Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: Otaku_Senza_Speranze    23/08/2019    0 recensioni
Perché non essere la sorella di Todoroki e allo stesso momento la figlia di Aizawa?
In sostanza; questa è la storia di Rika Aizawa: una normalissima ragazza di 15 anni, figlia adottiva di Shota Aizawa, che sta per entrare finalmente al celeberrimo Yuuei.
Normalissima si fa per dire perché solo il giorno prima di entrare alla prestigiosa Accademia scoprirà di avere un fratello gemello e che suo padre biologico è l’uomo che in assoluto odia più di tutti!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shōta Aizawa, Shouto Todoroki, TetsuTetsu TetsuTetsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo
16
 
 
Suona il campanello.
Mio padre sta parlando con un uomo, sembrano conoscersi.
Lo invita ad entrare prima di rivolgersi a me.
 
-Rika! Scendi giù!-
-Il nonno è arrivato!!!-
 
 
-Che palle!-
Non ho intenzione di scendere. Quello è la penultima persona (prima c’è Endeavor) che vorrei vedere. Alzo il volume della musica e torno a fare quello che stavo facendo. (assolutamente niente). Pare che mio padre si sia arreso al fatto che non scenderò manco sotto tortura.(troppo bello) Neanche 10 minuti dopo infatti la voce di mio padre mi raggiunge di nuovo dal piano di sotto, proprio a ricordarmi che esisteva pure quel coso.
 
-Rika! Vuoi scendere o no!-
 
-Se vuoi saperlo NO!-
 
-Non era proprio una richiesta!-
 
-CHE PALLE!-
Scendo le scale controvoglia. Non ci credo! Alla fine l’ha invitato lo stesso!!! Che me l’ha chiesto a fare; sapeva che gli avrei detto di no.
Quando varco la porta del soggiorno trovo mio nonno intendo a giocare (stracciare) mio padre a scacchi.
 
-Scacco matto!-
 
Annuncia trionfante prima di alzare lo sguardo e farsi cadere letteralmente lo scacco di mano.
 
-Rika…
 
Si alza, viene verso di me con la stessa cautela di un bambino che si avvicina al leone dall’altra parte del recinto.
10 anni non lo  hanno cambiato di una virgola.
E'alto; molto più di mio padre. I capelli corti, i baffi brizzolati, è identico a come lo ricordavo; meno che per una cosa: Il suo solito sguardo freddo, austero si è tramutato per un attimo in uno sguardo di pura sorpresa.
I suoi occhi brillano.
 
-10 anni. Incedibile.-
-Guarda come sei diventata grande, non sai quanto mi sei mancata-
 
Quelle parole non mi sfiorano neanche.
 
-Davvero? Non credevo te ne fregasse qualcosa di me.-
 
Secca, concisa. Non c’era bisogno di altro per farglielo capire. Una frase molto semplice all’apparenza, una lama che aveva colpito in pieno.
Mio padre mi guarda. Sospira lasciandosi cadere sulla polrona ormai praticamente impotente.
La tensione è così fitta che se potrebbe tagliare con un foglio di carta velina.
 
-Ho sbagliato-
Inizia lui rompendo quel silenzio assordante.
-Sono stato stupido a permettere che una cosa del genere compromettesse il nostro rapporto. Mi dispiace-
 
-E ti ci sono voluti 10 anni per capirlo!?-
 
-Sì, a quanto pare ci metto un po’ a capire i miei errori-
 
Mio padre (l’unica cosa che mi frenava dall’andarci giù pesante con la cattiveria)  Era come scomparso. Tolto il freno ero praticamete già partita.
Nella stanza c’eravamo solo io e mio nonno. Soli. (Se così si può dire dato che mio padre non era mica andato in Cambogia)
 
-Quante cavolate-
 
-Rika io voglio solo riallacciare i rapporti con te!-
 
-Ah sì? Perché invece non te ne torni da dove sei venuto!!! Non mi interessa "riallacciare i rapporti” con uno  come te!-
 
-Rika! Ti sembrano cose da dire!-
Interviene agitato mio padre.
 
-Perché sei venuto? Tanto per te non conto niente!-
 
-Non è vero!-
-Ho sbagliato e lo ammetto, mi sono comportato da stupido e ne sono consapevole! Ma non puoi dire che di te non me ne frega niente perché non è vero e lo sai!!!-
-E’ soprattutto per questo che non ho esitato a venire qui!-
 
Mio padre non ci stacca gli occhi di dosso.
Faccio un respiro (molto) profondo.
 
-Non credere di cavartela con un “mi dispiace”-
-Facciamo una tregua. E non credere che abbia smesso di odiarti, ti odio ma di meno!-
-E poi credo di poter sopravvivere per questa settimana-
 
Abbozziamo un sorriso quasi all’unisono.
Anche se quello più felice là dentro sembra mio padre!
Perché mi guarda con quell’espressione orgogliosa davanti alla quale non riesco a non sorridere.
 
 
 


Angolino dell’autriceeeeeee!!!
Hey!  Hey!! Hey!!!
Altri personaggi che si imbucano nella mia storia!
Dajeeeeeeeeee!!!!!!
Quanto amore fra quei due!
No non è vero si vogliono bene. Sono kawaii.
Anygay!
Attenti al prossimo capitolo, se ne vedranno delle belle!!!
 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: Otaku_Senza_Speranze