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Autore: Ghil    04/09/2019    1 recensioni
Raccolta di storie autoconclusive aventi per protagonisti personaggi del gioco Dolce Flirt.
Non hanno temi o caratteristiche comuni, prima di ciascuna ne saranno specificati i dettagli.
'Invincibili' verrà usata come scatola utile per l'ordine.
-Ghil
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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rating: verde

genere: Slice of Life, comico

personaggi: Lysandro, Candy

coppie: het

avvertimenti: /

prompt: doccia

conteggio: 579

data di scrittura: 28.08.2019

Dancing In The Mirror, Singing In The Shower

Lysandro cantava sempre.

Canticchiava tra le labbra mentre leggeva, seguiva le parole con la bocca quando ascoltava la musica, fischiettava piano se per troppo tempo non parlavamo quando andavamo a fare una passeggiata e tamburellava il tavolo con le dita quando eravamo seduti a mangiare: nella sua testa c’era sempre musica.

Una volta aveva cercato di descrivermi quella costante melodia paragonandola al rumore di sottofondo nei negozi, solo che era creato dal suo inconscio e spesso era più forte dei rumori esterni. Io lo prendevo in giro chiedendogli dove fosse il bottone per spegnere la radio.

Vivendo con lui, però, mi ero accorta di una cosa: ironicamente, non cantava sotto la doccia. Quando l’acqua si accendeva non sentivo più quella costante vibrazione che avevo imparato ad associare al piacere di stare con lui.

Avevo deciso di stuzzicarlo un po’ appena ne avessi avuta l’occasione. Ovvero appena fosse uscito dal bagno.

« Come mai non canti sotto la doccia? »

L’avevo preso di sorpresa. Era evidente dall’arco accentuato delle sue sopracciglia decolorate, dagli occhi aperti, la bocca socchiusa e le guance che cominciavano a prendere un colore rosa bellissimo.

Vedendolo, il mio ghigno si ampliò, pregustando una bella scenetta e un altro motivo per stuzzicare il mio fidanzato. Lui, per tutta risposta, si voltò e prese a frizionarsi i capelli con l’asciugamano e andò verso la nostra camera, per vestirsi.

« Io non canto sotto la doccia, vero. Io canto davanti allo specchio e poi, sotto la doccia… ballo. »

Immaginandomi la scena, i miei occhi si illuminarono di meraviglia e aspettativa: non l’avevo mai visto ballare disinvolto. Un’idea si formò nella mia mente.

Lysandro, in allerta a causa del mio silenzio prolungato, si voltò e lesse sul mio volto che non pensavo meraviglie a suo vantaggio e aprì la bocca per cercare di evitare il peggio, ma lo anticipai.

« Oh, sì, invece » Feci, consapevole dei miei occhi luccicanti.

« Ti prego » Tentò un passo verso di me.

« Oh, tanto non te ne ricorderai e non noterai nemmeno la videocamera. »

Lysandro chiuse gli occhi e una mano arrivò al suo viso, massaggiando la fronte in un segno di pensieri fastidiosi. In quel momento mi ricordò fortemente Nathaniel e capii di aver esagerato.

Mi avvicinai e posi una mano sulla sua spalla.

« Non lo farò. »

Lui mi guardò sorpreso: non era solito che io desistessi dai miei propositi e da quel gesto capì, Lysandro, che lui era più importante per me della mera soddisfazione di curiosità.

Sorrise con un’espressione che diceva: questa volta l’hai scampata per un soffio. Un appunto bonario, rispetto a quanto sapevo che era in grado di farmi sentire in colpa.

Sorrisi consapevole in risposta e, mentre mi avvicinavo per prendere il mio bacio di ricompensa, lui – traditore, mi fece il solletico.

Un urlo di sorpresa e terrore mi uscì dalle labbra prima che potessi fermarlo e scappai fuori dalla stanza, chiudendo la porta dietro di me.

« La videocamera sarà lì quando ormai non te ne ricorderai più » urlai alla porta.

In risposta ebbi solo la sua risata. Sbuffai – forse un po’ divertita – e stavo andando via quando sentii che la sua costante melodia era ricominciata. E capii.

Aveva accettato il mio sacrificio e aveva fatto in modo di non rifiutarlo per non offendermi, ma mi aveva permesso comunque di fare come volevo.

Forse davvero non avrei messo la videocamera: sarei entrata di soppiatto in bagno.

  
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