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Autore: Soniabruni    19/08/2019    6 recensioni
Questa breve storia rappresenta un what if del manga originale!
Cosa sasabbe potuto succedere se Candy e Terence si fossero incontrati occhi negli occhi a Rocktown?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A grande richiesta ho scritto un sequel della storia. spero piaccia anche qui.


Casa di Pony
7 maggio 1920

Candy guardava dall’alto della sua collina la casa di Pony. Sul verdissimo prato antistante la costruzione un lunghissimo tavolo imbandito per festeggiare il ventiduesimo compleanno suo e di Annie. Stavano arrivando tutti, aveva visto il carro di Tom e la macchina di Albert stava parcheggiando.

Due lacrime le rigarono il viso... erano lacrime di gioia questa volta; solo qualche mese prima si faceva chiamare Elisabeth e non aveva nessuno con cui condividere niente, solo il timido ricordo dell’angosciante sicurezza di aver perso un figlio da qualche parte in chissà quale modo.
Adesso aveva una bimba meravigliosa, tanti amici e un uomo innamoratissimo al suo fianco che le faceva impazzire il cuore col suo solo avvicinarsi.
Era stato doloroso anche ricordare... ma in quel momento non riusciva a non essere grata per tutto quanto le era stato restituito, lo avrebbe difeso a costo della vita.
Le tornò in mente la festa di qualche anno prima, si era da poco separata da Terry e proprio sulla cima di quel pendio aveva gridato il nome di tutti coloro che aveva perduto; Anthony… Stear… Terence… ora era davvero cambiato tutto.

Era talmente immersa nei suoi pensieri che non si era accorta che qualcuno la osservava alle spalle finché questo qualcuno non le aveva cinto la vita e tuffato il viso tra i riccioli provocandole l’accelerazione del battito cardiaco come di consueto. Si sarebbe mai abituata a controllare le emozioni che la sua sola presenza provocavano in lei?
“Amore... che fai qui da sola? Ti stanno aspettando, ormai ci sono tutti!”
Era lui, il suo Terence. Le girò il viso per agganciare i suoi occhi brillanti e vivaci come non mai.
“Che succede ora? Piangi?”

“Di gioia, amore mio, solo di gioia...” lo rassicurò con voce tremante.

“Prima di scendere... ho bisogno di un momento da solo con te...”
Terry si schiarì la voce e si inginocchiò davanti a lei estraendo qualcosa dalla tasca.
“Tesoro mio... vuoi essere mia moglie davanti a tutti e davanti a Dio?”
le disse baciandole la mano sinistra.

Candy si chinò su di lui e lo abbracciò forte
“Sono già la tua legittima sposa nel mio cuore... amore...
Sì! Mille volte sì! lo voglio!”

“Io, Albert e Miss Pony abbiamo organizzato già tutto in verità; tra tre settimane... qui! Va bene? Non voglio più aspettare” continuò Terence.

La ragazza piangeva mentre si rimirava l’anulare sinistro ornato di quel delizioso pegno d’amore.

“Beh! Hai perso la lingua?” di nuovo lui.

Una risatina le spezzò il nodo che aveva in gola.
“Sei il solito! Certo che mi sta bene! Per me anche oggi se fosse possibile”.

“Miss Pony desidera che tu e Juliet rimaniate qui fino al fatidico giorno ma... io... ti prometto che sarò bravo, un perfetto gentiluomo, non entrerò mai nella tua stanza ma...
Non lasciarmi solo, ti prego; siamo stati lontani abbastanza tempo, non lo sopporto!” la supplica di Terence.

“Non so cosa dirò alla mia mamma per scusarmi ma... sono io la prima a non volere stare lontana da te. E, ad essere sincera fino in fondo, non mi interessa nemmeno che ti comporti da gentiluomo. In realtà non c’è una notte che io non voglia passare tra le tue braccia da oggi a per sempre”.
Anche Candy non sopportava l’idea di separarsi dal suo amore.

Dopo un lungo bacio decisero di unirsi finalmente agli invitati.


Annie notò immediatamente l’anello al dito di Candy e si allontanò prima di essere vista piangere...

