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Autore: CrossoverManZero    18/07/2019    1 recensioni
Akira Fudo è un ragazzo di 16 anni, ma non è come tutti gli altri. Custodisce un oscuro segreto: può trasformarsi in una creatura metà uomo, metà diavolo, Devilman!
Cosa accadrà quando, dopo aver perso la sua famiglia e aver vissuto sette anni in America, deciderà di tornare in Giappone e iscriversi allo Yuei?
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Ochako Uraraka, Tsuyu Asui
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Saaaalve a tutti! Un caloroso benvenuto a tutti voi che state leggendo questa fanfiction per la prima volta. Dopo anni passati a leggere fanfiction di tutti i tipi, ho finalmente trovato il coraggio di pubblicarne una. E quale modo migliore di iniziare, se non un bel crossover? 
Perché, dovete sapere...io adoro i crossover! Adoro quando personaggi di storie diverse s'incontrano e si relazionano!
Infatti, ho deciso di fare un crossover fra le mie due serie manga preferite: Devilman e My Hero Academia. Ma ora basta sclerare, vi lascio alla lettura. 





 My Hero Academia
   The Devil Hero



 
Origine   


Akira Fudo è un bambino di 9 anni, dall'animo gentile e con un forte senso di giustizia, ma anche molto timido e debole di volontà e, per questo, sempre vittima dei bulli. I suoi unici amici sono Miki Makimura, ragazzina dolce ma decisa, e Ryo Asuka, misterioso e di poche parole. I suoi genitori, Reijiro e Kaori Fudo, sono due stimati archeologi che, nonostante il lavoro, trovano sempre il tempo per stare con il figlio. Un giorno, su suggerimento di Ryo, decisero di fare una gita in montagna tutti insieme. È stato il giorno più bello che Akira ha passato con la sua famiglia e i suoi amici. E, sfortunatamente, anche l'ultimo. Quella notte, mentre erano accampati in mezzo al bosco, vennero aggrediti da una setta satanica che li aveva scelti come sacrificio per richiamare sulla Terra i loro padroni: i demoni. Kaori fu la prima a morire: mentre due satanisti la tenevano ferma, strappandole i vestiti, un terzo brandiva un pugnale e, pronunciando parole in una lingua dimenticata, la colpì più volte al petto facendo uscire fiotti di sangue. A nulla valsero le grida d'orrore di Akira e Miki e gli sforzi di Reijiro che, reso pazzo dal dolore, cominciò ad attaccare selvaggiamente i satanisti nel tentativo di vendicare la moglie. Ma era troppo tardi: richiamati alla vita dall'odore di sangue e morte, i demoni iniziarono a manifestarsi, teletrasportandosi nei corpi degli umani e fondendosi con loro, trasformandoli in mostri dall'aspetto grottesco. Chi non si era ancora trasformato veniva divorato e, in mezzo a tutto quell'orrore, Akira rimase ancor più sconvolto nello scoprire che Ryo Asuka, il suo migliore amico, non solo era a capo della setta, ma si rivelò egli stesso un demone, anzi il Demone Supremo: Satana. Reijiro gli si lanciò contro per ucciderlo ma venne afferrato dalle liane di un demone simile a una pianta carnivora che lo trascinò fino alla sua testa a forma di fiore, al centro della quale vi era una cerchia di denti che cominciò a divorare Reijiro fra atroci sofferenze. Akira e Miki vennero assaliti da un gruppo di demoni che li separarono e Akira, cedendo al panico, cominciò a correre senza meta, volendo scappare il più lontano possibile. In quel momento accade qualcosa di terrificante: Akira sentì qualcosa entrare nel suo corpo, una presenza forte, feroce, demoniaca. Subito il suo corpo iniziò a cambiare, arrivando quasi ai due metri e riducendo i vestiti a brandelli. La pelle gli divenne verde bluastra, il fisico muscoloso con protuberanze appuntite sui gomiti, le mani munite di artigli affilati, le gambe e l'inguine vennero ricoperti da una pelliccia nera e gli spuntò anche una coda prensile appuntita, la bocca gli si allargò mettendo in mostra dei denti da carnivoro mentre da sotto gli occhi partivano dei segni rossi che arrivavano a metà guance. I suoi capelli si sollevarono, trasformandosi in due paia di corna: le prime, piccole e appuntite, collocate alla base della nuca, mentre le seconde più grandi e simili a vere e proprie ali di pipistrello, ai lati della testa. La fronte gli diventò rossa, mentre una coppia di lunghe antenne svettava verso l'alto. Ormai non era più Akira Fudo, era diventato qualcos'altro, fusosi con colui che era conosciuto come il demone più potente di tutti: Amon.
Amon: "RRUUUOOOOOAAAHHHHHHGGHHH!!!"
Lanciando un potente ruggito, Amon si scagliò contro gli altri demoni, uccidendoli uno dopo l'altro. Questi, superato il momento di shock dovuto alla vista di un loro compagno attaccarli, tentarono di opporre resistenza venendone in gran parte decimati. Alcuni tentarono la fuga volando ma Amon si portò le braccia alla parte superiore della schiena, tirandovi fuori due grandi ali da pipistrello nere con l'interno rosso, raggiungendo in un attimo i demoni, sterminandoli senza pietà. Dopo alcuni, lunghissimi minuti, tutto ciò che restava era un lago di sangue e corpi straziati. Satana era sparito, assieme ai pochi demoni scampati alla mattanza. Akira/Amon fece vagare lo sguardo ovunque, in cerca di un avversario, finché gli occhi non gli caddero su qualcosa che gli fermò il cuore: era la testa mozzata di Miki Makimura. Barcollò verso di lei, tornando lentamente alla normalità, s'inginocchiò e, con delicatezza, prese la testa di Miki e se la portò al petto, mentre i ricordi di ciò che era accaduto lo travolsero come una marea. 
Akira: "RRRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAUUUUUUUUGH!"

