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Autore: BubbyDae    18/09/2019    1 recensioni
Prese l'ascensore e salì, salì... Il rudere di metallo si bloccò tra il quarto ed il quinto piano. Dopo qualche rumore non proprio rassicurante, iniziò a precipitare...
Urlò.
Raprì gli occhi ed era di fronte al suo appartamento.
Notò qualcuno alle sue spalle che la sorreggeva; e poco prima di vedere parte di quel corpo volatilizzarsi, si aggrappò con forza al suo braccio.
Sul pianerottolo del quinto piano di fronte all'appartamento 43 rimaneva solo una busta della spesa.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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«Scusate, ma anche voi siete di origini orientali, no?! S-suho, giusto? Hai vissuto all'estero per non saperlo?», chiese la ragazza.

Intanto, estraneo a tutto, immerso nel suo piccolo mondo Jongin ripeteva: «Yun-Shin, Yun-Shin....» a bassa voce come un mantra.

Suho ne approfittò per scappare dalla domanda della ragazza e richiamò la sua attenzione «Kai, Kai...», sbuffò e di colpo urlò, «KAI!»
«Si! Ci sono!», alzandosi di scatto, agitato.
«Sei divertente!», disse Yun-Shin ridendo e facendolo arrossire. «Beh, quindi? Hai vissuto all'estero?».
«E' una storia lunga», rispose con tono evasivo e si rivolse a Lay, «Preparati».

Quest'ultimo si alzò, si avvicinò a YunShin la quale non capiva cosa stesse per succedere e le posò una mano sulla guancia come ad accarezzarla.

Si addormentò.

 


* Pianerottolo, 5° piano, Residenza studentesca *
 

Che mal di testa... Diamine.

 

YunShin aprì gli occhi. Di fronte a lei c'era la porta del suo appartamento, prese la busta della spesa ed entrò.

Non si era accorta che l'ascensore in fondo al pianerottolo era fuori servizio e delle strisce segnaletiche gialle ne sbarravano l'accesso. Durante la sua assenza, il palazzo venne invaso da tecnici e vigili del fuoco intenti ad effettuare rilevamenti e a riportare la situazione allo stato naturale.
Fortunatamente non c'era nessuno al suo interno. Non ci si spiega ancora come i cavi siano stati recisi così di netto, come se qualcuno li avesse tagliati. Nessuna inchiesta era stata aperta in quanto il palazzo era datato e con esso anche l'ascensore. In breve tempo gli studenti ed il personale se ne sarebbero dimenticati.

«Cavolo! Sono già le undici e un quarto! Quanto sono stata in giro?! La lezione è già iniziata!», se ne accorse quando, chiuso lo sportello del frigorifero, il suo sguardo si posò sull'orologio alla sua destra sopra la porta.

Decise di andare comunque in università. Per la lezione persa non c'era da preoccuparsi, si sarebbe fatta passare gli appunti dai suoi compagni di corso.

Ora la potete vedere camminare nell'area pedonale che porta agli edifici più lontani del campus.

 

Ora la potete vedere camminare nell'area pedonale che porta agli edifici più lontani del campus       




Ancora non capisco perché quel dannato ascensore si sia rotto.
Quei nastri non c'erano quando stavo entrando in casa. Tra l'altro l'avevo usato per salire, no?!
Sono stata in casa solo mezz'ora. Che si sia bloccato dopo che sono entrata in casa? No, impossibile... Non ho sentito nessun allarme.

 


Qualcosa le venne in mente...

*urla*

*lei nell'ascensore*

«La spesa!»

Un flashback. Forse.

 

Cos'è questo mal di testa improvviso?!
Mi ricordo di esser salita in ascensore! Ma allora come cavolo è possibile?! Che magari sia il ricordo di ieri e oggi ho fatto le scale senza accorgermene?!

*ride*

Ho davvero la testa tra le nuvole ultimamente.

 


 

 

* Il giorno dopo in università *
 

Entrò nell'edificio principale e si diresse nell'auletta del Comitato Orientamento Matricole.
 

«Hey, Yun! Come va?», chiese una ragazza appena riemersa da una pila di fogli, fogliettini e cartellette.
«Abbastanza bene. Ultimamente ho la testa fra le nuvole!», rispose alla collega ridendo.
«Ah senti... È arrivata questa lettera per te», gli porse una lettera nera e dopo essersi tuffata nuovamente nei documenti aggiunse, «Ah e... c'è un ragazzo che ha chiesto un incontro per le 12 in caffetteria. Puoi andarci?».

YunShin accettò. Mise la lettera, la cartellina con le informazioni del ragazzo e qualche brochure del campus nello zaino e si incamminò verso il bar.

Erano le 11.30, ci avrebbe messo dieci minuti a raggiungere la sala mensa e avrebbe avuto anche il tempo di pranzare.





 

*

 

Questa faccia mi è familiare. È anche molto carino!

 

 È anche molto carino!



Allora...
Questa bellissima matricola è: << Byun Baekhyun, 23 anni. Iscritto al corso di psicologia. "Vorrei aiutare le persone a sorridere". >>
Che carino~
YunShin ricomponiti! Sii professionale!
 


Dopo esser arrivata in caffetteria e aver preso un panino mozzarella, prosciutto e pomodori, si sedette ad uno dei tavolini. Mentre si gustava il suo pranzo, nel caos più totale di studenti affamati, i suoi occhietti guizzavano da una testa all'altra in cerca della matricola.

Eccolo lì, goffo ed impaurito, che si addentra nella fitta folla per conquistare il pranzo. Poco dopo lo si vede sbucare fuori con aria trionfante ed una piadina delle dimensioni della sua faccia nelle mani. YunShin non ha smesso tutto il tempo di fissarlo e sorridere. Si alzò e agitando le braccia riuscì a catturare l'attenzione di quel bel faccino.

«Ciao, scusa il ritardo. Sono Baekhyun, piacere», dice lui timidamente.
«Io sono YunShin, piacere mio. Nessun ritardo, sono arrivata in anticipo per pranzare»
«Ti dispiace se ne approfitto», disse lui indicando il suo bottino.
«Fai pure, ci mancherebbe altro! Nutriti, ragazzo».
«Ti ringrazio».
«Intanto che tu mangi, apri bene le orecchie. Faccio parte del comitato di orientamento matricole e oggi risponderò a tutte le tue domande. Di solito chi chiede aiuto lo fa per esser sicuro della scelta, per ricevere supporto in questo nuovo mondo e per tante altre ragioni. Starò con te per un paio d'ore massimo perché dopo ho lezione. Mi parlerai un po' di te, io ti parlerò dell'Università e vedremo se avrai bisogno di altri incontri. Questo è il mio ID su Telegram. Puoi contattarmi lì».

 

Lei continuò a parlare per una ventina di minuti spiegando del Regolamento, delle lezioni, l'organizzazione dell'Università e tante altre cose burocratiche. Il ragazzo continuava a masticare voracemente e ad ogni pausa della sua tutor annuiva con così tanta convinzione che qualche pezzetto di insalata scappava dalle sue fauci e finiva sul tovagliolo poggiato sul tavolo.

«Fin qui tutto chiaro?»,
«Shi. Duho hiaao!», boffonchiò lui con la piadina in bocca.
«Perfetto. Appena finisci di mangiare l'ultimo boccone sono a disposizione per le tue domande», sorridendo.
Ingoiato l'ultimo pezzo di pomodoro, la matricola chiese: «YunShin, ti senti al sicuro qui?».

 
   
 
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