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Autore: Piedina93    21/07/2019    0 recensioni
"spruzzi d'acqua accarezzano le rocce rovesciandosi sui laghi dove dimorano ninfe e sirene;sentieri prolungati rivestiti con ogni fiore di stagione, di cui a prendersene cura sono piccole creaturine della foresta, ovvero le Fate Floreali,-delle piccole fatine con delle ali piccine di farfalla e il corpo luminoso come quello di una lucciola- che grazie alla loro magia, alla luce solare il fiore si anima iniziando ad emettere un dolce suono melodioso fuso con la sua fragranza e la sua delicatezza. Bensì di giorno canterellano, la notte si racchiudono in sè illuminando il cammino degli avventurieri e rischiarare il tragitto che porta ai villaggi sugli alberi."
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Re Thane era un amato sovrano. Saggio e abile, il suo regno prosperò come mai prima. Le tasse erano tenute alla leggera, il che lo rendeva caro alle classi dei mercanti e dei contadini. Usando diplomati e negoziati esperti, ha tenuto il regno fuori dalla guerra. Non c'erano città di vedove in lutto o orfani affamati sotto il suo governo. I soldati hanno goduto di lunghe visite a casa per trascorrere del tempo con le loro famiglie in sicurezza e aiutare a occuparsi delle faccende domestiche.
C'era, tuttavia, un piccolo villaggio che non apprezzava il modo di fare le cose di Thane. Il più importante tra questi malcontenti era nientemeno che, suo fratello maggiore Thoran. Si appellò alle politiche pacifiste di Thane, vedendoli come una macchia sull'onore del regno e della loro famiglia.
Thoran doveva governare sul Regno dei Petali, essendo il fratello maggiore, ma il suo obiettivo era mettere il regno sotto il suo dominio, sottomettendo il popolo giorno e notte. Voleva far vedere che lui era il migliore. Migliore di Thane. Dopotutto, cosa se ne faceva della sua forza se non riusciva a portare avanti il regno? Questo rese Thoran più odioso nei confronti del fratello minore. Non riuscì nel suo intento e cominciò ad elaborare una vendetta contro Thane. Iniziò a studiare le arti proibite portando con se nell'oscurità Edwin e la razza più facilmente manipolabile, ovvero gli umani. Promise loro ricchezze più di quanto già il regno ne possedeva e potere. Tutto il villaggio del quinto petalo fu manipolato da Thoran, prendendo le loro anime e le loro menti portandoli alla pura follia. Non avevano più senso dell'orientamento, erano confusi e sottomessi, ma quello  che più interessava loro ogni giorno era il potere a loro promesso. Iniziarono a cacciare, uccidendo qualsiasi essere vivente, succhiando il loro sangue e lasciandoli morire in una lenta agonia. Avevano conferito il potere del controllo della mente grazie a Thoran, fece in modo che tutti i suoi sudditi potessero soggiogare coloro che si appellavano alle sue decisioni. Bastava un nano secondo per prendere il controllo, serviva soltanto che la preda guardasse dritto negli occhi del predatore.
Il cielo cominciò ad annerirsi, lampi e tuoni dominavano il Regno dei Petali. Thane si affacciò dalla finestra per osservare lo strano comportamento del cielo che mai era avvenuto nel regno. Non c'era nemmeno una goccia d'acqua in tutto quel trambusto, ma qualcosa gli fece capire che non era un semplice temporale. Vide i villaggi prendere fuoco e i cittadini scappare in preda alla paura. Una schiera di soldati con occhi rossi come il sangue si avvicinavano al castello lasciando al suolo tutte le persone e soldati sul campo. La vegetazione iniziò a divampare sempre di più, lasciando soltanto erbaccia secca e terra bruciata. 
Thoran era li, insieme al figlio Edwin, avvolti da un'aura malvagia. Cominciarono a bisbigliare parole strane invocando i demoni dormienti, ma non era quello il luogo dove voleva affrontare Thane, bensì il suo villaggio, dominato da entità oscure dove chiunque mettesse piede li dentro finiva per essere controllato e manipolato, e chi invece voleva scappare andava solo vicino alla morte. Non c'era via d'uscita in quel luogo macabro.
- Farò vedere a nostro padre chi è sempre stato il migliore fra noi due. Dominerò questo regno e non saranno i tuoi luridi soldati a fermarmi. Vedi tutti coloro in mio possesso? sono tutti stupidi umani e chi oserà andarmi contro verrà punito duramente. Regnerò io su quest'isola e tu sarai solo un ricordo lontano. Manipolerò tutti quanti, staranno tutti ai miei piedi e con il potere dell'oscurità, mai nessuno potrà riuscire a sconfiggermi.
- Thoran! Smettila adesso. Nostro padre non vorrebbe guerra tra noi, perchè fai tutto questo?Non è soggiogando la mente delle persone che si ottiene il potere. Non puoi costringere la gente a fare ciò che vuoi tu, se qui non sei a tuo agio, potresti andare semplicemente da un'altra parte del mondo. Stai uccidendo migliaia di innocenti col tuo egoismo e se continuerai così la pagherai molto cara.
-Preferiva sempre te. Qualsiasi cosa facevo non era mai giusta per lui, cercavo di fare sempre del mio meglio ma era tutto invano. Mi riteneva il nullafacente della famiglia. "Non riuscirai mai a governare questo regno, con la tua testa non andrai da nessuna parte, prendi esempio da Thane, nonostante sia più piccolo di te sembra che abbia molto più di cervello e continuando così sarà lui il mio erede e non tu". Erano queste le parole del nostro paparino. Iniziai a detestarti ogni giorno, sempre di più, volevo toglierti di mezzo per far si che nostro padre mi notasse. La mamma era sempre concentrata su di te e quando finalmente iniziò ad apprezzarmi morì. Non ho mai avuto l'amore che hai ricevuto tu. Ho aspettato con ansia la morte di papà, ho elaborato tutto nella mia testa e adesso farò vedere a tutti di che pasta sono fatto. Farò vedere a nostro padre che si sbagliava amaramente.
Thane fu incredulo a tutto ciò che le sue orecchie udirono. Ha sempre sospettato che Thoran fosse geloso di lui, ma mai pensò che desiderasse la sua morte.
- Questo era solo un assaggio, una piccola illusione per farti capire le mie intenzioni.Ti aspetto domani al calar de sole al mio villaggio caro fratellino. Se non lo farai, potrai iniziare a dire addio alla tua splendida mogliettina e al tuo adorato figliolo.
Furono queste le ultime parole di Thoran prima di scomparire in una nube insieme alla sua ciurma e Edwin.
La pioggia iniziò a scendere e tutto tornò alla normalità.
Thane, preoccupato per l'incolumità della famiglia, ordinò alle fatine dei boschi di radunare nel castello tutti i soldati e maghi dei villaggi.
- Mi dispiace disturbarvi miei cari, ma non l'avrei fatto se la situazione non fosse così critica. Mio fratello Thoran in tutti questi anni ha covato odio nei miei confronti, vuole distruggere tutto ciò che mio padre ed io abbiamo costruito. Ha minacciato di dar fuoco a tutti i villaggi e uccidere chiunque si trova nel suo cammino. Adesso quello che vi chiedo è di unirvi a me, sconfiggere il male che pervade mio fratello e se la situazione lo chiederà, uccidetelo. Sono stato chiaro?.
Tutti annuirono, nessuno chiese nulla. Il re non aveva mai ordinato di andare in battaglia se non fosse importante, ma adesso c'è in gioco la vita del regno.
- Adesso potete andare. Riposate per bene, domani, al calar del sole ci aspetta una dura battaglia.
   
 
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