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Autore: bbhyung    22/06/2019    0 recensioni
Chanyeol ha atteso oltre un decennio per poter prendere la sua vendetta. Il suo piano è quello di approfittare delle debolezze della famiglia reale, di distruggerli lentamente e di riuscire, con la sua astuzia e tutte le notti insonni passate a pensare a un possibile riscatto, a riprendere ciò che era suo dal principio. Durante il suo tentativo di regolare i conti, qualcosa va inevitabilmente storto e Chanyeol non sa come affrontare quell'assurda situazione. Aveva previsto tutto, ma non di coinvolgere il suo cuore in una situazione così macabra.
Genere: Angst, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Chanyeol, svegliati." il ragazzo udiva in modo chiaro quelle parole ma era talmente stanco da non riuscire a fare niente. Certo, visto il casino che i suoi compagni di stanza stavano provocando fu quasi costretto ad aprire gli occhi per cercare di capire cosa si stesse perdendo, li guardò e li scorse tutti intorno al suo letto, cos'era successo di tanto eclatante? Con loro c'era una ragazza che non aveva mai visto prima, forse c'entrava qualcosa lei. "Chanyeol." Minseok lo richiamò ancora, dandogli uno schiaffo leggero sul viso. "Chan!"

"Che è successo?" qualcosa scattò dentro di lui e si alzò di colpo, battendo la testa contro la mensola che era stata stupidamente posizionata proprio sul suo letto. La ragazza lo guardò, era un misto tra lo scioccato e il divertito vista la sua goffaggine. "Chi è lei?" chiese poi, massaggiandosi la testa con la mano, ormai ogni parte di lui faceva male.

Sehun lo aiutò a sollevarsi, capì che di sicuro provava ancora svariati dolori alla schiena dato che l'espressione che assunse non appena si mosse fu chiaramente di puro dolore. "Il principe vuole vederti." gli fece sapere, indicando la ragazza con lo sguardo. "Datti una sistemata, ti accompagnerà da lui."

Deglutì e si voltò, mise i piedi a terra e chiuse gli occhi per qualche secondo. "Penso di essere nei guai." il tempo di bere dell'acqua, lavarsi il viso e mettersi le scarpe e si ritrovò nel corridoio, a camminare di fianco a quella giovane. Il principe lo aveva convocato a quell'ora, perché? Si era appena liberato dai suoi impegni? O forse... perché i corridoi erano deserti e nessuno avrebbe visto niente? Qualcuno gli aveva riferito quello che era successo, ne era certo. Sicuramente lo avrebbe sgridato e mortificato, era una delle giornate peggiori della vita di Chanyeol che non solo provava dolore fisico dalla testa ai piedi, ma era anche distrutto a livello mentale e stava per ricevere l'ennesima brutta notizia, era pronto a mollare tutto, sentiva come se continuare con quella farsa non ne valesse la pena, non era abbastanza forte. "È questa la stanza." mormorò, una volta che si ritrovarono davanti all'enorme porta di legno scuro che riconobbe subito. La cameriera bussò, Baekhyun non ci mise troppo ad aprire, era vestito con un abito da notte e portava sulle spalle una vestaglia di colore nero, indirizzò un cenno della testa alla ragazza che si allontanò lasciandoli da soli. "Buonasera." parlò il minore, era molto spaventato dal suo atteggiamento e da quello che sarebbe successo — il principe chiuse la porta della stanza a chiave e lo guardò negli occhi.

"Non è affatto una buona sera. Perché non ti siedi? Mi hanno detto che non sei in ottime condizioni dopo la tua prima rissa qui al castello. È stato divertente?" parlò, dirigendosi verso il tavolino che si trovava contro il muro e versando in un calice un po' di vino rosso. Chanyeol avrebbe tanto voluto mantenere vivo il suo orgoglio, ma la sua schiena implorava pietà così si diresse verso il letto e si sedette lì. Era sfatto, morbidissimo e pieno di cuscini — sembrava anche fin troppo regale, ma non era il momento di concentrarsi su quello, non sarebbe riuscito a farlo neanche volendo visto il modo in cui lo stava fissando il principe, si sentiva dannatamente sotto pressione.

"Chiedo umilmente perdono, le spiegherò com'è andata se promette di credermi." mormorò, era anche parecchio intimidito dall'arredamento della stanza oltre che dalla situazione, le lampade ad olio erano tante e posizionate in molti punti della camera, le tende che si trovavano lungo le finestre lo facevano sentire quasi rinchiuso lì dentro, si sentiva mancare l'aria ma doveva restare calmo.

