black NIGHTMARE
Mi
alzo di scatto, spalancando gli occhi. Mi ritrovo in un bagno di
sudore, con il sole che mi colpisce dritto in faccia.
Era
da tempo che non lo sognavo, era da tempo che non sognavo quel
preciso momento della mia adolescenza.. era da tempo che non sognavo
quando mi sono stati portati via i
miei genitori. Perchè..? Perchè proprio oggi..?
Mi
alzo , tolgo frettolosamente le lenzuola e mi avvio in bagno.
Apro
l'acqua della doccia, e mentre tolgo i pochi indumenti che porto
addosso mi guardo allo specchio.
Sono
passati quasi 10 anni da quel giorno, dal giorno in cui mi ritrovai
davanti a quel mostro. Davanti a quell'uomo assetato di sangue,
contro il quale ho giurato vendetta. Da allora sono cresciuto, somo
maturato, non sono più il ragazzino che rimase paralizzato davanti
al suo sguardo, non più.. ora come ora, se lo trovassi davanti a me,
non ci penserei due volte a conficcare un coltello nel suo corpo, per
portargli la stessa sofferenza che lui ha portato ai miei genitori e
a me.
Mi
infilo lentamente sotto l'acqua della doccia che colpisce la mia
pelle lavando via il sudore.
I
ricordi di quel sogno continuano a vagare nella mia mente, e non
posso fare a meno di sentire che lente cominciano a scivolare lungo
le mie guance delle piccole lacrime che si confondono con il getto
della doccia.
Mi
lavo sperando che il sapone porti via anche questi tristi ricordi
almeno momentaneamente.
Ecco
che ancora una volta mi trovo a girovagare per le strade della città
senza una meta..
Ho
passato tutto il pomeriggio alla ricerca di chissà quale indizio che
mi potesse portare a lui, ma come sempre, non ho trovato niente. Non
so da dove iniziare, non so cosa cercare, non so CHI cercare...
Come
pretendo di poter trovare qualcuno senza il piu piccolo indizio?
Sono
proprio un illuso.. un
povero illuso.
Il
buio della notte è già arrivato da un po', e io non ho ancora
cenato.
Non
riesco a smettere di pensare a un modo per trovare quell'uomo.
Passeggiare
di notte, per le vie vuote di questa grande città è forse una delle
cose che preferisco fare.
Solo
io e la luna, con come sottofondo la musica che scaturisce dalle
cuffie del mio ipod.
Il
volume al minimo. Le note che si percepiscono quel poco che serve per
capire di quale canzone si tratta.
Il
giusto necessario per fare da colonna sonora al mio vagare notturno.
E'
proprio uno scenario da film.
Luna piena. Si mostra in tutto il suo splendore, Cosi tonda e candida.
La
sua luce colpisce in pieno case, strade, alberi, creando strane
ombre.
E
sono proprio due ombre che attirano la mia attenzione.
Piu
avanti a me, due sagome nere e alte dipinte sul suolo, provenienti da
un piccolo vicolo.
Qualche
piccolo rumore giunge al mio udito, un suono simile al picchiettio di
un ramoscello contro il vetro di una finestra.
Spengo
il lettore musicale, e metto via le cuffie mentre mi avvicino
silenziosamente e sbircio per vedere cosa sta succedendo.
Non
faccio in tempo a vedere tale scena che mi tiro indietro contro il
muro.
Lentamente
mi sporgo per riuscire a vedere cosa sta succedendo, e mi rendo conto
che non è la mia immaginazione.
Un
uomo.
Due
uomini.
Uno
tiene l'altro addossato al muro.
Una
mano lo regge dai capelli.
L'altra
gli punta un coltello ventre.
E
io non so cosa fare.
Guardo
ancora una volta l'aggressore.
Il
vicono è buio, riesco a vedere poco il suo volto.
Capelli
lunghi, legati in una coda. Sembrano neri.
Neri
sembrano anche gli occhi, ma la mancanza di luce può trarre in
inganno.
Il
volto totalmente oscurato.
Una
voce profonda che sussurra parole che non giungono alle mie orecchie.
Che
sia lui..??
Mi
addosso di nuovo al muro.
Non
so cosa fare.
Non
riesco a muovermi.
Le
gambe non rispondono, e nella mia testa cerco di scegliere tra due
possibilità.
Scappo
via, perdendo questa occasione.
O
vado là e lo affronto?
Sono
disarmato, in questo modo non posso fare niente...
Verrei
ucciso anche io.
Guardo
ancora quel vicolo.
Il
coltello è affondato nel corpo della vittima.
E
non capisco.. non ha urlato, non ha fatto il minimo rumore.
Il
corpo interamente macchiato.
Sposto
appena lo sguardo e lo trovo immerso nel suo.
Quegli
occhi vogliosi di sangue.
Gli
stessi di quella notte.
E'
lui.
E'
lui.
E
io non so che cazzo fare.
Perche?
Perche
sono cosi dannatamente idiota?
Takanori,
datti una svegliata, vendica i tuoi genitori!
E'
questo che vuoi, no?
Ma
non vuoi nemmeno morire..
E
tanto meno morire per mano sua..
senza
aver raggiunto il tuo obiettivo.
Uno
scambio di sguardi che sembra durare un'eternità.
Ma
presto scompare dal mio campo visivo.
L'ennesima
prova del mio coraggio.
Eppure
credevo di essere cambiato, di essere cresciuto.
Le
mie gambe cominciano a muoversi.
Indietreggiano.
Si
allontanano di poco, e io per l'ennesima volta appoggio la schiena
contro il muro.
Scivolo
giù a poco a poco.
Mi
siedo sui talloni, abbassando la testa, e tenendola tra le mani.
Come
se facesse male.
Sono
un idiota.
Si Takanori, lo sei.
Il
mondo intorno a me sembra sparire per un secondo.
Quando
qualcosa mi fa tornare alla realtà.
Una
mano.
Una
mano che mi tocca la spalla sinistra.
La
spalla piu vicina a quella dannata stradina.
Inevitabilmente, spalanco gli occhi.
Dopo
davvero tanto tempo rieccomi, finalmente aggiorno con il secondo
capitolo.
Vi
cheido scusa se ci ho messo cosi tanto, ma tra l'università, i
problemi in casa, e fuori XD davvero non trovavo l'ispirazione..
Qualche
giorno fa sono riuscita a portare avanti questo capitolo che era
iniziato da un bel po, e non doveva essere cosi, anzi, doveva essere
totalmente diverso.. ma alla fin fine mi piace com'è uscito ^^
Spero
piaccia anche a voi >o<
E
grazie per la pazienza! Prometto che non vi farò aspettare di nuovo
cosi tanto >___<
Ancora
scusatemi!
Jaa ne ~