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Autore: Miss_Fantasy    06/05/2019    1 recensioni
Trasformazioni. Donna. Kurama. Casini. Sasuke.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender, Mpreg | Contesto: Nessun contesto
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Attenzione!
Nella storia sono presenti dei nuovi personaggi che NON sono miei, quindi se gli autori (vedete sotto nel mio angolino). Nella storia non andranno messi i compiti di scuola, ma in Giappone ne danno veramente tanti, io per motivi di trama e di tempo non li ho messi, però li fanno, tutti studiano e fanno i compiti. In Giappone è stato costruito molto per i disabili: è veramente molto agibile, quindi non è molto difficile per una carrozzina muoversi a Tokyo. Ora vi lascio al capitolo! Buona lettura ^^.



-Uhh! È geloso!! - fa Kurama.
-Eh? - faccio io e lui alza gli occhi al cielo.
-Torna nella tua ignoranza. Prima che tu capisca qualcosa, devono passare ancora una decina di capitoli, altrimenti che protagonista saresti. - mi risponde lui, sventolando la zampa con disinvoltura.
-Ehm… ok? - ribatto confuso per poi tornare alla lezione. Le ore passano in fretta e io non credo di aver scritto così tanti fogli in tutta la mia vita; grazie alla benevolenza di qualche divinità, suona il campanello che ci annuncia l’ora di pranzo. Tiro fuori il mio Ramen che mio padre mi ha cucinato e vedo anche una scatola piena di spiedini dango con allegato un bigliettino. “Per addolcirti il primo giorno di daigaku. ^_^ Mamma” sorrido da solo come un idiota.
-Come se non lo fossi. - dice la volpe, ma la lascio perdere.
-Naruko, potresti aiutarmi con la carrozzina? Vorrei uscire per mangiare in giardino. - mi chiede, mentre indica la carrozzina che è messa in disparte per non dare fastidio a nessuno.
-Sì, certo. - gli rispondo, mentre mi alzo a prendere la sedia per poi mettergliela dietro, tenendola ferma in modo che lui si possa sedere. Appena seduto, mi ringrazia, mettendosi il suo bentō sulle gambe per poi uscire dalla classe. Io rimango lì per qualche minuto, prima di raccogliere il mio pranzo e corrergli dietro.
-Eren! Aspetta! - urlo io, mentre corro per raggiugerlo, e lui si ferma per aspettarmi.
-Per… sedere… in…carrozzina… sei…molto…. veloce… - dico, mentre cerco di riprendere fiato e lui mi sorride dolcemente. -Anni e anni di pratica, scappando dai bulli o bulle. - mi risponde lui con un’alzata di spalle ed io mi rattristo: Eren è una persona meravigliosa, ma certa gente è troppo stupida per capirlo. Spero che un giorno incontri la sua anima gemella verso il loro lieto fine.
-Sì, lo spero anch’io! Cosicché almeno un’anima troppo buona si salvi dall’averti come amico…. comunque Naru, non siamo mica in Grease o in Aladdin e quindi niente musica che parte da sola o gente a caso che si mette a ballare. - fa Kurama con aria dispiaciuta per Eren, per poi guardarmi con aria altezzosa. Arriviamo in giardino e vediamo Kiba, Sai e Howl seduti a parlare, ma appena Kiba ci vede, ci fa segno di raggiungerli.
-Eren! Sei arrivato finalmente! Stavamo per venirti a cercare. - fa Kiba, tirando un sospiro di sollievo.
- No, tranquilli. Naruko mi ha accompagnato fino a qui. - lo riassicura e finalmente i ragazzi mi guardano.
-Lei sarebbe? - fa maliziosamente Howl.
Howl Jenkins Pendragon non è umano, bensì uno stregone molto giovane quanto potente…. non che uno dei ragazzi più popolari dell’istituto. Tutte le ragazze vorrebbero essere la sua fidanzata, anche solo per un’ora. È un ragazzo alto, col viso ossuto e soave ed occhi verde bottiglia, a cui piace tingersi i capelli di biondo e che, nel tempo libero, ama indossare abiti stravaganti che possono variare dal prezzo esorbitante alla stravaganza che solo lui può indossare con un certo stile e molta fierezza.
-Howl! È una amica di Naruto, non essere così già da subito e per di più è nuova. - la riprende pacatamente Sai per poi dare un morso al suo onigiri, lui mi dà un’ultima occhiata per poi tornare sulle sue. Passiamo una bella mezz’ora insieme, fino a quando non vediamo un gruppo di ragazze tutte eccitate per via di un concerto, ma non riesco a sentire altro perché la campanella suona per dare il via alle lezioni. Mentre io e Eren ci avviamo verso la classe, vediamo dei volantini attaccati sugli armadietti e sul muro, ma non ci fermiamo per vedere di che si tratta. Arriviamo in classe e le ore passano velocemente fino alle 17:00, finalmente liberati dalla tortura. Vado fino all’ingresso, dove aspetto gli altri, ad arrivare per primo è Terrence poi arrivano anche Howl, Hinata, Tenten, Neij, Rock Lee, Gaara, Kiba che spinge Eren, Sai con Ino, Sakura, Shishimaru; qualche volta si univa anche mio fratello.
-Bene, siamo tutti qua. - dice Kiba, controllando, mentre quelli che non mi conoscono mi guardano strano perché di solito sono un ragazzo. Terrence si avvicina a me per farmi un inchino di presentazione.
-Piacere Graham Terrence. - fa lui per poi fare un inchino e riesco a sentire il suo tentativo di nascondere il suo accento britannico.
Terrence è il ragazzo dei sogni a detta delle ragazze e forse di qualche ragazzo. È alto, muscoloso ma non troppo, ha due splendidi occhi azzurri…. i capelli biondo platino da una parte e d’altra neri pece, tatuato su le braccia. Di solito nel tempo libero veste con giacca di pelle, maglia tutta bucata come i suoi jeans e delle converse nere che alterna con scarpe di pelle da rockettaro duro.
-Piacere, Uzumaki Naruko. - mi presento con un inchino e così si presentano quasi tutti, la scena è del tutto ridicola, visto che li conosco da anni.
-Se adesso decidessi di farti tornare Naruto. - mi fa Kurama, mentre se la ride sotto i baffi.
-NON OSERAI… - dico, cercando di sembrare minaccioso ma con scarsi risultati.
-Ha ha ha ha! Sembri un bambino. - ride di gusto la volpaccia e io metto il broncio offeso.
-Ehi, Naruko! Tutto ok? - mi chiede Eren, mentre saliamo sul treno che ci porta a Shinjuku.
-Sì, perché? - gli chiedo, poi faccio passare un ragazzo tutto coperto.
-Ehi! Stai attento!! - sento dire Eren al ragazzo, si guardano per qualche secondo che pare tutto loro, poi il ragazzo se ne va e Terrence si avvicina a al mio migliore amico per chiedergli come sta. Per il resto del viaggio tutto resta tranquillo; mi metto tra Terrence e Howl. Finalmente arriviamo al quartiere più cool di Tokyo.




