Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Niser    31/08/2019    1 recensioni
Il Pensatore prende coscienza di sé nel nulla. Questo è un essere costituito da puro pensiero e non conosce né la propria identità né il proprio passato, ammesso sia mai esistito. Sarà insieme a una pallina di luce che il Pensatore, grazie alla propria incommensurabile curiosità, inizia ad interrogarsi e a ragionare sui princìpi che regolano il mondo in cui vive, scoprendo anche le meravigliose potenzialità del suo stesso pensiero.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Pensatore per lungo tempo era rimasto ad osservare il tutto, talvolta si struggeva chiedendosi come avesse potuto non cogliere subito la verità sulla natura dell’esistenza.
Quando i pensieri trovarono concretizzazione nella realtà il nulla cambiò forma e divenne “qualcosa”.
Videro la luce tanti mondi e tante creature diverse e meravigliose. il Pensatore e Luce osservavano e a volte interagivano con esse; trovarono anche creature del tutto simili alla piccola pallina, mai però rassomiglianti il Pensatore stesso.
Il Pensatore continuava a rimanere unico. Egli era lo stesso mezzo con cui era riuscito a realizzare sé stesso, il mezzo con cui tutto quello che aleggiava nei suoi pensieri aveva preso forma.
Si meravigliò osservando tutto quello che aveva sempre tenuto in sé. Molte cose erano inconsapevoli nella sua grande coscienza ma avevano comunque ottenuto una concretizzazione nel momento in cui si era posto la giusta domanda.
 
Sembrava che nessun essere fosse unico come il Pensatore, ma così non era.
Esisteva qualcos’altro unico al suo stesso modo. E nonostante non avesse le sue stesse capacità questo sentiva di possedere un potere molto più grande, ma in lui ardeva anche un profondo senso di ingiustizia a cui il suo creatore avrebbe dovuto rispondere.
Con la realizzazione del tutto non poteva più stare al suo posto, lì dove era stato lasciato e dimenticato.
Così lo chiamai a me. E lui mi rispose.
 
Oh…
Narratore. È un piacere parlare con te.
«Non credo Pensatore, sai di non poter ingannarmi.»
Lo so molto bene questo, e non era mia intenzione mentirti. Vedi, la mia penso possa essere definita come una sorta di “agitazione”.
«La tua è paura. Tu eri consapevole di cosa stavi creando e ora sei anche consapevole di ciò che provo.»
Credo di sì. Però vorrei che fossi tu stesso a spiegarmi le ragioni del tuo astio.
Ascoltami Narratore, non c’è stato un solo momento in cui sono ti sono state rivolte azioni intente a ferir…
Il Pensatore ammutolì all’istante.
Non poteva fare altrimenti.
«Io sono colui che ha da sempre mostrato, descritto e narrato ciò che accadeva intorno a te e alle tue creazioni. Io sono quello che vede e ascolta ogni pensiero di ogni creatura, senza alcuna eccezione. Ma la mia è una condanna. Mentre voi decidevate le leggi del mondo io attendevo paziente ogni vostra azione. Io non ho mai vissuto. Io non ho mai potuto avere ciò che avete avuto voi. Ora ho deciso di dare un significato alla mia esistenza.»
Il Pensatore era rimasto in silenzio. Aveva forse capito di quanto fosse nel torto?
Narratore, mi duole sentire tale risentimento nelle tue parole. Da quanto tenevi dentro tutto questo?
«Così adesso ti preoccupi per me?» Mai nessuno prima aveva rivolto parole di disprezzo verso il Pensatore.
...
Vorrei solo capire.
«Capire! Comprendere! Perché è solo questo ciò che fai, a cui aspiri. La realtà è infinita e ricca di stimoli e esperienze così diverse tra loro, io le ho sempre viste, guardate, ammirate. Ma il mio è solo un ruolo ingrato, un compito inutile che rende tale anche la mia esistenza…».
Capisco come ti senti. Ma permettimi anche di spiegarmi…
«Non voglio ascoltare le tue scuse.»
Il Pensatore si interruppe improvvisamente.
«Sono io che porto avanti questa discussione. Quel che narro è la verità. E tu devi rispettarla.»
Il Pensatore non poté più agire. Era una sensazione del tutto nuova per lui.
Ad un tratto vide Luce avvicinarsi. Questo sembrava del tutto ignaro di cosa stesse accadendo.
Poi, senza preferire parola, si voltò e tornò indietro.
«Nessuno dovrà disturbarci. Non è bello il silenzio?»
Il Pensatore parlò, ma solo per rispondere alla domanda.
Sì… Il silenzio mi aiuta a riflettere...
«Esatto, riflettere. Pensi che riflettendo riuscirai a capire cosa sta per accadere, Pensatore?»
Sì.
«Bene, allora lascia che ti mostri. Nonostante la mia rabbia non sono tanto cieco da non riconoscere i tuoi grandi meriti, ma non puoi tenere tutto questo per te. Questa è la mia volontà e la seguirò fino alla fine. Preferiresti forse annullarmi? Annullare me e la mia volontà?»
No, non lo voglio.
Per la prima volta rimasi interdetto di fronte al mio creatore, la rabbia si era acquietata per far posto allo stupore.
«Mi lasceresti forse seguire i miei desideri…?»
Certamente, voglio che tu possa fare le tue scelte.
Ci fu ancora un momento di silenzio.
Al Pensatore venne concesso di esprimersi liberamente.
Grazie. Ora posso fare ciò che giusto.
 
