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Autore: Nemesis01    23/04/2019    6 recensioni
Scorpius è un Auror e lavora a stretto contatto con Harry Potter. È innamorato di Albus che però ha una relazione con un suo collega. Infine c'è James, un cantante in erba e gestore di uno dei pub più in voga del Mondo Magico che porta su di sé il peso di un amore non ricambiato. Le loro vite (incasinate, complesse, maldestre) sono collegate da tanti cavilli che, una volta svelati, scioglieranno la matassa.
[ James x Scorpius ]
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Harry Potter, James Sirius Potter, Scorpius Malfoy
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione, Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Fortis Manes'
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2. Save tonight

 

Erano da poco passate le quattro del pomeriggio quando Scorpius aveva lasciato il supermercato babbano; aveva comprato il necessario per preparare la cena, dato che nella loro dispensa non c’erano altro che gallette di mais e Cioccorane. Aveva deciso di preparare un pollo al curry con patate e carote; odiava andare in quel posto ma se ci avesse mandato Albus, quest’ultimo si sarebbe ritirato con una pizza congelata da dividersi in quattro e, quindi, si era sacrificato per il bene superiore.

In realtà non aveva una gran voglia di cucinare per Drake o James, ma il suo amico era così contento all’idea di una serata tutti insieme che non poteva di certo lasciarli a stomaco vuoto! Camminava lungo Shaftesbury Avenue stancamente, portando con sé due borse di canapa ricche di cibo, e sbuffò nel soffermarsi di fronte alla vetrina di un negozio d’abbigliamento babbano.

 

- La moda babbana sta veramente perdendo colpi. –

- Ma che… - farfugliò Scorpius voltandosi, - James? –

- Ciao Scorpius! –

- Che ci fai qui? –

- Beh, sono stato invitato a casa vostra… -

- Per cena… sono a malapena le cinque. –

- Non stavo salendo ora, infatti! Ti ho visto da lontano e sono passato a salutare, ma in realtà stavo andando da Starbucks per un Cinnamon Latte. Ti unisci a me? –

- Lo farei volentieri, ma, ehm… - disse il ragazzo nel sollevare le due borse, come a volergli far intendere che il cibo contenuto in esse potesse andare a male. Nel notare lo sguardo dispiaciuto dell’altro, però, tentò una controproposta.

- Che ne dici se il caffè lo prendiamo a casa? Ho comprato anche del latte e della cannella! –

- Quand’è così, come rifiutare? – rispose Potter, afferrando le due borse dalle mani dell’altro. Scorpius avrebbe voluto opporsi ma restò impalato ad osservarlo per alcuni secondi; James aveva l’aria un po’ stanca ma, ciononostante, sembrava sempre attraentissimo. Indossava un jeans strappato, un paio di anfibi e un chiodo di pelle nera dal quale fuoriusciva una camicia rossa con fantasia tartan e, per concludere, portava la chitarra come se fosse uno zaino e aveva un borsone a tracolla.

- Hai già un sacco di roba… - cercò di persuaderlo, infine.

James, invece di rispondergli, si limitò a sorridere e riprese a camminare, seguito dall’altro.

- Il forzuto e cavalleresco James, - lo schernì Malfoy, - Grifondoro nell’animo. Il tuo ego sarà alle stelle, con la storia dei concerti fuori dal Regno Unito! –

- Pensa, sono da poco tornato dalla Bulgaria. Proprio mezz’ora fa! –

- Davvero? E com’è? So che la mia famiglia ha origini lì ma non ci sono mai andato. –

- Fa molto freddo, pure più di qui! Però è un bel posto, anche se preferisco l’Austria. Ho anche firmato un sacco di autografi: non me l’aspettavo! –

- Ormai ti riconoscono ovunque… -

- Tu e Al, invece? Come ve la cavate? –

- Oh, bene, non abbiamo ancora fatto esplodere la cucina quindi… - scherzò Scorpius, recuperando le chiavi di casa dalla tasca aprendo la porta qualche attimo dopo, - Tuo padre è il capo ideale: severo ma giusto. Certo, preferirei non lavorare con quello Schiopodo essiccato di Langley ma… -

- Ti prego, dimmi che lui e Albus non stanno più insieme, - lo supplicò James, seguendolo nell’appartamento.

