Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Hiddlesthug    25/05/2019    0 recensioni
[AU!Ereri | Parent!Levi] [+20.5k words]
Il piccolo supermercato in cui Eren lavora si trova di fronte ad una scuola materna, ed in un noioso pomeriggio autunnale osserva i genitori attendere il suono della campana per poter abbracciare i propri figli.
La sua attenzione viene attirata da un uomo rimasto fin'ora in disparte dagli altri genitori, e dalla bambina che corre fra le sue braccia.
`
Dal secondo capitolo:
“Quante volte ti ho detto che non devi allontanarti da me quando siamo fuori casa? Se lo fai un'altra volta ti verrò a prendere a scuola col passeggino.” la rimprovera il padre, indifferente all’espressione terrorizzata comparsa sul viso della piccola.
“Ormai sono grande per il passeggino, ho quasi cinque anni!”
“Ne hai fatto quattro lo scorso mese.” precisa il padre ed Eren scoppia a ridere, non riuscendo più a trattenersi.
“Cosa trovi di così divertente, moccioso?” domanda Levi e se uno sguardo potesse fulminare qualcuno, Eren sarebbe già polvere.»
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Hanji Zoe, Levi Ackerman, Mikasa Ackerman, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Little Titan Market



 


 

"Hey Eren! Ti va di vedere qualcosa insieme?" domanda Armin, non appena vede l'amico entrare.

"Certo." sorride il ragazzo, posando le chiavi sul tavolino e togliendo le scarpe. "Cosa pensavi di vedere?"

"Non ne ho idea." ammette Armin, ridendo.

"Allora decidiamo insieme." sorride Eren, togliendo i jeans e sedendosi accanto all'amico.

"Ew, potresti almeno mettere una tuta!" esclama Armin, osservando l'amico sedersi - lanciarsi, per essere corretti- al suo fianco, e coprirsi con la sua stessa coperta blu.

"Non ho voglia, sono troppo stanco." si lamenta Eren.

"Ma se questa mattina Jean ed io abbiamo sistemato tutta la merce appena arrivata, come fai ad essere 'stanco'?" gli domanda l'amico, con lo stesso tono con cui si parla ad un bambino che rifiuta di fare qualcosa.

"Che ne dici di iniziare 'Between'? Sembra interessante." domanda Eren ignorandolo e cambiando argomento, scrollando la lista Netflix.

"Mhm... Oppure?" risponde Armin.

"Sense8?"

"No!" esclama il ragazzo. "L'ho già guardato." aggiunge ed Eren, notando il lieve rossore comparso sulle sue guance, sorride.

"Rivediamo 'Sherlock'?" propone, decidendo di non prendere in giro l'amico per questo.

"Mhm..." sussurra il biondo, pensandoci sú.

"Okay basta, mi arrendo!" esclama Eren, fingendosi di essere offeso. "Proponi qualcosa tu."

"Che ne dici di rivedere 'Daredevil'? Sono passati due anni dalla prima volta che l'abbiamo visto, e magari ci è sfuggito qualcosa di utile per la prossima stagione." propone Armin. "Non ti piace più?" domanda, notando come l'amico sia rimasto in silenzio.

"Non è questo..." sussurra Eren. "È che devo rivederlo con qualcuno." aggiunge, percorrendo con le dita le linee della coperta.

"Oh." sussurra Armin. "Devi vederlo con Levi?" domanda, ridendo quando il ragazzo al suo fianco lo guarda sorpreso. "Mikasa potrebbe avermi parlato di come tu e Levi vi siate avvicinati nelle ultime settimane." sorride. "Aspettavo solo che fossi tu a parlarmene." sussurra.

"Io... Scusa se non te ne ho parlato prima."

"Sei sempre lo stesso. Cerchi sempre di tenere tutto per te fino a quando non scoppi." sorride Armin.

"È che... Non è semplice."

"Ti va di parlarmene? Così posso provare ad aiutarti a renderlo più semplice." sorride il ragazzo.

Eren fissa l'amico: c'è sempre stato per lui, sin da quando sono diventati amici all'asilo. Era al suo fianco quando sua madre si è ammalata ed è morta, quando suo padre li ha abbandonati, quando a scuola ha rischiato la bocciatura per via del suo periodo ribelle. È sempre rimasto al suo fianco, nonostante il suo carattere facilmente irritabile. Gli ha sempre dato ottimi consigli, aiutandolo più di una volta ad uscire dai casini.
Decide quindi di fidarsi ancora una volta, ed aprirsi all'amico.
Sospirando spegne la televisione, cercando di trovare le parole giuste.

Inizia a raccontare di nuovo di come Levi abbia attirato la sua attenzione quella prima volta in cui, annoiato, ha guardato fuori dalle finestre del locale. Questa volta però, si sofferma su come si è sentito, sui suoi sentimenti. Gli racconta della curiosità avuta la prima volta che lui e Akiko sono entrati nel supermercato, di come da quella volta in poi Levi ha iniziato a venire prima o dopo che la figlia uscisse da scuola, e di come senza rendersene conto abbia iniziato ad aspettare con ansia quei momenti.

