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Autore: G RAFFA uwetta    01/07/2019    2 recensioni
Giovanni e Daniele non avevano compreso che la Vita era un Dono finché lei non aveva preteso la loro attenzione.
Non era stato facile venire a capo del groviglio che era la loro esistenza, ma la reciproca vicinanza aveva reso più semplice l’accettazione. Perché si sa, quando si ama ogni ostacolo non sembra più così insormontabile.
Attraverso alcuni episodi conosceremo un po’ della loro storia.
Questa sarà una raccolta disomogenea.
Le flash partecipano al contest ‘Il contest del Simbolismo’ indetto da Arianna.1992, rilevato da Little_Rock_Angel5 sul forum e si sono classificate al primo posto.
La oneshot 'Il vuoto nel cuore' si è classificata seconda al contest 'OUT & PROUND – Originali e Fanfiction’ indetto da Nuel2 sul forum.'
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Un amore nato dal caso



Riscriviamo la storia



«Tu non capisci,» urlò Giovanni, «è tutta colpa mia.» Tentò di scostarsi ma Daniele lo fermò deciso.

Si erano dati appuntamento in quel piccolo appartamento vuoto in periferia: due stanze, un cucinotto e un balcone dalla vista mozzafiato. Una firma sul contratto e sarebbe stato loro, per sempre. Era tutto perfetto, eppure c’erano questioni in sospeso tra loro.

«Spiegami,» si limitò a dire mentre gli asciugava una lacrima col pollice. Giovanni deglutì e tirò su col naso, sorridendo triste.

«Allora ero un menefreghista, bighellonavo e vivevo a spese di mio zio. Quella fatidica sera avevo ceduto per pochi soldi una dose di coca a Paolo. Aveva solo quattordici anni e sapevo benissimo che era strafatto, ma non mi importava. Dopo il disastro, venne fuori che l’esplosione era avvenuta appunto nella rimessa dove si rifugiava. Gli inquirenti ipotizzarono che, stordito dalla droga, pensando di avere acceso la stufa, avesse invece lasciato uscire il gas che saturò il locale, con la disastrosa conseguenza che sappiamo.»

«È colpa mia,» ripeté mogio. «Sono un assassino,» rincalzò sviando il suo sguardo, «e non ho avuto nemmeno le palle di denunciarmi. Sei il primo a cui lo confesso,» sussurrò tra i denti, pentito e vergognoso.

Tra loro calò un pesante silenzio e Giovanni si mosse a disagio. Infine, certo del rifiuto del compagno, fece un passo indietro e, tenendo il capo basso, si diresse verso l’uscio.

Non riuscì a raggiungere le scale del pianerottolo che si sentì afferrare e due labbra calde si appoggiarono con prepotenza sulle sue strappandogli un mugolio sorpreso. Daniele lo baciò con impeto, accarezzandogli il palato e succhiandogli fuori l’anima. Giovanni, stretto nella morsa del suo abbraccio, tremò.

«Non sei l’unico ad avere dei segreti,» cominciò a raccontare Daniele con voce commossa. «Era la mia prima uscita ed ero gasato, anche per via di un bicchiere di troppo. Arrivammo in quel casolare a notte fonda, scesi eccitato, con l’adrenalina a mille. Il comandante mi disse di fare un sopralluogo per vedere se qualcuno era sfuggito a quell’inferno. Poco distante sentii dei lamenti provenire da un cespuglio. Scostai le foglie e trovai un bambino parzialmente ustionato con un tubo conficcato nel petto. Fui in grado solo di vomitare.» La sua voce si incrinò, respirò a fondo prima di continuare. «Mentre me ne stavo lì, pietrificato dall’orrore, vidi la vita scivolare dai suoi occhi.»

Giovanni gli accarezzò la schiena cercando di alleviare la sua angoscia.

«Entrambi siamo colpevoli,» riprese Daniele tra le lacrime. «Condividiamo il dolore per sopportare meglio i nostri errori. Ricominciamo da qui, Giovanni, e affaccendiamoci come formiche affinché il nostro amore cresca più saldo.»

Rientrarono nell’alloggio con un sorriso mesto e, a entrambi, vennero in mente le parole di un libro: tutte quelle pagine bianche le regalo a te per riempirle1. E così avrebbero fatto. Si sarebbero concessi un’opportunità spartendosi i silenzi e le gioie, i giorni tristi e l’amore.



Note dell’autrice: la vita ci mette davanti a delle scelte e non sempre siamo in grado di fare ciò che è giusto. Giovanni e Daniele devono fare i conti con un triste passato ma, ora che sono in due, il fardello peserà di meno a entrambi.

Questa storia partecipa al contest ‘Il contest del Simbolismo’ indetto da Arianna.1992 sul forum con il prompt condivisione/formica.

Buona lettura e i commenti sono graditi.

Disclaimer: l’immagine non è mia ma appartiene agli aventi diritto.

1Da Storia di una ladra di libri.

   
 
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