- Vorrei tanto, ma no: stanno ancora insieme! E ti dirò di più… stasera ci sarà anche lui! –

- Oh, - soffiò James, per poi restare in silenzio a osservare i gesti scattosi compiuti da Scorpius nel togliere la spesa dai sacchetti. Aveva le sopracciglia aggrottate e le labbra assottigliate: cattivo segno. Gli si avvicinò, solo dopo aver risposto chitarra e borsone ai piedi del divano, e l’aiutò in silenzio con la spesa.

- Caffè? – chiese poi Scorpius.

- Caffè! –

 

♪♪♪♪♪♪♪

 

- …e quindi, le cose stanno così, - sbuffò Scorpius, affranto.

Sebbene si fosse riproposto di preparare la cena, aveva ceduto il posto a James che, con una dimestichezza inaspettata, aveva tagliuzzato e sminuzzato erbe e verdure.

- Come fai a sopportarlo? –

- Non è sempre facile… -

- Lo vedi anche tutti i giorni! –

- Non è solo vederlo… lui non si prende cura di Albus e questa cosa mi strazia, - ammise Scorpius, strofinandosi gli occhi: James era l’unico ad averlo capito e quindi riusciva a parlare con tranquillità di quello che provava per suo fratello.

- In che senso? –

- Non è che lo maltratta o robe del genere, in quel caso sarebbe già morto accidentalmente durante una missione, ma… non si cura dei suoi sentimenti, non gli scrive spesso e gli fa anche troppe scenate di gelosia. Io capisco, ma da qui a dire che Albus non può andare a bere una Burrobirra con dei colleghi mi sembra esagerato. –

- Questa non è gelosia, è ossessione. Ne hai parlato con Albus? – chiese James, inserendo nel forno la leccarda che conteneva la loro futura cena.

- Ci ho provato ma lui dice che non esce perché è stanco o cose del genere. Ho paura che tenda ad isolarsi e tremo al solo pensiero che un giorno loro due possano andare a vivere insieme… - disse Scorpius, fermandosi quando un nodo gli si strinse attorno alla gola. Non voleva piangere, non di nuovo, e si coprì gli occhi con le mani.

James gli si accostò e lo avvolse in un abbraccio.

- Scusami, - bisbigliò Scorpius, - vieni qui per una cena e una serata divertente e io ti ammorbo con i miei drammi quasi adolescenziali… -

- Non devi preoccuparti, - lo rassicurò James continuando a tenerlo stretto, - so cosa si prova a essere innamorato di qualcuno per anni senza essere ricambiato… -

- Anche tu? – chiese Scorpius sorpreso, senza accennare a liberarsi da quella morsa.

L’altro ragazzo si limitò ad annuire e lo strinse un po’ di più, incapace di lasciarlo andare. Sapeva esattamente cosa voleva dire vedere la persona amata completamente invaghita di qualcun altro, qualcuno che magari non gli dava il giusto spessore; per questo, lo strinse con più forza.

- Ah, chissà quante persone mi staranno invidiando in questo momento! – esclamò Scorpius, staccandosi delicatamente da quella stretta; gli piaceva stare tra le braccia di James, avvertiva uno strano calore rassicurante, ma non voleva approfittare della sua sconfinata gentilezza.

- Almeno un migliaio, - scherzò il ragazzo.

 

Qualche attimo dopo udirono il rumore della serratura girare e, con un paio di incantesimi, ripulirono tutti gli utensili sporchi e ripristinarono l’ordine nell’ambiente.