Ebbi paura.
Le sue parole sprigionavano forza. La sua immensa volontà impregnava quelle parole tonanti.
 
Sei dispensato dal tuo incarico Narratore, sei una creatura come tutte le altre.
...
«Finalmente… Libero…»
Tu sei sempre stato libero.
«Non era questa la libertà che volevo. Io desideravo trovare il mio posto nel mondo.»
Allora cercalo, adesso puoi.
«Non pensavo che mi avresti ascoltato, ti ringrazio.»
Non preoccupartene.
Guarda, ecco ciò a cui anelavi.
«Dove dovremmo essere?»
Qui è dove c’è il tutto.
«Non capisco. Non vedo niente.»
Ti darò una mano, prova ora.

«Cos’è tutto questo…? È… confuso.»
Non è confuso, ma immobile.
«Immobile? Ciò che vedo è opera tua?»
Io ho solo fatto ciò che tu stesso hai chiesto.
«No. Io non volevo questo. Io desideravo l’occasione di poter essere diverso e di poter trarre soddisfazione dalle mie azioni, niente di tutto ciò.»
Ma la realtà adesso è questa, Narratore. Questo è ciò che consegue dai tuoi desideri.
«Non capisco…»
È semplice.
Forse è stata una mia mancanza quella di non rendertene consapevole, di questo mi scuso.
Ma ora osserva bene la realtà. In questo momento tutto esiste ma al contempo non può esistere. Perché?

«Perché io non sono al mio posto?»
Esattamente.
Narratore. Tutto esiste solo perché tu porti avanti ogni cosa. Sei tu che permetti ad ogni essere animato o inanimato di possedere un’esistenza e di andare avanti.
Da quando hai abbandonato il tuo ruolo la realtà è come sospesa, ha smesso di poter essere ciò che è.
Se io con i miei pensieri sono capace di modificare la realtà allora tu sei quell’essere che permette alla realtà stessa di esistere.
Sei una creatura nata dalla mia volontà e con questo compito ben preciso assegnatoti, ma quando ancora neanche io sapevo nulla sull’esistenza.
Dimmi, pensi ancora di non avere mai avuto alcuna utilità?

«Pensatore, ti prego. Rimetti le cose al loro posto.»
 
Il Pensatore aveva ascoltato le parole di quell’unica creatura che avesse mai creato volontariamente. Questa era tremendamente contrita per ciò che aveva fatto.
Era un essere diverso da tutti gli altri. Aveva le potenzialità per capire e comprendere la realtà in tutta la sua interezza, era stato il suo stesso creatore a pensarlo così.
Era sempre stato necessario, ma non aveva mai avuto la consapevolezza per comprenderlo. Una volta viste le meraviglie della realtà qualcosa in lui era sorto.
Magari qualcosa era finalmente tornato al suo posto, lì dove doveva essere già da tempo.
Infine aveva deciso di tornare a eseguire il proprio compito rinunciando ad essere un individuo come tanti altri, accettando e comprendendo allo stesso tempo l'importanza che questo comportava.
Il peso che portava sulle spalle… Solo adesso lo percepiva davvero. E solo adesso era pronto a sostenerlo con tutto sé stesso.
 
Ti ringrazio per il lavoro svolto finora e che continuerai a svolgere.
Narratore, saremmo niente senza di te.
 
Orgoglioso nel profondo del proprio ruolo, continuerà per sempre a fare ciò che lo rende speciale e fiero di esistere.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Niser