Anime & Manga > Mo Dao Zu Shi
Segui la storia  |       
Autore: Sarah_lilith    17/09/2019    2 recensioni
E se una fan di Mo Dao Zu Shi si ritrovasse catapultata nel novel, trovandosi davanti alla possibilità di conoscere e vivere con i suoi personaggi preferiti?
E se si accorgesse di essere lì per una ragione, di essere capitata non in un punto imprecisato, in cui i fatti sono ancora in corso, ma quando tutta la trama si è svolta e la storia procede lenta verso un "vissero felici e contenti"?
E se scoprisse di dover dare il lieto fine a personaggi che non l'hanno avuto, o rendere giustizia e ridare dignità a persone che non l'hanno ricevuta?
- - -
Un nuovo nemico si avvicina e la storia decide di prendere vita per proteggere se stessa e i suoi protagonisti, richiamando un'eroina da un'altro mondo, perché nessuno potrebbe mai eguagliare la sua forza di spirito nel cercare di salvare i personaggi che ama.
Non che lei sia d'accordo...
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Jiang Wanyin/Jiang Cheng, Jin Ling/Jin Rulan, Lan XiChen/Lan Huan, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Trovarsi con le mani nella borsa di una signora

 

 

Quando ripresi nuovamente conoscenza, mi lasciai sfuggire un gemito di sconforto. Svenire per due volte di seguito nello stesso giorno non sembrava incoraggiante, per di più la testa iniziava a farmi male anche dal lato sinistro, segno che cadendo l’avevo nuovamente sbattuta al suolo.

Mi presi del tempo per aprire gli occhi, cercando nel mentre di ricollegare gli ultimi avvenimenti: se il mal di testa persisteva, voleva dire che quello che era accaduto non era stato un sogno. Non sapevo se esserne entusiasta o assolutamente terrorizzata. 

Forse un misto delle due.

Quando finalmente raccolsi abbastanza coraggio per aprire le palpebre, mi trovai davanti un viso. Un paio labbra rosse e carnose erano aperte in un sorriso gioioso, illuminando il volto delicato e decisamente attraente di un uomo che non avevo mai visto prima, ma che mi ricordava terribilmente qualcuno che avrei dovuto riconoscere. 

Gli occhi scuri, di un grigio vivo e lucente, mi tolsero ogni dubbio.

Se prima mi ero trovata faccia a faccia con il leggendario Generale Fantasma, ora potevo senza sforzo contare le ciglia al celebre Patriarca di Yiling. Favoloso. 

Se continuavo a questo ritmo, a fine giornata mi sarei trovata a fare le treccine a Lan QiRen.

Quello che avevo constatato essere Wei WuXian mi fece l’occhiolino e ridacchiò divertito vedendomi sbattere le palpebre perplessa. Prese fiato e parlò con voce chiara e cristallina.

-Guardate ragazzi, la vostra Shijie 1 si è ripresa- con questa sua affermazione il mio risveglio venne notato da tutti i presenti, e ben presto mi trovai circondata da una folla di persone che sembravano volersi sincerare delle mie condizioni fisiche.

-Si si, sono a posto, gente. Datemi aria- dissi, sventolando una mano come ad allontanare delle mosche, alzandomi a sedere. 

Notai varie cose in pochi istanti: prima di tutto ero stata spostata. Mi trovavo distesa su un mantello scuro, consumato alle estremità, anche se relativamente pulito. Attorno a me non c’era più una fitta boscaglia, ma una serie di colline verdeggianti che circondavano un monte talmente alto da toccare le nuvole bianche che ricoprivano il cielo.

Secondo fattore, non meno importante: qualcuno aveva ripulito e bendato i tagli che mi ero fatta alle mani strisciando sulle pietre del sentiero. 

Terzo, avevo i capelli talmente arruffati da rischiare di mangiarli ogni volta che aprivo bocca, cosa che sarebbe stata molto frequente, dato che mi ero appena ritrovata nel mio novel preferito.

Mi scostai delle ciocche castane dalla fronte con uno sbuffo e decisi di legarli. Almeno avrei affrontato la discussione “sono finita in un mondo fantasy” con un’acconciatura comoda.