Erano le diciotto passate e Al e Drake si erano presentati insieme. Il più piccolo dei Potter aveva gli occhi gonfi e arrossati, dettaglio che non poteva passare inosservato.

- Al, vieni qui ad osannare tuo fratello, - chiamò James. - Oh, ciao Drake! –

Scorpius assottigliò gli occhi verso il proprio collega che, con fare gnorri, si avvicinò per salutarlo. Quella serata era iniziata nel peggiore dei modi.

 

♪♪♪♪♪♪♪

 

Grazie ai numerosi interventi di James, che avevano smorzato i toni delle battute acide di Scorpius, la cena era andata piuttosto bene. A mezzanotte passata, dopo aver apprezzato la cucina di Potter Senior, si ritrovarono a condividere qualche birra e ad ascoltare le avventure vissute da James in giro per i locali bulgari; infine, lui stesso li deliziò con una canzonetta improvvisata.

Fu un momento magico che lasciò tutti senza parole. James si mise in piedi sul tavolo e le sue dita sembrarono scivolare fluidamente sulle corde dello strumento dando vita a una melodia penetrante, che faticava a essere dimenticata. Non c’era un vero e proprio testo e quindi aveva cantato parole a caso acclamato, però, dai presenti.

- Sei bravissimo Jamie, - commentò Albus applaudendo, - appena il testo sarà pronto voglio ascoltarla in anteprima! –

- Anche io, - aggiunse Scorpius.

- E anche io! – si accodò Drake.

- La farò ascoltare al miglior offerente, - scherzò James, accovacciandosi sul tavolo.

- Io sono tuo fratello! –

- Io so preparare degli ottimi biscotti, - disse Langley.

- Io posso pagarti in natura, - rise Scorpius ammiccandogli. Il ragazzo era evidentemente ubriaco, tant’è che fece un altro lungo sorso dalla bottiglia di birra, terminandola.

- Tu sei alticcio, - sancì James, assottigliando gli occhi per scrutarlo.

- Non sono ubriaco, - singhiozzò Scorpius, alzandosi in piedi, - guarda, so anche camminare! –

- Oh, cammini benissimo, - l’assecondò James, scendendo dal tavolo per raggiungerlo.

- Ehm, Scorp, forse dovresti andare a dormire… - suggerì Albus col supporto del fidanzato.

- Non ho sonno! Non sono stanco, - si ribellò Scorpius, inciampando e cadendo sul divano. Scoppiò a ridere senza motivo e qualche attimo dopo esplose in un pianto esasperato.

James lanciò uno sguardo agli altri due prima di sedersi accanto a Malfoy e poggiargli una mano sulla spalla, - Perché piangi? –

- Perché… non posso… - pianse Scorpius, soffocando le lacrime in un cuscino.

- Al, tesoro, hai una pozione anti sbornia o qualcosa del genere? –

- Devo prepararla ma forse mi mancano degli ingredienti, - farfugliò nell’alzarsi per sbirciare in credenza.

- Tesoro, - ripeté Scorpius piangendo. James storse il muso e cercò di sollevarlo per rimetterlo in piedi, - vieni, andiamo di là così me lo spieghi, - suggerì, infine.

- Solo io e te? – chiese.

- Solo io e te, - confermò l’altro.

- Solo io e lui, tesoro! – rise Scorpius rivolgendosi a Drake; avvolse poi un braccio intorno alla vita di James e proseguì con tono seducente, - così ti pago in natura! –

- Ehm, ok, però dopo, - rise James, accompagnandolo in camera, mentre Albus e Drake erano alla ricerca di quanto necessario per un rimedio.

 

- Ho trovato tutto, ora mi metto all’opera, - disse Albus.

- Va bene, - rispose Drake, tornando a sedersi al tavolo, - ti dispiace se stanotte resto a dormire qui? – chiese, infine.

