Serie TV > Law & Order
Segui la storia  |       
Autore: Meramadia94    12/08/2019    0 recensioni
Amanda capisce di amare Carisi quando ormai pare troppo tardi.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amanda Rollins, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era passato poco meno di un giorno, ma l'assenza del detective italo-americano si faceva già sentire. Era una dote comune delle persone dotate di un buon cuore e di una bellissima anima. 
Tutti i detective e gli agenti di pattuglia sembravano tristi, angosciati, meditabondi e più di una volta avevano lasciato cadere lo sguardo sulla scrivania del detective biondo, che quel giorno era rimasta vuota.
Ed erano solo quelli con cui Carisi aveva scambiato una parola o due, forse qualcuna di più quando chiedeva aiuto per qualche ricerca.
I suoi amici ne avevano risentito di più.  E non avevano tardato ad accorgersene.
Quella mattina si era presentato un ragazzo, uno studente della Hudson, che chiedeva di poter sporgere denuncia per uno stupro subito da lui stesso da parte di una donna. Sembrava una serata classica.... due persone che si incontravano in un bar, si piacevano a vicenda, e uno dei due proponeva di chiudere la serata a casa dell'uno o dell'altra. 
Ma quella serata romantica si era  trasformata in uno stupro in piena regola: la ragazza aveva deliberatamente ignorato il desiderio del ragazzo di avere un rapporto protetto, malgrado lui continuasse a chiederle l'opportunità di poter usare il profilattico. Nonostante le preghiere e le suppliche aveva dovuto cedere, malgrado ciò lo facesse sentire a disagio.
Si era subito rivolto alla sicurezza del campus... e il responsabile si era fatto una grassa risata dicendogli che al suo posto avrebbe pagato a peso d'oro pur di avere una donna che moriva dalla voglia di portarselo a letto.
Allora aveva deciso di parlare con la polizia, vincendo la vergogna e l'imbarazzo. 
- Visto che la vittima è un uomo stuprato da una donna potrebbe occuparsene Carisi, visto che...- aveva detto Fin per poi ricordarsi che il collega in quel momento non poteva aiutare nessuno. Non poteva aiutarli nelle indagini, e nemmeno essere di conforto alla loro vittima... forse non poteva aiutare nemmeno sè stesso. 
Olivia non perdeva di vista il telefono, pronta a scattare come una molla per essere sicura di rispondere in tempo quando sarebbe arrivata una notizia dall'ospedale.
E poi c'era Amanda. Lei probabilmente era quella che stava peggio di tutti.... e non solo per il legame che la univa a Sonny in quanto suo partner investigativo. Se prima era solo un sospetto, in quel momento, che la detective della Georgia fosse innamorata persa del detective Carisi era una certezza. 
Gli era stata accanto per tutta la notte, come se avesse voluto essere lì per dirgli addio nella peggiore delle ipotesi o per essere la prima persona che avrebbe visto al suo risveglio. Stando alle sorelle di Sonny non aveva voluto saperne di staccarsi da lui se non per andare in bagno o per prendere un caffè.
L'ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere in ufficio quella mattina era il vice capo William Dodds.
- A cosa debbo l'onore di questa visita?- fece Olivia.
- Me lo dica lei.- fece il capo Dodds agitando una copia del giornale di quel giorno che portava il titolo in prima pagina '' POLIZIOTTO FERITO IN UNO SCONTRO A FUOCO'', con tanto di fotografia di Carisi in uniforme - Lo devo venire a sapere dai giornali che un poliziotto è rimasto ferito in una rapina?- 
- Numero uno, non pensavo che fosse cosa che la interessasse.- fece Olivia, con il tono di chi non era disposta a sopportare critiche o rimproveri o che comunque non era dell'umore adatto per discutere. Era stata una lunga notte, durante la quale nessuno aveva dormito, troppo provati dalla paura che un loro amico e collega potesse lasciarli mentre si concedevano cinque minuti di riposo. E Barba aveva torchiato il ladruncolo che aveva sparato a Sonny per tutta la notte promettendogli un minimo di trent'anni se per caso Carisi non ce l'avesse fatta, e avevano anche dovuto occuparsi delle sorelle di Sonny che ancora non riuscivano a credere che fosse successo davvero. Avendo un fratello poliziotto sapevano che prima o poi, vi sarebbe stata la possibilità che un giorno quel telefono avrebbe suonato e qualcuno avrebbe potuto dir loro che il loro fratello era rimasto vittima di una sparatoria, di un incidente, che era rimasto ferito durante un'operazione di salvataggio... solo che che come quasi tutte le persone al mondo, erano convinte che i loro cari fossero eterni, invincibili, che a loro non sarebbe mai potuto capitare niente. 