Sasuke’s P.O.V.
Finalmente ‘sto schifo è finito! Non ci posso credere che ho dovuto sorridere tutto il tempo a quei cretini dei miei compagni di classe, roba da matti! Detesto ridere o sorridere! Quelle cretine delle mie compagne si sono imbambolate sotto il mio fascino dopo neanche mezzo secondo, però una cosa che mi ha stranamente colpito era la biondina nuova di nome… Na…Naru…Naruko… se non sbaglio. Non so perché, ma qualcosa nel nome di Naruko mi fa sentire uno strano calore nel petto. Tsk, non mi metterò certo adesso ad avere qualche forma di sentimento e mai lo farò... Arrivo davanti a dove lavora mio fratello maggiore Itachi, gli scrivo che sono arrivato e lo raggiungo sul set fotografico del suo nuovo film. Poi aspetto, sì o no, mezzo minuto, prima che mio fratello compaia accompagnato da un nutrito gruppo di truccatori o colleghi che ci provano spudoratamente.
-Ciao mille falchi. Com’è andata la giornata? - mi chiede, dopo avermi raggiunto. Io faccio una smorfia così orrenda che chiunque scapperebbe a gambe levate ma non Itachi… lui mi conosce meglio di quanto mi conosco io.
-Ok, ok, ne parliamo in privato. Se mi dai 5 minuti, poi ti offro da bere “all’Hokage’s club”, ti va? - mi propone e sollevo un sopracciglio, mentre il mio volto rimane freddo, lui ride, allontanandosi.




