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Autore: GattyP    30/08/2019    3 recensioni
Severus Piton è pentito di quello che ha fatto: Voldemort ora conosce parte della profezia della Cooman e vuole uccidere Harry e i suoi genitori. Decide allora di salvare Lily senza ricorrere all'aiuto di Silente. Con l'aiuto di un gruppetto di insospettabili personaggi...
Genere: Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Mary MacDonald, Regulus Black, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 18

 

Voldemort

 

 

Non avevo praticamente il braccio sinistro, che si era gonfiato e che faceva enormemente male. Il mio corpo stava combattendo il veleno, ma il dolore era terribile.

- Da’ un’occhiata, Lily… Dovrei avere una pozione medicinale d’emergenza - dissi.

Per fortuna, tra le pozioni che avevo nel mantello, questa non si era rotta e Lily, che ormai aveva ripreso il controllo di sé stessa, me la versò nella ferita. Il dolore rimase, ma almeno non aumentò e il gonfiore rimase costante.

- Come è possibile che lei non sia morto? - mi chiese una ragazza grifondoro, un prefetto. Non c’era solo Lily… c’erano una quindicina di ragazzi e ragazzini… a cui avevo salvato la vita uccidendo il basilisco… che mi guardavano stupiti. Io, per molti di loro, ero ancora il folle braccio destro di Voldemort che, secondo la Gazzetta, commettevo delitti a destra e a manca.

- Sono parzialmente immunizzato ad alcuni tipi di veleno…. mitridatismo… dipende dagli esperimenti che ho fatto quando ero giovane - e non potei fare a meno di mandare un sorriso a Lily, che mi rimandò un piccolo sorriso, mentre si asciugava gli occhi. Per Salazar, quant’era bella quando sorrideva!

- In quel momento arrivò un patronus, da parte del professor Lumacorno: - Attenzione! Parte delle difese sono disattivate e i Mangiamorte stanno attaccando su tutti i fronti. Chi può venga ad aiutarci…

- Lily - ho detto - avvisa James e Sirius di accorrere al piano terra. Di’ anche di ordinare ai ragazzi di non uscire dalle loro case per nessun motivo. Io vado al settimo piano a cercare l’horcrux che manca. Tu rimani qui dentro, con i ragazzi…

- Neanche ci penso, Sev - mi ha detto, dopo aver avvisato, tramite patronus, il marito e Sirius Black - Andrei anch’io a combattere, ma non posso lasciarti. Non ce la faresti, da solo. Ti accompagno. E’ fondamentale che Voldemort sia di nuovo mortale, quando ce lo troveremo davanti…

- Possiamo  venire anche noi… a combattere… i maggiorenni, naturalmente… - disse la prefetto di Grifondoro che mi aveva fatto prima la domanda - Vorremmo anche …

- No. Tu e gli altri maggiorenni, prefetti o non, dovete rimanere qui, a difendere la  vostra Casa e tutti i ragazzi che vi sono dentro. Non è un compito da poco - dissi. Non volevo che morisse nessuno di loro. Erano così giovani. Coraggiosi patetici grifondoro… sempre pronti a combattere per la parte giusta… ma erano  ragazzi…

- Ma… - provò a dire la ragazza.

- E’ un ordine! - disse Lily - Hai sentito cosa ti ha detto Piton? Lui ha rischiato  la sua vita per tutti voi e il meno che potete fare è eseguire quello che dice. E’ chiaro?

- Certo, professoressa… - disse la ragazza.

Buffo. Lily non era una  professoressa, né io. E,  tecnicamente, non potevamo  dare ordini a nessuno. Ma eravamo straordinariamente autorevoli per i ragazzi, in quel momento. Si ritirarono quindi all’interno della casa.

- E barricate l’ingresso - dissi agli ultimi che ci lasciavano.

Sentimmo intanto i rumori della battaglia, più vicini. I Mangiamorte stavano penetrando nel Castello.

