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Autore: The Bride of Habaek    06/10/2019    0 recensioni
Through Your Eyes
Myrath
Disegnerò un sorriso sul mio viso e proseguirò
I will draw a smile upon my face and carry on
A modo mio, i miei giorni
My way, my days
È questa la vita
Is this what life is all about
Guarire le ferite e andare avanti?
Healing wounds and carrying on?
Non piangerò la tua morte
I won't mourn your demise
Celebrerò la tua vita
I'll celebrate your life
Camminerà per la terra e vedrà
Shall walk the earth and see
Attraverso i tuoi occhi
Through your eyes
Ci saranno volte che lo sai
There will be times you know
Quando mi sentirò così in basso
When I will feel so low
Guarderò le stelle
I'll watch the stars
E tu sarai lì, lo so
And you'll be there I know
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claudia Hodgins, Dietfried Bougainvillea, Gilbert Bougainvillea, Violet Evergarden
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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In Giappone ci sono tre modi per dire “ti amo”. Il modo più trascurabile è Daisuki, poi c’è Aishiteru un termine più serio e infine Koishiteru e lo si dice alla persona con cui si desidera trascorrere il resto della vita insieme.

Koishiteru

Il cielo è cupo, la notte priva di stelle, illuminata solo a tratti dal fuoco che divampa generato dall'avanzata del nemico. Ho perso la vista da un occhio, l'eredità più bella lasciatami da mia madre: sento che le forze mi stanno abbandonando. Avanzo nell'oscurità tenendo Violet semi-cosciente fra le braccia  e attraversiamo insieme le porte degli Inferi.
"Siamo quasi arrivati, tieni duro."
Le dico avanzando verso l'uscita della Roccaforte che sta letteralmente crollando alle nostre spalle.
"Maggiore... Gilbert."
Riesce a proferire in un sussurro.
"Ti porterò fuori da questo posto te lo prometto."
Le dico cercando di mettere a fuoco in balia del sangue e del dolore che provo ormai diffusosi come un'epidemia in tutto il corpo.
"Lasciami... N-non ce la faccio..."
Dice delirante mentre piange consapevole che niente sarà più come un tempo. I suoi arti cedono rimanendo a penzoloni ai lati delle mie spalle.
"Se non mi lasci qui morirai. Ti uccideranno!"
Afferma Violet gemendo.
"Se ti lascio per me sarebbe come morire." Non se ne parla nemmeno. Fosse anche l'ultima cosa che faccio, io ti salverò.


Attraversiamo le fiamme, la polvere da sparo e i detriti di quella che una volta era la Roccaforte di  Leidenschaftlich. Un esplosione violenta ci scaraventa a terra facendoci perdere i sensi, sprofondiamo nel buio più totale. Quando riapro l'occhio superstite m'accorgo che lei è sotto di me, immobile ed indifesa come quando ci siamo conosciuti. Quel giorno mio fratello Dietfried me la mostrò: la teneva rinchiusa in un ripostiglio, era così bella che anche se rivestita di stracci sembrava una dèa. Non ho mai pensato nemmeno per un attimo che lei fosse un essere inferiore,  per me Violet è sempre stata speciale ed insostituibile sin dal primo istante.
"Violet riesci a sentirmi?"
Le chiedo piegandomi verso il suo corpo lacerato.
"Siamo salvi..."
Dico nel sollevarle leggermente la testa per posarla sulle mie ginocchia.
"...Violet."
Mi avvicino ancora un po' per controllare i battiti del suo cuore e i polsi ma non sento niente, ho la vista offuscata dalle lacrime che finiscono col mescolarsi al sangue che abbiamo versato.
"O mio Dio, no!!!"
Urlo straziato mentre la stringo forte.
"Non può essere vero!"
Nuove lacrime mi solcano il viso: sono un uomo distrutto.
Il suo corpo esile non risponde ai comandi e s'affloscia privo di vita come una bambola di porcellana fra le mie dita.
"Io Ti Amo!"
Urlo con la speranza che la mia disperazione possa risvegliarla da quel sonno eterno in cui è appena scivolata.
"Gilbert!"
Una voce familiare mi chiama e dalle macerie vedo sbucare il Tenente, nonché mio amico d'infanzia.
"Dobbiamo andarcene sta crollando tutto" I bombardieri hanno invaso la Roccaforte!"
Dice Claudia Hodgins afferrandomi per un braccio.
"No, io non la lascio. Non la lascerò mai!"
Sussurro nel sonno parlando alla rinfusa.
"Cosa stai dicendo? Gilbert..."
Chiede il Tenente dopo avermi sentito conversare da solo nel cuore della notte in preda al sonnambulismo.
"Sei in ospedale, non hai nulla da temere."
Mi conforta cercando di mantenermi calmo quando apro gli occhi e m'accorgo di trovarmi altrove: non sono sul campo di battaglia ma nemmeno in Paradiso.
"Dov'è Violet?"
E' il primo pensiero che mi balena in mente.
"Lei non è qui..."
"Che cosa?? Portami da lei immediatamente. Ha bisogno di cure."
"E' stata ricoverata in un altro reparto era molto grave. Le stanno impiantando delle protesi..."
Dice Claudia distogliendo lo sguardo.
"E' viva."
Aggiunge sperando di consolarmi.
"Non dovevo portarla con me. Ha richiato troppo." Tutto.
"Lo sai che non è colpa tua. Hai fatto tutto ciò che era in tuo potere."
Claudia m'abbraccia lasciandomi sfogare, così inizio a piangere sulle sue spalle. Un senso di vuoto e d'impotenza mi consuma. Il mio intento era quello di farle da scudo, di proteggerla, ma non è bastato e lei è quasi finita nello Yomi (terra dei morti) a causa mia. Vivrò con questo peso sulla coscienza per il resto dei miei giorni.
Perdonami Violet, non volevo ferirti.
Non doveva finire così.
Amore mio
Fine.


 
   
 
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