Eleonor la seguì.
“Annie, cara, ti prego! Cerca di farti forza e venirne fuori; non vale la pena piangere per chi non corrisponde il proprio amore. A me dispiace vederti così! Mi rendo conto che ami mio figlio ma so altrettanto bene che lui è sempre stato chiaro con te. Il suo cuore è di Candy, lo è sempre stato e non cambierà mai. Ne hanno passate tante, prova almeno ad essere felice per la tua amica e per la piccola Juliet”.

“Voi pensate tutti e solo a Candy, alla sua felicità. Nessuno si cura minimamente di me! Cercate solo di proteggere lei, che nulla turbi il suo mondo dorato in questo momento”.
Rispose la bruna ragazza con tono astioso.

“Ha appena recuperato la memoria, ha sofferto molto, non credi che la vita abbia un debito con lei?” Insistette Eleonor.

“E io? Non merito di essere felice anche io?” di nuovo Annie.

“Certo che sì, ma accanto a qualcuno che ricambia il tuo amore! E quello non è mio figlio. Coraggio! Asciuga le lacrime, la festa è per due compleanni e ti stanno aspettando tutti”.

*****

Nel frattempo, mentre Albert intratteneva Candy, Terence aveva il suo confronto con Archibald Cornwell.
Non si erano più visti dalla sera del re Lear a Chicago.

“Granchester! Ce l’hai fatta alla fine! Dopo tutto il male che le hai fatto adesso è tua finalmente.
Non la meriti ma... lei vuole solo te...
Se le farai del male ancora io te la farò pagare molto cara, questa è una promessa!”

“Archie! So di non meritarla ma sul fatto che io la ami credo che nessuno possa avere dubbi. Morirei per lei! Sono consapevole che anche tu l’abbia sempre amata, so quanto hai sofferto per l’incidente io... è stata tutta colpa mia…”

“No! Non puoi saperlo! L’ho amata in silenzio per anni, ma sono stato in disparte pensando prima di tutto alla sua felicità. Non sai quanto ti ho odiato quando ho saputo che era incinta e tu non eri accanto a lei; quanto ti ho invidiato nel vedere quanta gioia questo le dava nonostante foste ancora lontani! Quanto amore si leggeva nei suoi occhi e nei suoi gesti mentre coccolava il suo pancione raccontando al suo bimbo solo di te, come se il resto del mondo fosse una semplice e banale cornice.
Ho cercato di far felice Annie, forse mi ero anche convinto di potercela fare, ma quando ho creduto che Candy fosse morta sono scoppiato. Il cuore mi si è aperto in due e non sono più riuscito a reggere il gioco soprattutto con me stesso; avevo bisogno di vivere in tutta la sua intensità quel dolore che mi lacerava l’anima, senza mentire più, capisci? Così ho sputato il rospo e ho rotto il fidanzamento; non sono proprio riuscito a reggere più quella farsa”.

“Archie! Non sai quanto ti comprendo! So cosa vuol dire stare accanto a qualcuno che non ami, è un vero calvario” ammise Terence.

“Strano! Ho avuto tutti contro in questa decisione! E proprio tu... mi capisci!” sorrise ironicamente il giovane Cornwell.
“Non ti serbo rancore, tu l’hai riportata tra di noi, come potrei! solo... ti prego... falla felice! Solo questo ti chiedo!”
Disse alfine Archibald porgendo la mano al rivale di sempre.

“È l’unica cosa che voglio!
Cerca di esserlo anche tu... in qualche modo” continuò il giovane attore, ricambiando l’offerta di pace del suo interlocutore.

“Candy sa di me? di quello che provo per lei?” chiese ancora Archie.

“Certo! Hai rotto il fidanzamento e Miss Pony ha dovuto raccontarle...
Ha cercato di stare vicino alla sua amica ma lei la rifiuta!”

“Perché ama te adesso, vero? Si vede lontano un miglio!” Proseguì il giovane Cornwell scuotendo la testa in segno di disapprovazione.

“È così, ma io sono sempre stato chiaro con lei” continuò Terence.

“Candice conosce anche questo risvolto?” lo incalzò Archibald

“Questo no! Sai... Annie ha anche cercato di evitare che scoprissi che era viva e ho preferito non farle vivere questa tortura...”

“Capisco! Proteggila, ti prego! Promettimelo!”

