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Autore: Vals Fanwriter    30/07/2009    7 recensioni
- “Pensi che sia il momento di spiegarmi cosa è successo?”
Lui ci pensò su.
“Tu cos’hai capito?” chiese il Malandrino.
Lei fece finta di pensare alla risposta da dare.
“Mmh… Che siete quattro masochisti!” -

Lily scopre il segreto di Lupin. Dedico questa fic ad AikoSenoo.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Dreaming the Marauders'
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Full Moon

 

 

‹‹ ’Cause this is thriller, thriller night

There ain’t no second chance against the thing with forty eyes

You know it’s thriller, thriller night

You’re fighting to survive inside a killer, thriller tonight ››

(Thriller – Michael Jackson)

 

Capitolo 3

 

I giorni passarono e, per la precisione, giunsero i primi di Dicembre. Ormai Lily non si avvicinava più al suo amico Severus e teneva a debita distanza l’argomento. Nessuno dei Malandrini riuscì mai a scoprire, in quei giorni che erano trascorsi dalla discussione tra Piton e Lily fino al giorno attuale, che cosa si erano detti. La curiosità era tanta e visto che il più interessato all’argomento era James, fu scelto lui stesso tra i quattro come soldato da mandare in avanscoperta. In caso di fallimento avrebbero provato con il loro asso nella manica: Remus. Sapevano che Lily non gli avrebbe mai negato una risposta soddisfacente, dato che lo considerava una persona ammirevole e priva di secondi fini.

Fu così che quella mattina, in un’ora di spacco, che la giovane Grifoncina aveva pensato di utilizzare per fare un veloce ripasso della materia della prossima lezione, James entrò sicuro di sé in Sala Comune, dopo che aveva fatto un salto nelle cucine del castello per sgraffignare qualcosa da mangiare. Era incredibile come fosse capace, tutte le mattine, di svegliarsi tardi e saltare puntualmente la colazione e la prima ora di lezione.

Lily in quel momento sedeva sulla solita poltrona, leggendo il libro di Trasfigurazione. James si avvicinò e ricadde pesantemente sul divano, sedendosi in modo scomposto. La fissò per qualche istante interminabile, finché lei non si decise ad alzare lo sguardo, corrucciando la fronte e appoggiando il libro sulle ginocchia.

“Che c’è, Potter?” gli domandò esasperata, mentre le sue guance si tingevano leggermente di rosso.

Lui aspettò prima di parlare, rimuginando sul miglior modo con il quale poteva formulare la frase.

“Ecco … E’ da un po’ di giorni che mi chiedo come mai te e Mocciosus non parlate più. Continuate ad ignorarvi a vicenda. Come mai?” disse il ragazzo, fingendo disinteresse.

Lily rimase in silenzio a fissarlo. Lo sguardo di lui era molto intenso e da esso traspariva tutta la sua curiosità. Ormai non c’era più bisogno di nasconderlo. Lei e Severus

“… Abbiamo litigato.”

Nel dirlo il tono della ragazza era colmo di amarezza. Non avrebbe mai voluto rompere con il suo migliore amico, il suo primo vero migliore amico.

“Che cosa ti ha fatto?” chiese James, il tono di disinteresse era totalmente svanito.

“Nulla.” rispose subito lei, con la voce incerta.

Il ragazzo prese a scrutarla con un sopracciglio inarcato. Non era stata convincente.

“Nulla?” fece lui.

Non c’è più bisogno di nasconderlo. – si ripeté lei in mente – Le cose tra me e Sev non torneranno più come prima.

“Non voleva che mi avvicinassi a te e ai tuoi amici.” rivelò lei con un sospiro.

James ricevette quelle parole con un’ondata di rabbia improvvisa, che decise di mantenere occultata, fino a che le rivelazioni della ragazza non avessero toccato il fondo.

“E …” aggiunse lei e quel monosillabo sembrò suscitare ancora più interesse nel suo interlocutore “…  ha detto di amarmi.”