Arriviamo nel cuore di Shinjuku con in mano dei Taiyaki al cioccolato, ma in quel momento fanno partire sparata l’ultima canzone dei No Name da tutti i maxi schermi che sono per tutto il quartiere e da lì, il delirio.
-Alza, stupido cretino!!! Amo questa canzone!! - grida Kurama.
-Ma se l’altro ieri hai detto che odi questo gruppo. - ribatto, mentre mi tappo le orecchie per via del troppo rumore e vedo Kiba che ci indica un maid cafè lì vicino.
-Prego. Desiderate, padroni? - ci fa una ragazza vestita da Mew Mew, mentre ci fa un inchino e ci accompagna al nostro tavolo. Poi noi ordiniamo una spremuta di arancia per tutti con una fetta di torta alle fragole per Eren. La ragazza prende le ordinazioni e poi va a prendere le altre, lasciandoci chiacchierare. Vedo il biondo tinto e il ragazzo dai capelli bicolore fare strage di ragazze che ridacchiano come cretine. Al tavolo parlano tutti del più e del meno, mentre io me ne sto in disparte. Poi ci vengono portate le nostre ordinazioni con qualche numero di telefono.
-No, no. Sono sicuro che la professoressa di educazione fisica abbia una cotta per me! - fa ancora Howl a Terrence, mentre quest’ultimo scompiglia i suoi capelli, facendoli cadere davanti a gli occhi.
-Ci credo! Siamo sinceri: chi resisterebbe a tutto questo concentrato di perfezione? - fa Terrence indicando Howl e se stesso. Noi alziamo gli occhi al cielo, ma le ragazze del bar fanno un respiro sognante.
-Ah, dove? Non lo vedo. - fa Tenten, mentre gli altri ridono e così comincia uno scambio di battute fra di noi. So benissimo che fanno finta di essere offesi, visto che il nostro gruppo esiste da tre anni e per noi è normale prenderli in giro, come anche loro prendono in giro noi.
-Io ne conosco un paio di ragazze che vi metterebbero a cuccia in mezzo secondo. - dico, bevendo un sorso di succo tranquillamente, mentre mi godo la loro faccia sconvolta.
-Cosa?! Stai scherzando, vero?! Esiste qualcuno che sappia resisterci? - mi chiedono entrambi, dopo aver ripreso il controllo di se stessi. Io semplicemente annuisco e loro mi guardano sospetti, ma non riescono neanche ad aprire bocca, che una voce stridula arriva a i miei timpani e per poco non si spacca il bicchiere che ho in mano.
-Per tutte le mie code! Mettete ‘sta ragazza a fare la sirena dell’ambulanza o almeno quella della polizia! - fa la volpe stizzita e con le code tutte arruffate. Vedo la ragazza saltare per tutto il locale con in mano un bigliettino nero e oro che sventola con euforia.
-Incontrerò i No Name!!! Incontrerò L! - grida ancora più forte, mentre tutti i ragazzi fanno una smorfia di gelosia. Noto che gli unici che non sono assolutamente colpiti siamo io, Eren e Terrence anzi, quest’ ultimo sembra molto divertito dalla scena. -Basta!! Falla stare zitta e distruggi quel biglietto o qualunque cosa sia. Non sopporto i No Name!! - urla lo Yokai adirato.
-Ma tu non avevi detto meno di 5 secondi fa che li ami? - gli chiedo confuso e lui scuote la testa sconsolato.
-Tsk. Si vede che sei proprio scemo. No, io non amo il gruppo ma solo la loro nuova canzone; il che è diverso. - mi spiega la fonte delle mie peggior figure e io sto per ribattere, ma sono attirato dal volto nero del mio migliore amico.
-Ehi, Eren, tutto bene? Hai una faccia che farebbe scappare un titano. - chiedo con un misto di preoccupazione e divertimento, ma vengo immediatamente stizzito dal suo volto che diventa più oscuro.
-Non sopporto la gente che si vanta! Cosa c’è di così straordinario nell’incontrare qualcuno di famoso?! Cioè, non è che abbiano fatto chissà che cosa! No? – si sfoga, mentre afferra la sua fetta e ne prende un generoso boccone.
