Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: fary    22/07/2009    1 recensioni
mi è venuta in mente così ... senza un motivo ... cosa dire ... forse era meglio lasciarla lì nella mia mente bacata ... visti i risultati ...una Zonami ... leggete e se avete il coraggio recensite ... grazie, avviso personaggi molto OOC
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Sanji
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
g

piccola premessa ... la scrivo in rosso magari la notate e la leggete, e non fate come me che evito qualsiasi scritta che ci sia all'inizio di un capitolo ... porto a termine la fanfiction solo perchè ODIO lasciare le cose a metà ... ora i chiederete: E QUESTA PAZZA DELIRANTE COSA VUOLE ADESSO??

mi spiego meglio, così magari evitate di continuare a pensare che necessiti di cure psichiatriche ... perdonate il mio vaneggiamento ... mi è stato fatto notare che la fanfiction è poco credibile, e rileggendola mi sono resa conto che effettivamente che la situazione è totalmente irreale e che i personaggi sono molto, ma molto OOC, anzi i loro caratteri inventati come mi è stato detto, insomma una vera e propria pazzia inutile anche a leggersi ... dovrei chiedere perdono a tutti i mugiwara, e soprattutto a Sanji ... ma come ho detto all'inizio la porto a termine, anche per voi che l'avete letta e "magari" volete un finale ... bhè che dirvi ora se volete continuare a leggere ... naturalmente non posso impedirvelo, buona lettura ...




DLIN DLON


Il campanello continuava a suonare insistentemente. Sanji risalì le scale della cantina. Ad enormi falcate raggiunse rabbiosamente la porta. Cercò di darsi una calmata, non poteva di certo presentarti in quelle condizioni. Respirò profondamente e aprì la porta.


- Robin? ... ciao


- ciao Sanji ... Nami non è in casa?


- veramente non è ancora tornata, sarà ancora con i suoi amici ... ma dimmi posso fare qualcosa per te?


- veramente ero passata per lasciarle questo ... è un regalo per la bambina di Nojico


- se vuoi posso darglielo io, e le dico che sei passata ... ora non vorrei sembrarti scortese ma dovrei andare a fare delle commissioni


- ah si ... anzi scusami tu per l'ora. Appena torna Nami salutamela ... ciao Sanji


- oh non mancherò vedrai ... vedrai ...


Richiuse la porta e tornò in cantina. Appena lo vide Nami, gli si scagliò contro con tutta la forza che aveva. Ben poca però se paragonata a quella di Sanji. Ma si lanciò comunque, gli occhi iniettati di odio e rabbia allo stato puro. Tentò di prenderlo a pugni, ma entrambi i polsi furono bloccati. La spinse contro una trave, sbattendola contro di essa con forza, mantendo i polsi sollevati.


- sei cattiva Nami ... comunque prima era Robin la tua amica, ha portato un pacco per tua sorella ... ah dimenticavo ti manda tanti saluti


Un attimo e tutta la rabbia e l'odio sparirono dai suoi occhi, sostituiti da paura, terrore. Aveva ormai capito, si lasciò cadere a terra, tenendo sempre le braccia sollevate da Sanji.


- vedo che tutto il tuo coraggio di prima è sparito ... hai capito finalmente che nessuno verrà a cercarti ... tutti sanno che sei partita per Tokyo ... e non preoccuparti Nami ho pensato anche a tua sorella, l'ho chiamata prima, e le ho detto che partirai in ritardo a causa di impegni imprevisti, e non sai di preciso quando la raggiungerai ...


La fissò compiaciuto, di averla in pugno ormai, e lei in risposta scoppiò in lacrime. Era persa ormai, era nelle sue mani e lui poteva farne ciò che più voleva.


- però sei stata cattiva prima a voler scappare e per questo dovrò punirti


La sollevò di peso, ormai era inerme, una bambola nelle sue mani abbandonata a se stessa, e la addossò alla parete, legandole mani e polsi alla trave, costringendola così a non potersi neanche sedere.


- e ora vediamo se disubbidirai ancora – e salì nuovamente al piano superiore lasciandola lì sola al buio, in preda a urla soffocate


Era disperata, piangeva scossa dai singhiozzi, e i suoi lamenti soffocati dal nastro adesivo. Non c'era nessuno, nessuno si sarebbe accorto della sua assenza, nessuno si sarebbe mobilitato per lei. Era al buio per di più, e lei odiava il buio.