"Non ti prometto un bel niente, racconta e basta." sputò acido lui, era chiaramente arrabbiato e il minore capì che c'era ormai poco da fare.

Chanyeol annuì e poggiò entrambe le mani sul materasso, provando a distendere meglio la schiena per alleviare il dolore. "Era appena cominciata la pausa pranzo e ci siamo messi tutti in fila per lavarci le mani, c'era questo tizio dietro di me, di cui non conosco neanche il nome. Ha cominciato a toccarmi e a provocarmi, gli ho chiesto di smetterla ma lui ha continuato, così gli ho dato un pugno." sorrise leggermente. "Solo che mi sono distratto, non ho giocato bene le mie mosse e lui mi ha preso e mi ha lanciato contro il muro, sono caduto a terra e ho battuto la schiena."

"E questa cosa ti fa ridere? È un comportamento molto grave che non tollero assolutamente."
"Avrei dovuto lasciare che continuasse ad infastidirmi?"
"Cosa ti ha detto, in particolare?"
Chanyeol sbiancò, non poteva dire la verità. "Mi ha detto... mi ha chiamato stronzo."
"Dovrei crederti? Lo hai davvero colpito per questo?"
"Ciò che mi ha dato più fastidio in assoluto è stato il fatto che mi abbia toccato, è una cosa che detesto." sperò che se la bevesse.

Baekhyun sospirò, si era sollevato e stava cercando qualcosa in uno dei cassetti. "Ti fa ancora male la schiena, immagino. Continui a fare quell'espressione da coglione che sta soffrendo e nonostante io sia tremendamente amareggiato dal tuo comportamento non posso non aiutarti." tirò fuori un barattolo e lesse ciò che c'era scritto sull'etichetta, si avvicinò a lui e glielo passò. "Metti questa."

"La ringrazio." mormorò, poggiandolo sul letto e togliendosi la maglietta. Baekhyun lo guardò inarcando un sopracciglio.

"Non ho mica detto di farlo qui e ora, non puoi aspettare?" domandò contrariato, scuotendo la testa e sedendosi su una delle due poltrone presenti di fronte al letto. Chanyeol fece per rimettersi la maglia ma il principe aggiunse qualcosa. "Ormai finisci pure, tanto non hai la minima idea di cosa significhino le regole. Lo sai, se avessi dovuto darti un pugno per ogni cosa sbagliata che hai detto o che hai fatto da quando sei arrivato al castello non so in che condizioni saresti a quest'ora."

"Non riesco ad arrivare nel punto che mi fa male da solo, non ci avevo pensato prima. La metterò una volta tornato in camera." fece una piccola pausa. "Mi dispiace tanto se il mio comportamento è stato così riprovevole."
"Avrei dovuto cacciarti per quello che hai fatto."
Il minore esitò. "E perché non lo fa? Così non mi sentirò più come se fossi trattato in modo speciale, non capisco cosa pensa di me."

Il principe ridacchiò e Chanyeol capì che forse quello non avrebbe dovuto dirlo. "Bella domanda. Ti tratto in modo speciale? Stavo solo cercando di darti un'altra possibilità, di non vederti solo come un ragazzino arrogante, sbaglio a darti un'altra occasione? Bastava dirmelo, non comportarti come se al castello avessimo bisogno di te perché non è affatto così."

"Io non sono un ragazzino arrogante." lo guardò. Quell'intera situazione sembrava assurda, era seduto sul letto del principe, nella sua stanza, insieme a lui e mentre gli stava dicendo quelle cose - era decisamente assurdo. "O meglio, vorrei non esserlo. Mi piacerebbe non esserlo. Non sono io a dover giudicare me stesso, dopotutto."

"Infatti. Mi dispiace, ma l'impressione generale che hai dato è proprio questa. Sto solo cercando di scavare oltre, di vedere del buono in te nonostante tutto."
"E lo ha visto?"

Rispose dopo un bel po' di tempo, cambiando discorso. "Se ti volti posso stenderti io la crema. Non ti permetto di portarla in giro per il dormitorio, è una delle ultimi confezioni che mi è rimasta, non la fabbricano più usando la vecchia ricetta." guardò il soffitto. "Anche se io la adoravo."

"E la vuole far usare a me? Dopo tutto quello che ho fatto?" domandò, genuinamente confuso. "La crema con la sua ricetta preferita? Andiamo, principe. Mi dia retta, non farò altro che continuare a deluderla." provò a osare con le parole, il principe si era avvicinato a lui e aveva ripreso in mano il tubetto di vetro. Il modo in cui lo guardava, il modo in cui Chanyeol sentiva gli occhi del maggiore scavare dentro il suo animo era la cosa che odiava di più di lui, quello sguardo lo rendeva estremamente vulnerabile.