- Dai, andiamo, Lily - dissi. - Dammi una mano, allora, per arrivare al settimo piano…

- Aspetta, Sev… - e con la sua bacchetta tagliò uno dei denti dello schifoso mostro che era disteso sul pavimento.  Poi: - Se non sbaglio il veleno di basilisco può distruggere potenti oggetti di magia nera… me ne ha parlato Kattleburn una volta… quando parlavamo delle bestie fantastiche dell’Oceano Atlantico… e se non è un oggetto ripieno di magia nera un horcrux… L’Ardemonio è difficile da controllare…

- Bravissima, Lily… - le dissi.  Del resto, messo com’ero non sarei riuscito probabilmente ad evocare il Fuoco maledetto, e non ero mai stato bravo a controllarlo… “l’antica magione dei Black” ne era la prova. E l’ultima cosa che avrei voluto era certamente mandare a fuoco Hogwarts…

 

Strinsi i denti (avevo la febbre, il dolore del braccio era costante) e, aiutato da Lily cominciai a salire le scale. Proprio al settimo piano dovevano metterla questa stanza segreta! Alla fine riuscimmo ad arrivare  davanti all’arazzo di Barnaba il Babbeo. Pensai intensamente all’horcrux: avevamo l’impellente necessità di sapere dove fosse. E, dopo aver camminato per tre volte davanti a quell’arazzo, abbiamo visto una porta, sul muro, poco lontano.

- Entriamo, Lily - ho detto, stringendo i denti. Il dolore andava e veniva, talvolta più forte, talvolta controllabile.

Lily ha aperto la porta e siamo entrati. La Stanza era enorme, grande come una cattedrale, piena all’inverosimile  di cataste di oggetti, di ogni timpo: da vecchie cattedre e banchi, a decine di scope da quidditch, da armadi e lampadari a vestiti vecchi anche di secoli. Che diavolo era quella stanza?

- Accio horcrux - ho provato a chiamare, naturalmente senza alcun esito. Sarebbe stato troppo semplice. Beh, bisognava individuare con calma tutti gli oggetti legati alla magia nera, che è percepibile, con opportune formule. Il lavoro sarebbe stato lungo, purtroppo.

Un paio di ore dopo, finalmente, l’abbiamo trovato. Un antico diadema sopra una vecchia statua. Era straordinariamente oscuro. Era lui……

- E’ quella - ho detto a Lily - Tocca a te. Eliminalo.

- No… fallo tu, Sev… non so se riesco…

- Insieme, dai…

Sembrava che l’horcrux volesse ribellarsi alle mie parole, dato che, in quel momento, ha investito la mia mente (e probabilmente anche quella di Lily) con una serie di pensieri negativi, egoistici. Perché dovevo lottare contro l’Oscuro Signore, l’unico che poteva garantire ordine e sicurezza al Mondo Magico, che poteva cacciare i babbani dalla posizione di potere che avevano arrogantemente raggiunto, costringendo i maghi come noi a nascondersi? Chiusi la mente. Un timo dopo  la mia mano, che avvolgeva quella di Lily, affondava nel diadema…

Quel frammento d’anima urlò ancora un’ultima volta (nella nostra mente) e, un attimo dopo, tutto era finito…

- Usciamo - ho detto a Lily - Andiamo a vedere qual è la situazione e a dare una mano ai difensori…

Siamo tornati indietro e, poco dopo eravamo nel corridoio, diretti verso il piano inferiore. Ma, improvvisamente, ci hanno sbarrato la strada alcuni mangiamorte che, evidentemente, erano nel frattempo entrati nel Castello…  Io non ero al massimo (il veleno era controllato dal mio corpo, ma ero febbricitante e meno reattivo del solito) e loro erano troppi. Lily cercò di difenderci. “Per fortuna” avevano avuto ordini di non ucciderci. Poco dopo eravamo stati tutti e due schiantati.

 

Quando siamo stati reinnervati, era legato con una potente catena, che mi stringeva il collo, ad una parete… potevo fare solo pochi passi in avanti. Non avevo naturalmente la bacchetta. Anche Lily era vicino a me, anche lei legata. Davanti a noi, c’era, circondato da sei-sette Mangiamorte,   Voldemort in persona.

