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Autore: Titaniakittes    13/05/2019    1 recensioni
Raccolta di one-shot, incentrata sull'infanzia, sulla nascita del rapporto dei nostri piccoli protagonisti e sul consolidamento del loro legame. Se vi piacciono Naruto e Sasuke da piccoli, entrate a fare un'occhiata!
{Tratto dal primo capitolo}
-"Ciao bimba" Disse per attirare la sua attenzione. Dopo essersi assicurato che la piccola lo stesse guardando sorrise raggiante. Tuttavia lei lo ignorava, così senza perdersi d'animo continuò. "Come ti chiami, bimba?"
Quello che successe dopo lo spiazzò....-
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sarada Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 Sempre noi.
 
 
Quella giornata passò molto lentamente per il piccolo Naruto. Dopo essere stato 'brutalmente' snobbato da quell'avvenente corvina, si fece forza e conobbe altri bambini: fece amicizia con Kiba Inuzuka, che aveva una personalità turbolenta proprio come lui, Sakura Haruno, simpatica bambina con dei buffi capelli rosa, Hinata Hyuga, paffuta e timida, ed infine Neji Hyuga, il cugino più grande di Hinata. I due erano accomunati da due grandi occhi chiari, quasi bianchi, che affascinavano, ma allo stesso tempo lo turbavano e lo mettevano in soggezione. Però, anche se aveva conosciuto altri bambini, Naruto non riusciva a togliere gli occhi di dosso a quella corvina. Tuttavia, almeno per quella giornata, decise che sarebbe stato saggio lasciarla in pace. In fondo, quello era soltanto il primo giorno, quindi avrebbe avuto molte altre occasioni per conoscerla meglio.
"Hey, Nacchan, mi stai ascoltando?" Disse imbronciata la rosa. "Sto parlando con te!" Esclamò impettita. 
A causa di quella frase, il biondo si ridestò dai suoi problemi e dai suoi pensieri, ponendo la sua attenzione sulla bambina che gli parlava non con le migliori intenzioni. 
"Scusa, Sakura." Affermò quasi pentito di non averla calcolata fino a quel momento e, per farsi perdonare, le stampò un dolce bacio sulla guancia. Un tocco leggere, casto, morbido, che però la fece arrossire vistosamente. Naruto a quella reazione ridacchiò e le scompigliò i capelli. Ciò aumento ovviamente l'imbarazzo della piccola.
"Ma..ma.." borbottò rossa in viso. "Ma cosa fai!" Sbottò alla fine. Incrociò le braccia al petto e fintamente arrabbiata rimproverò il piccolo Dongiovanni che aveva di fronte. "Non avresti dovuto farlo! Mia mamma mi ha detto che queste cose si fanno solo tra fidanzati e non lo siamo." fece una pausa per pensare a come continuare il suo discorso. Il suo volto si illuminò di una luce sinistra e, come se le fosse appena venuto un lampo di genio, continuò a rimproverare il povero malcapitato. "Tra l'altro sei davvero immaturo, Nacchan. Pensa se rimango incinta, come facciamo? Io sono piccola per essere una mamma e tu sei piccolo per andare a lavorare per mantenerci" Affermò con un tono da saputella, mettendosi le manine sui fianchi e fissandolo con uno sguardo contrariato, scuotendo la testa. A quel punto il piccolo non sapeva come ribattere e con una naturalezza spiazzante ignorò il monologo dell'amica e cambiò argomento.
"Giochiamo un po'?" Propose alla rosa, la quale lo guardò torva perché era stata sfacciatamente ignorata, anche se la domanda era rivolta all'intero gruppo. 
"Si, andiamo!" Risposero tutti entusiasti dell'idea dell'amico.
I piccoli si avvicinarono ad un tavolo libero e, dopo aver preso qualche foglio e qualche pastello colorato, iniziarono a colorare in silenzio. Ogni tanto scambiavano due chiacchiere su cosa stessero raffigurando o su come avevano intenzione di colorarlo, ma per la maggior parte del tempo si concentravano unicamente sul foglio. Ad un certo punto, il suono della campanella li fece sobbalzare. Un po' dispiaciuti di separarsi, ma felici di tornare ognuno nelle proprie case, posarono le proprie "opere d'arte" nello zainetto, salutarono con un bacio il maestro ed uscirono. Qui c'erano i genitori ad attenderli, così il gruppo, dopo essersi salutato, si separò velocemente. 
"Tesoro" esordì Kushina, una volta saliti in macchina. "Com'è andata il primo giorno di scuola? Ti è piaciuto? Ti sei fatto degli amici?"
"Bene, mammina!" rispose il piccolo con entusiasmo. "Ho conosciuto moltissimi bambini simpaticissimi." affermò sorridendo felice. "Kiba, Neji, Hinata e Sakura. Certo, lei ha dei capelli un po' strani e dice cose strane sull'essere fidanzati" si bloccò un attimo per pensare. "Mammina, cosa vuol dire essere fidanzati?" chiese curioso, sporgendosi dal sedile per guardare il volto della madre.
"Oh, tesoro!" esclamò ridacchiando. "Lo capirai crescendo."
"Boh!" disse il piccolo tornando al suo posto e gonfiando le guanciotte. "Non lo capisco proprio."
"Su, su. Non pensarci per adesso, piuttosto continua a raccontarci cosa hai fatto oggi, tesoro". Intervenne dolcemente Minato.
"Ah, si! Poi abbiamo disegnato e io ho raffigurato una casetta e una bambina..." disse l'ultima parola con un filo di voce, cosa che non passò inosservata soprattutto a Kushina.
"Una bambina?" chiese curiosa la donna.
"Si..." sospirò il piccolo. " Una bambina, che mi ha ignorato stamattina.." rivelò deluso, con un tenero broncio.
Vedendo quell'espressione, i due genitori non riuscirono a trattenersi ed scoppiare a ridere. Dopo essersi scambiati uno sguardo complice, iniziarono una discussione tra loro, facendo finta di ignorare la presenza del figlio.
"Amore" esordì Kushina, con un'espressione fintamente preoccupata. "Hai sentito bene? Oggi tuo figlio ha avuto una delusione d'amore, il suo primo rifiuto." affermò con tono teatrale, guardando di sottecchi il piccolo, che sembrava essere interessato alla nuova conversazione.
"Si, ho compreso la grave situazione." Minato rispose estremamente serio in volto. "Tu pensi che il nostro piccolo sia davvero innamorato di questa pargoletta?"
Entrambi gli "attori" si voltarono per osservare l'espressione amareggiata di Naruto, poi si guardarono e per poco non scoppiare nuovamente a ridere.
"Si, direi che è davvero cotto." affermò saggiamente il padre. Kushina annuì gongolante.
"Dobbiamo escogitare un piano, caro. Dobbiamo fare in modo che nostro figlio riesca a conquistare quella bambina dal cuore di ghiaccio..." disse sottovoce al marito.
La vita scolastica del figlio si prospettava davvero molto interessante.
   
 
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