-Non lo so. - rispondo con fare indifferente, anche se a me non dispiacerebbe incontrare un personaggio famoso. Finiamo tutti le nostre ordinazioni. Il ragazzo da i capelli improponibili decide di pagare tutto lui, poi usciamo dal bar e decidiamo di andare a vedere il tramonto dall’alto.
Ormai sono le 19:30, così decidiamo tutti che è il momento di separarsi, mi propongo disponibile ad accompagnare a casa il ragazzo in carrozzina, ma lui mi dice che vuole andarci da solo e anche gli altri provano a dissuaderlo dall’idea con scarsissimi risultati. Alla fine, buttiamo la spugna, ma credo che nessuno sia veramente convinto a lasciarlo andare da solo, però non vogliamo fare troppo i protettivi. Cammino per la strada e stringo le braccia perché incomincia a fare freddo, da grande genio quale sono ho lasciato la giacca a casa nella fretta di uscire.
-Non so perché, ma credo che avremo un piacevole incontro stasera. - fa Kurama, mentre compare al mio fianco. Poi mi salta in braccio, a detta sua per non sporcarsi le sue meravigliose zampe.
-Quando qualcosa è piacevole per te significa che è l’inferno per me. - gli faccio notare, ma lui, bellamente, mi ignora.
-E ora è il momento di aggiungere una nuova figura di merda nella tua monotona vita del cazzo, se no come pensi che riempirò il mio libro “mille modi per far fare figure di merda a Naruto Nakizumi in poche semplici mosse”. - fa lui e io non ho neanche il tempo di capire, che mi ritrovo di nuovo Naruto solo con addosso uno stupidissimo vestito al Sailor Moon e in quel momento sento una risata inconfondibile alle mie spalle: è mio fratello Kurama. Cosa ci fa qui?
-Ciao, Nii-chan… - lo saluto abbastanza mogio, lui riattacca al cellulare e ricambia il mio saluto con la mano, poi scruta l’abbigliamento e probabilmente si chiede cosa ci faccio nel quartiere più in di Tokyo e vestito così.
-Sarebbe più coretto dire cosa ci fai TU in un posto come questo…. se lo domanderebbe chiunque se vedesse un cretino biondo camminare per Shinjuku conciato così, anzi, dico che vestito così è meglio: non ti si vede la pancetta che ti ritrovi. - dice il quadrupede, mentre io lo metto giù, è veramente una fortuna che mio fratello non lo possa vedere.
-Ti chiederei che ti è successo, ma non lo voglio sapere, in macchina ci sono dei vestiti che mi hanno dato al lavoro però per me sono piccoli, magari vanno bene a te. - mi fa il ragazzo dai capelli rosso fuoco, mentre tira fuori le chiavi della sua macchina. Io amo quest’uomo!!! Lo sposerei se non fossimo fratelli, mi fa salire in macchina e si mette davanti per evitare eventuali curiosi.
-Lo sai, vero, che il fine settimana andiamo dallo zio? Vuole che facciamo da modelli.- mi informa lui e io gli dico che ho ricevuto un messaggio proprio oggi pomeriggio, ma che non lo avevo letto.
-Ha detto di portare anche Eren, Julie e Sophie. - mi fa, ma non ho neanche il tempo di rispondere che viene chiamato da qualcuno che probabilmente lo cerca per lavoro visto dal tono molto formale che usa, non ascolto quello che si dicono perché sono troppo impegnata a scrivere un messaggio ai miei amici per il fine settimana.
-Peccato, sei stato risparmiato questa volta. - fa lo spirito volpe candidamente e un brivido percorre la mia schiena. Metto su la giacca e mi affretto ad uscire dalla macchina per vedere cosa succede, ma appena metto un piede fuori… ecco il diavolo dritto di fronte a me…
-Qui la situazione si fa interessante, da tirare fuori i pop corn! - fa Kurama che è estremamente soddisfatto della piega che stanno prendendo le cose.