Akira urlò e pianse, sapendo di aver perso le uniche persone che aveva al mondo. Dopodiché crollò al suolo e svenne.

Quando Akira si risvegliò era in un ospedale, non sapendo cosa stava succedendo. Chiese a delle infermiere e queste gli risposero che la polizia lo ha trovato privo di sensi in mezzo ai cadaveri e che ipotizzava che il massacro fosse opera di un animale selvaggio, forse un orso o un branco di lupi. I più fantasiosi ipotizzarono addirittura un leone o una tigre, scappato da qualche zoo. Gli dissero anche che era in coma da tre giorni e che aveva bisogno di riposo. All'improvviso, un uomo entrò nella stanza, indossando un impermeabile marrone chiaro e un cappello dello stesso colore. Mostrando un distintivo della polizia, chiese di essere lasciato solo con il ragazzo è, una volta fatto, si tolse il cappello, dirigendosi verso Akira e gli fece alcune domande.
Poliziotto: "Ciao, come ti senti? "
Akira: "Sono...assetato, sono veramente assetato."
Poliziotto: "Capisco, come ti chiami? "
Akira: "Akira, Akira Fudo."
Poliziotto: "Ciao Akira, sono il detective Naomasa Tsukauchi, polizia di Tokyo, ti spiace se ti faccio qualche domanda? "
Akira: "No."
Det.Tsukauchi: "Molto bene. Come, forse, ti avranno già detto, sei stato ritrovato svenuto sul luogo di una carneficina. Sei l'unico sopravvissuto. Tra le persone morte c'era qualcuno che conoscevi?"
Akira : "...si. I miei genitori e la mia migliore amica."
Il detective fece un'espressione triste mentre annotava tutto sul suo taccuino. Poteva solo immaginare l'orrore a cui quel ragazzo ha dovuto assistere.
Det.Tsukauchi: "Le mie condoglianze. Hai qualche altro posto dove andare?"
Akira scosse lentamente la testa in risposta alla domanda. Il detective mise il taccuino in tasca e si alzò. 
Det.Tsukauchi: "Bene, faremo delle altre ricerche e parleremo con i genitori della tua amica, Miki. Forse saranno disposti a tenerti con loro. Buona serata. "
Si diresse verso la porta e mise la mano sulla maniglia. 
Det.Tsukauchi: "E, Akira? "
Akira si voltò nella sua direzione. Il detective si mise il cappello in testa e gli diede un’ultima occhiata. 
Det.Tsukauchi:" Mi dispiace tanto, figliolo."
Detto questo uscì. Akira rimase solo, ad elaborare la situazione e chiedersi cosa avrebbe fatto dopo. In quel momento entrò una donna nella stanza. Era una donna giovane, alta, con la pelle chiara, i capelli castani e gli occhi marroni. Si avvicinò al letto di Akira con uno sguardo rassicurante. 
????: "Ciao, tu sei Akira? "
 Akira: "C-chi sei?"
????: "Mi chiamo Jun. Sono tua sorella. "
Akira si sentì mancare il fiato. Sua sorella? Quella donna era sua sorella??? Non riusciva a crederci. 
Akira:" I-io non ho sorelle."
Jun:" In realtà, sono la tua  sorellastra. Vedi, tuo...nostro padre, Reijiro Fudo, in passato era sposato con mia madre, Teru Naiba, e dal loro matrimonio sono nata io. Ma, col tempo, il loro rapporto è peggiorato e, dopo il divorzio, io e mia madre siamo andate a vivere in America. Attualmente vivo ancora lì e lavoro come top model. "
Akira: "Papà non mi ha mai parlato di te. Perché scopro della tua esistenza solo adesso? "
Jun: "Mia madre voleva tagliare i ponti col passato e mi vietò ogni contatto con lui. Per qualche anno le cose andarono così, ma un giorno sentii così tanto la sua mancanza, che feci delle ricerche su di lui tramite Internet, solo per scoprire che si era risposato e che aveva avuto un altro figlio, cioè tu."
Akira: "Non hai risposto alla mia domanda. Perché sei qui? Perché adesso? "
Jun:" Perché, in primo luogo, non avevo il coraggio di tornare e confrontarmi con nostro padre. Ero...troppo arrabbiata. Mi sentivo tradita. Ma quando ho saputo della sua morte, tre giorni fa, capii di aver aspettato anche troppo e che tu, nel bene o nel male, sei mio fratello e avevi bisogno di me."