Quando mi girai per afferrare la borsa e cercare uno dei molteplici elastici che conteneva, mi accorsi che non era più al mio fianco. Probabilmente l’avevano recuperata mentre mi portavano via dal bosco, ma ora dove l’avevano messa? 

-Dov’è la mia roba?- chiesi sgarbatamente, infastidita dal fatto che qualcuno toccasse le mie cose. Poi cercai di ragionare a mente lucida e non cadere nel panico -Mi servirebbero le mie cose, grazie- riprovai. Ottenni il silenzio.

Alzai lo sguardo per capire il perché di quella reazione, e notai solo in quel momento che oltre a Jin Ling, Lan SiZhui, Lan JingYi, Wen Ning e Wei WuXian, al nostro gruppo si era aggiunto l’immancabile Lan Zhan. Lo riconobbi a colpo d’occhio, senza bisogno di presentazioni o altro.

Era bianco come un fiocco di neve, sia di carnagione che di vestiario. La pelle liscia e levigata sembrava scolpita nell’alabastro tanto era perfetta, e il viso simmetrico e ben definito lo facevano apparire come l’uomo più bello che io avessi mai visto. Le iridi, poi, erano qualcosa di mai immaginato prima. Se nel donghua mi sembrava straordinario che avesse gli occhi dorati, ora quelle pozze d’ambra mi fecero venire i brividi.

La veste larga ed elegante era la ciliegia sulla torta. La tonalità azzurra dei decori e della sottoveste non facevano altro che mettere in risalto i capelli scuri, tenuti magistralmente lontani dal viso armonioso dal nastro frontale della scuola di Lan.

Guardando i suoi capelli morbidi, mi tornò in mente che i miei erano ancora bisognosi di essere legati. Mi ripresi dal momentaneo shock che mi aveva paralizzato per qualche istante, mentre ammiravo uno dei miei personaggi preferiti prendere vita davanti ai mie occhi. 

Volsi lo sguardo intorno a me, alla ricerca della mia borsa, rifornita di tutto ciò di cui avevo bisogno nelle situazioni più disparate. Quando finalmente la trovai, vidi che non solo era aperta, ma che qualcuno ci stava frugando dentro. 

Wen Ning si accorse di essere fissato e si voltò verso di me con un’espressione spaurita. Lasciò cadere le mie cose come se si fosse scottato.

-Che cavolo stavi facendo con le mani nella mia borsa?- gli inveii contro, saltando in piedi con una velocità che non sapevo di possedere e avvicinandomi a lui con le mani sui fianchi -Ti sembra il caso di frugare nella mia roba mentre sono svenuta?- urlai.

Il Generale Fantasma parve rimpicciolirsi sotto le mie accuse, abbassando la testa ancor più del solito, nonostante restasse comunque molto più alto di me, e scusandosi con un balbettio sconnesso -Io n-non… era per sapere se voi… mia signora, mi d-dispiace- provò a rantolare tenendo gli occhi fissi sulle mie scarpe -Wei Gongzi mi ha chiesto di capire chi siete e v-voi… la borsa, insomma…- si bloccò. Sembrò per un’attimo indeciso, poi si lanciò a terra inchinandosi ai miei pedi con le mani sotto il viso.

Lo fissai sconcertata, cercando di capire quanto fosse sincero. Riflettendo però sul personaggio e su come era stato descritto per tutto il novel, capii che in effetti si stava prostrando con buone intenzioni, quindi passai oltre la faccenda.

-Alzati, dai. Ho detto alzati- quando obbedì gli afferrai una ciocca di capelli e la tirai fino a portare il suo viso alla mia altezza -Chiariamo una cosa: tu non tocchi la mia roba e io non ti sfascio la faccia a suon di sberle, siamo intesi?- in quel momento, mentre annuiva servizievole, notai che non indossava più il suo mantello.

Un lampo mi illuminò la mente come un fulmine che squarcia la notte durante una tempesta. Nel caos del mio cervello quasi ottenebrato completamente dal panico derivato dalla situazione, capii che non aveva il mantello perché io c’ero stata appoggiata sopra fino a quel momento.