- Severus Piton… finalmente ti ritrovo… sei fuggito con quella puttanella della MacDonald e ora ti trovi con quest'altra puttana della Potter…

- Vaffanculo, Tom Riddle - gli ho detto. Sapevo che odiava quel nome.

Per tutta risposta, un attimo dopo,  mi ha cruciato. Il dolore era  fortissimo. Ho provato a non urlare… ma ero debole, e il braccio mi faceva ancora un male dell’inferno…

Intorno a lui i Mangiamorte guardavano attenti, senza fiatare. Lo spettacolo era anche per loro

- Dovrei farvi a pezzi per aver eliminato i miei horcrux, i miei figli… almeno in cinque pezzi… quanti sono i miei figli che tu hai ucciso, maledetto traditore…  avresti potuto essere il mio braccio destro. Ti avrei anche lasciato quella puttana, la madre del maledetto poppante che vuole competere con me… Voglio uccidere solo il bambino… ma tu mi hai tradito. Ora ucciderò te e questa puttana…    ma prima voglio il bambino… Harry Potter… colui che dovrebbe essere per me una minaccia…

Lily rabbrividiva al mio fianco. Quel mostro continuò: - Tanto sapete che, alla fine, me lo consegnerete… L’avete nascosto, dovete rivelarmi dove… e io non vi farò più soffrire, vi ucciderò all’istante… ditemelo…

Lily provò a farlo ragionare. Sapevo che sarebbe stato inutile. Lo conoscevo: era folle. Ma lei era la mamma e cercò di commuoverlo. Come se avesse una coscienza: - No, la prego. E’ un bambino buonissimo. Non è un pericolo per nessuno. Uccida me, piuttosto… Ci sono migliaia di profezie che non si sono mai avverate. Le profezie contano solo per chi ci crede. Io sono la sua mamma. Uccida me. Harry no, la prego.…

E, un attimo dopo, vidi Lily contorcersi dal dolore. Quanto lo odiavo, maledetto Voldemort E quanto odiavo quei maledetti Mangiamorte che, impassibili, guardavano, senza scomporsi, tutte le azioni malvagie che quel mostro commetteva. Ho pensato, per un attimo, che, fino a qualche settimana prima, anch’io ero uno di loro, e anch’io avevo assistito…

- Tom Riddle! - gli ho urlato - Prenditela  con me, non con una ragazza… Ho individuato io i tuoi horcrux… e li ho uccisi, uno dopo l’altro… mi imploravano di non farlo… tutti e cinque… buffone! Pensavi di essere immortale… E ho ucciso anche il tuo patetico serpente… Era un buffone, come sei un buffone te, Tom Riddle!

Cercavo di provocarlo e, in effetti, c’ero riuscito.  Sentii la cruciatus che mi colpiva. Cercai di non urlare, ma era impossibile. E, ad un certo punto, svenni.

 

Rinvenni poco dopo. Il dolore al braccio si era acutizzato. Erano giunti anche Dolohov e MacNair, che avevano portato la Spada di Grifondoro e il Cappello Parlante. Evidentemente avevano saccheggiato l’ufficio del Preside.

Il Cappello fu gettato da Voldemort per terra, davanti a lui: -  Oh, Severus Piton… ben ritornato tra noi. Peccato che potrai rimanere per poco…

E in un istante diede fuoco al cappello: - Stupido strumento di quello stupido di Godric Grifondoro! Che possa bruciare all’inferno!

Il povero cappello, che aveva smistato generazioni di maghi… anche me… ancora mi ricordavo… era ora solo un pezzo di stoffa nera e bruciata… non si era dissolto con il fuoco… evidentemente era fatto di stoffa  magica… ma probabilmente non sarebbe stato più utilizzabile… Aveva distrutto un oggetto magico di enorme valore e antichissimo, senza nessun rimorso…

Si rivolse poi a noi: - Ma prima di andarvene, traditore e puttanella, vorrete salutare un vostro amico…

E fece portare davanti a noi… Regulus! Era in catene, gettato a terra davanti a noi.