- No, affatto! Come mai? –

- Non mi fido a lasciarti qui con Scorpius ubriaco… è sempre così? –

- No, in genere è tranquillo, è strano che ora stia così… -

- Sarà la cattiva influenza di tuo fratello… -

- Ma sei serio? –

Albus sollevò un sopracciglio, indispettito.

- Beh, ora è decisamente sbronzo. Lo sai che non mi piace. È un Malfoy e anche quando lavoriamo mi guarda male. Non mi fido a saperti da solo in casa con lui, - confessò.

- Scorpius è il mio migliore amico, Drake, non iniziamo con questa storia. –

- “Migliore amico” … si dice sempre così e poi… -

- E poi niente. Ci conosciamo da più di dieci anni, ha passato più Natali a casa mia che sua, Lily lo chiama addirittura per farsi consigliare sul trucco e mio fratello James è innamorato di lui da sempre. Quindi la tua teoria è assurda. –

- Il fatto che tuo fratello sia innamorato di lui non vuol dire nulla! –

- Come sarebbe a dire? –

- Che è James ad essere innamorato di Scorpius, non viceversa. –

- Per me Scorpius è solo un amico. Un fratello, anzi! E anche se a te non piace dovresti fidarti di me, - sbuffò Albus, versando poi gli ingredienti nel calderone.

Piombò il silenzio tra i due e fu interrotto solo dall’ingresso di James.

- Disturbo? –

- No Jamie, dimmi, come sta? –

- Ha smesso di piangere, - rispose James sorridendo. - La pozione? –

- Tra due minuti sarà pronta, - lo rassicurò il fratello.

- Bene, allora io gliela porterò e poi andrò via… -

- Va bene, Jamie, - disse stancamente Albus.

Non voleva prendersela con suo fratello né tantomeno rovinarsi l’umore ma la diffidenza del proprio fidanzato lo rendeva suscettibile. Versò il liquido in un flaconcino che allungò al fratello, forzando un sorriso. James ricambiò e, una volta recuperata la boccetta, tornò da Scorpius. Quest’ultimo era seduto sul letto e, in preda ad un attacco di magia involontaria, aveva fatto apparire una decina di conigli saltellanti.

- Scorpius… - chiamò l’altro, sedendosi accanto a lui, - tieni, bevi questa. –

- Cos’è? Io non bevo cose che non conosco! –

- Bevi e basta, - lo rimproverò James, allungandogli la boccetta. Scorpius afferrò l’intruglio ma guardò Scorpius in maniera sospettosa.

- Se bevo resti qui con me? –

- Okay, - rispose l’altro consapevole che, una volta sobrio, il ragazzo gli avrebbe poi chiesto di allontanarsi.

- Tutta la notte? –

- Tutta la notte, però ora prendi questa cosa altrimenti ti verrà mal di testa. –

 

Scorpius sollevò la fiala come se fosse un grosso boccale di birra e, infine, lo bevve in un unico sorso; un secondo dopo i coniglietti erano spariti e il ragazzo si era steso sul letto, senza forze. James gli passò una mano tra i capelli biondi e, dopo essersi alzato, gli rimboccò le coperte. Era così bello…

- Buonanotte, - bisbigliò, facendo per lasciare la stanza.

- Te ne vai? – chiese Scorpius a metà tra veglia e sonno, - Avevi detto tutta la notte… -

- Pensavo non l’intendessi per davvero, - si giustificò James.

- Resta qui, - chiese l’altro.

Il maggiore dei Potter sorrise amareggiato, ma aveva fatto una promessa e non poteva di certo spezzarla; così si avvicinò alla porta per chiuderla e tolse gli stivali. Sarebbe rimasto a dormire nello stesso letto con Scorpius: una volta sola, una notte sola, che male c’era?

