UN NUMERO
Come un Numero
io mi sento;
tradito, ferito;
come un Numero
io sono,
solo un Numero;
quando smetterò di
sentirmi una delusione altrui?
Mi hanno spiegato che devo prima
amare me stesso,
ma come posso fare ad amarmi
se nemmeno gli altri riescono ad
accettarmi?
In realtà, lo so, sono fatto bene;
un po’ originale, un po’ strambo,
ma se mi conosci
sai che ho senso e morale.
Abbatto i momenti di tristezza
tramite risate e sorrisi,
che mostrano quanto sono spensierato
dentro;
non penso nemmeno a chi non si è
sentito più,
a chi mi ha abbandonato…
dedico una poesia a chi mi ha
cestinato,
e a tutti quelli che mi hanno
scartato
senza preavviso,
poiché ero solo un Numero, in fondo,
un Numero solo nell’era dei social,
dove i Numeri sono tanti,
e contano solo loro, non le persone.
E pensare che quasi tutti detestano
la matematica.
Dedico una poesia al me stesso
ferito,
che anni fa ha creduto che il cestino
fosse il posto giusto per sé.
Tra la spazzatura, come mi sono
sentito.
Con il tempo ci fai il callo,
sai che chiunque può venderti e
tradirti.
E sono cattivi quando lo fanno;
c’è anche chi grida e chi strepita,
e chi insiste per aver ragione.
Nell’era dei social
cerco la vita e l’amicizia fuori
dallo schermo
luminoso,
ma non c’è nulla di interessante.
Solo gente assorbita da schermi
luminosi, appunto.
Forse sono solo un Numero, per gli
altri,
ma per me, almeno, posso essere
qualcosa di più.
Non è bello sentirsi soli.
Ma a volte ci si sente soli
anche nel bel mezzo di uno dei
momenti
più belli e intensi della propria
vita.
E se il meglio deve ancora venire?
Ben venga!
Ma quando l’estate dei sentimenti
svanirà,
spero di non perdermi di nuovo.
NOTA DELL’AUTORE
Perdonate il ritardo ^^
Sto vivendo giorni intensissimi e faccio fatica a star dietro
a tutto, però, ecco qui la consueta poesia settimanale. Grazie per aver letto e
per sostenermi ^^