Quando era piccola, il padre per punirla delle sue marachelle, non la sgridava, non le tirava uno schiaffo, qualsiasi cosa facesse, grave o meno che fosse, la rinchiudeva in un angusto stanzino, completamente al buio. Il padre la odiava, la madre era morta nel darla alla luce e lui non perdeva occassione per farglielo pesare. Ma allora nonostante tutto, c'era Nojico che le teneva compagnia, la sua amata sorellina, sedendosi fuori dalla porta, chiusa preventivamente a chiave, e le raccontava tutto ciò che le passava per la testa e lei così si sentiva un pò meno sola, un pò meno spaventata. E poi c'era lui, c'era il piccolo Zoro, il suo migliore amico da sempre, che correva sempre da lei e ogni volta che il padre la puniva lui saliva di nascosto in camera sua e rimaneva con lei finchè non si addormentava.

Ora invece era completamente sola. C'era solo Sanji.

Quando l'aveva conosciuto, si era appena lasciata con Zoro, dopo cinque anni che erano stati insieme, lei l'aveva lasciato perchè doveva trasferirsi, e lei odiava le relazioni a distanza. Aveva diciotto anni. Era a pezzi, in una nuova città, sola, senza nessun amico, quando l'aveva conosciuto. Si era da subito dimostrato dolce e gentile, capace di capirla, e lei pian piano se ne era innamorata, dimenticando Zoro. Poi l'univeristà, decisero di farla insieme, trasferendosi nuovamente nella città natale di Nami. E poi quella gelosia, quella possessione verso di lei, morbosa, era cambiato, in peggio e lei si sentiva soffocare. Per fortuna che Zoro era nuovamente rientrato a far parte della sua vita, ed era l'unico a saperla confortare. Infine la decisione di lasciare Sanji a tre mesi dalla fine dell'anno, non era cambiato molto, ma lei si sentiva più libera di vivere.

O almeno credeva, finchè il gesto estremo: rinchiuderla nello scantinato pur di non lasciarla andare, pur di non lasciarla volare via, lontano da lui. Era lui ormai ad avere la sua vita in mano e l'avrebbe manipolata a suo piacimento.

Un attimo ... questi non erano suo pensieri, lei non si arrendeva mai, lei era combattiva, lei era sempre perennememte, testardamente ottimista. Lei doveva combattere, questa era lei. Iniziò a dimenarsi, strattonandosi con forza, iniziando a fare chiasso per catturare l'attenzione di Sanji, costringendolo a scendere. E così fu, poco dopo arrivò in cantina.


- Nami che stai facendo, ti fai male così, rovini la tua pelle delicata – e iniziò a sfiorarle le braccia, continuando a guardarla


Lei continuava a dimenarsi, cercando di parlare. Sanji senza preavviso le strappò di botto il nastro adesivo dalle labbra, facendola urlare di dolore.


- avanti cosa vuoi dirmi


- perchè?


- cosa?


- perchè stai facendo così?


- non lo hai ancora capito? ... è semplice, perchè io ti amo


- e me lo dimostri così?


- io non voglio che gli altri possano godore della tua comagnia, non voglio che tu regali sorrisi a persone che non sono io


    - ma se ti comporti così, non sorriderò mai più

    - io non credo, prima o poi troverò il modo di farti sorridere, uno di quei sorrisi stupendi che ti illuminano il volto


    - e tu questo lo chiami amore??? Mi mandi a quel paese perchè non ti senti amato, mi ricatti, detesti che io abbia interessi diversi da te, sei vendicativo, geloso in modo morboso
    non sai cosa sia fare una cenetta romantica insieme, mi controlli in modo morboso, hai sempre voluto conferme d'amore facendo giochetti, mi fai litigare con i miei amici, sei chiuso, cupo, introverso, mi giudichi una poco di buono perchè sono estroversa, esisti solo tu: il più bello, straintelligente, blablabla, non sembri avere una gran stima di me... nonostante ostenti il tuo amore per me a destra e a manca ... non mi lasci essere me stessa ... io ti ho amato ma ho bisogno di respirare


- io invece continuo ad amarti, io ho bisogno di te per vivere, senza mi toglierò la vita sappilo ...


- tu non puoi dipendere da me, il tuo è un amore pesante, e il peso lo porto tutto io, ho voglia di vivere senza di te ... non voglio un amore totalizzante ... con te non ci riesco, non riesco ad amarti, non riesco ad essere serena ... IO VOGLIO VOLARE LIBERA ...