Gli racconta anche di quanto sia stato male nel periodo in cui non si più andato al supermercato di pomeriggio, dopo quella la conversazione con Mikasa. Racconta poi di quando ha dovuto sostituire Jean al supermercato, e di quanto sia felice di averlo fatto perché è stato in quel pomeriggio che ha scoperto che Levi è in realtà un padre single. E infine gli racconta dei due appuntamenti, della complicità che si è creata fra di loro, soffermandosi poi sulla sua dichiarazione e su come l'abbia baciato per primo.

"Wow." sussurra Armin, quando Eren finisce di raccontare.

"Già."

"E tu ti sei tenuto tutto questo dentro per tutto questo tempo?"

"Sì." sussurra Eren, senza incontrare lo sguardo dell'amico.

"Sei sempre il solito idiota." sorride l'amico, stupendo Eren. "Cosa intendi fare adesso?"

"Non lo so!" esclama frustrato il castano. "Voglio dire... Mi ha detto che gli interesso, ma..."

"Ma?"

"E se Levi non è in cerca di una relazione? Se non è in cerca di una relazione con me?" domanda Eren, ed Armin sospira frustato.

"Se non lo fosse stato, non credi che non avrebbe accettato di uscire con te? O di andare con te e Akiko al cinema? O che... Mi stai ascoltando?"

"Sisi scusa, mi sono arrivati dei messaggi." risponde Eren alzandosi e uscendo il cellulare dalla tasca dei jeans abbandonati per terra.

"Eren?" lo chiama l'amico, notando come fissa lo schermo. "È lui?!" esclama, togliendogli il telefonino dalle mani.

«- Levi:
Ehi, disturbo?»

 

"Che aspetti a rispondergli?!" esclama eccitato Armin, tornando il telefono all'amico.

 

«Hey! Nono :D
Ma non eri alla festa dei tuoi amici? (° °)» digita velocemente.

«Sì, ma quei due non riuscivano a smettere di staccarsi dalle labbra l'uno dell'altro. C'erano due casti occhi da proteggere, ed io non avevo intenzione di vedere oltre, quindi siamo andati via prima.» risponde Levi, ed Eren fissa stupito lo schermo: non aveva mai ricevuto un suo messaggio così lungo.

«Scusa ma... AHAHAHAHAHA
Akiko come sta?»

«Bene grazie, già dorme.» è la risposta dell'uomo, ed Eren può immaginare il sorriso che compare inconsapevolmente sul suo viso ogni volta che parla della figlia.

 

"Sembra una proposta ad andare da lui!" esclama Armin, e in un altro momento Eren avrebbe riso vedendo l'amico così eccitato per la sua vita sentimentale. Ma adesso è concentrato a fissare quel 'Sta scrivendo...' in alto.

 

«Che fai?»

«Niente, e tu? :D»

 

"Ehi!" esclama offeso l'amico al suo fianco. "Io sono un semplice 'niente'?!" 

 

«Pensavo di vedere qualcosa su Netflix, oggi non ho molto sonno.»

«Vuoi vedere Daredevil? (≖ ͜ʖ≖)» domanda, morendosi il labbro inferiore.

«Dipende.»

«Da cosa? (・・ ) ?»

«Ti va di vederlo assieme?» propone Levi, ed Eren fissa lo schermo stupito, trattenendo il fiato e sentendo il cuore battere sempre più forte.

«Domani?» domanda per paura di aver frainteso, nonostante Armin gli ripeta che no: non ha frainteso.

«Che ne dici di adesso?» è la risposta di Levi dopo qualche secondo.
«Se non sei stanco o se non hai altri impegni.» aggiunge subito dopo.

 

"Cosa stai aspettando a rispondergli?" esclama Armin. "È l'occasione che aspettavi! È ovvio che vuole passare del tempo con te, e quella di vedere Daredevil insieme è solo una scusa."
Eren fissa l'amico, e rilegge di nuovo la recente conversazione.

 

«Va benissimo!
Dimmi dove abiti e arrivo ;D» risponde, alzandosi ed andando in bagno.

Dopo essersi fatto la doccia piu veloce della propria vita, indossa qualcosa di più comodo - una tuta verde scuro e la sua felpa preferita, una con lo stemma delle Ali della Libertà, le stesse del suo anime preferito-. Sorride mentre risponde ai messaggi, rassicurando Levi che conosce la strada da fare e che non è molto distante dalla propria casa.

"Vado!" saluta l'amico, mettendo le scarpe.

"Divertiti, e cerca di fare dei progressi!" esclama Armin, dal divano. "Dico a Mikasa di non aspettarti alzata." aggiunge dopo, ridendo per l'espressione imbarazzata sul volto dell'amico.

~

 

«-Eren:
Okay ho capito dove abiti, non è molto distante da casa mia. Cinque minuti e sono da te ;D» è l'ultimo messaggio che Levi ha ricevuto dal ragazzo.