- Oh, un altro traditore… Ha cercato di contattare quegli idioti chiusi dentro le torri con quei maledetti ragazzi. Patetici: come se mi importasse di loro. Stiano chiusi come topi! Corvonero, Tassorosso e Grifondoro: feccia del mondo magico... Ma quello che è peggio di loro sono i Serpeverde traditori! Un Black! Dovevo immaginarlo, come il fratello! Pronto a tradire i suoi compagni! Ma i miei uomini l’hanno catturato e ho sondato la sua mente… non è allenata a respingere il mio potere come le vostre, e so che anche lui conosce il rifugio segreto in cui è nascosto Harry. E lui me lo dirà… la ragazza a cui tiene sarà presto mia prigioniera… una babbana! Che io gli avevo ordinato di uccidere! Lui non mi ha obbedito e l’ha nascosta, con la sua famiglia… con gli stupidi genitori babbani e la stupida sorellina babbana… Ma so dove sono: li troverò e li ucciderò tutti, in modo atroce, uno dopo l’altro… e darò per primo la sorellina ai miei uomini, dicendo di divertirsi… se non mi conduce da quello stupido bambino…

Regulus lo guardava sgomento. Voldemort aveva vinto, su tutta la linea.

- Ora vi ammazzerò, non mi servite più. Non mi servite per trovare quello stupido bambino Potter! Lo troverò grazie a Regulus. Ma è un peccato sprecarvi… Devo uccidervi in un certo modo, recitando vecchie formule, per creare un nuovo horcrux. Hai eliminato i miei horcrux, i miei figli… idiota! Ne creerò uno nuovo… e questa volta indistruttibile! Hai mai sentito parlare della Spada di Grifondoro? E’ uno dei capolavori dell’arte folletta… e non esiste nessun elemento sulla Terra che possa distruggerlo… nessuno, capito? La trasformerò in un horcrux… uccidendovi… 

Ok. Era proprio finito. Aveva vinto.

- Ma io sono misericordioso… - e liberò Lily che, cadde a terra, davanti a lui, a poca distanza dai resti del cappello - le taglierò la testa con questa spada… Una grifondoro uccisa dalla spada di Grifondoro! Che con la sua morte diventerà un horcrux…

Poi sorrise malignamente, rivolto verso di me: -  Tu però sei un Serpeverde e ti farò, con questa spada, a pezzi… non mi servi neanche per creare l’horcrux… prima ti taglierò una gamba… poi l’altra… poi il tuo braccio…

- Vaffanculo, Tom Riddle! - gli urlai - Mi fai schifo!

- Intanto vedi come uccido il tuo amore… Piton. Prima la crucio un poco, però… poi le taglierò la testa…

Lily era a terra, colpita  dalla sua maledizione, mentre lui, con la bacchetta sulla destra, si appoggiava stancamente alla  spada di Grifondoro, che teneva con la sinistra….

Ma, in un attimo, tutto cambiò. Lily, malgrado la maledizione cruciatus (era come se non sentisse niente), si alzò improvvisamente, infilò la mano dentro la stoffa annerita del magico Cappello Parlante e, tirò fuori la… Spada di Grifondoro, che contemporaneamente sparì dalla mano di Voldemort.

E con quella, in un attimo, mi liberò dalla catena e, mentre tutti i mangiamorte guardavano stupiti (non si aspettavano la reazione ed erano incapaci di capire cosa stesse succedendo), aveva troncato la testa a Rookwood e infilato la spada nel torace di Dolohov, che erano, disarmati, al suo fianco. L’unico con la bacchetta in mano era Voldemort, che subito: - Maledetta puttana! - urlò, lanciando un Avada Kedavra verso di lei.

Ma… la maledizione  rimbalzò su Lily e… colpì l’Oscuro Signore, che cadde a  terra,  come un sacco vuoto… morto! Che diavolo era successo? E tutto era avvenuto in un attimo.