- Numero due... è stata una notte molto lunga e difficile per tutti, durante la quale siamo stati vicini ad un amico, la politica aziendale è l'ultima cosa di cui mi preoccupo.-
Dodds alzò le mani in segno di resa.
- Mi scusi. E' che ci tenevo ad essere informato.-
- Non sapevo che lei e Carisi foste in rapporti così buoni.- fece Olivia mentre il capo della polizia si versava una tazza di caffè. 
- Infatti non lo siamo...- fece Dodds - Credo che da quando lavora qui, avremo scambiato si e no dieci parole, e molte delle quali erano Buongiorno e buonasera... però...- 
- E' a causa di Mike, vero?- 
Il capo della polizia annuì. 
- Le sacche di sangue per l'intervento non sarebbero arrivate in tempo.- fece Dodds - Se non fosse stato per la sua prontezza di spirito... non sarei nemmeno riuscito a dire a mio figlio quanto fossi orgoglioso di lui.... e quanto gli volevo bene.... adesso come sta?- 
- L'intervento è andato bene.- fece Olivia - ma hanno dovuto indurre il coma farmacologico per scongiurare il rischio di danni al cervello... comunque le sue condizioni sono stabili.-
- Grazie al cielo...- in quel momento entrò Fin in ufficio.
- Olivia. Ci sono i genitori di Carisi.- 
...
...
...
Poco dopo, Olivia era seduta in sala colloqui insieme al vice capo William Dodds erano davanti ad una coppia di mezz'età. 
L'uomo aveva l'aria distinta,aveva cinquantatre anni, media statura, occhi grigi e chiari protetti dagli occhiali da vista, capelli corti biondi con qualche traccia di grigiume, costituzione robusta.
Sua moglie era poco più bassa di lui, capelli biondi ed occhi azzurri, con i segni della stanchezza di un lungo viaggio e della paura in volto. 
- Sono il capo di vostro figlio, il tenente Olivia Benson.- fece la donna. 
- Lasciamo perdere i salamecchi e le frasi di circostanza, voglio solo sapere com'è stato possibile e dov'è la bestia che l'ha ridotto così.- fece Dominick Carisi Sr.
Dodds gli fece cenno di calmarsi, per quanto capisse perfettamente il suo stato d'animo.
Olivia spiegò ai signori Carisi tutta la dinamica dell'incidente: di come il loro figlio si fosse trovato in quell'emporio per fare compere e di come avesse tentato di bloccare un malvivente, che al momento si trovava in custodia cautelare per rapina a mano armata e tentato omicidio, e di come per un capriccio del destino il loro figlio si fosse preso l'unica pallottola vera  del caricatore.
- Ha visto un innocente in pericolo e ha cercato di fare la cosa giusta.- fece il capo Dodds. 
- E che vorrebbe dire con questo?- fece il padre di Sonny alterandosi - è un modo per dire che la vita di mio figlio non è andata sprecata? Al diavolo.
Uno come quello non ha motivi per stare al mondo, ma il mio ragazzo un futuro ce l'ha!-
A quel punto la moglie intervenne per dire - Dominick, per favore... adesso ti preoccupi per lui? 
E quando aveva bisogno di te, che gli dimostrassi il tuo sostegno e il tuo affetto, dove diavolo eri? Poco ci mancava che ti dimenticassi di avere un figlio, e adesso che sta lottando contro la morte ti ricordi che hai un figlio e di quanto vale?- 
Olivia si mise tra i due presagendo quanto poco bene si stava mettendo - Adesso calmatevi... so che siete spaventati e arrabbiati, ma prendervela tra voi non aiuterà nessuno.- 
Il vice capo Dodds invitò il signor Carisi a seguirlo fuori, per una tazza di caffè, mentre Olivia cercava di calmare la sua consorte come poteva.
- Mi scusi tenente...- fece la signora passandosi una mano in faccia - ma ho appena perso uno zio che amavo molto, mi sono pianta tutti i fazzolettini in aereo, sono distrutta dal jet-lag... e al mio ritorno scopro che mio figlio sta...- 
Olivia le porse il suo fazzoletto vedendo che la donna stava per avere un'altra crisi - Ci mancherebbe altro... non deve scusarsi...