A quell’ultima frase Lily diventò rossa dall’imbarazzo – il suo viso non era più distinguibile dai suoi capelli – mentre a James venne la pelle d’oca dal ribrezzo. Mocciosus che si dichiarava non gli sembrava affatto uno spettacolo piacevole, soprattutto se la ragazza in questione era la sua Lily.

“Ah …” si limitò a dire James, rivolgendo lo sguardo alla moquette rossa.

Lily lo guardò sorpresa. La sua reazione era stata troppo semplicistica.

“E’ tutto quello che hai da dire?” gli chiese Lily, un pochino innervosita dal suo comportamento.

“Cosa dovrei dire!? Evviva gli sposi?” ribatté lui, con un tono un po’ isterico, alzando lo sguardo su di lei.

Lily arrossì nuovamente.

“Ma quali sposi!?!?” gli urlò lei, alzandosi in piedi e lasciando cadere il suo libro a terra, poi assunse un tono imbarazzato e sussurrò “Io … L’ho respinto … Ovviamente …”

James si sentì sollevato e abbozzò un sorriso.

Pe … Perché ridi?” balbettò Lily, imbronciata.

“Perché sono felice!” rispose lui automaticamente, allargando il sorriso.

Lily, abbagliata dalla meravigliosa bellezza del ragazzo, si lasciò cadere sulla poltrona. Le guance le bollivano. Le piaceva un sacco il suo sorriso.

“Che hai?” le chiese lui preoccupato, alzandosi dal divano ed avvicinandosi a lei.

Ora che le era ancora più vicino, Lily sentiva che il suo cuore non avrebbe retto.

“Sei tutta rossa.” notò lui, mettendole una mano sulla guancia, ma la ritrasse subito “Sei bollente! Non avrai mica la febbre?”

“No, no! Sto bene!!” disse lei, riprendendo un po’ il normale colorito.

Lui si allontanò da lei.

“James.” lo chiamò lei – per la prima volta col suo nome – al che lui si illuminò.

“Sì?” fece lui, incoraggiandola a proseguire.

“Chiedimi di uscire con te!!” gli ordinò lei, alzando lo sguardo e inchiodandolo agli occhi del ragazzo.

“Cosa?” fece lui, scioccato dalla richiesta della Grifoncina.

“Ti piaccio, no!? Allora, chiedimi di uscire con te!!” si impuntò lei.

James non sapeva cosa fare. Era forse una trappola? Senza che volesse si sentì arrossire. Non gli era mai successo. Insomma, erano le ragazze ad arrossire di fronte a lui e mai lui stesso. Cominciò a farfugliare cose senza senso.

AaahEhmm … Vuoi … Ehmm … Uscire …?”

“Potter, sii serio!!!” lo rimproverò lei, con le guance ancora un po’ accaldate.

Sentiva che era la cosa giusta da fare. Potter non aveva mai cercato di nasconderle i suoi sentimenti. Era sempre stato schietto. Si meritava questa chance. Certo, questo non era proprio il modo giusto per iniziare a frequentarlo, ma almeno era un inizio. Okay, però era una scena assurda! Sperò vivamente che non ci fosse nessuno nei paraggi, in particolare sperò che gli altri Malandrini non si fossero organizzati per origliare.

“Va bene …” rispose lui, prendendo un bel respiro e assumendo uno sguardo serio “Vuoi uscire con me, Lily?”

Sul viso concentrato di lei si dipinse un sorriso adorabile.

“Certo!” gli rispose.

Sirius guardò il suo migliore amico con un sopracciglio inarcato e un espressione incredula. Ciò che James gli aveva raccontato era veramente troppo strambo.

“E così ti ha chiesto di uscire …” disse Felpato – la frase sembrava quasi una domanda, piuttosto che una conclusione.

“No, non mi ha chiesto di uscire!” negò James “Mi ha chiesto di chiederle di uscire!” ci tenne a precisare.

Peter adesso lo guardava con gli occhi spalancati e la bocca leggermente aperta, Sirius era ancora più scioccato, mentre Remus rimuginava sulla frase appena pronunciata con una mano sul mento.

