insieme a Kaminari e Kirishima, sta dormendo della grossa nel suo soggiorno, senza essere nemmeno disturbato dalla luce del televisore che mostra ancora la schermata di pausa di Resident Evil.

-…cazzo, sono quasi inquietanti.- sussurra, camminando in punta di piedi per non svegliarli.

-Sì, sono d’accordo.- Katsuki quasi si appende al lampadario per lo spavento. –Scusa, non volevo spaventarti.-

-Jirou, che cazzo.-

Kyouka ridacchia, in imbarazzo. –Sono passata a vedere come se la stavano cavando quando ho finito il turno, e già che c’ero ho preparato la cena. Lo sai che non bisogna fidarsi di Pikachu ai fornelli.-

Katsuki annuisce, sospirando sconsolato: dopo l’esperienza delle lasagne, a Kaminari è stato impedito di mettere piede in una qualsiasi cucina a vita.

-È avanzato qualcosa.- aggiunge Jirou. –Riscaldo il piatto?-

–Con cosa li hai stesi?-

-Riso al curry.- risponde la ragazza. –Ti va?-

Annuisce, ancora allibito dal vedere casa sua ancora integra e quei tre tranquilli e addormentati come angioletti – per Ryu è contento, ovviamente, si merita di dormire almeno una notte in pace e senza incubi.

-Jirou.-

-Mh?-

-Sei il mio nuovo Dio.- mormora. –Casa mia è salva grazie al tuo riso al curry.-

Kyouka scoppia a ridere davanti all’espressione stanca e adorante di Katsuki. –Vai a farti una doccia, dai, intanto riscaldo il piatto.-

 

 

 

29 gennaio [One For All: 1.5%]

-…a me non sembra di fare alcun progresso.- commenta Ryu, alla fine dell’allenamento, osservando i palmi delle proprie mani. –Insomma, mi sembra di essere fermo a dov’ero un mese fa.-

-Ci vuole tempo, Ryu.- Katsuki neanche solleva la testa dalla panca su cui si è sdraiato a sonnecchiare. –Nemmeno Deku è diventato forte in qualche giorno. Ha impiegato degli anni per raggiungere il massimo.-

-Ma avevi detto che All Might l’aveva preparato in dieci mesi!-

-A resistere al One For All senza esplodere come la lasagna nel forno.- puntualizza Katsuki, sollevando un dito come a sottolineare la cosa. –Per il resto, ha passato buona parte della metà del primo anno più in infermeria da Recovery che in classe.-

Ryu ammutolisce e stringe i pugni. Katsuki capisce come si sente, e gli dà un colpetto leggero sulla schiena con le nocche.

-Ehy, abbiamo ancora un anno prima dell’esame. Almeno per allora dovremmo riuscire ad arrivare al cinque per cento.- Ryu solleva un sopracciglio, per nulla impressionato. –Fidati, tu pensi sia poco ma sarai davvero molto forte.-

-…mi stanno cercando, Katsuki.- sussurra il ragazzino. –Mi hanno sempre cercato.-

-Che cazzo hai detto?-

–Devo essere pronto, non posso permettermi di mandare a monte tutte le speranze che Deku ha riposto in me.-

-Okay, adesso stai correndo un po’ troppo.- si mette seduto di scatto. –Non sanno di preciso dove sei, perché dovrebbero… -

Ryu punta i suoi occhi neri, così profondi e imperscrutabili, in quelli rossi di Katsuki. –Quando lo hanno ucciso, io ero lì. Li ho sentiti, Katsuki, ho sentito tutto quello che dicevano.-

-Chi?-

-I Villain che lo hanno ucciso.- risponde il ragazzo. –Che non avrebbero dovuto ucciderlo, perché “lei lo voleva vivo.-

Katsuki sta cominciando avere paura. Deglutisce a vuoto, le sopracciglia aggrottate in un’espressione confusa. -…“lei lo voleva vivo”?-

-Credo che nella lettera che Deku ti ha scritto ci siano più dettagli, ma sì, parlavano di una lei.- Ryu annuisce.

-Hanno detto nient’altro? Un nome? O qualcosa?- mentalmente si appunta tutte queste informazioni, ricordandosi di riferirle immediatamente a Mezzo e Mezzo.

Ryu sembra rifletterci qualche secondo. –Non me lo ricordo con precisione… ma uno di loro l’aveva chiamata la Collezionista.-

 

 

 

 

 

 

 

D.P.P.: Deliri Post Partum

*voce alla Kuzko* BOOM BABY.

No pun intended.

Maki

  
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