“Hai la mia parola!” chiuse il giovane attore.

I due uomini tornarono alla festa.
Terry si fermò un attimo a guardare il suo grande amore che rideva e mostrava orgogliosa ad Albert il suo anello, mentre Juliet le saltava intorno gioiosa e giocosa più che mai. Poi si unì al gruppo degli inviatati e fu un pomeriggio meraviglioso per tutti... tranne che per Annie che non riusciva a fare altro che guardare l’oggetto dei suoi desideri adorare letteralmente con gli occhi la futura moglie e la figlia.
Quella famiglia sulla quale si era illusa di poter vantare qualche diritto…

***

Il giovane Cornwell decise di avvicinarla:
“Annie... come stai?”

“Archie! Chi non muore si rivede! Come vuoi che stia?”

“Annie... so che ti ho fatto soffrire... ma non posso farci niente, non sono riuscito ad amarti come meritavi e come mi ero ripromesso. Vorrei rimanessimo almeno amici, puoi contare su di me per qualsiasi cosa”.

“Certo! La povera Annie fa pena a tutti vero? Ma la realtà è che nessuno di voi vuole che succeda qualcosa che possa turbare l’angelo biondo adesso che è tornato; solo questo vi interessa!” l’astio divorava l’anima della bruna ragazza.

“Non parlare così! È stata lontana tre anni non ricordando nulla! Ti rendi conto dell’incubo che ha vissuto? E prima c’è stata la storia di Susanna... credo abbia il diritto di essere felice finalmente!”

“E io? Non sono meritevole di questo diritto?”

“Certo che sì! Ma non puoi esserlo accanto a chi non ti ama! Ti rendi conto di questo? Terence e Candy si appartengono dai tempi della scuola; te li ricordi quell’estate in Scozia? Questo sarà vero fino alla fine dei loro giorni, devi accettarlo come sto facendo io. Credimi, io ti capisco ora come nessun altro.
Se ami davvero qualcuno vuoi solo la sua felicità, altrimenti non è vero amore! Hai visto come è andata con la Marlowe? Nessuno dei tre è stato felice un attimo e quella povera infelice ha vissuto una vita miserabile mendicando briciole di affetto da un cuore dilaniato e innamorato di un'altra. Tu stessa avevi incoraggiato la tua amica a non rinunciare a lui, ricordi?”
Archie tentava di far ragionare la fidanzata di un tempo visibilmente scossa.

“E tu la ami in questo modo?” chiese Annie.

“Sì!” ammise il giovane non senza imbarazzo “e tu dovresti fare lo stesso se è vero che provi il medesimo sentimento forte per Terence e se vuoi bene a Candy... come una volta; per non parlare della piccola Juliet!”

“Non sono una bella persona come voi, evidentemente!” Rispose la bruna ragazza sarcasticamente.
Era troppo difficile per lei, non riusciva ad accettare la situazione! Candy le aveva portato via l’amore per ben due volte e il bell’attore era diventato qualcosa di irrinunciabile per lei.

L’indomani Candy e Terry ripartirono per New York e la futura sposa invitò l’amica a trascorrere qualche giorno a casa con loro.
Terence era visibilmente contrariato, ma la sua fidanzata non ne comprendeva bene il motivo... in fondo Annie si era anche offerta di aiutarla a scegliere il vestito da sposa e c’era poco tempo per preparare tutto…

Non c’era nulla da fare! La signorina Brighton non riusciva a sopportate il sorriso sognante che Candice aveva perennemente stampato sul viso, per non parlare dei baci e dei gesti con cui i due innamorati mostravano di cercarsi e desiderarsi continuamente, in qualsiasi istante della giornata si incrociassero.

Annie accompagnava Candy alle prove del vestito, anche se Terry aveva chiesto alla madre di fare lo stesso... non si fidava della bruna ragazza! Non le aveva ancora perdonato di aver cercato di nascondere a tutti l’esistenza del suo angelo.


Quel giorno però Eleonor era impegnata... Annie ne approfittò per insinuare il dubbio nell’amica.

