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Autore: Khailea    15/05/2019    0 recensioni
La fiction si basa sul gioco Pokémon Ranger Ombre su Almia, riguarderà una mia partita nel gioco ed io descriverò ogni battuta, ogni passaggio e descriverò tutto ciò che vedrò. Potranno venir aggiunte alcune battute o addirittura alcune scene e tutta la serie racconterà anche delle sensazioni dei personaggi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Il professor Frenesio ed Alex la stavano già aspettando, assieme ad un altro ricercatore e ad un frammento oscuro rinchiuso all’interno di un teca.
Come Sara entrò subito si fermò vicino ad Alex, mentre Frenesio, dando le spalle ad entrambi, cominciò a parlare.
-Ho deciso quali saranno le prossime missioni per voi due.-
Voltandosi nei suoi occhi sembrava esserci una forte determinazione, che portò i due a non dire nulla.
-Secondo il diario di Luciano, le Lacrime dei principi si possono trovare anche da qualche altra parte. Alcuni vecchi documenti indicano come tali gemme siano state rinvenute anche lontano dalla Valle di Crio. Gemme colorate sono state ritrovate, ad esempio, ne Deserto Haruba e in Caldonia, ma solo raramente. Probabilmente i ciondoli di Linda e Glenda sono fatti con le Lacrime dei principi. Sara, voglio che tu ti diriga alla volta della Caldonia. Cerca il cristallo rosso dal quale presumibilmente sono state ricavate le Lacrime dei principi.-
-Sì signore.-
Conosceva già Caldonia, ma non aveva notato durante il suo tragitto nel vulcano nulla di simile…
-Alex, tu ti recherai nel Deserto di Haruba sulle tracce delle Lacrime dei principi gialle. Determina con certezza se cotal cristallo giallo, origine delle gemme colorate, esista per davvero.-
-Certamente.-
-Qualora uno di voi due rinvenisse il cristallo, rosso o giallo che sia, lo metta immediatamente al sicuro. Queste missioni sono di gran lunga le più importanti che vi siano mai state assegnate!-
A quelle parole la ragazza provò un forte senso di responsabilità sulle spalle.
Non voleva deludere il professore e tutta la federazione, quindi ce l’avrebbe messa tutta.
Prima di partire Alex la guardò, con un sorriso fiducioso.
-Parto per il Deserto Haruba. Sara, tu vai in Caldonia. Dobbiamo tornare sani, salvi e vincenti.-
-Sì.-
Entrambi si diressero così verso l’esterno, e dopo aver catturato uno Staraptor partirono per le loro reciproche destinazioni.
Caldonia certo non era dietro l’angolo, quindi Sara e Pachirisu impiegarono molto tempo per arrivarvi, ma il tragitto in volo come sempre fu piacevole e senza alcun incidente.
Rispetto alla Valle di Crio, ritrovarsi in quell’ambiente caldo era certamente piacevole.
-Bene, come prima cosa cerchiamo indizi Pachirisu.-
-Pachi!-
I due superarono subito la scalinata per arrivare nella parte alta del villaggio, ma un verso a loro familiare li fermò.
-Mime! Mime!-
Tra le case Mime Jr. stava continuando a girare attorno ad un povero Bidoof, al quale quasi girava la testa per tutto quel movimento.
L’anziano del villaggio, sospirando, osservava la scena perplesso.
-Il nostro Mime Jr. a volte è proprio una peste. Vederlo così mi fa girare la testa…uhm?-
Non appena la Top Ranger fu vicina l’uomo subito, ma a giudicare dalla sua espressione arrabbiata non sembrava riconoscerla.
-Quelli del Team Pesto Buio hanno mandato qualcun altro! Mascalzoni!-
Senza aggiungere altro l’uomo si spostò subito verso casa, chiudendosela con un gran fracasso alle spalle.
-Oh oh, sarà meglio spiegarli non sono del Team Pesto Buio…-
Non voleva certo che si allarmasse per causa sua, ma entrando a sua volta non trovò la situazione molto migliorata, anche se notò che oltre alla nipotina del vecchio c’era anche un altro ragazzo, dai capelli castani e gli occhi marroni, che indossava un cappello rosso ed un giaccone dello stesso colore.
-Tu! Sparisci immediatamente! Sei qui per rapire di nuovo il nostro Mime Jr., non è vero? Tu, essere senza cuore!-
Sbraitò il vecchio muovendo il bastone contro di lei, ma fortunatamente ci pensò la nipote a calmarlo.
-Nonno, guarda che ti sbagli, eh.-
-Come?-
-E’ vero, io sono un Ranger!-
Spiegò subito Sara sperando capisse.
-Un Ranger di Pokémon, dici? Ah è vero, già, sicuro che lo sei! In questo periodo chiunque vesta una divisa mi sembra uno di quelli del Team Pesto Buio. In effetti, guardando più da vicino, vedo che sei, senza dubbio, un Ranger di Pokémon.-
-Sì…non volevo creare dello scompiglio.-
Rispose Sara grattandosi la testa imbarazzata.
-Oh no, nessuno scompiglio. Mime Jr. ha cominciato a girare in tondo senza sosta. Forse vede i Ranger di Pokémon come eroi. Ma tutto quel movimento sì che crea scompiglio!-
-E’ vero. Il nostro Mime Jr. si comporta così da quando è tornato dalla nave cargo. Sta imitando un Disco di cattura dei Ranger, ne sono sicura.-
Continuò la nipote sorridendo.