Oh, povera me.

Lo aveva steso al suolo prima che chiunque mi trasportasse mi adagiasse a terra, evitandomi il contatto con l’erba bagnata. Anzi, considerato la statura dei ragazzi che erano con lui quand’ero svenuta, con tutta probabilità mi aveva portata in braccio per l’intero tragitto. 

Nonostante sapessi che non provava freddo o stanchezza, mi commossi un pochino.

-Scusa, è che sono nervosa- dissi controvoglia, mentre lo lasciavo andare e gli riaggiustavo i capelli dietro le orecchie, in un gesto affettuoso che non mi apparteneva.

Aveva ragione Elisa, quella pazza della mia migliore amica: Wen Ning era decisamente il più pericoloso di tutti, nessuno poteva resistere alla sua tenerezza. 

Allontanandomi da lui, afferrai la borsa da terra, frugando per un po’ fino a trovare un elastico viola ed il mio telefono, ancora acceso e fortunatamente carico. Lo guardai sbuffando e lo rimisi via.

Figurati se c’è campo, dato che siamo nella Cina antica.

Mentre mi legavo i capelli notai degli sguardi perplessi su di me. Wei WuXian sembrava compiaciuto del mio comportamento di poco prima, Lan Zhan era inespressivo come al solito, anche se sembrava guardingo, e gli altri non cercavano neppure di nascondere lo sconcerto.

Mi voltai verso il gruppo e cercai le parole giuste -Mh, grazie per avermi medicata, anche se non sarebbe servito se lo zombie qui presente non fosse spuntato dal nulla facendomi venire un crepacuore- incrociai le braccia al petto e assunsi nuovamente un’espressione severa.

Loro mi guardarono con interesse, cercando di capire cosa volessi fare ora che mi ero ripresa. L’unico che ancora rivolgeva lo sguardo da un’altra parte era Wen Ning, intento a fissare un formicaio al bordo della strada, evitando lo sguardo di tutti. 

Devo averlo spaventato, poverino.

-Possiamo sapere il vostro nome, Giovane Signora?- domandò Lan SiZhui con aria candida, facendo un passo avanti per salutarmi nuovamente in modo formale. Seguito a ruota dai due compagni di studi, si inchinò brevemente e mi sorrise, deciso a rimediare alla pessima figura iniziale con dell’esagerata cortesia.

Posai per un momento lo sguardo sui due adulti del gruppo, scoprendo che anche Wei WuXian si stava prodigando in un saluto, anche se più sciolto, mentre Lan Zhan si limitava a farmi cenno col capo. 

Snob dei miei stivali, pensai, prima di ridere di me stessa. Non si comportava così perché si sentiva superiore, ma ora potevo capire perché Su She si era tanto adirato con lui. 

Sembrava davvero un principino altezzoso.

-Mi chiamo Cristina- dissi, continuando a sogghignare tra me e me per l’assurdo pensiero di Lan WangJi vestito come una principessa Disney, in un’immagine molto simile a una Cenerentola con più muscoli o una Biancaneve sotto steroidi.

Il mio pubblico reagì con delle espressioni confuse e qualche sguardo incerto, mentre decidevano se espormi le loro perplessità o meno. Dopo qualche attimo, Wei Ying non riuscì più a trattenersi.

-Scusate, il vostro nome è davvero Christi Na? Perché non ho mai sentito una famiglia di cultori con un cognome simile… Christi, no, non mi viene niente- si picchiettò l’indice sul mento, socchiudendo gli occhi e ripercorrendo la sua memoria in fatto di Clan, evidentemente. Gli altri parvero dello stesso parere; io invece mi misi a ridere.

-Cielo, hai sbagliato su tutta la linea- alzai il dito indice -Primo: cosa ti fa pensare che io sia una Cultrice? Secondo: Cristina è il mio nome proprio, il mio cognome è Nobili e non ho nomi pubblici- alzando anche il terzo dito, mi divertii ancora di più alla vista delle loro espressioni completamente disorientate -Terzo: cosa ti fa credere che dovrei dirti il mio VERO nome?- scossi la testa e osservai Lan WangJi, l’unico ad essere rimasto impassibile al mio discorso, come era ovvio che facesse.