“Terry! Sempre Terry! Candy! Non riesci a pensare ad altro che non sia il tuo fidanzato? Scegli tutto in base a quello che pensi possa piacere a lui annullando completamente la tua identità; sei così infantile, addirittura insopportabile per questo!
Magari lui qualche distrazione l’ha anche avuta finché tu non c’eri, non credi? O pensi che un tipo affascinante e corteggiato come lui sia rimasto ad aspettare qualcuno che tutti credevano morto?”

“Perché mi parli in questo modo? Lo amo con tutto il cuore, non mi interessano vestiti e frivolezze per cui, visto che qualcosa devo pur indossare per la cerimonia, cerco di immaginare cosa potrebbe piacergli, è così stupido secondo te? Mi state nascondendo qualcosa?” chiese Candy.

“Beh no! Ma... se avesse frequentato o amato qualche donna nel periodo in cui ti credeva morta... non ci sarebbe stato nulla di male non credi?” continuò la bruna ragazza.

“Certo! Mi rendo conto di questo, non sono nata ieri, ma... me ne avrebbe parlato, ne sono certa...”

Candy non aveva mai avuto dubbi! Terence l’aveva letteralmente adorata sin dal primo istante in cui l’aveva rivista, si divideva tra casa e lavoro; ogni occasione, ogni istante era buono per trascorrerlo con lei. Se vi fosse stato qualcuno... avrebbe pur notato qualcosa! Perché colei che considerava una sorella parlava con tono così cinico e astioso?

“Fidarsi è bene...” di nuovo lo stesso modo di chi vuol ferire.

“Sembra che godi nel mettermi in difficoltà! Perché ce l’hai così tanto con me?” chiese finalmente la bionda ragazza.

“E me lo chiedi pure? Ho aspettato anni l’amore di un ragazzo che ha invece sempre amato solo te. E poi, quando finalmente toccava a me essere felice, sei tornata tu a rovinare quello che c’era tra me e Terence!” Questa volta Annie non era riuscita a trattenersi e aveva vomitato la sua verità distorta.

Candy rimase pietrificata! Annie e... Terry?

“Sì cara! Hai capito bene! Io e Terence! Noi... avevamo dei progetti prima che arrivassi tu. Ma questo, il tuo giglio bianco non te lo ha detto vero? Adesso sei tornata, c’è Juliet e lui deve fare quello che è giusto per sua figlia”.
Sapeva perfettamente che le cose non stavamo in questi termini, ma in quel momento non era riuscita a non mentire a Candy e forse anche a se stessa... quanto avrebbe desiderato che la realtà fosse quella!

“Quello che è giusto? Per Juliet? No! Lui... mi ama... me lo dimostra in mille modi ogni giorno!” Si difese Candy.

“Te lo dimostra? Come? Facendo l’amore con te? O certo! So quanto lui può essere passionale e meraviglioso in quei momenti...” la signorina Brighton lasciò cadere così il discorso.

Candy rincasò da sola e non scese per cena quella sera... mentre Annie tornò nel suo appartamento.

Il dovere… di nuovo quel maledetto senso del dovere che aveva già rovinato le loro vite una volta!

 

***

Durante la notte Terence sentì dei rumori e raggiunse in cucina una Candy stravolta. In realtà il comportamento del suo angelo era stato così strano quella sera che non riusciva proprio a prendere sonno.

“Tesoro! Cosa succede? Cosa sono questi occhi gonfi e tristi?” chiese lui.

La giovane donna tremava e singhiozzava
“Non... non voglio sposarmi...” riuscì a mormorare.

Fu una doccia fredda per lui.
“Come scusa? Io... davvero… non capisco!”

“Non... credo di… non sono sicura di amarti...” continuò lei impacciata, evitando lo sguardo indagatore di lui.

“Candy! Guardami! Non sono uno stupido! So cosa provi per me, dimmi che succede!”

“Non... non voglio che mi sposi per dovere... perché abbiamo Juliet. Non voglio che nessuno stia con me per questo! Hai già sofferto molto per scelte di questo genere, non devi farlo di nuovo, non devi soffocare i tuoi sentimenti un’altra volta”, riuscì a farfugliare con la voce rotta dai singhiozzi.
Se ora amava Annie lei non lo avrebbe mai costretto a rinunciare così alla felicità anche se davvero non si capacitava di come riuscisse a fingere così bene con lei. Aveva fatto lo stesso anche con Susanna?
“Io non sopporterei l’idea di rinunciare alla mia bambina, ma possiamo riuscire a trovare un modo per starle vicini entrambi senza farla soffrire, io non ti biasimo per non avermi aspettato… non ho alcun diritto di farlo” Quegli enormi occhi verdi non erano più riusciti ad arginare le lacrime che sgorgavano copiose ed inarrestabili.