Jun fece una breve pausa, in modo da preparare Akira alla seconda parte della verità, quella più spaventosa. 
Jun: "Questa, almeno, è la ragione principale. Un'altra è che...so cosa ha ucciso i tuoi genitori."
Akira la fissò attonito, timoroso di sentire il resto.
Jun: "Non sono stati dei lupi, ma creature ancora più pericolose: demoni."
Akira: "Demoni?!"
Jun: "So che può sembrare assurdo ma ti prego di ascoltarmi: in passato, i demoni dominavano il pianeta, seminando il terrore fra gli uomini, finché Dio non li bandì tutti in un'altra dimensione, quella che gli umani chiamano "Inferno". Con la scomparsa dei suoi nemici naturali, il genere umano ebbe l'occasione di prosperare, divenendo la nuova specie dominante. Ma i demoni trovarono un modo per tornare indietro attraverso gli umani stessi. Vedi, quando un umano si lascia andare ai suoi istinti più bassi, annullando la propria razionalità, si crea la situazione adatta affinché un demone possa fondersi con un umano, trasformandolo in una creatura dall' aspetto e dai poteri singolari." 
Akira: "Come fai a sapere queste cose? "
Jun: "Perché...è successo anche a me."
Jun sollevò la mano destra. All'inizio sembrava normale, ma poi cominciò a cambiare, diventando più grande, ricoprendosi di peli neri e sfoderando artigli affilati dalle dita. Subito dopo tornò normale, ma Akira era troppo terrorizzato per farci caso. Voleva urlare ma dalla bocca uscirono solo dei sussurri. 
Akira: "Sei...sei un mostro!"
Jun: "Io non sono un mostro, Akira...e nemmeno tu."
Akira: "Io?!"
Jun: "Se un demone si fonde con un umano che ha il cuore puro, quest'ultimo acquisisce la capacità di vincere il suo animo malvagio, prendendo il controllo del suo corpo e dei suoi poteri. È quello che è successo a te quella notte."                                                                         
Akira: "Quindi io...non sono più Akira Fudo?"
Jun: "Tu sei ancora Akira, così come io sono ancora me stessa. Le nostre anime sono ancora umane, nonostante abbiamo ora i corpi di demoni."
Akira: "Ma allora, che cosa sono diventato? "
Jun: "Sei una creatura dotata del corpo e dei poteri di un demone, ma che mantiene ancora il suo cuore umano. Questa è la tua nuova natura. La tua natura...di Devilman."                        
Akira: "Devil...man?"
Jun: "Purtroppo sei ancora molto giovane e non hai abbastanza controllo sul tuo lato demoniaco, con il rischio che questi prenda definitivamente il sopravvento. Ma possiamo impedirlo."
Akira: "Come? "
Jun: "Per cominciare ti chiedo, se a te va bene, di venire con me in America. Lì conosco persone che si occupano di quelli come noi, possiamo aiutarti a controllare i tuoi poteri e come usarli. Ma non voglio costringerti, capisco che può sembrarti affrettato e se non vorrai venire, rispetterò la tua decisione. Sappi, però, che quello che sto facendo è solo per il tuo bene. Le scelta è tua."
Akira rimase in silenzio, non sapendo cosa rispondere. Da una parte, lo terrorizzava l'idea di trasferirsi in un altro Paese e, per di più, scoprire di avere i poteri di un demone, ma capì che quella era l'occasione per vendicarsi di Satana. Giurò a sé stesso che avrebbe vendicato la sua famiglia, distruggendo Satana e tutta la stirpe dei demoni. Inoltre, con i suoi genitori morti, non c'era più niente che lo legava al Giappone e restare lì avrebbe solo aumentato il suo dolore. Alzò lo sguardo verso Jun e annuì.
Akira: "Ok, ci sto."
Jun: "Va bene, allora. Ai documenti per il viaggio e l'affidamento penserò io. Una volta che ti sarai completamente ristabilito, tornerò a prenderti."
Si alzò per uscire, ma poi Akira disse qualcosa appena prima che uscisse. 
Akira: "Grazie, Jun."
Jun gli rivolse un sorriso dolce e annuì. Dopodiché lasciò la stanza. 