 

♪♪♪♪♪♪♪

 

Quando James riaprì gli occhi l’orologio appeso sulla parete segnava le sei e mezzo. Era decisamente troppo presto per lui, abituato a vivere e lavorare dalle diciassette in poi, eppure, nonostante gli occhi impastati dal sonno, non riusciva a riaddormentarsi.

Scorpius, invece, sembrava dormire beatamente, tanto da tenere la testa poggiata sulla sua spalla; che male c’era, dopotutto?

James continuava a chiederselo, ancora convinto che non fosse stata una buona idea rimanere a dormire lì. Restò immobile in quel letto una mezz’ora buona ma quando l’orologio segnò le sette e dieci decise di alzarsi; il ragazzo accanto a lui mugolò qualcosa e si voltò a dormire sull’altro fianco.

Con tutta la calma del mondo, e nel modo più silenzioso possibile, James uscì dalla stanza raggiugendo la cucina.

 

Conosceva bene quella casa, dato che vi aveva passato molte notti con Victoire e Teddy, e quindi si diresse verso il bagno.

Albus e Scorpius non avevano apportato grosse modifiche, a eccezione della rimozione di qualche poster o cornice fotografica; avevano perfino lasciato intatto il cactus poggiato sul lavandino. James sorrise per questo e si prodigò a lavarsi il viso: aveva l’aria distrutta e non si sarebbe fatto vedere in quel modo da persona alcuna.

Dopo una decina di minuti uscì dal bagno e incrociò suo fratello, praticamente nudo al di sotto della t-shirt che indossava, intento a preparare dei pancakes.

 

- Albus. –

- Uh? Ah, Jamie! Buongiorno! Sei rimasto qui stanotte? –

- Sei praticamente nudo, - si lamentò, ignorando volutamente la domanda che gli era stata posta.

- Indosso una t-shirt, - gli fece notare il fratello, versando una dose d’impasto sulla piastra bollente.

- Sì ma… -

- Oh, andiamo Jamie! Sono stato tutta la notte in camera con il mio fidanzato, credevi che avremmo pettinato le bambole? –

- No, ma almeno rivestiti dopo, per la barba di Merlino! –

- Pensavo che Scorpius fosse ancora a letto e non sapevo che tu fossi qui… -

- Non è una scusa e, porca Morgana, tu… hai una vita sessualmente attiva! –

- James, ma che palle! Vado via di casa per non dovermi subire papà e ti ci metti tu? –

- Ma tu sei il mio fratellino… -

- E sono maggiorenne. Pensa a Lily piuttosto! –

- Lily! Dimmi che almeno lei è ancora illibata. –

- Anche se si trattasse di una bugia? –

- Oh santissimo Dippett, anche Lily! –

James sembrò veramente sconvolto da quella rivelazione, tanto da doversi accomodare su una delle sedie che circondavano il tavolo quadrato.

- Pancake? –

- No, mi fanno schifo i tuoi pancakes e tu non sai cucinare. –

- Non è vero! Scorpius e Drake mangiano sempre quello che gli propino… -

- Lo fanno per amore e io, date le ultime rivelazioni, non ho voglia di essere amorevole! –

- Sei antipatico e scortese, - l’apostrofò Albus, impilando tre pancakes per piatto.

- E con chi va a letto Lily? –

- Ma che ne so, James! Prima stava con quel tipo, quel Patrick, ma ora credo si siano lasciati. –

- Cioè quel bamboccione si è preso la giovinezza di Lily e poi l’ha lasciata? –

- Si sono lasciati, Jamie, comune accordo… e poi scusa, fatti i fatti tuoi! Noi non ti chiediamo con chi hai fatto sesso, dove, come, quando o roba del genere. –

- Ma io sono grande… -

- Lo siamo anche noi, - sancì Albus, usando un tono che non ammetteva repliche. Per quanto detestasse l’apprensione del fratello era in realtà felicissimo che James si preoccupasse così tanto per lui, ma non l’avrebbe ammesso neanche sotto tortura.