Terence la prese tra le braccia, quanto diversa era la sua dolce ragazza da Susanna e da tutte le donne che avevano cercato di mettersi sulla sua strada!

“Possibile? Che credi io lo faccia solo per questo? Ti assicuro che non starò più con nessuno per dovere, ho già provato e la sofferenza che ne è derivata è stata indicibile per tutti! Io ti voglio indipendentemente da Juliet! E desidero avere altri figli, è da quando avevo 16 anni che non sogno altro che dividere la mia vita con te. Perché dubiti di me adesso? Sono davvero così incapace di esprimere quello che provo per te?”

“Cosa c’è stato... con Annie?” Chiese Candy a bruciapelo.

Terry capì tutto in un istante e la strinse ancora più forte.
“Ti racconto tutto ma tu prometti di fidarti di me!
Non volevo turbarti ma...
Annie è innamorata di me, lo so...
Ha tentato a lungo di convincermi che io, lei e Juliet potevamo essere una famiglia, ma sono sempre stato molto chiaro con lei e l’ho sempre respinta con decisione.
Ho accarezzato l’idea per un attimo, lo ammetto... l’ho fatto solo per Juliet, ho pensato che sarebbe stata più felice con una mamma accanto e Annie mostrava di essere davvero tanto affezionata a lei. Ma è durato il tempo di un battito di ciglia perché non sono mai riuscito ad accettare che fossi morta e ho sempre continuato ad amarti.
Le ho detto che non sarei mai riuscito a ricambiarla e che le avrei fatto solo del male.
In seguito non le ho perdonato di avermi nascosto di averti vista; ti ha fatto allontanare dalla scuola per evitare che io ti rivedessi e questo non posso superarlo!
Non volevo che tu conoscessi questa miseria...
Perdonami... ti prego!”.

“Hai... hai... fatto l’amore con lei?”, la voce della giovane era ridotta ad un soffio, “Mi ha fatto intendere che... voi due...”
Aveva necessità di sapere tutto.

“Guardami negli occhi! Guardami! No! No! No! Non c’è stato nulla tra me e lei, come nulla c’è stato con Susanna, credimi ti prego!
Ma soprattutto ti chiedo di credere al mio cuore, non sopporto l’idea che dubiti di quello che provo per te da sempre”.

Candy si immerse in quei profondi e sinceri occhi blu che la guardavano soffrendo... poteva leggere fin dentro l’anima da quanto li conosceva! Lui non lo dava a vedere ma si sentiva rifiutato...

Gli accarezzò dolcemente la guancia:
“Ti credo! Perdonami! Ma... non nascondermi più nulla, promettimelo, sono forte e grande abbastanza per conoscere tutta la verità”

“Volevo solo proteggerti, non volevo turbarti. Ho bisogno che ti fidi di me, muoio se ti perdo, Candy! Muoio!
Ti prometto che non ti celerò più nulla... amore... “

La giovane donna si lasciò andare ad un pianto liberatorio mentre si stringeva a lui...
“Perdonami Terry... per aver dubitato... perdonami…
Voglio essere tua stanotte... voglio dimenticare tutto tra le tue braccia!”

“Sai che io non riesco a dormire se non ti ho vicino... “ le disse lui.

La prese in braccio e la portò in camera sua... si amarono con una passione travolgente. Il giovane uomo voleva essere sicuro di trasmetterle tutto quello che provava per lei e si prese tutto il tempo per accarezzare, baciare e adorare ogni centimetro della sua pelle candida e setosa prima di possederla con un ardore tale da lasciarla senza parole...
Lei lo guardava desiderandolo ancora ma non riusciva a dire nulla, tanto quell’atto d’amore l’aveva stordita...

“Candy! Amore mio! Stai bene? Ho fatto qualcosa che non dovevo?”