«Stai atten-» inizia a digitare, rendendosi però conto che forse è meglio non scriverlo. In fondo Eren è un ragazzo di vent'anni, non è la prima volta che esce da casa alle dieci di sera.
«Okay, preparo popcorn o patatine?» digita invece, riordinando il salone.

«Entrambi!» è la risposta che non tarda ad arrivare, facendo ridere l'uomo che si dirige in cucina.

Dopo aver riempito una ciotola blu da cucina con un pacco di popcorn ed uno di patatine, sente il cellulare in tasca vibrare.

«- Eren:
Sono sotto, apri?»

Asciuga la mani con uno strofinaccio prima di raggiungere il citofono ed aprire.
«Settimo piano, appartamento 7D» digita velocemente.

Evita di guardare lo specchio alla destra della porta d'ingresso, per evitare di incrociare il proprio sguardo, che molti definiscono freddo e distante, ma che adesso è sicuro che riveli le tante emozioni che prova: ansia, paura... desiderio.

Ansia di passare del tempo con Eren, paura per cosa questo potrebbe comportare per la loro... relazione? -spera di riuscire presto a chiarire questo punto, ed è anche questo a mettergli ansia e paura per cosa potrebbe o non potrebbe accadere-, e desiderio del ragazzo. Desiderio di passare altro tempo con lui, seduti vicini a guardare qualcosa insieme per poi commentarla e parlarne, desiderio di rivedere quei grandi occhi verdi, che rivelano spesso le emozioni del ragazzo, la sua felicità di vederlo quando entra nel supermercato, desiderio di sentire di nuovo quelle labbra sulle proprie.

Immerso nei pensieri, per poco non sente il leggero bussare alla porta. Respirando profondamente, apre.

"Scusa se ho perso tempo, ma l'ascensore era occupato e non volevo salire sette piani a piedi." sorride imbarazzato Eren, facendo a sua volta sorridere Levi.

"Tranquillo, se posso lo evito anch'io." ammette. "Entri, o vuoi restare sul pianerottolo?" lo prende in giro, notando il nervosismo del ragazzo.

Eren sorride ancora una volta, grato all'uomo per la battuta che ha come allentato la stretta che sente allo stomaco.

"Scusa il disordine, non ho avuto molto tempo oggi per riordinare." dice Levi, con lieve imbarazzo mentre fa spazio al ragazzo entrare.

"Quale disordine?" domanda Eren, notando come tutto sia più che in ordine. Questa è la casa più ordinata che abbia mai visto. Quella che condivide con Mikasa e Armin non è mai stata così ordinata, nonostante i continui sforzi della sorella e dell'amico.

Osserva in silenzio la stanza, che è un grande open space con salone e cucina, rimanendo sorpreso quando sente l'uomo al suo fianco ridere.

"Vado a prendere i popcorn, il divano è lì, fai come se fossi a casa tua." sussurra Levi, chiudendo la porta che separa la stanza in cui si trovano dalla zona notte.

Annuendo, leva le scarpe e segue il padrone di casa, fermandosi però ad osservare la stanza.

Di fronte c'è una parete attrezzata con molti libri e dvd, una televisione da minimo 58" e un lettore dvx, e ai suoi lati ci sono diverse cornici colorate, con foto di Akiko da piccola, da sola o con Levi. Alle sue spalle invece c'è un divano di pelle, grigio, dello stesso colore delle tende appese alla finestra alla sua destra. Voltandosi nota il tavolo dietro il divano, che separa quello che può essere definito un salone dalla cucina.

La cucina è moderna, pulita e ordinata più di una cucina dell'Ikea. In tutta la stanza ci sono molte foto appese alle pareti, ritraenti Levi con Akiko e con altre persone, presumibilmente i suoi amici. Si ferma però a osservare una foto, ritraente Levi al fianco di una coppia sorridente con in braccio una bambina di pochi mesi. Nota l'estrema somiglianza di Akiko con la coppia, con cui condivide il colore dei capelli della donna e quello degli occhi dell'uomo.

"Sì." sussurra Levi, alle spalle di Eren, facendolo sussultare spaventato. "Quelli sono Isabel e Farlan." aggiunge, fissando la foto.

"Erano così giovani..." sussurra Eren, notando il sorriso sul volto del Levi della foto, che aveva un dito stretto dalla manina di Akiko.

"Già." sospira Levi. "La morte è una stronza mietitrice: non guarda nessuno in faccia." 

"Già.." adesso è Eren a sospirare, ripensando al funerale della madre.

"Ad ogni modo... Non ti ho invitato per fissare vecchie foto sospirando, come due vecchi alla fine delle loro vite." interrompe i suoi pensieri il padrone di casa. "Vuoi vedere Daredevil, o preferisci aspettare che sorga il sole?" domanda alzando un sopracciglio, facendo scoppiare a ridere Eren, che a sua volta fa sorridere l'uomo -che ama il suono della sua risata, ma non lo ammetterà mai. Non adesso, almeno-.

"Iniziamo Daredevil." sorride Eren, afferando poi la ciotola di popcorn e patatine fra le mani dell'uomo.

  
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