Guardai Ginny quasi orripilata…
- Quindi tu pensi che Ron…?
- Non lo so, Herm, di solito quando ci si allena così tanto è più probabile
che… ma George che ti ha detto di preciso?
Feci un attimo mente locale.
- No, lui mi ha detto che Ron voleva entrare in una squadra, non che lo ha
già fatto! Santo Merlino!
- Tipico di mio fratello - Ginny mi fece una carezza sul volto - Dai Herm,
non c’è niente di cui preoccuparsi.
Lo disse con un tono tale che era evidente che persino lei faceva fatica a credere a ciò che stava dicendo.
Mi alzai in piedi, iniziando a fare su e giù.
- Ginny, sai questo che significa? Che Ron ha già deciso! - dissi
esasperata.
- Non possiamo impedirgli ero, però.
- No, certo che no, Ginny! - le dissi, tentando di spiegarmi - Non voglio
certo privarlo delle sue scelte, ma… Morgana! Ha fatto tutto in fretta e furia,
senza rifletterci, senza dirci nulla…
Ginny sospirò, muovendosi a disagio sul letto.
- Lo sai come è fatto Ron… agisce sempre di impulso. E fa spesso un sacco
di stronzate - mi sorrise - Te ne parlerà,
Hermione. Ne sono sicura, te lo dirà. Tu
sei l’unica cosa di cui sono certa, se si parla di Ron.
Tentai di calmarmi.
- E allora perché non mi ha detto niente, Ginny? Cosa aspetta? Ormai è
fatta.
Ginny si alzò e mi venne incontro. Sembrava che stesse cercando le parole
giuste - Senti, Hermione… Tutti sappiamo cosa ne pensi del Quidditch. Ron
compreso. Non lo biasimo se non ha il coraggio di confessarti che ha intenzione
di dedicarsi a questo sport tutta la vita. Persino io avrei paura della tua
reazione…
Cosa???
Non potevo credere alle mie orecchie. Quindi in sintesi, il problema di
tutto ero io. O meglio, la mia reazione. Che poi da quando girava questa falsa
notizia sul fatto che a me non piacesse il Quidditch?
Quando mai?
Ero pure uscita con un giocatore, per un certo periodo…
Non che lo avessi fatto perché era un giocatore di Quidditch ma… tutto fa
brodo.
Mi diedi un contegno.
- Ma quando mai ho detto che non mi piace il Quidditch? - le chiesi,
incrociando le braccia.
Ginny alzò gli occhi al cielo - Ammettilo: lo hai sempre considerato una
perdita di tempo. Lo hai sempre detto.
Tutti uguali questi Weasley.
- Ti sbagli. Lo trovo uno sport molto interessante.
- Mettiamola così: lo consideri una perdita di tempo molto “interessante”,
allora.
- Non è vero, io…
Stavo cercando di giustificarmi con un’altra delle mie patetiche scuse, ma
una voce dal piano si sotto mi interruppe.
- Ginny, Hermione… Sbrigatevi! Stiamo andando via… Scendete! - gridò Harry.
Ginny si diresse verso la porta, ma un secondo prima che uscisse l’afferrai
per un braccio.
- Ginny, meglio che non ne parli con nessuno di questa cosa… - bisbigliai -
Se la tua famiglia lo viene a sapere, succede un casino… Devi mantenere il
segreto.
Lei mi sorrise - Certo. Sarà il nostro segreto.
E ci affrettammo ad uscire.
*
Quel pomeriggio faceva piacevolmente caldo.
Peccato che il mio umore era più profondo del lago in cui Harry e Ron
stavano facendo il bagno.
Io e Ron non ci eravamo ancora rivolti la parole, ma dopo sette anni di
litigi non facevo fatica a tenergli il muso o a sopportare il suo.
Ginny, accanto a me, prendeva il sole, dormicchiando. Era il relax fatta
persona.
- Gin, dovresti spostarti - la avvisai - hai la carnagione troppo chiara,
rischi di arrostirti come una cotoletta.
Ginny si sollevò gli occhiali per
guardarmi, sollevandosi leggermente.
- Perché, tu non conosci nessun incantesimo contro gli eritemi solari? - mi
chiese.
- Certo, ma…
Non mi fece finire, si rinfilò gli occhiali e tornò a sdraiarsi - Come
immaginavo. Allora non c’è problema.
Decisi che ormai era inutile discutere. Se aveva deciso di ustionarsi non c’era
modo di farle cambiare idea. Anche perché conoscendola, sapevo bene che poi si
sarebbe guardata da l prendere più il sole senza protezione.
Mi sistemai meglio sul mio asciugamano. Stavo per afferrare una rivista ai
piedi di Ginny, quando notai l’ombra di una sagoma che si avvicinava di
soppiatto.
Neanche a dirlo, dietro di noi c’era Harry, con un gigantesco gavettone
verde pieno d’acqua.
Gli lanciai un semplice sguardo da “se mi arriva anche solo una goccia ti
affatturo”, perché sapevo che sarebbe bastato. Lui si premette un dito sulla
bocca, segno che non dovevo parlare e poi indicò Ginny, che non si era accorta
ancora di nulla.
Il tonfo su… gelido.
Fortunatamente ero riuscita a spostarmi abbastanza in fretta per evitare di
essere travolta, ma Ginny ci finì completamente immersa, anche perché era stata
proprio puntata.
Si mise a sedere boccheggiando e imprecando e quando realizzò chi fosse il
responsabile, si tolse i capelli fradici dagli occhi, afferrò la bacchetta e
partì all’inseguimento di Harry, che se la era già data a gambe.
- Povero Harry. Non sa cosa lo aspetta.
