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Autore: milla4    17/06/2019    1 recensioni
Raccolta di simboli, di immagini legate ad un animale e alle parole che esso si porta dietro.
Storia partecipante al "contest del Simbolismo", indetto da Arianna.1992 sul forum di efp
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di Un Mondo'
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La magia






C’era qualcosa di atroce nel constatare come la vita andasse avanti, di come le lacrime a poco a poco non trovassero più posto nella vita delle persone che si professavano a lei vicina. Li vedeva allontanarsi sempre più da quella che era stata la casa degli Espi da almeno quattro secoli: tre fratelli si erano sposati a distanza di un anno l’uno dall’altro e con la legittima consorte si erano traferiti in altri luoghi, lontano dalla famiglia, lontano dalla visione della loro sorella maggiore, rinchiusa in una teca di cristallo per suo volere, deperendo sempre più. Il suo corpo stava marcendo, i suoi organi riempiendo di gas, forme di vita cominciavano a crescere in lei, a banchettare con la sua carne putrida.
 
Era morta per il mondo, era viva per sua sorella. L’aveva convinta lei a rinchiudersi nel proprio corpo, per carpire ogni informazioni riguardo suo marito e la governante della casa, notare contatti inopportuni e usarli poi contro di lui. Perché lei non amava quell'uomo, né si era sposata per sentimento: quando suo fratello maggiore, il suo tutore dalla morte dei genitori, le aveva proposto il matrimonio con il ricco erede dei Baroni d’Acqua, lei aveva acconsentito senza ripensamenti. Non aveva importanza l’aspetto fisico del suo futuro sposo, era conscia del proprio, dei propri capelli ramati i cui boccoli toccavano terra e di quella pelle leggermente olivastra che le donava un aspetto vagamente esotico che tanto aveva presa sugli uomini. E quando Nicholas le aveva comunicato che sarebbero rimasti a vivere in casa della famiglia di lei, con il benestare di tutti, la cosa l’aveva infastidita non poco: era una baronessa e voleva il suo regno, la sua casa su cui governare. Lì sarebbe rimasta la prima sorella dei Espi, la Christine degli Espi.
 
Doveva cercare una via d’uscita, un motivo valido per condizionare ogni scelta in quel matrimonio: Rosie, la più timida e incolore delle sorelle Espi, aveva sempre una soluzione per tutto. Sarebbe rimasta nubile per badare al resto dei suoi fratelli, fedele sorella, madre e confidente di tutti. Nessuno si era preoccupato di cercarle un marito, non aveva mai mostrato nessuna obiezione,

La morte può essere anche un’amica, sai?


Nel sangue della loro madre scorrevano ancora residui delle Antiche, ancelle della Luna e sue discepole; tra i fratelli, come Rosie, avevano ancora dentro un alone di magia che le permetteva di comporre incantesimi durante il plenilunio. L’avrebbe fatta morire per finta e risvegliata.
Quel che scoprì fu invece un animo pieno di negatività, un essere puro nella sua malvagità, un essere che si era insidiato nella sua vita già da alcuni mesi e che aveva aspettato quel momento per prendersi tutto ciò che era suo. Il suo Barone era diventato dipendente da quelle piccole gote rosse, i fianchi burrosi ed il sorriso sornione di chi sa molte cose e può dirne solo la metà. Christine avrebbe visto la sua sorellina vivere la vita destinata a lei mentre il proprio corpo si sarebbe consumato senza pietà.
 







 
Note: 66. Corvo imperiale – magia 

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