“Ecco perché Ramoso è stupido! Si è innamorato di una pazza!” concluse Sirius.

“Secondo me Lily non è pazza.” espose Remus “Forse vuole una dimostrazione dei sentimenti di James.”

“Tendi sempre a normalizzare tutto, Lunastorta!” gli disse Felpato, quasi fosse un rimprovero “Quella è pazza davvero.”

James assunse un’espressione imbronciata, poco contento che la sua Lily fosse considerata una pazza, poi decise di fare finta di niente e continuò a partecipare alla conversazione.

“Secondo voi cosa dovrei fare?” chiese loro Ramoso.

“Mollarla!” sbottò Sirius convinto.

“Uscire con lei!” gli suggerì Remus, allo stesso tempo.

“Non mi aiutate se fate così.” disse James afflitto e indeciso su chi stare ad ascoltare “Tu che mi dici, Peter?”

Peter spalancò ancora di più gli occhi, sentendosi chiamato in causa.

“Concordo con Rem.” si limitò a dire quest’ultimo, annuendo.

“Dovresti uscire con lei e farle capire che ci tieni veramente a stabilire un rapporto, se non romantico, almeno di amicizia.” riprese a dire Remus “Del resto, alla fin fine, sei stato tu ad invitarla. Non puoi darle un bidone.”

“Ma lei mi ha invitato ad invitarla!!” protestò James, incespicando nella sua stessa frase.

“Però ha ragione Rem su questo.” annunciò Sirius “Non puoi tirarti indietro.”

“Sai, quanto hai aspettato questo momento!” continuò il lupacchiotto.

“Okay, okay, ho capito. Farò del mio meglio!” disse James, mentre pensava che avrebbe dovuto fare attenzione allorquando sarebbe uscito con Lily.

Del resto, erano capaci di litigare in ogni occasione …

                Sabato 21 Dicembre: Sala Comune dei Grifondoro. Tre dei nostri Malandrini si stavano organizzando per l’uscita libera a Hogsmeade, o per meglio dire per l’appuntamento di James e Lily.

                “Allora …” cominciò Sirius, schiarendosi la gola “… io e Peter seguiremo i piccioncini trasformandoci in animali. Per te va bene, Rem?”

                Remus sospirò.

                “Sì, va bene. Anche se penso sia meglio lasciarli da soli.” disse.

                “Non ti preoccupare, Rem! Io e Codaliscia saremo praticamente dei fantasmi!” lo rassicurò Felpato, con un pollice in su.

                “Speriamo.” sospirò di nuovo il lupacchiotto “Io farò un salto per i negozi. Mi raccomando, non combinate pasticci.”

                Sirius abbozzò un grande sorriso.

                “Signorsì!” gli rispose sogghignando.

                “Guai a voi se scopro qualcosa.” li minacciò Remus “Mi affido al tuo buon senso, Peter.”

                “Okay!” rispose quest’ultimo serio.

                “Andiamo!” esclamò Sirius eccitato.

                I tre quindi oltrepassarono il buco del ritratto, diretti in cortile.

 

James era immobile al fianco di Lily. La sciarpa che teneva avvolta al collo impediva che la ragazza notasse il rossore sulle sue guance.

“Sei sicura di voler passare la giornata con me?” domandò lui per l’ennesima volta durante quella mattinata invernale.

“Sì! Quante volte devo ripetertelo!” gli disse lei, guardandolo in faccia.

Con la coda dell’occhio vide che i Serpeverde stavano uscendo dal castello. Il suo sguardo ricadde su Piton, ma lo distolse subito.

“Andiamo, ragazzi.” esclamò la professoressa McGranitt, con un gesto della mano, per incitare i ragazzi a camminare.

Lily afferrò la mano di James con la sua.

“Andiamo.” gli ordinò, quasi trascinandolo.

“Okay, ma non correre.” la pregò lui.

Lo sguardo di Piton era incollato ai due, con un misto di tristezza e di disgusto. Lily aveva scelto il suo peggior nemico.