Quella voce mi fece sobbalzare. Non solo perché il proprietario mi era
spuntato all’improvviso alle spalle, ma perché
era la sua voce.
Lo fissai dal basso, tentando di evitare l’espressione ebete che assumevo
ogni volta che lo guardavo in costume. Distolsi lo sguardo annuendo.
- Posso? - disse indicando il mio asciugamano. Io mi spostai di lato per
lasciargli il posto per sedersi.
Afferrò con le dita una ciocca che era sfuggita dalla mia coda e sempre
guardandomi negli occhi, la bloccò con un ferrettettino. Poi riscese con la
mano ad accarezzarmi il volto con due dita.
Io mi voltai dall’altra parte. Questa volta non avevo intenzione di fare
finta di niente.
- Hermione, ti prego. Ho sbagliato io… lo so, lo so - mi afferrò il mento
con una mano per farmi voltare verso di lui - sono il solito idiota.
- E perché mai? - gli dissi io, pungente - D’altra parte noi altri dobbiamo
“pensare alla nostra di vita”. No? Hai
ragione tu.
Lui scosse la testa - Non è così. Non lo penso questo e non l’ho mai
pensato.
- Senti Ron… - essere diplomatica in quel momento mi costava una fatica
assurda - Tu sei libero di fare ciò che vuoi, io non mi devo immischiare
Lo guardai: la sua espressione era più shockata che altro.
- Mione…
- E quindi, dato che la vita è tua…
- Hermione… guardami… Mione!
- Io non voglio…
- Hermione, guardami!
- Essere un peso per te, perché…
Ma non potetti continuare perché mi ritrovai completamente sdraiata sull’asciugamano,
con Ron a cavalcioni sopra di me e una mano che mi tappava la bocca.
- Vuoi stare un po’ zitta? - delicato come al solito.
Cercai di protestare, ma venne fuori solo un suono indistinto. Rinunciai.
- Bene. Almeno parlo io - ghignò Ron.
Si sporse leggermente in avanti, per baciarmi la fronte.
- Ti inseguo da circa sette anni Hermione - stavolta era lui a non
guardarmi negli occhi - E se pensi che in questi anni io ti abbia considerato
un peso anche per solo mezzo minuto, ti sbagli di grosso - finalmente i nostri
occhi si incrociarono - Ma di grosso, proprio.
Se non fossi già stata sdraiata, probabilmente avrei avuto bisogno di
farlo.
Sentivo il mio cuore battere a mille all’ora. Sperai che lui non se ne
accorgesse.
- Se mi prometti che non comincerai di nuovo a parlare a raffica ti libero
- fece Ron, che teneva ancora la mano sulla mia bocca.
Io annuii e lui spostò la sua manona.
Per qualche secondo rimanemmo così a fissarci, lui dall’alto, io dal basso.
- Mi sa che adesso il peso sono io, in senso letterale stavolta - disse
Ron, facendomi un occhiolino.
Si rimise a sedere. Io da sdraiata, allungai le braccia verso di lui, che
mi tirò su stringendomi in un abbraccio esperto, mentre mi faceva sedere sulle
sue gambe.
- Piccola… - mi sussurrò in un orecchio, cullandomi.
Io in risposta lo strinsi più forte, infilando il viso nell’incavo del suo
collo.
- Allora, pace? - mi disse lui, accarezzando il mio braccio con un dito.
Io mi spostai per guardarlo nei suoi occhi azzurrissimi.
- Pace.
Lui sorrise malizioso. E da quel momento le parole furono a zero…
Nel frattempo…
Ma ciao a tutti!! Vi premetto che questo
capitolo ha fatto un po’ di fatica ad uscire fuori… spero di essere riuscita a
rendere almeno in parte la scena e i sentimenti dei personaggi. Se non vi è
chiaro qualcosa, potete domandarmi tranquillamente.
Proprio ieri sono andata a vedere il film al
cinema (era quasi ora! Direte voi)… ammetto che tra i sei, probabilmente è
quello che mi è piaciuto di più! Ero curiosissima di vedere la scena degli
uccellini di Hermione (si lo so, sono pazza) e per un attimo ho temuto che l’avessero
tagliata. Invece no, per fortuna, anche se io me la immaginavo un tantino più
violenta.
Ok, dopo questi vaneggiamenti, passo ai
ringraziamenti:
Marty McGonagall: Sono contenta che il tuo
pensiero sia molto simile al mio!!! Spero che il resto della storia ti piaccia!
A presto!
Nafasa: Ti confesso che il mio intento era
proprio quello di non farlo capire! Anche perché la risposta si è avuta in
questo capitolo!
Eli Weasley: grazie
mille! Sì, i misteri sono la mia passione! XD
EDVIGE86: come
sempre sei gentilissima! Si anche a me piace immaginarmi cosa sia accaduto in
quei 19 anni prima dell’epilogo… e visto che zia Row ci ha solato (!!!!), ci
tocca fare a modo nostro!!! Riguardo al capitolo… il battibecco è finito e la
pace ha trionfato. Un classico per Ron ed hermione. Che non dura mai tanto, di solito… A
presto!
Zebraviola: a chi lo dici! Anche
io!!!!!!!!!!!!!!!! XD XD
Tayuya Herm: le tue recensioni mi fanno sempre
scompisciare! Sei una grande… sono felice che la storia ti piaccia, anche se a
tratti può sembrare un po’ confusa. Sto cercando di fare il meglio che posso!!
Alla prossima cara!
Minnieinlove: dopo aver letto la tua recensione
ho aggiunto lo sbaciucchiamento!!!!! XD contenta? A presto!
Arrivederci alla prossima!