 

Una volta riempiti i piatti, Albus farcì i dolcetti con della cioccolata spalmabile e poi, con un incantesimo, li fece svolazzare per trasportarli nella camera da letto.

- Io vado però, - disse James prendendo la propria roba, - ci vediamo qualche altra volta, ok? Magari da me o al pub… –

- Va bene! Sarò sicuro al pub per il tuo prossimo concerto, - lo rassicurò Albus, abbracciandolo.

- Allora ciao, salutami anche Scorpius e Drake, - disse, ricambiando la stretta del fratello.

 

Una volta fuori la porta, James decise di smaterializzarsi e materializzarsi nel proprio monolocale. Avrebbe voluto preparare un caffè e mettere qualcosa di solido nello stomaco ma, al contempo, si sentiva già sazio. C’era qualcosa che gli pungeva lo stomaco, come una lunga serie di aculei infiammati, e la testa iniziò a fargli male; così, dopo aver buttato chitarra e borsone sul primo spazio libero, si tuffò sul divano e provò a chiudere gli occhi per riposarsi.

Gli piaceva passare del tempo con i ragazzi ma aveva preso indiscutibilmente una pessima decisione la notte scorsa; Scorpius si era addormentato subito e lui era rimasto ad osservarlo per diversi minuti. Era così bello poterlo tenere vicino ma al contempo così doloroso… L’amore era strano e contorto, e lui aveva finito con il covare dei sentimenti profondi per un ragazzo che era, invece, innamorato di suo fratello.

James ripercorse mentalmente gli anni scolastici condivisi con loro, le partite di Quidditch, le vacanze di Natale, i duelli, il coro di Hogwarts, il club delle Gobbiglie, le sere in biblioteca, le notti brave piene di festini nei dormitori Tassorosso; una volta, ricordò, stavano facendo un gioco e gli era toccato baciare Scorpius per una penitenza. In quell’istante aveva capito che era giunto a un punto di non ritorno perché non avrebbe voluto baciare altre labbra all’infuori di quelle. Era consapevole di doversi mettere l’anima in pace e andare avanti ma non era riuscito più a sbaciucchiare nessun’altro da quell’istante.

Forse avrebbe solo dovuto dichiararsi e ottenere un rifiuto, soffrire e rinascere dalle proprie ceneri come una fenice. Ma non era una cosa facile; lui era capace di affrontare situazioni ben più gravi, sapeva gestire ansia e stress, ma l’amore… quello era un’altra cosa.

Si addormentò quasi senza rendersene conto, lasciandosi cullare da quei pensieri malinconici.

 

♪♪♪♪♪♪♪

♪ Note a margine:

Nessuno lo voleva, nessuno ne aveva bisogno ma il secondo capitolo di Fortis Manes è qui, pronto per essere letto!

Come al solito, sono doverosi i ringraziamenti per la mia beta/fratella Pally93! I commenti on-the-go sono veramente unici, e, grazie ai suoi rimproveri, sento di poter migliorare molto!

Partiamo subito carichi di sano angst! Ne sentivate la mancanza? Sì, no? Beh, tenetevelo.

 

Per chi l’avesse notato, la scena della canzone in piedi sul tavolo è un chiaro riferimento a “Nana”! Amatemi e amate il manga, James e la musica. La colonna sonora di questo capitolo è “Save Tonight” degli Eagle-Eye Cherry, che potete ascoltare qui.

 

 

“Well we know I'm going away

And how I wish, I wish it weren't so

So take this wine and drink with me

And let's delay our misery

Save tonight and fight the break of dawn

Come tomorrow, tomorrow I'll be gone.”

 

 

Per spoiler, info, chiacchiere e insulti prego visitare la mia pagina facebook!

Grazie a tutti per essere arrivati fin qui e pensatemi molto, dato che in questi giorni sarò veramente stressata a causa di una grande fiera di cui sarò standista!

 

   
 
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