 



  Allora, che ne pensate? Spero vi sia piaciuto questo inizio, se invece non è così, mi dispiace. È la prima fanfiction che pubblico quindi, vi prego, siate clementi con le recensioni.  Prima di salutarci, vi do qualche chiarimento: per l'aspetto di Devilman e Akira ho scelto quelli dell'OAV "Cyborg 009 Vs Devilman" perché, secondo me, sono i più adatti all'universo di MHA (My Hero Academia). Poi, se non l'avete capito, ho modificato un po’ le origini di Akira, per esempio facendo subito fuori Miki (credetemi, ho pianto mentre scrivevo ma, per ragioni di trama, non ho avuto scelta.) e facendo diventare Jun Fudo, alter ego di Devil Lady, sorella di Akira (diversamente dal manga, nel quale i due non hanno alcuna parentela). E prima che me lo chiediate, il collegamento con MHA c'è con l'apparizione del detective Tsukauchi, il poliziotto già apparso nell'opera originale e nello spin-off "Vigilante: My Hero Academia Illegals". Quasi mi dimenticavo: a causa dei molti impegni non so quando avrò il tempo per aggiornare e mettere altri capitoli, quindi date, almeno una volta al giorno, un'occhiata al sito e se vedete un capitolo in più...esultateeeee!!!! Hahaha! Sto scherzando ragazzi, spero di riuscire ad aggiornare al più presto. Nel frattempo grazie a tutti voi che recensite o che leggete e basta. Alla prossimaaaaaaaa!!!!!!!!!
 
   
 
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