Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: ChewCekka    26/08/2019    1 recensioni
Cosa succederebbe se i nostri amati alunni della 1A venissero catapultati, per colpa di un singolare quirk, all'interno delle più famose fiabe Disney?
[Tratto dal prologo]
"Aveva già cominciato a interrogarsi sul da fare, se andare a cercare gli altri o esplorare inizialmente la foresta, quando i suoi pensieri furono interrotti da un debole scampanellio in lontananza.
Si mise subito in allerta, tirando fuori il coltello in osso e tenendolo stretto in mano.
Il rumore delle campanelle si fece sempre più vicino, facendo intuire a Midoriya che arrivasse dall’alto. Qualsiasi cosa fosse, sapeva volare.
Ma quando alzò gli occhi al cielo nella direzione da cui udiva quegli strani rumori, rimase senza parole: quello che vide fu senza eguali.
Quella che stava arrivando era una piccola fatina dall’aspetto grazioso, con un vestitino pieghettato e le scarpette a ballerina, ma dall’aria furibonda ed adirata.
Come poteva essere altrimenti? La fatina era proprio Kacchan, che arrivava scampanellando e sbraitando come una furia."
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Kaminari Denki, Katsuki Bakugou
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ormai camminavano da quaranta minuti e rotti in quella foresta infinita di alberi dal tronco surrealmente enorme, e la crescente frustrazione dovuta alla calzamaglia attillata che stringeva proprio nei punti sbagliati, stava facendo impazzire Midoriya.

Non sapeva se ridere istericamente e piangere di conseguenza o mantenere un comportamento da eroe in una situazione del genere: Bakugou continuava a svolazzargli vicino alle orecchie, ronzando sopra la sua testa, mentre con voce odiosamente acuta lanciava maledizioni e insulti a chiunque gli venisse in mente.

-Se trovo chi mi ha ridotto in questo stato, giuro che gli rifilo un calcio su per il culo, non riuscirà più a sedersi per mesi- stava ripetendo per la decima volta la fatina, la cui carnagione era di un rosso porpora per via della rabbia- lo ammazzo, non arriverà al suo prossimo compleanno, lo faccio volare sotto terra con un.. OHI DEKU DI MERDA, mi stai ascoltando?-

Izuku era al limite della sopportazione: quell'ultimo strillo acuto gli aveva fatto nascere in testa l'idea malsana di schiacciare il suo mini-amico d'infanzia come una mosca.
Pregustò con piacere l'immagine della sua mano sul tronco di un albero, con intorno tutta quella polverina brillantinosa che si portava dietro Kacchan, e un agognato silenzio.

Fortunatamente, delle voci a loro familiari distrassero Deku dai suoi pensieri omicidi, facendogli nascere un sorriso disperato sul volto. Aumentò il passo, lasciandosi dietro la piccola fatina sbraitante e i suoi insulti.

-Dove diavolo corri, idiota! Appena ti raggiungo ti appendo a un ramo per le mutande, ti faccio saltare la testa.. Ti ho detto di aspettarmi!- ma Midoriya era già arrivato a quello che sembrava il limitare della foresta, visto che di fronte a lui c'era un'enorme prato di erba fresca, con qualche fiorellino sparso qua e là.

Al centro della radura, erano seduti in un semicerchio ben otto dei suoi compagni di classe. A differenza di Kacchan, il quale a quanto pare era l'unico ad aver subito delle trasformazioni fisiche, anche loro come Midoriya erano vestiti in modo molto particolare.

Uraraka aveva uno strano vestito azzurro pallido, simile ad una camicia da notte, e come lei anche Kyoka e Momo indossavano quelli che sembravano pigiami.
Soprattutto Jiro,  sembrava terribilmente a disagio nella sua tutina rosa. Ringraziava però il cielo che nessuno la stesse prendendo in giro, vista la situazione tragicomica in cui anche gli altri suoi compagni di classe si trovavano.
Anzi, si poteva certamente dire che forse il suo abbigliamento era nettamente invidiabile in confronto a quello degli altri cinque ragazzi..

Kaminari, Kirishima, Mina, Sero e Mineta vestivano con degli animali. Mancò poco che a Deku non si fermò a vomitare dietro un tronco, vista la sensibilità ed il tenero cuore (e quanto pare anche stomaco) che aveva.

