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Autore: Basiileia90    18/09/2019    4 recensioni
La mia storia è la continuazione dell’anime o meglio, tre anni dopo quel momento. Abel e Arthur sono tornati in Australia, Georgie invece ha deciso di rimanere a Londra col padre. Adesso però è tempo di rivedersi... che cosa succederà tra i fratelli? Abel e Georgie avranno modo di conoscersi (nuovamente) e stare insieme ?
Questa è la mia prima fanfic e spero davvero che possa soddisfare le aspettative di tutti!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abel Butman, Arthur Butman, Georgie Gerald, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per un attimo era come se fossero tornati indietro nel tempo: loro tre, un’altalena e tanta complicità. I tre “fratelli” si erano riuniti nella serra della residenza Gerald, che era diventata nel frattempo il giardino di Georgie, la quale aveva fatto in modo che vi fosse costruita un’altalena.  I Buttman si erano finalmente decisi a raccontare tutto a Georgie circa la questione di Maria. Forse poteva essere d’aiuto al povera Arthur, che stava ormai impazzendo…

“Beh, tante volte mi sono chiesta quale fosse la reale condizione di Maria. Subito dopo la vostra partenza, ero solita passare del tempo con lei: anche se le nostre famiglie si sono rovinate l’un l’altra, Maria non aveva di certo nessuna colpa e nulla c’entrava con i loschi affari del padre e del fratello…. Sapessi Arthur, quanto mi ha parlato di te! Potrei giurare sulla cosa più cara che ho quanto quella ragazza sia innamorata di te.”
“E poi?! Perché poi non l’hai più vista?”
“Beh poi sono arrivati i parenti…. E l’hanno presa in affido. Per qualche settimana abbiamo continuato a frequentarci ma poi le visite sono diminuite sempre più… Dicevano che a Maria non facesse bene frequentare la casa di quelli che erano i carnefici della sua famiglia, hanno parlato di una brutta depressione. Inutile dirvi che questa motivazione mi sembra abbastanza futile… piuttosto credo che i parenti che la ospitano abbiano qualcosa contro di noi, anche se per parentele lontane, il sangue dei Damgering scorre nelle loro vene….”
“Georgie io voglio fare qualcosa… anche tu pensi che ci sia qualcosa sotto! Ti prego aiutami ad arrivare da lei” la pregò Arthur
“Oh Arthur, fratello caro. Sapessi quante volte ho provato nei mesi seguenti a chiedere un incontro con Maria, ma mi è sempre stato negato… inoltre mio padre sembra quasi arreso, come se non potesse farci nulla; penso che papà si senta in colpa- se possiamo dire così- per il fatto che Maria ora sia sola, senza quella che nonostante tutto era la sua famiglia. Anche lui quando era stato deportato in Australia è stato strappato all’affetto dei suoi cari e aveva odiato chi aveva permesso tutto ciò. Forse per lui non sarebbe così strano se Maria ci odiasse.”
“Ma Maria non ci odia, lo hai detto tu che è innamorata di me, te lo ha detto, lo hai percepito tu stessa!!” iniziò a singhiozzare disperatamente.

Abel, che aveva seguito il dialogo degli altri due in silenzio si pronunciò con quella che si rivelò essere la soluzione: “Probabilmente se l’invito provenisse da Georgie, Maria non avrebbe mai il permesso. Ma se invece fosse qualcun altro a farlo.. ad esempio qualche altra giovane dell’altà società, magari in occasione di un tè…”
Georgie, ammirando fieramente Abel rispose “ Ma certo!! Ottima idea! I parenti di Maria la lasceranno andare di sicuro, perché questi incontri sono occasioni preziose per farle fare una sorta di nuovo debutto in società dopo quanto successo. Infatti, dopo un tale scandalo è raro che i componenti della famiglia coinvolta vengano invitati ai vari banchetti”
“Vedrai Arthur, ce la faremo”
L’obiettivo di Arthur era diventato anche di Abel e Georgie. Dopo tanto tempo i tre tornavano a guardare nella stessa direzione, com’era ai tempi dell’infanzia.

Georgie parlò dell’idea del tè a una sua coetanea, Lady Aurore, una giovane aristocratica vitale, amante delle feste che accettò con molto piacere di organizzare l’evento nella sua dimora. 
Dopo una settimana esatta, il salone di Lady Aurore si riempì di un folla di dame, dagli abiti variopinti e finemente lavorati: Georgie riconobbe alcune delle creazioni sue e di Emma e venna subito investita di complimenti per la sua bravura.

“Ehi Georgie…. Una vocina imbarazzata sussurrò 
“Maria!! Sono così elice che tu sia venuta!!”
“Georgie cara…. Che bello non sei arrabbiata con me…. Scusami, fosse per me accetterei sempre i tuoi inviti ma sai… non è così semplice. Gli zii non mi fanno mancare nulla ma… devo essere molto ubbidiente. Sono loro che decidono per me adesso…”
“ Non devi giustificarti, ho perfettamente inteso le reali motivazioni dei “tuoi” rifiuti. Sono felice che tu non soffra di questa depressione di cui tutti parlano….”
“Beh Georgie, poco ci manca. Sto impazzendo…”
“Maria, questo tè l’ho indirettamente organizzato io, Sicuramente per vederti ma c’è una ragione in più….”
Maria la guardò con i suoi grandi occhi luminosi, che forse luminosi non lo erano più. Erano occhi di chi ha versato molte lacrime, nonostante una luce, seppur debole, un’ultima fiamma di vita. Di speranza.
“Seguimi”
Prendendola per un braccio, Georgie correndo la condusse verso il balcone, dal quale le due si affacciarono.
Guardando verso il basso Maria ebbe un sussulto “….. Arthur!!!!”
   
 
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