Dango: è una sorta di gnocco giapponese fatto di farina di riso e riso glutinoso. Viene spesso servito con il tè verde. (vengono mangiati tutto l’anno).

Daigaku: College o università (in genere quattro anni)

Bento: è un pranzo preconfezionato, solitamente consumato nella pausa pranzo. La scatola da bentō è dotata di divisori interni atti a separare cibi differenti e viene avvolta in un pezzo di carta, di tessuto o in borse speciali insieme alle bacchette.

Onigiri: è uno spuntino tipicamente giapponese, composto da una polpetta di riso bianco. Di solito l'onigiri ha una forma triangolare, con una striscia di alga nori su un lato per poter essere afferrato comodamente: si tratta, infatti, di un cibo destinato spesso al consumo per strada.

Fino alle 17:30 sono liberi di lasciare la classe: in Giappone non esistono i bidelli e gli studenti puliscono la classe.

Shinjuku: è il quartiere più famoso in Giappone, grandi centri commerciali, locali esuberanti, maxi schermi e milioni di persone e lì si trova anche la sede del municipio di Tokyo, la metropolitana di Tokyo e la terrazza panoramica gemelle ( se c’è bel tempo si può vedere Tokyo dall’alto e il monte Fuji)

Taiyaki: è una torta giapponese a forma di pesce. Il suo ripieno più comune è l'anko, una pasta fatta di fagioli azuki zuccherati, ma altri ripieni possono essere crema, cioccolato, o formaggio.

Maid cafè: è un particolare tipo di caffetteria a tema.














Angolino di quella che morirà a breve: Lo so, lo so, vi avevo detto che in questo capitolo avveniva il tanto atteso incontro però una decina di capitoli di prova (e un sacco di fogli) ho capito che non voglio affrettare le cose, perche questa storia è intrecciata con un'altra. Vi prego di portare pazienza se sarà un po’ lenta sia nelle uscite che la storia ma non voglio che la storia diventi banale è scontata o troppo frettolosa. Chiedo scusa a le persone del gruppo Telegram se non ho messo i loro personaggi ma non sapendo a chi apparteneva cosa ho deciso per questo capitolo di lasciare stare ( li posso aggiungere poi, se la cosa vi fa piacere ) sorry!! *sad moment* Parlando del gruppo Telegram se qualcuno è interessato ad entrare mi scriva in privato su questa E-Mail: missfantasy114@gmail.com e vedoro di provarlo far entrare ma c’è un requisito che è meglio aver(per la vostra sanità mentale) essere fan della Sasunaru!! Scritte in tanti!! Terrence Graham è uno dei personaggi del libro “Non ho tempo per amarti” di Anna Premoli mentre Howl jenkins Pendragon è un personaggio del libro “il castello errante di Howl” di Diana Wynne Jones. I personaggi vanno da i 18 anni in su (quelli principali) Al prossima gente e pregate che io superi questo mese di esami.
   
 
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