                Era ormai passata una mezz’ora da quando erano giunti nel villaggio di Hogsmeade. Avevano continuato a camminare in silenzio, finché James non aveva proposto di entrare ai Tre Manici di Scopa. L’appuntamento non stava procedendo per niente bene.

                “Due burrobirre!” ordinò James al commesso, che tornò subito al bancone per accontentare i suoi piccoli clienti.

                James prese a guardare Lily, che si stava fissando le mani.

                “Comunque …” cominciò a dirle imbronciato “Se non avevi più voglia di uscire, potevi dirlo. Non mi sarei offeso.”

                Lily si sentì chiamata in causa e alzò lo sguardo verso il suo interlocutore.

                “No. Io voglio uscire con te. Non mi sono pentita di avertelo chiesto.” disse subito lei “Anzi, scusami, se sono così …  così morta oggi.”

                “Vuoi parlarne?” le chiese lui serio come non lo era mai stato.

                “Lascia stare. Ho visto Sev stamani e mi sono rovinata la giornata.” disse lei sospirando.

                Le due burrobirre arrivarono e James accennò un “grazie” al commesso, che stava già andando via.

                “Ti prometto che ti farò divertire oggi!” le annunciò, con un piccolo sorriso.

                Gra … Grazie, James.” incespicò lei, con le guance più rosee.

                Il sorriso di lui si allargò, mentre Lily ne abbozzava uno timido.

                “E’ un piacere vederti sorridere, principessa.” le disse lui, dolcemente.

               

                Dopo che ebbero bevuto le burrobirre, pagarono il conto e uscirono dal Pub. James teneva stretta la mano di Lily nella sua. D’improvviso si mise a correre.

                “Dove andiamo?” chiese Lily, col fiatone.

                “Alla Stamberga!” rispose lui, senza fermarsi.

                Il sorriso di un bambino che sta per comprare un nuovo giocattolo era dipinto sul suo viso. Lily sorrise a sua volta. Stava bene … con lui. In pochi minuti arrivarono alla Stamberga Strillante. Lily si appoggiò con una mano alla recinzione che circondava la casupola, per riprendere fiato. Prese a fissare il luogo che la circondava affascinata.

                “Non l’avevi mai vista da vicino?” le domandò James.

                Lei scosse la testa lentamente.

                “Dicono che sia il luogo più infestato di spiriti della Gran Bretagna.” sussurrò senza distogliere gli occhi dalla casupola.

                “Più che altro …” cominciò James con un ghigno “E’ il luogo più infestato di Malandrini della Gran Bretagna.”

                Lily iniziò a ridere di gusto.

                “E’ vero!” disse tenendosi la pancia tra le mani.

                Lui le porse una mano, con uno sguardo che esprimeva dolcezza.

                “Sei mai salita in groppa ad un cervo?” le domandò.

                “Veramente non ho mai neanche cavalcato un cavallo.” ammise lei.

                “Ti va di provare?” la incitò lui.

                “Okay.”

                Pochi secondi dopo James era un cervo. Lily si sedette con cautela sul suo dorso e questo prese a camminare lentamente.

                “Non sono pesante?” chiese lei.

                Il cervo si limitò a voltare la testa verso di lei e a scrutarla con la coda degli occhi. Lily sorrise. Aveva degli occhi così belli. Appoggiò la testa sul suo collo delicatamente.

                Che pelo morbido … - pensò, chiudendo gli occhi.

                “Sarà meglio che scenda. Non voglio romperti la spina dorsale.” disse lei ridendo.

                Ramoso si diede una spinta con le zampe anteriori, alzandosi su quelle posteriori per farla cadere dalla sua groppa. Lily cadde di schiena sulla neve gelida e, poco dopo, si ritrovò il viso di James a pochi centimetri dal suo naso.

                “Ti sei divertita?” le chiese, con il suo sguardo da malandrino.

                “Sì …” rispose lei, mentre i suoi occhi diventavano lucidi.

                “Ma che fai? Piangi?” chiese lui, mentre lei gli cingeva il collo con le braccia e lo avvicinava a sé.