“Te... Terry! Non riesco neppure a parlare...
Amami! Amami di nuovo con tutta l’anima... come hai fatto poco fa, solo questo!” disse invertendo le posizioni in modo da ritrovarsi sopra di lui “Ora voglio solo ricambiarti allo stesso modo”.

***

L’indomani mattina dopo colazione Terence insistette per andare a parlare con Annie.
“Tesoro... non c’è bisogno! Non mi serve che tu mi dimostri altro!”

“Sono io che ne ho bisogno Candy. Nessuno deve più permettersi di parlarti in quel modo... non sono riuscito a difendere il tuo cuore gentile da Susanna quella volta, ma non permetterò più a nessuno di farti del male; lasciami sistemare le cose come si deve!”

“Allora vengo con te!” Insistette lei.

Arrivarono all’appartamento di Annie e stranamente la porta d’ingresso era socchiusa! Sembrava non ci fosse nessuno in casa, possibile?
Un’improvvisa folata di vento ebbe la forza di pietrificare Candy in un terribile dejavu... il vento, la terrazza di quella notte maledetta!

“No! Annie! No!” La ragazza guardò Terence terrorizzata e corse in camera a cercare l’amica!
Spalancò la porta e la trovò in piedi in camicia da notte con lo sguardo perso nel vuoto, per terra un flaconcino di pasticche aperto…

“Annie! Che fai? Che hai fatto? “ la domanda disperata di Candy.

“Perché sei venuta? Per sbattermi in faccia che il tuo Terence ti ama alla follia?”
La bruna ragazza aveva passato tutta la notte a ripensare a quanto aveva detto all’amica, sapeva perfettamente che Terry le avrebbe spiegato tutta la verità perché non aveva proprio nulla da nascondere!
“Annie! Ti prego! Io non riuscirò ad amare mai un’altra donna! Lasciamo le cose come sono tra di noi!” Ricordava perfettamente quello che l’attore le aveva detto per troncare qualsiasi cosa tra di loro.
Non aveva lasciato spiragli, nulla! Lei si era intestardita pensando che prima o poi avrebbe ceduto, ma lui era stato categorico e si era poi sempre comportato di conseguenza.

Quando lo vide accanto a Candy, non riuscì a trattenersi e si rivolse a lui
“Dimmi... dimmi che mi amerai, che mi starai vicino, non ho altri che te al mondo!”
Annie aveva le mani tremanti e i suoi occhi supplichevoli erano incollati a quelli del giovane uomo sbalordito dalla richiesta.

Terence cercò di tranquillizzarla e si avvicinò a lei…
“Che hai fatto?” le disse indicando il flacone per terra…

“Nulla… non ho avuto il coraggio ma ammetto di averci pensato…” rispose la bruna ragazza aggrappandosi al petto di lui piangente.
“No! No Annie! Non sei sola ma io... non ti ho mai amata e non ti amerò come vuoi tu!”

In quello stesso istante entrò Archie che si precipitò ad abbracciare la fidanzata di un tempo; era rimasto turbato per lo stato in cui l’aveva trovata il giorno della festa e non aveva smesso un attimo di sentirsi preoccupato per ciò che poteva succedere.
“Annie… ci sono anche io qui, ti ho fatto tanto male, lo so, ma ti aiuterò.
La prossima settimana parto per Parigi, vieni con me! Cambiare aria farà bene ad entrambi, noi dobbiamo pensare a noi stessi e lasciare Candy e Terence vivere la loro vita insieme”.
E mentre parlava faceva cenno al giovane attore di allontanarsi.


Terry si girò in quel momento... la sua futura sposa era sparita!

Si era lanciata piangendo giù per le scale!
Possibile che il suo amore per Terence finisse sempre per distruggere qualcuno? Perché di nuovo? Perché c’era sempre qualcuno che chiedeva loro di rinunciare? Perché?

Terry le corse dietro e la afferrò saldamente alla vita.
“Dove scappi? Non ti lascerò andare via da me mai più, non rinuncerò mai a noi! L’ho fatto una volta ed è stato l’errore più grande della mia vita. Io voglio te e nessun’altra! Te e Juliet e tutti i figli che Dio vorrà darci ancora.
Il mondo intero si deve adeguare a questo perché non c’è altra soluzione che io accetterò!
Adesso voltati, baciami e dividi la tua vita con me”.

   
 
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