In seguito
gli eventi della storia hanno travolto noi e la nostra nazione,sta
sorgendo l’
alba di una nuova epoca e tutto ciò sarà
possibile solo con gli Stati Generali.
Il 5 Maggio i rappresentanti si sono riuniti a Versailles per dare vita
ad una
nuova Francia. La grande reggia che tanto aveva brillato negli anni
precedenti
con le sue feste e i suoi balli adesso ha assunto l’ aria
desolata di un luogo
caduto preda di un sortilegio. Le sedute sono iniziate, il terzo stato
urla al
cambiamento e una condizione sociale più equa fra il popolo
e la nobiltà ma monarchia
sembra cieca e sorda davanti a
questi segnali e così il re si lascia controllare dai suoi
consiglieri che
vogliono conservare immutato il loro
strapotere……..
Siamo
tutti stanchi;questi turni di guardia sono
massacranti,in quell’ aula
non sembra che si sia trovato un accordo fra le
parti e cosi si continua a discutere ma inutilmente..
Oscar
si è opposta con forza ad un ordine che
annunciava che solo la nobiltà e il clero potevano accedere
dall’ entrata
principale , il terzo stato doveva entrare da un ingresso secondario.
Con
coraggio e determinazione aspettando sotto una pioggia battente di
essere
trattati anche loro in egual maniera affermando con forza che loro non
erano
briganti ma rappresentanti di una grande nazione come tutti gli altri. Oscar non
è riuscita a guardare
ciò a lungo e con un urlo feroce ha ordinato ai suoi soldati
di aprire la porta
principale e di far entrare i rappresentanti del terzo stato che sono
stati
accompagnati dalle urla di entusiasmo del popolo. Questo
gesto è stato visto come un
insubordinazione, un oltraggio all’ autorità regia
e così è stata accusata di
alto tradimento e con lei altri 15 soldati della guardia .
Oscar……….
A
palazzo Jarjayes,tutto sembra tranquillo,forse è
solo la calma prima della tempesta. Sono consapevole delle mie azioni
ma non
potevo assistere a ciò che mi era stato ordinato,sparare su
persone indifese,è
uno dei più grandi atti di vigliaccheria che un uomo possa
compiere.
Mio
padre mi ha ordinato di salire nelle sue
stanze,so cosa vuole fare,uccidere questa figlia ribelle che ha
disonorato il
grande stemma della famiglia.
Un
silenzio lungo un secolo si è creato fra di
noi…….mio
padre è sul punto di uccidermi quando Andrè
piomba nella stanza e blocca mio
padre contro la finestra. Il suono della sua risata interrompe il suono
della
pioggia che cade contro la finestra. Le candele si sono spente e riesco a stento a
distinguere il bellissimo
profilo di Andrè che al buio appare duro e inquieto.
Le
parole che Andrè ha rivolto a mio
padre,trasudano d’ amore e devozione,è pronto
a morire per me e con
me…..senza
chiedere nulla in cambio solo qualche mio monosillabo stentato,tutto
ciò è per
me e io solo pochi mesi fa me ne sono resa conto quando stavo per
perdere il
mio più grande tesoro. Che sciocca che sono stata. Avevo gli
occhi e la mente
chiusa per non ascoltare i suoi richiami d’ amore che mi
invitavano a liberarmi
dai miei stupidi compiti e le mie maschere. E così ho
lasciato passare gli anni
quel bellissimo angelo dagli occhi della Normandia è rimasto
a soffrire da solo
e fra le mani un amore
fortissimo
forgiato dal tempo ma che viveva in un eterno dolore a cui solo io
potevo
mettere fine. Sola notte di Saint Antoine mi ha fatto prendere
consapevolezza
dell’ amore che avevo tenuto nascosto in me per tanti anni.
Ho scambiato l’
amore per l’ amicizia. Sono rimasta sbigottita dalla
dichiarazione di Andrè di
oggi ma nonostante il mio turbamento ho trovato il coraggio di rivelare
i miei
sentimenti. Sono stata solo lì ferma,immobile e
Andrè mi è passato vicino con
uno sguardo spento e rassegnato senza neanche guardarmi. Quanti silenzi
e
parole inespresse tra di noi……….dopo
mesi di infiniti silenzi e freddezza credo
che Andrè pensi che questo suo gesto deve essere apparso ai
miei occhi come una
violazione alla mia vita da cui tempo fa gli avevo ordinato,senza
nessuno
scrupolo di uscirne senza far rumore
dimenticando tutta un esistenza trascorsa insieme. Quella
sera nella mia
stanza ho trattato Andrè peggio di un servo, come un oggetto
solo mio che
potevo gettare via a mio piacimento quando non mi serviva
più. E lui con uno
sguardo spento pieno di lacrime e dolore era uscito dalla mia vita ma
ricomparendone subito dopo non più come attendente ma come
un uomo innamorato
logorato dalla passione. Sono sicura che basterebbe una mia carezza
accentata sulla
mano o una parola e Andrè ritornerebbe
quello di sempre, ne sono sicura,non più quest’
uomo triste e rassegnato in cui
non vedo da tempo l’ ombra di un sorriso, vorrei rivedere
quello sguardo
smeraldo risorridere alla vita e rivolgermi qualche parola colma di
ironia e spontaneità
non velata dalla paura di come io possa reagire. Tutto ciò
dipende da me basta
solo un mio gesto o una parola per far cessare la sua sofferenza e
intanto i
giorni passano…….
Grazie
per tutti i vostri commenti ecco la continuazione spero che vi
piaccia…….fatemi sapere