-Vi prego, ditemi che quelli non sono animali veri..- disse con voce flebile, dimenticandosi di essersi appena rincontrato con i suoi amici in una situazione alquanto surreale.

-Ecco, non saprei dire se siano veri o no.. toccandoli sembrano quasi di plastica sintetica...- soppesò Mina, tastando con la mano la pelliccia del suo travestimento.

Izuku tirò un sospiro di sollievo.

-Beh però il tuo un po' puzza di animale morto.. anzi, direi un po' tanto... senti qua, come fai a starci dentro?- sbottò Sero, avvicinandosi ad annusare più da vicino la spalla di Kaminari.

-Pensa per te! Sei coperto di terra e fango e puzzi peggio di Kirishima dopo un allenamento!-

-Ah, ecco perchè sembrano fibre sintetiche! Sono solo pellicce sporche!- concluse Kirishima con il volto illuminato da un improvviso scatto di genialità, mentre con un pugno si batteva sul petto.
Tutti annuirono tra loro, mentre Denki e Eijiro si lasciavano pacche e manate sulla schiena che facevano volar via tonnellate di polvere e terra dalle pellicce, per confermare la tesi di quest'ultimo.

A salvare lo stomaco del povero Midoriya, che si era nuovamente contorto all'idea che i suoi amici stessero indossando degli animali morti, furono lo scampanellio e le urla adirate di Bakugou che giungevano da dietro gli ultimi alberi. L'arrivo della piccola furia luminescente fece girare a tutti la testa verso di lui, perfino a Mineta, che nella confusione generale cercava di sbirciare sotto la sottana di Uraraka.

Con uno scatto maldestro, Bakugou volò velocissimo vicino all'orecchio di Midoriya, nascondendosi dietro ai suoi capelli verdi. Aveva il fiato corto, e ansimava, come se avesse appena corso per tutta la foresta.

-Tienimelo lontano! Lontano ho detto! Quel maledetto, spero si prenda un ramo dritto sul becco..- urlava con voce stridente la fatina, noncurante dei suoi compagni di classe dietro di lui che si stavano rotolando a terra dalle risate.

Deku sospirò esasperato.

-Stavolta con chi te la stai prendendo Kacchan?-

-Dopo che mi hai lasciato solo là in mezzo a quella cazzo di foresta, e per la cronaca grazie tanto, un uccellaccio di merda ha cominciato a seguirmi e a volarmi dietro. Gracchiava come un assatanato, dicendo che voleva mangiarmi e che.. oh no. Ascolta. Sta arrivando!- e così dicendo si infilò nel taschino della maglia di Midoriya, illuminandolo dall'interno e accendendolo di una debole luce verde.

Effettivamente, dagli alberi uscì un volatile.. e come aveva detto Bakugou, stava gracchiando quelle che sembravano parole umane. Non appena si avvicinò al gruppo di ragazzi, questi ultimi poterono ben riconoscere un altro loro compagno di classe.

-Tokoyami!- esclamarono in coro, mentre il corvo dal piumaggio nero lucente si posava di fronte a loro con eleganza.

-Craaaack, cosa diavolo mi è successo! Dove siamo finiti! Fatemi tornare normale vi prego, ho un'incredibile voglia di mangiare tutto ciò che è piccolo e si muove... Craaack-

Kaminari, Sero e Kirishima ormai non si reggevano più in piedi, e boccheggiavano per la mancanza di aria dovuta al troppo ridere.

Jirou sbuffo con insistenza guardandoli, lanciò un'occhiataccia a Mina che stava per fare la loro stessa fine e disse con voce quasi addolorata: -Possiamo rimanere seri per giusto due minuti? Non mi sembra una situazione in cui possiamo scherzare. Metà dei nostri compagni di classe non si trovano, i professori sono scomparsi e Bakugou e Tokoyami sono stati trasformati in.. beh, quello che sono.

-Jirou ha ragione. Nonostante la situazione sia piuttosto divertente, almeno per voi, vediamo di comportarci da persone mature senza scherzare sulle condizioni altrui- aggiunse Momo con solennità, sorridendo all'amica.

-Ben detto! Altrimenti quando esco di qui vi faccio a pezzi!- disse Kacchan da dentro la tasca di Deku, con voce flebile e quasi tremante.