Un ceffone, il cervello di Sanji sconnesso ... guidato solo dalla rabbia e dall'odio di quella ragazza che rappresentava il suo mondo e che ora lo stava respingendo.

Un rivolo di sangue scese dal labbro di Nami, che aveva gli occhi gonfi di lacrime.


- VISTO? VISTO COME TI COMPORTI??


Nulla. Non la stava ascoltando neanche. Sguardo vuoto, fisso davanti a lui. Sollevò una mano, portandola al suo collo, iniziando a stringere, forte, sempre più forte.


- Sa ... Sanji non ... rie ... cof ... riesco a ... cof ... respirare


Un altro ceffone. Le slegò i polsi e le caviglie. La prese per i capelli e la sbattè con violenza sul tavolo, posto lì vicino. Fu un attimo, troppo breve per dare a Nami il tempo di reagire. Sanji si slacciò i pantaloni e la violentò per lungo tempo.

Nuda ormai. Di nuovo legata. Qualcosa in lei si era rotta, era vuota. Il suo ottimismo era andato a farsi friggere ormai, e a che serviva poi?? nessuno sarebbe andata da lei. Stava lì in piedi, piegata in avanti, stanca di stare in piedi e stanca di tutto.


Aveva perso la cognizione del tempo, non sapeva più neanche da quanto tempo era rinchiusa lì. Le speranze erano seppellite sotto metri di disperazione.

Sanji non si faceva sentire più da molto tempo. Era sceso a violentarla altre tre volte e poi niente. Niente cibo, niente acqua, niente bagno. In più si metteva il caldo, insopportabile, era disidratata, deperita. Senza forze aspettava la sua ora.

Era in uno stato di oblio. La testa penzolava a destra e sinistra. Il corpo proteso in avanti, i polsi segnati dalle corde, il peso poggiato sulle gambe, ormai stanche. Non urlava più ormai, era imbavagliata, ma non cercava più di attirare l'attenzione di Sanji, rimaneva lì, ferma, rassegnata. Ormai ...

La sua mente era scollegata. Si era addormentata o era svenuta?? non riusciva a capirlo neanche lei. Si sentiva venir meno le forze. Ora non faceva che sperare che la sua ora venisse al piùpresto, era stanca di dover vivere in quell'incertezza.

Non pensava più a nente, tanto era inutile. Lì sarebbe finito tutto.


Si sbagliava però ... ah quanto si sbagliava ...


DLIN DLON


Quel campanello. Non sperava più di poterlo sentire.


DLIN DLON ... DLIN DLON


Il suono era insistente, continuo. Una scintilla passò per i suoi occhi. Speranza, forse non era tutta persa, forse c'era ancora da sperare. Tese le orecchie per capire chi era e cosa stava accadendo. Voci, due ragazzi, ma nient'altro, non riusciva a capire chi fosse l'altro ragazzo e che volesse. Iniziò ad avere paura, che Sanji avesse chiamato qualche altro suo amico??


- Nami?! È partita per Tokyo


- ma io l'ho aspettata alla stazione il giorno della partenza ma non l'ho vista


- ... ehm ha preso .. il taxy ...


- il taxy?? non mi aveva detto niente


- è stata una scelta all'ultimo momento ... ha perso il treno e quindi ha optato per il taxy


- ho capito ... però è strano ...


- cosa??


- no! È che ho sentito Nojico per telefono e mi ha detto che Nami non è più partita perchè aveva avuto degli imprevisti ... poi ho provato a chiamarla sul cellulare ed era sempre spento


- ma se le ho portato io le valigie sul taxy ...


- Nojico mi ha detto che tu l'hai avvisata il giorno che doveva partire


- io non l'ho mai sentita


- certo che non poteva inventarsi tutto di sana pianta


Sanji sudava freddo. Aveva commesso un errore nel suo piano: ZORO. Non l'aveva valutato. Se ne era dimenticato. Che errore!


- sembra un pò strano quello che mi racconti Sanji ...


- ehm ... si ... è che ... bhè Nami mi aveva fatto giurare di non dirlo a nessuno ... voleva andare in vacanza sola per qualche giorno


- una vacanza da sola?? strano non me lo aveva detto


- NON DEVE DIRE TUTTO A TE ZORO, TU NON SEI NESSUNO - si portò una mano sulla bocca


Zoro?! Zoro era lì. Era stata una stupida a lasciarsi andare, aveva dimenticato Zoro. Il ragazzo che amava da sempre e che nonostante tutto continuava ad amare.

Ora però doveva fargli capire che lei era lì. Iniziò a strattonarsi e a lamentarsi, cercando di fare più rumore possibile.