                “Grazie …” gli sussurrò lei all’orecchio.

                “Beh, prego …” fece lui, ridendo.

                Tenendola tra le sue braccia, lui la mise a sedere. Lily si asciugò gli occhi e quando li aprì, vide che qualcosa di piccolo stava volando sopra la sua testa.

                “Cos’è?” domandò più a sé stessa che a James.

                Anche James alzò lo sguardo. Il piccolo oggetto che svolazzava non era altro che … vischio. Lily prese a fissare James con disappunto.

                “Non sono stato io.” si difese lui, mentre uno squittio gli giungeva alle orecchie.

                Abbassò lo sguardo e notò che ad un metro da lui stava un piccolo topolino. Anche Lily lo vide.

                “Che schifo! Un topo!!” urlò aggrappandosi a James.

                Quest’ultimo guardò in lontananza e vide un cane nero che li guardava scodinzolando. In bocca aveva una bacchetta.

                “Sir …” disse lui, riconoscendolo.

                “Mandalo via, ti prego.” lo pregò lei, riferendosi al topo.

La ragazza strinse più forte a sé il Malandrino.

                “Ma è Peter.” disse lui, come se fosse ovvio.

                “Mi … Mi … Minus!?” fece lei, guardando il topo con la coda dell’occhio.

                “Sciò, sciò! Peter, vai via!” ordinò James con un gesto della mano, al che il topo andò verso il cane e gli saltò in testa.

                La presa di Lily sembrò allentarsi.

                “Sono stati i tuoi amici?” chiese lei, guardando imbronciata il vischio che stava sopra di lei.

                “Già, che facciamo?” domandò James, mentre Lily arrossiva.

                “Beh, do … dovremmo ba … baciarci. E’ una tra … tradizione.” rispose lei.

                “Vuoi davvero che ci baciamo?” chiese ancora lui.

                Lei lo fissò intensamente. James le piaceva. Non c’erano dubbi. Le piaceva la gentilezza e la dolcezza che mostrava nei suoi confronti. Non dubitò sul da farsi. Avvicinò il  viso del ragazzo al suo, prendendolo tra le mani, e le loro labbra si congiunsero in modo perfetto. Quando si staccarono entrambi erano rossi in viso.

                “James Potter, tu mi piaci.” sussurrò lei, a pochi centimetri dalle labbra di lui.

                Il ragazzo inarcò così tanto le sopracciglia che quasi non raggiunsero la radice dei capelli.

                “Dici sul serio?” le chiese, incredulo come un bambino, la cui madre decide di compragli il giocattolo che aveva desiderato da tanto tempo.

                Lily annuì impercettibilmente, mentre il ragazzo allargava le braccia per avvolgerla nel suo calore. Si può dire forse che la vera storia ebbe inizio proprio da qui …

FINE

 •  •  •  •  •  • 

 

ANGOLINO DELL’AUTRICE

Salve!! Avete visto che finale del cavolo … (Buuu! ndTutti) Io però mi sono divertita molto a scriverlo. Ho scritto quest’ultimo capitolo ascoltando una canzone stupenda di continuo – “Crush” di David Archuleta – quindi è come se il cap fosse uscito fuori direttamente da quella canzone.

Vorrei passare ai ringraziamenti – non vedo l’ora di leggere i vostri giudizi sul finale di questa fic (Buuu! ndTutti).

Grazie a coloro che hanno recensito la fic: AikoSenoo (sono contenta che ti piaccia. Ce l’ho messa tutta. Non ho mai scritto molte fic su Harry Potter e soprattutto su Lily e Jamie), Agnese_san (purtroppo è l’ultimo cap, ma chissà che non ne scriverò qualche altra su Lily e James), Tomah , Dafny e fennec .

Infine grazie a coloro che hanno messo la fic tra i preferiti e le seguite e a coloro che leggono di nascosto la fic. Grazieee!!!

Ora vi lascio ai vostri affarucci. Bye!!

Vale-chan

   
 
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