"Dammi retta tu, smettila di parlare e di fare battute non richieste se non vuoi che ti colpisca. Girati." Chanyeol fece come gli era stato ordinato, poggiò la testa sul cuscino e si distese completamente. "Dov'è che ti fa male?" chiese, non ci sarebbe stato neanche il bisogno di domandarlo dato che aveva un livido enorme al centro della schiena, dritto sulla spina dorsale. "Ti sei fatto proprio conciare per le feste." non appena portò le dita su quel punto, Chanyeol si lamentò. "Non hai paura per quello che succederà da oggi in poi?"

Si voltò leggermente, poggiò la testa di lato e chiuse gli occhi, stava diventando quasi rilassante. "Che cosa mi succederà?" chiese, muovendosi di nuovo a causa del fastidio. "So che non sembra, ma se potessi tornare indietro... preferirei darle un'impressione diversa di me, ho paura di essere definito arrogante dalle persone, io non sono così. Lui mi ha provocato, ecco tutto."

"Fossi in te lo farei anch'io, ma purtroppo non si può, no?" chiese. "A volte nella vita devi imparare a stare zitto e fermo, tu non lo hai imparato. C'è qualche altro punto che ti fa male?" domandò, continuando a muovere la mano per cercare di far assorbire il più in fretta possibile la crema. Lo notò scuotere la testa, vista la sua risposta si allontanò e chiuse il tubetto, sollevandosi per andare a riporlo al proprio posto. Andò nel suo bagno personale a lavarsi le mani, quando ritornò nella stanza principale Chanyeol era ancora disteso, con gli occhi chiusi. "Stai morendo di sonno, va' a riposare in camera tua." fece una piccola pausa, stava aspettando una risposta. "Chanyeol?"

Quando il minore si svegliò e provò a muoversi, capì di essersi messo in una situazione piuttosto pericolosa. La sera precedente non era stato molto lucido, ovviamente in quel momento ricordava tutto e si stava pentendo di quello che aveva detto e fatto. Si trovava nel letto del principe, quest'ultimo era girato di spalle e stava dormendo, Chanyeol era affascinato e spaventato — affascinato perché Baekhyun sembrava non avere affatto paura di lui, lo aveva lasciato dormire lì, era tranquillo nello stare in camera insieme a lui, quasi si sentiva in colpa vista quella che invece era la realtà, visto come lui lo giudicava. Era spaventato perché era stato talmente sfacciato e stupido che avrebbe soluto voluto tornare indietro per limitare le sue parole e non dare quella brutta impressione. Aveva un mucchio di coperte addosso e provava fin troppo caldo nonostante fosse a petto nudo, non riusciva a capire che ore fossero. Cosa stavano pensando i suoi compagni di stanza? Cosa avrebbero pensato tutti, se non lo avessero visto arrivare? Cominciava ad impanicarsi, non voleva svegliare il principe, non voleva parlare con lui, non voleva confrontarsi con lui, non era abbastanza maturo per farlo — il principe aveva ragione, era solo un ragazzino arrogante che non aveva ancora imparato il rispetto delle regole e a tenere la bocca chiusa nei momenti giusti. Dovette muoversi per forza, a causa della schiena che gli faceva male. Doveva ammetterlo, si sentiva leggermente meglio, forse la crema aveva fatto effetto — quella stessa crema che si era lasciato stendere addosso dal principe, al solo pensiero aveva voglia di urlare a causa dell'imbarazzo e vista la grossa perdita di dignità che era avvenuta accettando di ricevere quel gesto, come aveva potuto anche solo pensare che sarebbe stata una buona idea permettergli di farlo?

Il principe si mosse e si voltò, poi aprì leggermente gli occhi. Chanyeol li chiuse in modo un po' troppo violento. "Ho visto che sei sveglio." parlò piano, ancora con la voce impastata dal sonno.

Si arrese e lo guardò. "Mi dispiace."
"È tutto quello che sai dire, ormai?" ridacchiò. "Ho capito."
Ci mise un po' per rispondere. "Ho bisogno di sapere che non è arrabbiato con me."
"Sono arrabbiato perché non voglio che continui a fare cazzate e che ti rovini in questo modo, ecco tutto."
Chanyeol deglutì, si sentiva la bocca incredibilmente secca e aveva bisogno di bere dell'acqua. "Dovrei andarmene."

