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Autore: EragonForever    17/07/2019    4 recensioni
Una nuova Guerra Sacra è alle porte e il risveglio di Hades deve essere evitato prima che accada l'irreparabile.
Pyras, una giovane guerriera appena investita a Cavaliere di Phoenix si ritroverà ben presto in questa nuova situazione. Custode di un immenso potere a lei sconosciuto, assieme ai suoi fedeli compagni dovrà combattere per evitare in tutti i modi il risveglio del Signore degli Inferi.
Affronterà un viaggio incredibile alla scoperta di se stessa tra tante e emozionanti avventure.
Riuscirà Pyras a compiere il suo destino di Cavaliere di Athena? Lo scoprirete in questa nuova fanfiction tutta su Saint Seiya.
Preparatevi, la leggenda sta per iniziare.
Vi auguro buona lettura e spero con il cuore che vi piaccia!
****
Piccola premessa, il personaggio di Saori Kido non si basa su quello della serie originale, ma è una nuova Atena, perché visto che tra i personaggi non c'era Atena come singolo personaggio ho messo per l'appunto Saori Kido che di per se è comunque Atena, solo di una nuova generazione cosi come tutti i personaggi eccetto Hades.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hades, Nuovo Personaggio, Saori Kido
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 22 : Un Addestramento Particolare

Il breve viaggio verso l'isola di Nisyros fu tutto sommato tranquillo e non incontrarono problemi di sorta. Giunsero a destinazione come previsto, ossia il giorno dopo la loro partenza da Atene. Non appena arrivarono l'isola si presentò loro come una pendenza rocciosa dall'aria brulla e il forte odore di zolfo fece intuire che si trattava di un vulcano ormai totalmente inattivo.

Non appena approdarono si offrirono di aiutare l'equipaggio a scaricare le provviste che erano state messe in diverse sacche di iuta, cosa che impiegò una buona mezz'ora visto che erano pesanti. Quando finalmente terminarono salutarono il capitano, ringraziandolo ancora per il passaggio.

“E' stato un piacere per me, tornerò a prendervi tra un mese esatto.”, aveva risposto l'uomo per poi ripartire con il suo mercantile verso Atene.

Rimasti soli i due si caricarono le provviste sulle spalle e salirono la pendenza, arrivando quindi in cima. Pyras rimase non poco stupita davanti al paesaggio: l'interno di Nisyros si presentava come un'arena naturale abbastanza grande per allenarsi e, per arrivarci, bisognava scendere una discesa ma per i due Saint non fu affatto un problema. Dopo di ciò misero su il loro accampamento, costituito da una tenda che Scorpio si era portato dietro, poi, dopo mangiato e un breve riposo, iniziarono finalmente l'addestramento.

“Allora, come ti ho già anticipato prima della partenza, qui ti insegnerò a tenere a freno la tua abilità, in modo che quando torneremo al Santuario saprai controllarla e poi ad accettarla psicologicamente, poiché sarà un lato di te che dovrai imparare ad accettare. Ma ti avverto … non ci andrò piano.”, esordì Dioskorus, serio.

Pyras in risposta lo guardò con un sorriso furbetto.

“Sono abituata al lavoro duro, neanche Hector ci andava piano con me”

“Bene, ma comunque preparati, poiché il metodo che userò sarà doloroso”

A quelle parole la Saint lo guardò con fare preoccupato.

“Aspetti … in che senso *doloroso*?”, chiese, scettica.

Dioskorus sospirò per poi puntare le sue iridi cremisi in quelle di lei.

“Prima di tutto è necessario che tu sappia alcune cose” esordì, per poi fare una pausa e riprendere “Io soffro di una disfunzione cardiaca, ossia che il mio cuore non fornisce il sangue in quantità adeguata. Ora ti chiederai come ho fatto a sopravvivere fino ad ora immagino”

Pyras in risposta annuì semplicemente, quindi Scorpio continuò.

“Bene, in poche parole il mio maestro mi ha insegnato una tecnica particolare, ossia di sfruttare la mia patologia per creare un calore maggiore che aumenta man mano i miei colpi. Di norma il cosmo di un Cavaliere aumenta quando lui è in fin di vita.”, spiegò.

“Quindi … cosa avete in mente di fare?”, domandò Pyras, preoccupata.

“Semplice” esordì Dioskorus, senza staccare lo sguardo dal suo “Userò la mia Cuspide Scarlatta su di te, non ti ucciderò, ma servirà per lo scopo dell'allenamento che ho in mente. Funziona solo con chi ha il cosmo più debole del mio, ma prima di ciò voglio che tu bruci il tuo fino a dove riesci.”, continuò.

La Saint d'altro canto lo guardò non poco contrariata all'idea di subire una delle sue punture, dato che a Troia aveva potuto ben vedere quanto esse fossero dolorose, figuriamoci su di lei che era una ragazza, per lo più appena maggiorenne. Sarebbe stato un vero e proprio inferno. Ovviamente Scorpio notò il suo disappunto ma non disse nulla, quindi Pyras dovette rassegnarsi con un sospiro esasperato ed eseguì la sua richiesta del Gold Saint. Chiuse gli occhi e poco dopo il suo cosmo di fiamme scarlatte iniziò a bruciare attorno a lei e a crescere man mano che lo espandeva e ogni volta aumentava sempre più. Era risaputo che il cosmo della Fenice il più forte tra tutti quelli degli altri Cavalieri di Bronzo, dato che poteva rinascere dalle sue ceneri e aveva poteri di tutto rispetto, Scorpio ne era consapevole.

