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Autore: Cinderella90    01/09/2019    3 recensioni
«Sei forse impazzito?»
«Niente affatto, Hyuga. Ho semplicemente più esperienza di te con la stampa scandalistica e con i paparazzi. Stai pur certa che quel paparazzo non se ne andrà fino a quando non sarà riuscito a immortalarti con la sua macchina fotografica.» continuò Sasuke, mentre con la coda dell’occhio vide il fotografo pronto a scattare delle immagini. «A te la scelta. Puoi lasciare che la gente ti consideri come la povera donna abbandonata dall’amato, oppure che che mi veda mentre ti bacio. Con una fotografia del genere chiunque inizierà a pensare che io sia sempre stato il tuo amante.»
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La zona riservata alla stampa e alle riviste era delimitata da una corda bianca che divideva buona parte dell’atrio, non lontano dalla sala da ballo dove erano stati esposti i vari oggetti dell’asta.
Mantenendo la promessa che aveva fatto all’ufficio delle pubbliche relazioni, nonché a suo fratello Itachi, Sasuke si presentò davanti ai giornalisti facendo del suo meglio per apparire quantomeno soddisfatto dall’organizzazione della festa. Affermò velocemente che avrebbe concesso delle brevi interviste per la stampa, quindi posò per alcune fotografie e rispose a domande di routine riguardanti il lavoro.
 
«Signor Uchiha, il comitato ci ha detto che lei ha donato l’oggetto più prezioso da mettere all’asta. Posso chiederle quanto vale la scultura?» domandò con tono professionale il giornalista.
 
«Dipende per chi.» ribatté prontamente lui con tono sarcastico. Personalmente aveva sempre pensato che quella scultura mettesse angoscia al solo sguardo, l’aveva acquistata a un prezzo decisamente stracciato e ora valeva una fortuna.
 
«Quanto è valutata al giorno d’oggi?»
 
«A quanto pare quell’ammasso di bronzo al giorno d’oggi vale su un milione di dollari.»
 
«Diamine, lei è davvero un uomo generoso!»
 
«Lo vada a dire all’ufficio imposte, ne sarò più che felice.» rispose con ironia prima di allontanarsi dall’area a loro dedicata.
 
Dopo un rapido giro nella sala, l'Uchiha si fermò vicino all’ingresso dove a quanto pare scoppiò un battibecco tra un fotografo e due guardie armate, addette alla sicurezza. «Le ho detto che nessun fotografo o giornalista può entrare dopo le sette, l’ingresso è consentito solamente agli ospiti.»
 
«Lei non sa con chi ha a che fare, sono dell’Enquirer!» spiegò il fotografo con tono strafottente. «Non mi interessa un fico secco dell’asta, ho solo bisogno di una foto di Hinata Hyuga, che in questo momento è proprio da qualche parte in quella sala!» affermò con tono basso, cercando di non farsi sentire dalla folla di ospiti.
 
Comprendendo la sgradevole condizione in cui si trovava Hinata, Sasuke provò per lei un misto di simpatia, stupore e ammirazione. Dopo averla vista in televisione sapeva che ormai era una donna fatta e finita ma lui la ricordava ancora come un’ingenua ragazzina, seduta a gambe incrociate di fronte a un tavolo, intenta ad ascoltare con attenzione qualunque cosa lui stesse raccontando.
 
Dal suo punto d’osservazione all’interno della sala, Sasuke guardava minuziosamente la folla senza ammettere a se stesso di stare cercando proprio lei, Hinata…e poi la vide: ferma accanto alla propria, a meno di una decina di metri da lui.
 
Dopo lo choc del primo momento, si sentì incredibilmente sollevato e ammirato, mentre il suo sguarda vagava sulla figura della  “povera Hinata Hyuga”. Invece della pallida creatura che aveva temuto di incontrare, Hinata Hyuga conservava il portamento regale che da sempre la contraddistingueva. Fasciata da un abito interamente in seta, color blu notte, che le aderiva perfettamente al seno pieno e alla vita sottile, ella si muoveva con sicurezza attraverso la sala, diretta verso uno dei tanti balconcini, completamente indifferente al clamore e alla confusione che regnava sovrana attorno alla sua figura: in quel momento appariva come una giovane donna dai tratti delicati, il naso piccolo e gli occhi chiari luminosi sotto le ciglia nere. Aveva un colorito più vivace rispetto all’adolescenza ma i capelli erano rimasti identici a come li ricordava: splendenti e con un tenue riflesso blu. Una meravigliosa collana di diamanti e zaffiri, dal taglio a dir poco impeccabile, adornava il suo collo niveo: un accessorio perfetto per quell’abito.
 
Sasuke rimase all’ombra, nascosto dietro a una colonna, ad ammirare la sua bellezza, molto più incuriosito da quella sua personalità che la faceva spiccare così distintamente rispetto agli altri. Quella giovane ninfa stava ascoltando con attenzione le parole di un uomom forse Kiba Inuzuka. Quando egli si allontanò, l'Uchiha uscì dal suo nascondiglio e si ritrovò a desiderare che Hinata guardasse nella sua direzione. Voleva che lo sguardo della giovane donna si posasse sul suo e che gli rivolgesse uno di quei timidi sorrisi che ancora custodiva nel cuore.

Voleva tutto questo e lo voleva subito.
 
Non poteva escludere che lo avrebbe trattato con disprezzo come avevano fatto solo poco prima gli Haruno ma per qualche strana ragione era sicuro che non sarebbe andata così. Fino a quel momento tornare a Konoha, da vincitore, gli era sembrato assurdo e per questo gli sembrava a dir poco folle il suo desiderio che Hinata lo notasse quella sera.
 
Le porte della sala da ballo vennero spalancate e la folla sembrò spostarsi in modo compatto, rovinandogli la visuale.
Non voleva che la donna scomparisse tra la folla senza prima averle parlato in privato, così si diresse velocemente da lei ma venne fermato dall’ondata di gente che si muoveva nella direzione opposta: verso la sala da ballo. Quando finalmente superò l’ultimo ostacolo umano che si frapponeva tra lui e la donna rimanevano solo una ventina di persone e una di queste stava parlando con Hinata: Sakura Haruno.
 
Sasuke si fermò di colpo e si mise in disparte, quindi si portò il bicchiere alle labbra, sperando che l’Haruno se ne andasse il più in fretta possibile. Non voleva che il suo primo incontro con Hinata andasse male.
 
L’Haruno voleva accompagnarla all’interno della sala, ma lei scosse gentilmente il capo. «Vai pure avanti, voglio prima prendere una boccata d’aria fresca.»
 
«Ti aspetto, non c’è problema.»
 
«Sakura, ti prego.» le disse Hinata con tono gentile. «Ho solo bisogno di stare da sola per qualche minuto.»
 
«D’accordo, se è questo che vuoi.» disse l’Haruno con aria delusa. «Cerca di non metterci molto.» aggiunse, prima di avviarsi verso la propria famiglia.
 
Hinata annuì distrattamente con il capo e si voltò, dirigendosi velocemente verso una porta con la scritta “EXIT” a caratteri cubitali.
  
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