Anch'io ho un figlio.... e quando era più piccolo ha contratto il morbillo a causa della scelta di una madre anti-vaccino... ha rischiato di morire, ricordo la rabbia, la sensazione di impotenza, la voglia di prendere a pesci in faccia tutti quelli che mi capitavano a tiro, medici inclusi...
So cosa significa veder soffrire un figlio e rischiare di perderlo per il delirio di un'altra persona.-
- La verità è che noi l'abbiamo trascurato.- fece la signora Angela Carisi asciugandosi le lacrime - Ci siamo preoccupati quasi solo e sempre delle nostre figlie, di dove fossero, con chi fossero... dobbiamo accendere un'intera chiesa per ringraziare che Sonny non si mai finito in un brutto giro.- 
- Signora, io di questo non mi preoccuperei.- fece Olivia - Sonny è un ragazzo con la testa sulle spalle, giudizioso, assennato.... un po' testardo, questo si, ma grazie a lui abbiamo chiuso in ottimo modo diversi casi...-
- Lo so, lo so...- fece la donna - ma lo sa, si sentono le cose più terribili riguardo ai ragazzi che non riescono a comunicare con i genitori.... problemi di alcool, droga, cattive compagnie.... il Signore con lui ci ha proprio benedetti.-
- Beh, non mi sembra che suo figlio abbia mai dato segno di avere qualche problema....- fece Olivia per poi fermarsi, riflettendo per un attimo su come era solito approcciarsi Carisi ai sospettati. Quasi amichevole e comprensivo con chi aveva aggredito una donna che magari li aveva rifiutati o che avevano deciso di aver tollerato troppo e più di quanto avrebbero dovuto da parte sua, per incoraggiarli a fidarsi di lui e raccontargli tutti i dettagli del crimine da loro perpetrato.... ma con chi aveva abusato di ragazzini diventava una furia. Poco ci era mancato che rompesse la mano ad un pedofilo che aveva abusato della sua stessa nipote o che massacrasse di botte un delinquente che aveva messo su un traffico sessuale composto da ragazzine tra i quattordici e i sedici anni, ed una bambina di nove.
Perdeva le staffe solo con i pedofili.
'' Il prete della mia parrocchia mi ha salvato la vita, ma si parla solo di quelli cattivi''- aveva detto dopo un caso particolarmente difficile, che aveva visto come protagonista un prete molto stimato nella sua piccola comunità ma che aveva violentato e messo incinte due sorelle, l'una a due anni di distanza dall'altra.
Ed iniziò a chiedersi se non ci fosse altro sotto, oltre all'indignazione e alla voglia di massacrare i pedofili che veniva spontanea a qualunque persona sana di mente e con un briciolo di umanità.
...
...
...
- Lo so cosa sta pensando....- fece il signor Carisi in sala relax assieme a Dodds e Fin -Che sono un pessimo padre. Immagino che dai discorsi di Sonny non esca tanto bene...- 
Fin lo stoppò- Qui si sbaglia. Sonny ha lasciato trasparire che è un genitore severo, ma a volte un po' di disciplina e di severità...- soprattutto quando la propria casa per il numero di bambini e di figli che ospitava poteva essere paragonato ad un asilo o un baby parking - ci vogliono.- 
-In ogni caso cerchi di non colpevolizzarsi più di tanto...- fece Dodds - con i figli facciamo tutti del nostro meglio, ma a volte non basta.... succede.-
Carisi Sr rise tiratamente - Per i primi diciotto anni della sua vita, io con lui ho fatto del mio peggio.
Sa.... oltre a lui ho tre figlie, che non hanno fatto altro che destarci preoccupazioni fin da quando è iniziata l'adolescenza...-
 Se una legge vecchia quanto il mondo diceva che i padri erano pazzi delle figlie, la logica e l'autoconservazione dicevano che due uomini in una famiglia ad alta concentrazione di cromosomi X, avrebbero dovuto fare fronte comune.... sullo sformato di broccoli presumibilmente tossico della signora, sulle lotte per il telecomando, il mettere sotto torchio gli spasimanti delle sorelle.... non erano mai stati così. Ed il perchè era semplice. 
Un grande scrittore una volta aveva detto che ogni famiglia era infelice a modo suo... ed era anche strana a modo suo. 
Le  sorelle non riuscivano a non destare preoccupazione: Teresa rifiutava di prendere in considerazione anche solo l'ipotesi di parlare con un uomo se questo non guadagnava una cifra a sei zeri, Gina passava da una relazione all'altra, da una delusione di cuore all'altra, alla ricerca del vero amore mentre Bella alla fine si era sposata e aveva costruito una famiglia con un ex detenuto condannato per spaccio... e poi c'era Sonny.