"Vuoi andare a lavorare in queste condizioni?" chiese, guardandolo e sollevandosi un po'. Chanyeol si sentiva in pace in quel momento, non stava pensando a niente nonostante molte cose non andassero nella sua vita, forse la morbidezza del letto era in grado di eliminare tutti i brutti pensieri. Anche lui si sollevò, non sapeva come doveva comportarsi, poteva ancora provocarlo? Si sentiva sul filo del rasoio.

"Può mettermi dell'altra crema sulla schiena? Mi sento meglio, ma... fa ancora un po' male." si stiracchiò e sbadigliò, Baekhyun si era ormai alzato del tutto, una luce molto forte entrava nella stanza attraverso le tende sottili, riusciva a vedere tutto perfettamente. Allontanò le coperte dal suo corpo e lo guardò, senza dire una parola si alzò per andare a recuperare il tubetto di crema. "Grazie — mi ha chiesto se voglio andare a lavoro, se non vado neanche oggi potrò considerarmi un fallito, no?"

"Prego." mise un'enorme quantità di crema sul livido viola di Chanyeol e cominciò a stenderla, il minore la trovava gelida ma quel contatto era piacevole visto quanto sentiva quella parte del corpo pulsare, in quel modo sentiva il bruciore attenuarsi. "Non è detto che non andrai a lavorare lì e resterai qui a riposare, puoi sempre aiutarmi con altre cose, ci sono miliardi di cose da fare al castello."

"Posso? Ah, un po' più giù." sentì Baekhyun ridacchiare. "Preferirei non fare sforzi e mi piacerebbe lavorare per lei." chiuse gli occhi e si godette quel piccolo massaggio alla schiena. Era fin troppo strano che il principe lo trattasse in quel modo, sperava che quella non fosse solo gentilezza, che avesse davvero un secondo fine e che potesse usarlo a suo vantaggio. "Va bene così."

"Va bene?" si allontanò e andò a lavarsi le mani, ci mise pochissimo e non appena si voltò verso la porta per uscire quasi si scontrò con Chanyeol. Lo guardò negli occhi e deglutì in modo nervoso, era arrivato in modo molto veloce lì di fronte a lui, era sorpreso. "Vuoi usare il mio  bagno?"

"Ne avrei bisogno." usò la mano destra per afferrare l'avambraccio di Baekhyun in modo delicato, quest'ultimo si scostò e si allontanò come se quel gesto gli avesse dato fastidio. Chanyeol rise e osservò la piccola stanza, se li ricordava proprio così lussuosi i bagni riservati ai nobili del castello, ogni mobile era placcato in oro, luccicante e fin troppo pulito. Dopo essersi sistemato uscì dal bagno e osservò il principe che aveva appena finito di cambiarsi e che si stava sistemando la camicia di fronte allo specchio, rimase a guardarlo per un po', tutto di lui lo intrigava.

Il maggiore lo osservò attraverso lo specchio e ridacchiò. "Hai finito? Mi porteranno la colazione tra poco, dirò di far preparare qualcosa anche per te."
"È gentile — ho finito di fare cosa?"
"Di guardarmi in quel modo."
Inarcò un sopracciglio. "È attraente, non posso?"

Baekhyun si voltò, semplicemente perché guardarlo tramite lo specchio non gli avrebbe permesso di mostrare in modo tanto evidente la sua espressione sorpresa. "Mi trovi bello?"

"Oggettivamente. Che c'è di male?" si sedette sul letto e continuò a guardarlo. "Ha la pelle curata, i capelli luminosi, il suo modo di vestire è molto raffinato, oggettivamente è un bell'uomo rispetto a me che sono penoso e non ho gusto nel vestire."

"Non è vero, anche tu sei attraente." rimase in silenzio per un bel po', per fortuna qualcuno bussò alla porta e interruppe quel momento imbarazzante. Baekhyun si diresse verso di essa, la aprì e sorrise alla cameriera che era lì per consegnargli la colazione. Guardò il carrello — era così pieno di cibo che non ci sarebbe stato neanche il bisogno di chiedere di raddoppiarlo, le ordinò di andare via e lo trascinò lui stesso all'interno della sua stanza, lo lasciò di fronte al letto e si sedette accanto a Chanyeol. "Mangia quello che vuoi."

Il minore aveva effettivamente dimenticato quanto corposi fossero i pranzi destinati ai nobili, c'era di tutto. Brioche dolci, panini, frutta, salsicce, tè, latte — sarebbe stato troppo cibo anche per due persone. "La ringrazio, si serva prima lei."

