Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Leolinda    12/07/2019    0 recensioni
Nelle favole c'č un libro abbandonato.
Tra le pagine vecchie e bruciate, dell'inchiostro sbavato narra della leggenda di una ragazza che voleva diventare cavaliere e di una principessa rinchiusa che doveva entrare a patti con un mostro.
Ma questa storia non inizia in quel pezzo di terra abbandonato e bruciato dove tempo prima qualcuno decise di costruire quella vecchia torre fatiscente.
Ma inizia in un giorno di primavera, quando una ragazza dai capelli castani indossņ per la prima volta l'armatura di suo fratello e mentre il fuoco distruggeva il suo villaggio Fior di Spina divenne donna e Bianco Latte apprese una dura veritą osservando il suo pallido riflesso.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo che Aglęca terminņ la sua bevanda si pulģ la bocca con il braccio nudo e Snędis rise a questo gesto impacciato. - Che c'č? Perché ridi? Aglęca la guardņ torvo, odiava quando le persone ridevano di lei. Eppure quella risata innocente le ricordava i giorni d'estate quando correva a caccia di farfalle. Snędis fermņ la sua risata vedendo quello stuardo bruto su di lei che la imbarazzava. -Scusa... E solo che... Č la prima volta che vedo qualcuno fare cosģ. Si scusņ lei sorridendo. -Sei chiusa in una torre, quanta gente avrai visto ? Snędis si incupģ, abbassando il suo sguardo verso il tessuto bianco che teneva tra le dita. Aglęca si accorse del suo errore e maledisse il suo cinicismo. - Scusa non volevo. -Se non volevi non l'avresti fatto. Snędis alzņ il suo sguardo mutato che colpi come un pugno in faccia l'altra ragazza che trattene il fiato. Gli occhi un tempo celesti avevano prese delle sfumature pił accese, Aglęca ricordava quel medesimo colore negli occhi di qualcun'altro, ma al momento la sua memoria sembrava troppo spaventata per ricordare. Snędis vide il volto di lei mutare dallo stupore, al terrore e in fine alla curiositą. Appena si accorse del suo errore si alzņ dal letto con le mani pallide che le coprivano il viso, si voltņ verso la finestra e restņ immobile facendo uscire un filo di voce dalle sue labbra. -Non guardare... Scusa... Aglęca restņ stupita e osservņ la schiena della ragazza dato che era l'unica cose che le permetteva di vedere. I capelli neri cadevano setosi sulle spalle pallide facendo risaltare le cicatrici e ancora di pił due tagli profondi che non sembravo ancora rimarginati. -Cosa ti sei fatta? La ragazza sul letto maledisse ancora di pił la sua curiositą non appena le mani dell'altra ragazza si spostarono dal suo volto alle sue spalle, creando un abbraccio goffo per coprirsi le cicatrici. - Niente. Sospirņ. -Quello non č niente Snędis. Il nome pronunciato da lei provocņ un leggero brivido ad entrambe. Aglęca scosse la testa allontanando la sensazione e si alzņ dal letto. Una fitta di dolore la percosse dalla palma dei piedi scalzi alle punta delle orecchie, zitti un gemito di dolore e si avvicinņ a lei tenendosi stretta senza badare alle continue fitte che la scossero. I suoi movimenti non passarono inosservati al gracile corpo di Snędis che si voltņ di colpo verso di lei. - Che diamine stai facendo? Torna a letto, non stai ancora bene. Aglęca sorrise, non era abituata a tutte quelle attenzioni che ora le sembrava cosģ buffe e assurde. -Lo notato. Ma neache tu... Aglęca provņ ad appoggiarsi sul muro ma scivolņ a terra, prima ancora che potesse toccare il suole le braccia di Snędis l'avevano salvata e appoggiata sul letto, mostrando una forza che sembrava innaturale per la sua corporatura. -Tu sei pazza. Disse preoccupata sedendosi  accanto a lei, non badando pił alle sue cicatrici e osservando la sua paziente che fecce un sospiro di sollievo senza accorgersene. -Sai, non sei la prima che me lo dice. -Buono a sapersi, ora sdraiati. -Ma sto bene. -Zitta e sdraiati. Snędis la spinse lievemente dalla spalle e colpģ un punto dolente in modo che l'altra si sdraiasse senza altre proteste. Aglęca fece una smorfia di dolore ma lasciņ che la sua schiena aderisse con i cuscini e il materasso producendoli un leggero sospiro di solievo, ma la sua curiositą non si era ancora attenuata. -Siamo ancora nella torre vero? E dov'č il drago? Quella volta Aglęca non si morse la lingua, era avida di sapere dove si trovasse e da dove arrivasse quella misteriosa ragazza, e mentre altre mille domande si affolarono nella sua mente i suoi occhi restarono puntati su quello celesti di lei, che tremarono leggermente sotto quella pressione. All'ultima parola Snędis contorse il volto in un espressione di disgusto e odio, sapeva bene cosa provava per quella creatura ma poterne parlarne con un'altra persona sembrava un sogno diventato realtą. Oppure un incubo. Si guardarono per un secondo interminabile e nessuna delle due osava abbassare lo sguardo.  Poi Snędis iniziņ a parlare facendo uscire parole imprigionate dalle sue labbra rosse. -Si. Per il castello. Aglęca la guardņ confusa finché Snędis non interruppe il contatto voltandosi verso la finestra che mostrava un mondo rossiccio ed estraneo a quella piccola stanza. -E tu ti fidi a stare qui tutta sola? La ragazza sbarrņ gli occhi incredula delle sue parole mentre un sorriso tirato si mostrava sulle labbra di Snędis. -Ormai sono abituata. Aglęca osservņ la giovane per qualche istante, le sembrava un usignolo che sognava solo di volare via, ma la sua gabbia era pił forte delle sue fragili ossa. Le veniva l'impulso di abbracciarla, dirle che sarebbe scappata con lei, che avrebbero ucciso il drago insieme, che tutto sarebbe andato bene. Ma il ricordo del fuoco sulla pelle era pił forte, il suono delle case che crollavano rimbombavano ancora nella sua mente quando chiudeva gli occhi, l'alito pungente del drago bruciava ancora i suoi polmoni. Lei la guardņ per un altro istante, lo sguardo perso nel vuoto di Snędis non poteva sembrare pił distante. Mentre un forte suono si diffuse per il castello.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Leolinda