Il famoso Hanguang-Jun si avvicinò leggermente, inclinando il capo e sollevando una mano, come per invitarmi a prenderla, cosa che non feci. Non parve infastidito, ma le sue dita tremolarono mentre mormorava qualcosa.

-Guó wài 2- disse, rivolgendosi agli altri senza darmi le spalle, visto che per qualcuno del Clan Lan era maleducazione parlare rivolgendo la schiena all’interessato.

Wei WuXian sussultò e sorrise raggiante, anche se in parte sconvolto, mentre gli altri si guardarono confusi e interessati, come se si trovassero davanti ad un fenomeno inspiegabile ma molto atteso.

Mi spazientii subito.

-Ehi, non sono un fenomeno da baraccone! Che cazzo sta succedendo?- gli schiaffeggiai via la mano che mi stava davanti al viso e lo guardai con astio, soppesando le conseguenze dell’eventualità in cui gli tiravo un pugno e scappavo.

Poche chance, inutile negare.

Lan Zhan non si scompose davanti al mio maleducato comportamento, ma volse l’attenzione a Wei Ying, che fece qualche passo avanti e allargò le braccia. Con un ghigno a dir poco inquietante, iniziò a spiegare.

-A quanto pare venite da un’altro mondo, Shimei 3- si scostò i capelli dal viso con un gesto distratto, la mano che gli superava le spalle e sollevava le ciocche scure con fluidità ed eleganza -E ora ci direte cosa ci fate qui- proseguì, severo.

La sua voce melodica si era andata a inasprirsi con l’accumularsi delle parole, quasi si fosse reso conto di dover apparire più minaccioso, davanti ad una sconosciuta caduta da un’altro universo, con tutta probabilità. 

Al suo tono vibrante, Wei Ning si mise sull’attenti e i ragazzi stettero all’erta, mentre io mi rendevo conto del casino nel quale ero finita.

Cazzo, sono fottuta.

 

 

 

 

ANGOLINO D’AUTRICE
1. Shijie: vuole dire “sorella marziale” e si usa per le donne appartenenti alla stessa famiglia ma di età maggiore di chi parla (questo appellativo lo usava, ad esempio, Wei Ying per sua sorella Jiang YanLi) Wei WuXian lo usa per prendere in giro i ragazzi… sarebbe l’equivalente odierno di “oh, la vostra amichetta si è svegliata
2. Guó wài: (國外) vuole dire “straniero/a”
3. Shimei: vuole dire “sorella marziale”, ma sta volta lo usa direttamente qualcuno con più anni della persona a cui è rivolto, prima era da parte di qualcuno più giovane, perché Wei WuXian stava scimmiottando Jin Ling e Lan SiZhui


Ciao a tutti, scusate l’enorme ritardo, ma avevo altra roba da scrivere. Non è una scusa, ma imploro pietà.
Cristina, Elisa, Deb, ragazze del gruppo Whatsapp (Yiling Girls) e Facebook (Mo Dao Zu Shi Ita) questo capitolo, e anche questa storia, sono per voi. Sappiate che quest’epopea diventerà più lunga e più intensa ad ogni aggiornamento, quindi preparatevi.
Sono davvero stanca, in questi giorni, ma sono riuscita a correggere sto capitolo e ad aggiornare. Mi sa che a parte per “Scrivimi ancora”, gli aggiornamenti dovranno aspettare, per queste 2 settimane.
Tra poco parto per il Belgio, a mala pena riuscirò a scrivere, figuriamoci a postare. Starò via poco, non preoccupatevi. Cercherò anche di farmi ispirare, dato che QUALCUNO, non faccio nomi (coff off Cristina) vuole una Omegaverse AU…
Vabbè, che assillanti che siete, amorini mie.
Ditemi se ci sono errori, che magari qualcosina mi è sfuggito :)

Baci a tutti, Sarah_lilith

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Mo Dao Zu Shi / Vai alla pagina dell'autore: Sarah_lilith