Rimase difatti stupito fin dove riuscì a spingersi, e, per una neo Cavaliere come lei, era qualcosa di stupefacente, dato che durante il periodo nelle segrete aveva trovato il tempo per allenarsi. Sorrise soddisfatto e, quando Pyras terminò, le diede una pacca sulla spalla.

“Ottimo lavoro, ora passiamo al passo successivo. Dovrai fare la stessa cosa e io regolerò il mio cosmo con il tuo in modo da colpirti con la mia Cuspide, ma prima, tramite la tecnica dello tsubo che ho imparato, bloccherò i punti di pressione sia del tuo cosmo, sia del Fuoco della Vita in modo da aiutarti a gestire le fiamme nere.”, spiegò.

A quella spiegazione Pyras tremò.

“E' proprio l'unico modo?”

Dioskorus annuì.

“Si … credimi, non piace neanche a me, ma è necessario, poiché in questo modo potrai riuscire a gestire quelle fiamme, oltre che attingervi quando sarà necessario in modo da non sbroccare.”, spiegò nuovamente.

A quel punto la Saint capì che non c'erano vie di fuga, poiché poteva essere l'unico modo, quindi annuì con un sospiro. Scorpio allora procedette usando per prima la tecnica dello tsubo, bloccando i due circuiti benigni, poi regolò il proprio cosmo con quello di Pyras. Dopo aver fatto ciò procedette con la seconda parte, sfoderando la Cuspide Scarlatta e colpendo Pyras in un punto ovviamente non vitale, ossia ad un fianco. Una puntura bastò. Il dolore fu indicibile e la povera ragazza cadde in ginocchio, premendosi la ferita con forza cercando di attenuare il dolore. Iniziò a sudare mentre il veleno le entrava poco a poco in circolo. Gli occhi erano spalancati dal terrore e il respiro affannoso, come se stesse per soffocare da un momento all'altro, quindi si portò una mano sul petto, cercando di resistere.

Era stata solo una puntura, ma il suo effetto era stato comunque devastante. Annaspava in cerca d'aria, in preda a un terrore sena nome e mai come in quel momento temette la morte. Dioskorus la guardava, ugualmente preoccupato, ma in cuor suo sapeva che era l'unico modo, poiché solo in uno stato di morte perenne avrebbe potuto compiere il suo addestramento. Sapeva che non sarebbe stato facile per Pyras, ma lei doveva accettare quel suo lato di sé se voleva diventare più forte e questo in cuor suo lo sapeva anche lei. Difatti poco dopo quelle stesse fiamme nere l'avvolsero, ma la loro forza era nulla a confronto di quando le aveva risvegliate in preda alla rabbia a Corinto, il che fu comunque un bene.

Ma nonostante ciò Pyras ne ebbe comunque paura, e i ricordi di Corinto si rifecero vivi, soprattutto quando quelle stesse fiamme avevano ferito il suo maestro e quel solo pensiero le straziò il cuore a tal punto che cominciò pure a piangere. Ma in ogni caso se voleva sopravvivere avrebbe dovuto fare uno sforzo, altrimenti essere lì non avrebbe avuto senso. Doveva preparare la sua mente ad accettare quel potere, che le sarebbe piaciuto oppure no.


 

Nel frattempo al Santuario anche gli altri neo Cavalieri avevano cominciato il loro addestramento per diventare più forti, sia con i rispettivi maestri che con quelli provvisori, come nel caso di Zenais che era sotto la tutela di Hector mentre Pyras era via con Scorpio. Talia invece era passata a Hilarion, poiché si era offerto di prenderla con se. Quella nuova fase era iniziata in contemporanea con quella di Pyras, e, nonostante fossero ancora giovani, i loro maestri avevano deciso di allenarli verso la strada del Settimo Senso con l'aiuto di Alypios, il Gold Saint dell'Ariete. Certo, il gruppo era rimasto non poco sorpreso da ciò, ma in ogni caso sarebbe stata comunque una scelta molto saggia se dovevano diventare più forti. Alypios li guidava passo per passo tramite la meditazione assieme a Virgo ogni giorno e i neo Cavalieri davano anima e corpo per non deludere le loro aspettative. Oltre il Settimo Senso ovviamente sfruttavano il loro tempo libero per potenziare il loro cosmo, a volte da soli o in compagnia, sfidandosi anche tra di loro.