Nel frattempo io e Regulus ci eravamo  gettati sui cadaveri dei caduti e, prese le loro bacchette, lanciavamo  fatture dovunque intorno a noi. I Mangiamorte fuggivano, terrorizzati dalla morte del Signore Oscuro e dalla nostra reazione.

 Lanciai le ultime maledizioni a un paio di mangiamorte che mi davano la schiena. Poi, distrutto, anche dal dolore che, dal braccio stava ora risalendo nel resto del corpo,  caddi a  terra. E svenni.

 

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- Severus Piton. Dovrei farti arrestare per tutti i reati che hai commesso! - mi disse Malocchio Moody quando aprii gli occhi.

Che brutta visione. Malocchio era più brutto del solito. Ma… stava sorridendo! Inquietante!

Ero in una stanza di ospedale… Il San Mungo, evidentemente. E, al mio fianco, mi teneva la mano Mary.

Ero morto e quello era l’Aldilà? Un letto d’ospedale e… Malocchio? Riaprii gli occhi. Ora ero  circondato da forse venti persone e tutte sorridevano felici. Sentivo le parole di un’infermiera che diceva a tutti di uscire, ma nessuno le badava.

- Sono contento che tu sia vivo, Piton - mi ha detto Regulus - Sei stato bravissimo, con quei due ultimi horcrux…

- Sì, Piton, sei stato dannatamente in gamba… Mi dispiace non averti capito prima - diceva il fratello. Toh, c’era anche Lupin che sorrideva. E, vicino a lui, Marlene…

Cercai anche… sì, c’era anche lei. Piangeva ai piedi del mio letto. E vicino a lei c’era Potter, che teneva in braccio il piccolo Harry. Che stringeva nella mano ancora una delle mie costruzioni. Chissà cosa ci trovava quel bambino in quel pezzo di legno...

- Lily… come hai fatto? Ho sognato? Voldemort è morto? - chiesi.

- Maledizione di rimbalzo - rispose Malocchio, al posto suo - E Lily non poteva essere colpita dalle maledizioni di Voldemort, né dalla Cruciatus, né dall’Avada Kedavra, come non potevano essere colpiti tutti i ragazzi Grifondoro… perché tu sei morto per loro… cioè, non sei morto, per fortuna, ma sei andato volontariamente verso la morte, ed è come se l’avessi fatto. Hai garantito loro una  potente protezione contro Voldemort, che aveva ordinato al basilisco di uccidere… Almeno credo… E’ magia antica, molto potente… E’ un po’ che ci pensiamo, ma dovrebbe essere questa la risposta.

- Sì, Sev… - disse Lily - ho solo finto di soffrire quando mi colpiva con la Cruciatus… ma non sentivo niente. E allora ho pensato che con la Spada di Grifondoro… Sapevo che dal Cappello si può estrarre…

- Oh, è finalmente rinvenuto, il nostro eroe! - sentii dire a questo punto. Toh, c’era anche il primo ministro, Cornelius Gambot, quel pallone gonfiato.

 - Complimenti, Piton! - mi diceva - Naturalmente ho subito fatto cancellare la condanna nei suoi confronti, quando ho saputo del suo eccezionale valore… e di quella della signorina MacDonald! Un’indagine indipendente valuterà anche l’operato del  giudice Crouch… forse non è stato scrupoloso nel processo come avrebbe dovuto… E ho proposto per lei e per la signorina MacDonald, come per tutti gli insegnanti presenti ad Hogwarts, e per Regulus Black, Sirius Black, James Potter e Remus Lupin l’Ordine di Merlino - prima classe…

Avrei voluto mandare quell’ipocrita a quel paese, ma ero troppo sopraffatto dalle emozioni. Era finita. Era tutto finito.

Intanto il ministro continuava a cianciare: - Naturalmente l’ordine verrà attribuito, alla memoria,  anche al preside Silente e alla prof.ssa McGranitt… Posso fare qualcosa per lei, Piton?