- stupido Sanji, ti sei dimenticato una cosa – si guardò i piedi, l'ultima volta aveva dimenticato di legarle di nuovo i piedi


A destra, a sinistra. Vide il tavolo, dove Sanji l'aveva sbattutta più volte in que giorni. Stese la gamba. Maledizione, mancavano pochi centimetri. Si stese sempre di più, riuscendo a sfiorarlo con le dita. Un ultimo sforzo e riuscì a spingerlo, dapprima facendolo solo oscillare, poi facendolo cadere a terra, riuscendo a fare rumore. Sorrise.


- che è stato?


- niente ho ospiti, avranno fatto qualcosa


- si che fanno? Ti spostano i mobili questi tuoi compagni?


- senti non ti devo nessuna spiegazione


- shhh fai silenzio


- perchè? che c'è?


- ho sentito dei lamenti ...


- no non sarà nulla, forse la tv


- no ... aspetta


- Nami?! - e sentì un lamento più forte degli altri - lei è qui! dov'è


- non è qui e ora se non ti dispiace – disse tentando di spingerlo fuori e chiudere la porta


Zoro però riuscì a bloccare la porta e a spingere dentro Sanji e ad entrare.


- Nami?! Nami?! Sono Zoro ... Nami!?


I lamenti e i rumori si facevano sempre più forti. Zoro cercava di capire da dove venissero. Sanji prese un vaso e glielo ruppe in testa. Perse l'equilibrio, il sangue della ferita gli annebbiava la vista, ma non si lasciò andare. Si voltò di scatto e gli assestò un pugno in pieno volto, così forte che lo fece cadere indietro, facendolo andare a sbattere ad un tavolino, e perdere i sensi.

Girò per tutta la casa, finchè non scese in cantina. E lì la vide.

Legata contro la trave, nuda, il corpo pieno di segni, lividi. Si avvicinò a lei, ormai in lacrime, che sembravano inconsolabili e la slegò. Lei si accasciò su di lui, debole, in più si era rotta una gamba. Zoro la sorresse e la coprì con i suoi abiti gettati in un angolo.


- ehi non devi più aver paura ormai ci sono io


Si rifugiò nel suo petto, stretta a lui, finchè non sentirono un rumore. Sanji si era ripreso ed era sceso in cantina, puntando contro di loro una pistola.


- SE NON TI AVRO' IO NON TI AVRA' NESSUNO


Nami si strinse forte a Zoro, che l'avvolse in un abbraccio.


- PRIMA DOVRAI FAR FUORI ME


- aspetta Zoro ... - fece qualche passo precario – Sanji io non voglio ferirti, ma io non ti amo, io ho sempre amato Zoro, anche se per un pò questo sentimento si era assopito ... si tu mi sei stato vicino nel mio periodo più triste e di questo te ne sono grata ... ma ... IO AMO ZORO


La fissava sconvolto, la pistola sempre puntata, tremante però ora. Una lacrime solcò persino il suo viso. Disperato.

Fece scattare la sicura della pistola.


- scusami Nami, non volevo farti soffrire, ricorda io ti amo


Zoro si parò dinanzi a Nami.

Il colpò partì.

Nami era ad occhi chiusi, stretta a Zoro, anche lui ad occhi chiusi. Nami aprì gli occhi guardando lei stessa e Zoro. Poi uno sguardo a Sanji e un urlo. Si era tolto la vita, ormai inutile senza il suo ossigeno : Nami.





UN ANNO DOPO


- volevo ringraziarti senza di te sarei stata persa


- io sarei stato perso se non ti avessi trovato ... avrei avuto una vita inutile ... sei troppo importante per me ... ecco perchè oggi volevo chiederti una cosa


- dimmi amore, cercherò di aiutarti


Lo vide inginocchiarsi davanti a lei, con una scatoletta in mano, che aprì rivelando un bellissimo anello. Era emozionata.


- mi vuoi sposare?


Nessuna risposta uscì dalle sue labbra. Saltò semplicemente su di lui iniziandolo a baciare, illuminati dagli ultimi raggi del tramonto.

















Lo so lascia tantissimo a desiderare il finale e l'intero capitolo, ma ormai avevo perso tutta l'ispirazione ... scusate

grazie comunque a tutti quelli che l'anno recensita, sia critiche, anzi grazie per quello altrimenti non capisco mai che cavolate faccio, e anche a quelli che mi hanno fatto dei complimenti ....

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: fary