Le
Fiamme e le
Tenebre
Conoscere
il fratello maggiore di Rickard non fu una grande sorpresa per Sindy:
abitando
nella stessa città, aveva più volte avuto
occasione di incontrarlo e notò che
da vicino appariva esattamente come pareva da lontano. Quando gli
strinse la
mano, la giovane intravide alle sue spalle una fanciulla dal viso
affabile sorriderle
debolmente.
Sapeva
bene di chi si trattasse: aveva da poco perso il fratello in un
incendio e la
foto del ragazzo, insieme a quella delle altre vittime, campeggiava in
prima
pagina su tutti i quotidiani della zona.
Avrebbe
voluto esprimerle il proprio dispiacere, ma non aveva intenzione di
tirar fuori
argomenti gravosi anche in occasione della festa di Rickard,
né riaprire
profonde ferite probabilmente appena rimarginate.
«Tu
sei la ragazza di mio fratello, giusto?» sbraitò
David dopo essersi presentato,
sorseggiando una lattina di birra chiara. Più lo osservava e
più Sindy si
convinceva che nascondesse qualcosa, uno di quei segreti che
solitamente si tacciono
fin sul letto di morte.
David
aveva cinque anni in più di Rickard ed era un ragazzo
piuttosto alto, con spalle
grosse e capelli color gianduia perennemente spettinati. Sul volto
campeggiava un’espressione
inebetita, come a voler nascondere la propria complicità,
specialmente per
quanto riguardava la questione dell’incendio della casa nel
bosco.
Sindy
lo aveva visto più volte discutere vivacemente con Lukas in
mezzo alle vie
della loro piccola cittadina, o fumare insieme durante le tiepide notti
d’estate.
Ritrasse
la mano con espressione imbarazzata: «Oh no, io sono solo
un’amica» rispose in
fretta, «ci siamo conosciuti a scuola» aggiunse,
come se ciò implicasse una possibilità
estremamente modesta di poter formare una coppia. Sindy sapeva che le
relazioni
di Rickard non erano mai durate più di trenta giorni.
Cercò istintivamente il
ragazzo con lo sguardo, trovandolo in un angolo della sala a
confabulare con un
paio di amici.
«Tra
un paio di settimane ci sarà il funerale»
mormorò d’improvviso Alex, ancora
nascosta dietro le spalle di David, con lo sguardo al suolo.
«Se vuoi venire…».
La
sua chioma, di un delicato color arancio, ondeggiava ai leggeri
movimenti del
busto.
Quell’invito
giunse completamente inaspettato: Sindy aveva sempre creduto fossero
troppo
diverse per potere creare qualsiasi tipo di legame. Non capiva nemmeno
come
quella donna potesse starsene lì, davanti a lei, a
trangugiare placidamente una
bevanda quando il corpo di suo fratello era stato avvolto dalle fiamme
con
tutta probabilità mentre lui era ancora in vita.
«Ma
certo» rispose Sindy in tono poco convinto, «conta
pure sulla mia presenza»
aggiunse, con la speranza di rendere il tutto un po’
più credibile.