L'unico che pareva aver raggiunto un equilibrio e un buon senso di sè. Non aveva mai destato preoccupazioni: aveva il dono di piacere alle persone senza sforzarsi troppo, riusciva a farsi voler bene istintivamente, ottimo studente, rispettoso di qualunque regola o norma... il suo unico svago erano la squadra di basket del liceo, qualche uscita con gli amici,e qualche ragazza... ma non aveva mai provocato problemi. 
Insomma, Dominick Carisi Senior era talmente preoccupato delle figlie e del loro avvenire, che non aveva mai tenuto in considerazione l'ipotesi che anche il suo unico figlio maschio avrebbe potuto aver bisogno di lui. Del suo appoggio, della sua stima, della sua preoccupazione... di un padre insomma. 
Non si era nemmeno accorto che quando a scuola sbagliava a servire la palla, era l'unico modo che aveva trovato per fargli capire quanto fosse arrabbiato con lui, per la scarsa considerazione che gli riservava..... come per dire '' Papà, lo so che sei orgoglioso di me e che mi vuoi bene... ma saperlo e basta, non mi basta. Non più.''
- Insomma, Gina, Teresa e Bella ci hanno sempre dato molti pensieri...- fece il signor Carisi - Lui no. Non ci hanno mai chiamato da scuola per dire che si era comportato male, che aveva il rendimento basso, che aveva marinato le lezioni, che aveva fatto a botte con qualcuno... insomma, con lui mi sono rilassato. Forse troppo, visto che nemmeno sapevo che volesse andare all'università.-
- Tutti commettiamo degli errori.- fece Dodds - e quando ci sono di mezzo i figli, ne commettiamo il doppio.
Ma la cosa importante, è capire come rimediare.-
In quel momento Fin ricevette una telefonata da Amanda.
- Rollins, allora?- e subito sbiancò - come? Sì, arriviamo subito...-
- Che succede....?- chiese il signor Carisi quando il detective ispanico riagganciò.
- Carisi. Ha una crisi ipotensiva.-
...
...
...
L'elettrocardiogramma sembrava impazzire.
Amanda gli stava tenendo la mano dicendo - Sai, potrei tenere un quaderno di quello che fa Jesse, così quando ti svegli lo guardiamo insieme.- e poi la pressione era crollata di colpo.
E adesso vi erano un medico e il primario di chirurgia che si stavano occupando di lui. L'avevano praticamente spinta fuori dalla stanza, e ora era praticamente appiccicata al vetro tremando come una foglia pregando in tutte le lingue che conosceva che quelli non fossero gli ultimi momenti che trascorreva con l'amore della sua vita, per lo meno non adesso che aveva capito che lo amava... che voleva sposarlo, avere i suoi figli, crescere Jesse con lui...
'' Ti prego resisti'- pregò con le lacrime agli occhi.
- E' molto tachicardico, rischia l'arresto cardiaco.- fece il medico auscultandogli il cuore. 
- Una fiala di adrenalina in vena, subito.- fece il primario.
Il medico obbedì subito, ma la pressione continuava a scendere.
- Il paziente non reagisce.- 
- Un'altra fiala di adrenalina.- fece il primario iniziando a praticargli il massaggio cardiaco.
Poco dopo aver ricevuto la seconda la pressione iniziò a salire, fino a quando i valori non tornarono nella norma. 
...
...
...
- Amanda!- fece Olivia andando verso di lei seguita da tutti gli altri - che è successo?- 
- Non lo so...- fece la bionda  - la pressione si è abbassata di colpo...adesso ci sono i medici con lui...- fece la poliziotta scoppiando in lacrime. 
- Oddio no...- fece la signora Carisi quasi svenendo tra le braccia del marito e di Barba - il mio bambino... non il mio bambino...-
In quel momento i medici uscirono.
- Allora?- fece Amanda.
- Siamo riusciti a stabilizzarlo. Ha superato la crisi.- fece il medico - per le prossime ore lo terremo sotto controllo e ho programmato un emogas ogni due ore.- 
- Per favore, mi dica solo se mio figlio si salverà.- fece il signor Carisi.
- Signore, la crisi era molto seria, ma suo figlio ha una fibra molto resistente.- fece il medico - ci sono buone possibilità che si risvegli, ma in questi casi fare previsioni è prematuro. Dovete avere fiducia in lui.-
In poche parole dovevano aspettare ed avere fiducia.
Che però in quel momento sembrava la peggiore delle torture.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Law & Order / Vai alla pagina dell'autore: Meramadia94