"Sono sicuro che non vedi un pasto del genere tutti i giorni, scegli quello che vuoi." disse. Chanyeol teneva gli occhi puntati su un dolce speciale, che mangiava spesso al castello e di cui aveva totalmente dimenticato il sapore. Allungò la mano e lo recuperò, non appena lo morse venne come investito dai ricordi. Era dolce, talmente dolce da dare quasi fastidio al palato, eppure da bambino lo adorava proprio per quel motivo. Istintivamente sorrise, si voltò fino a guardare Baekhyun e distolse lo sguardo imbarazzato. "Che c'è?"

"Mi ha ricordato di mia madre tutto questo, lei mi preparava sempre la colazione." in quel momento, si sentiva talmente debole da non riuscire a tenere quei pensieri per sé, si avvicinò al bicchiere di latte e ne prese un sorso. "Mi manca molto."

Baekhyun assunse un'espressione malinconica lo guardò. "Anche se lei non è più qui sono certo che è fiera di te e che ti porterà sempre con sé e nei suoi ricordi, le persone che perdi... non le perdi davvero, non finché le tieni nel tuo cuore."

Annuì e sorrise, quelle parole non potevano colmare il suo vuoto, ma erano molto significative e dolci. "Grazie." mormorò con un filo di voce, il principe lo colse alla sprovvista e lo abbracciò perché credeva che fosse la cosa giusta da fare. Si trovavano in una posizione piuttosto scomoda, soprattutto per la schiena dolorante di Chanyeol — ma aveva davvero bisogno di quel contatto, senza aggiungere niente anche lui lo strinse a sé. "Era da tanto che qualcuno non mi abbracciava."

"E per me era da tanto che non abbracciavo qualcuno." rispose, allontanandosi e guardandolo negli occhi. Anche Chanyeol rimase a fissarlo, ritornò lucido e scosse la testa, spostando l'attenzione sul vassoio pieno di cibo. Continuarono a mangiare in silenzio e non appena finirono lasciarono tutto in quelle condizioni dato che la stanza doveva essere pulita da un cameriere di fiducia. Uscirono e si avviarono verso una parte inaccessibile alla maggior parte delle persone, Chanyeol sapeva dove si stavano dirigendo. "Vuoi sapere dove porta questa strada?" il corridoio che stavano percorrendo era pieno di affreschi antichi, uno più bello dell'altro, il minore li stava osservando affascinato. Ricordava ogni singolo dipinto. Annuì al principe e lo guardò sorridendo. "Al mio giardino."

Chanyeol era solito andarci spesso da bambino. Mentre suo padre curava i fiori e le piante lui giocava in quell'area enorme, con gli animali che spesso andavano a visitarlo. "Non vedo l'ora di vederlo."

Non ci misero molto ad arrivare, Baekhyun aprì una grossa porta di vetro che li condusse in una specie di serra, non faceva caldo lì, anzi, si stava molto bene e quella era la temperatura ideale per tutti i fiori presenti lì — né troppo calda, né troppo fredda. Osservò quel luogo affascinato. "È da un paio di giorni che non ci vengo, ho dato il compito ad alcuni ragazzi di cui mi fido di prendersene cura ma in questo giorno della settimana tocca a me, mi piace stare qui."

"Cosa deve sistemare? È tutto perfetto." sfiorò le foglie verdi di una pianta in modo delicato e chiuse gli occhi, il profumo che si respirava lì dentro era spettacolare, centinaia di armonie diverse si univano ma non davano fastidio all'olfatto, anzi, erano molto piacevoli. Gli ricordavano la sua infanzia, non era minimamente cambiato.

"Ci sono delle piante che vanno potate, quell'arco lì è cresciuto troppo, i miei collaboratori annaffiano le piante ma io sono l'unico autorizzato a tagliarle, capisci?" sorrise, prendendo da un armadietto un paio di cesoie enormi. Chanyeol spalancò gli occhi e lo guardò ridacchiando. "Che c'è da ridere?"

"Niente, è che sembra un appassionato di giardinaggio e non me l'aspettavo da lei."
"Ho molto tempo libero e non so come impiegarlo a volte, devo trovare sempre qualcosa da fare."
"Io vorrei avere più tempo per fare le cose che mi piacciono."
"Chissà come sarebbe se facessimo a cambio vita."

Chanyeol sorrise, aiutandolo a portare dei secchi di plastica accanto all'arco di fiori in modo da poter raccogliere le foglie che l'altro avrebbe tagliato. "Sì, chissà come sarebbe." a volte, una frase innocente detta dal principe poteva farlo stare davvero male, non riusciva a capire come fosse possibile.

  
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