Tra tutti Talia era quella più motivata, poiché era più determinata a mantenere la promessa fatta al suo maestro prima che lui morisse. Il dolore per la perdita subita delle volte riemergeva, nonostante i suoi sforzi di nasconderlo, ma era chiaro come il sole che gli mancava, pur sapendo che non avrebbe mai smesso di vivere nei suoi ricordi. In quei momenti di sconforto Asterius gli stava vicino, cercando di darle nuova forza e di questo Talia ne era felice, anche se all'inizio stava sulle sue, ma alla fine si era sciolta un poco, lo stesso con gli altri. Difatti un pomeriggio, dopo l'allenamento …

“Sapete, credo di dovervi delle scuse per come mi sono comportata … ammetto di non essere stata tutto questo granché sin dall'inizio e mi dispiace …”

Asterius e Kyros, sapendo che erano rivolte specialmente a loro due, sorrisero.

“Ah tranquilla, nessun rancore, quello che conta è che ora siamo finalmente amici.”, la rassicurò Pegasus, dandole una pacca sulla spalla.

Talia in risposta sorrise, sollevata.

“Meno male … temevo il contrario …”

“Beh, meno tardi che mai, anche se ce ne hai messo di tempo.”, scherzò Kyros.

“Già …” esordì, per poi abbassare lo sguardo “E mi dispiace anche per come ho trattato Pyras …”, soffiò.

“Questo glie lo dirai quando tornerà, o meglio … se tornerà tutta intera … spero che il mio maestro non ci stia andando troppo pesante …”, replicò Zenais, preoccupato.

Kyros allora gli fece l'occhiolino.

“Ah, non preoccuparti, la nostra Pyras è sempre stata una vera tosta sin da bambina, tornerà sana e salva”

“Lo spero …”


 

Nel frattempo a Nisyros la povera Phoenix era da quasi due settimane in preda a quell'agonia, poiché ancora non riusciva ad accettare quel potere. Ogni giorno che era passato lo elevava di poco e Dioskorus stava cominciando davvero a perdere la pazienza.

“Stammi bene a sentire ragazzina, so quello che stai provando in questo momento, anch'io agli inizi avevo paura, ma se continui così non andrai da nessuna parte?!? Non capisci che in questo modo finirai solo per stare più male?!? Sei qui per diventare più forte dannazione, quindi dimostramelo! Metti da parte le tue paure e tira fuori la fenice che è in te!”, l'aveva rimproverata l'ultima sera della seconda settimana.

Pyras in risposta era rimasta in silenzio, ma sapeva che Dioskorus aveva ragione, non poteva continuare così, altrimenti non avrebbe fatto nessun passo avanti. Così, già dal giorno dopo iniziò a metterci molto più impegno … certo, ebbe ancora qualche difficoltà, ma alla fine ottenne il risultato sperato, riuscendo addirittura a contrastare l'effetto della Cuspide Scarlatta. Ciò avvenne durante la terza settimana e Scorpio fu davvero molto soddisfatto dei suoi progressi.

“I miei complimenti, alla fine sei riuscita ad accettare questo tuo lato di te, hai imparato bene o male a controllarla, non in modo definitivo, ma hai fatto passi da gigante.”, esordì Dioskorus l'ultima sera della terza settimana.

Pyras in risposta sfoggiò un'enorme sorriso.

“Sono davvero contenta che lo pensiate … ma non rifacciamolo …”

Scorpio d'altro canto sospirò.

“Mi spiace ma sarà nuovamente necessario per il tuo cosmo attuale, ma con quello sarà più facile”

Nel sentire ciò la Saint sospirò, rassegnata, senza dire nulla, poiché, anche se quel metodo era estremamente doloroso, oltre che rischioso, funzionava.

Così il giorno seguente misero in atto la seconda fase dell'addestramento. Dioskorus eseguì lo stesso procedimento della volta precedente, con la sola differenza che stavolta chiuse il circuito bianco e quello nero in modo che lei si concentrasse solo sul suo cosmo. Dopo di ciò usò nuovamente la sua Cuspide Scarlatta, sul fianco stavolta sinistro. Il dolore fu come sempre immane ma fu comunque molto più facile e ci mise decisamente meno tempo a evolverlo.

Ma la cosa più incredibile fu che riuscì persino a raggiungere il Settimo Senso, cosa che stupì non poco Scorpio, il quale fu davvero molto soddisfatto di quel grande progresso, anche perché in quel modo era riuscita a contrastare la Cuspide Scarlatta, oltre ad avere anche una percezione maggiore del cosmo.

Hector sarà molto fiero di lei pensò tra se e se.

Infine l'intenso mese di addestramento ebbe termine. Pyras aveva ottenuto davvero ottimi risultati, crescendo soprattutto nel carattere. Dioskorus si era mostrato davvero un ottimo maestro … un po' fuori dalle righe … ma era stato perfettamente all'altezza. Ora non restava che ritornare al Santuario.


 


Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP! Ed eccomi di ritorno dopo due settimane di mare nelle belle spiagge di Bibione! Come avevo anticipato sarei ripartita con Pyras e … ecco qui! Spero con il cuore che questo capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative. Ammetto che il metodo di Scorpio è stato un po' … sadico … ma alla fine la nostra Pyras ha finalmente ottenuto i risultati sperati.

Detto ciò ringrazio calorosamente i miei seguaci per aver portato pazienza dopo due settimane di ferie.

Quindi al prossimo capitolo!

Saluti la vostra EragonForever!

   
 
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