Mary mi teneva ancora la mano. Le sorrisi. Non mi importava delle onorificenze. Volevo solo riposarmi, ora che sapevo che tutto era finito. E che Lily era salva ed era felice, insieme al piccolo Harry e al marito.. Toh che buffo, c’era un albero di Natale nella mia camera…

- Ma… che giorno è oggi? - chiesi.  

- Il 24 dicembre - rispose Mary  - Domani è Natale… il più bel Natale della mia vita…della nostra vita

- Il veleno del basilisco… - chiesi

- Sei fuori pericolo,  dicono i medici - eri in buona parte immunizzato. Sei forse l’unico che è stato morso da un basilisco e può raccontarlo. Ma i medici ti hanno tenuto in stato di animazione sospesa per tutto questo tempo per eliminare le tossine dal tuo corpo

- Intanto fuori la stampa sta facendo un putiferio - disse James Potter - Ti hanno trasformato in un  eroe. Tu e Mary, ma anche Lily e Regulus, siete gli eroi del Mondo Magico… il magico quartetto che ha sconfitto il più malvagio mago oscuro di tutti i tempi. La Skeeter sta già sbavando per intervistarti…

Naturalmente, a quel punto, entrarono i dottori e cacciarono tutti, primo ministro compreso. E così mi trovai in balia di dottori ed infermiere (per altro molto gentili… ero l’eroe del mondo magico!) per il resto della giornata. A parte Mary, che rimase al mio fianco, stringendomi la mano, per tutta la giornata. E’ una brava ragazza. Ne sono sempre più convinto.

La sera poi, entrarono… Lily e James.

- Sev, dobbiamo parlarti - mi disse Lily.

Mary ha fatto per alzarsi, ma Lily le ha detto che doveva sentire anche lei. Cosa volevano  dirmi? Io non avrei detto niente a James, naturalmente, lei lo sapeva.

- James sa tutto. Gliel’ho detto io - mi disse Lily - Mi sembrava più corretto. Tu non c’entri, naturalmente. Sei stato sempre innamorato di me, e io sono venuta, praticamente, sotto le tue lenzuola. Non avresti potuto resistere, neanche volendo. E anch’io c’entro solo parzialmente… dato che ero sotto influsso della pozione che mi aveva fatto bere Silente…

Guardai James. Era serio, ma non ostile. - Tutto bene, Severus, l’ho accettato… - mi ha detto - All’inizio ho fatto qualche fatica a capire la situazione, ma ora è tutto a posto. E dobbiamo pensare al piccolo… o alla piccola… Se tu vuoi dargli il tuo cognome, per me va bene… altrimenti sarà un Potter a tutti gli effetti…

Piccolo? Piccola? Che stava dicendo?

- Sono incinta, Sev. L’ho scoperto da poco. Già ne avevo parlato a James e sapevo che c’era questa possibilità. Sono incinta di te - mi ha detto Lily. E poi: - E questo bambino lo voglio… Gli vorremo bene… Se tu non te la senti, James e io gli daremo tutto l’amore di cui ha bisogno… ma non ti vogliamo tener fuori… Era giusto che lo sapessi…

Ho guardato Mary che sorrideva. Sapeva tutto, evidentemente, e assentiva. Era anche commossa.

Ed ero commosso anch’io: un bambino, figlio mio e di Lily, che non avrebbe fatto gli errori del padre (almeno speravo), perché gli avrei voluto  bene, tanto bene… un’amica preziosa, Lily, che era anche la madre di mio figlio, e suo marito, che (lo dicevo a denti stretti) non era il peggiore degli uomini, come sempre avevo creduto… e Mary, che sentivo ormai come parte della mia vita, che non avrei potuto lasciare più, neanche volendolo… Sono veramente un uomo fortunato… Tutto  si era sistemato perfettamente.

 

F I N E

 

 

Grazie a tutti, ragazzi, per avermi accompagnato in questa mia veloce avventura, nato un po' per caso, in cui mi sono divertito tantissimo. Un grosso abbraccio a chi ha preferito, seguito, ricordato la storia e soprattutto a chi, con i suoi commenti, mi ha aiutato in questi due mesi. Alla prossima! S.

   
 
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