●●●●●●●●●●●●

Dopo un'attenta, per quanto possibile, analisi, il gruppo di aspiranti heroes aveva deciso di mettersi in cammino verso quella che sembrava un'enorme scogliera.

Grazie a Tokoyami, la cui ragione umana andava e veniva a momenti alterni, il quale dava loro indicazioni su dove andare per via aerea, sbagliarono strada solo una volta, quando l'uccello scomparve improvvisamente per seguire Bakugou che si era alzato per a malapena un minuto dal suo nascondiglio per sgranchirsi le ali.

Arrivati sulla scogliera, poterono notare che non erano soli: o meglio, non c'era nessuno, ma intorno a loro si presentava una sorta di accampamento o villaggio, fatto di tende e capanne.
Erano ben costruite, con i tetti di paglia finemente intrecciati, e le tende dalla stoffa colorata e stesa con maestria.
Nonostante la presenza di numerosi fuochi accesi per tutto il villaggio, delimitati diligentemente con delle pietre, i ragazzi notarono che era completamente deserto, fatta eccezione per una strana sensazione che tutti loro si sentivano addosso.

Come se qualcosa gli stesse osservando.

O qualcuno.

Non ci fecero più di tanto caso, dopotutto non era certo la cosa di maggior conto che si presentava loro davanti.

Dopo aver perlustrato tutta la zona in cui si trovavano, si fermarono proprio al centro dell'accampamento, di fronte a quella che sembrava la tenda più grande, la cui stoffa era dipinta a mano di un colore rosso acceso e da altre decorazioni minori in viola.

-È così strano.. è ovvio che qualcuno viva qui sopra, ma il fatto che non ci sia anima viva è così maledettamente inquietante..- disse Uraraka, stringendosi a sè con le braccia- forse sono scappati da qualcosa?

-Bravi, hanno fatto bene a scappare!- sbottò improvvisamente Bakugou, che uscì titubante dal taschino dell'amico- perché se scoprissi che sono stati questi imbecilli a rendermi così giuro che...- ma non fece in tempo a finire la frase che un'ombra nera gli passo fulmineamente accanto, prendendolo per un lembo del vestitino e trascinandolo a terra.

-BRUTTO UCCELLACCIO DI MERDA, LASCIAMI ANDARE IMMEDIATAMENTE, E' POSSIBILE CHE NON POSSA NEMMENO RESPIRARE IN SANTA PACE SENZA CHE NESSUNO PROVI A BECCARMI IL CULO- cominciò ad urlare il ragazzo, mentre Tokoyami, preso da uno scatto di irrazionalità animale, cercava di tenerlo fermo per mangiarlo.

Tutti si disposero in cerchio di fronte alla scena, mentre cercavano di togliere il corvo da sopra il corpo della fatina senza farsi beccare.
Era piuttosto difficile, visto che Tokoyami aveva artigliato Kacchan al suolo e si difendeva dalle mani dei compagni di classe con il becco e le ali.

Fu in quel momento di scompiglio generale che accadde.

Da dietro le tende e alcuni cespugli vicino a loro, emersero delle ombre indistinte,  che si muovevano velocemente.

Gli heroes non se ne accorsero nemmeno: uno ad uno, alcuni anche contemporaneamente, si sentirono stringere con delle corde e i loro occhi furono subito bendati, in modo che non potessero vedere più niente e non potessero muoversi.

Deku provò a divincolarsi, ma le corde erano state legate con molta forza. Sentiva solo il gracchiare di Tokoyami e le urla acute di Bakugou, ma non riuscì a distinguere cosa stessero dicendo.

Lo stridore di una chiusura metallica, come di una gabbia, poi sentì un colpo secco dietro la nuca; e dopo il nulla.



**Angolino autricia**
Buonsalve gente! Dopo mezzo secolo di attesa, problemi dovuti alla scuola COFF rimandata COFF, ho finalmente aggiornato sta boiata di ff. 
Il capitolo è venuto ovviamente più lungo, ma spero non lo sia troppo-  anche se devo dire di aver speso più tempo dietro all'editing delle immagini, fatte anche male tra l'altro, che a scrivere il capitolo ehehe. Peccato che qua su Efp non riesca a caricarle rip. Se qualcuno sa come fare mi illumini pls. 
Beh che dire..non ho da dire niente.

Mi vergogno di me stessa.

Un saluto♡

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: ChewCekka