ERIN P.O.V
La mattina seguente alla mia litigata con Jay decisi di andare presto in ufficio. Solitamente il mio partner arrivava prima di tutti e oggi volevo fargli una sorpresa per farmi perdonare: gli avevo comprato la sua colazione preferita e avevo persino scritto un biglietto di scuse. Avevo deciso che gli avrei detto tutto perché ero convita che lui avrebbe potuto aiutarmi; d’altronde, come si suol dire, l’unione fa la forza.
“ Lindsay come mai così mattiniera?” mi disse il sergente Platt, vedendomi arrivare.
“ Non riuscivo a dormire “ le mentì, non c’era bisogno che tutto il distretto venisse a sapere quello che avevo combinato ieri sera.
“ Visto che sei qua così presto tieni”disse porgendomi un pacco.
“ Che cos’è” le domandai io sorpresa.
“ Non ne ho idea, un ragazzino è venuto qui stamattina verso le 7 e ha detto che questo pacco era per te”
“ Va bene, grazie sergente”.
Arrivata alla mia scrivania decisi di aprire quell’oggetto misterioso. Dentro c’era una chiavetta USB e la cosa iniziò a insospettirmi ancora di più. La misi nel mio computer e subito mi apparve qualcosa che mai avrei voluto vedere in tutta la mia vita.
Jay legato al soffitto come un pezzo di carne da macello, selvaggiamente picchiato e svenuto. Sotto c’era scritto:
“ Dolce la vendetta, non è vero Erin?”
Proprio in quel momento entrò Voight insieme ad Alvin e mi precipitai subito da lui in preda al panico.
“ Hank, Hank hanno rapito Jay” e gli mostrai la foto sul mio computer.
Il viso del sergente si fece livido, quello di Olinski sbiancò completamente.
“ Cosa facciamo? E’ tutta colpa mia”
“ Non dire così Erin”
“ E cosa dovrei dire Alvin, è indirizzato a me”
“ Cosa succede” chiesero in coro Ruzek e Atwater entrando in ufficio “ Già guai di prima mattina?”si unì Antonio.
“ Jay è stato rapito” dissi flebilmente.
Il sorriso che prima era sui loro volti si trasformò in una smorfia di stupore e rabbia.
“ Erin, sta’ tranquilla, lo riporteremo a casa” mi disse Voight gentilmente, prendendomi delicatamente le spalle. “ Chi può avercela con te?”
Un unico nome mi venne in mente.
“ Charlie Pugliese”
Bastardo, me la pagherai e anche molto cara.
“Ok ragazzi, mettiamoci subito al lavoro. Voglio sapere tutto di questo stronzo, neanche il buco più profondo della Terra lo potrà nascondere”.
-Jay resisti, ti stiamo venendo a prendere. Non hai l’autorizzazione di andare da nessuna parte prima che io mi sia scusata- pensai guardando la foto del mio partner.
Avevo sbagliato e adesso dovevo fare di tutto per rimediare al danno che avevo combinato.