-Oh, sono felice ci veda in questo modo allora.-
Lo era veramente, anzi era quasi orgogliosa.
-Sicuramente però porta allegria. Di questi tempi non vedo l’ora che inizi un nuovo giorno!-
Aggiunse anche il ragazzo assieme a loro.
-Sono felice di avervi rivisto, adesso però devo veramente andare. Buona giornata.-
Salutandoli con una mano la ragazza uscì dalla casa, salutando anche Mime Jr. che ancora giocava con quel povero Bidoof.
-Bene, allora vediamo un po’…sono sicura di non aver tralasciato nessun sentiero la prima volta che sono venuta qui. Però qualcosa deve esserci di sicuro.-
Ancor prima di entrare nel vulcano la ragazza diede un’occhiata tutto intorno, notando sul lato destro della montagna un cartello, e vicino ad esso una porta rossa.
Avvicinandosi provò ad aprirla, ma era chiusa a chiave, e sul cartello c’era scritto “Pericolo! Ti proibisco di entrare!”.
-Oh, è veramente strano. Forse dovrei andare a parlare con l’anziano del villaggio.-
Le dispiaceva tornare a disturbarli, ma doveva assolutamente completare la missione e trovare la gemma, quindi di corsa tornò subito da loro, bussando prima di superare la soglia.
-Scusatemi, sono di nuovo io. Avrei bisogno di avere delle informazioni…-
-Entra pure, non preoccuparti.-
Rispose subito la ragazza.
-Vi ringrazio. Vedete, sono stata mandata qui per cercare un oggetto riguardante una vecchia storia, che parlava a quanto pare di un principe rosso. Ho bisogno però di andare dal lato destro della grotta ma non è aperto, quindi ho bisogno di sapere dove si trova la chiave.-
La Top Ranger spiegò subito ciò che era successo, ma l’anziano sembrava un po’ lento di comprendonio…
-Come dici? Un principe rosso? Il lato destro della grotta? Vuoi entrare, ma non è aperto? Dici di volere la chiave della porta?-
-Sì esatto, ne ho bisogno per poter trovare una gemma.-
-Uhm…mi stai facendo una gran confusione in testa. Insomma, vorresti dare un’occhiata al lato destro della grotta? Io posso aprire la serratura che blocca quella porta.-
-Grazie mille signore.-
Rispose subito lei sorridendo, sentendo però il tempo che passava velocemente.
-Non ringraziarmi. I Pokémon di tutta la Caldonia sono in debito con te. Va avanti finché non ritrovo la chiave. Ci troveremo all’ingresso sul lato destro della grotta della grotta.-
-Molto bene, vado subito.-
Correndo arrivò molto prima dell’anziano naturalmente, e si mise ad aspettare vicino alla porta.
-Penso che questa volta non troveremmo nessuno, insomma, la porta è chiusa no?-
Disse la ragazza fiduciosa al proprio amico.
-Pachi.-
-Sì, poi non mi sembra nessuno abbia notato nulla di strano. Sono tutti tranquilli.-
Dall’ultima volta che era stata lì le cose erano migliorate molto, anche se naturalmente non era facile superare certe paura.
L’anziano ne era la prova, visto l’aveva scambiata per una del Team Pesto Buio.
Stavano lavorando duramente però proprio per evitare che simili situazioni continuassero.
Per lo meno non dovette aspettare molto per il suo arrivo, infatti presto sentì la sua voce avvicinarsi.
-Oh, eccoti qui, Ranger di Pokémon. Scusa il ritardo. Lascia che ti apra quella porta.-
Clank, Click.
A giudicare dal suono che stava facendo era molto più difficile del previsto, ed anche l’uomo se ne rese conto.
-Hmmm? E’ un po’ complicata da aprire.-
Clank, Click.
Ancora una volta non accadde nulla, e l’anziano iniziò ad alterarsi.
-Se non è quella la chiave, dev’esser questa qua.-
Clank, Click.
-Hmm, forse questa vecchia chiave qua è quella giusta?-
Clank, Click.
-Neanche questa ha funzionato. E se lasciassi perdere quella pietra rossa? Così non dovrei trovare la chiave giusta!-
Chiese l’uomo voltandosi verso la ragazza, che sperò tanto Alex stesse avendo più fortuna di lei.
-Non posso…-
-Nonno!-
La voce improvvisa della nipotina li fece voltare entrambi. Questa stava correndo proprio nella loro direzione, e teneva tra le mani qualcosa.
-La chiave della porta è qui! Era legata ad un laccio al collo di Mime Jr.!-
-E’ vero! Eccola!-
-Scusami tanto, Ranger. Questa è la chiave giusta.-
Disse la nipote sorridendo ma con il fiatone. L’anziano nel frattempo finalmente era riuscito ad aprire la porta, per la gioia di tutti loro.
-Ah, perfetto! Non è stata difficile da aprire, in fondo. Occhio agli spruzzi di lava!-
Con un rapido gesto della mano per salutarla l’uomo si allontanò, ma prima di fare lo stesso la nipotina rimase ancora per qualche attimo.
-Non che ne sappia molto ma…il magma è…caldo, non è vero?-
Era una domanda alquanto insolita, ma Sara non se la sentì di non risponde.
-Molto.-
-Immaginavo…stai attenta.-
Con quest’ultimo avvertimento anche lei si allontanò, lasciandoli soli.
-Bene Pachirisu, andiamo a cercare la Gemma.-
   
 
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