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Autore: Zomi    07/10/2019    2 recensioni
Vampiri, Zombie, un Tanuki goloso di marmellata, Spaventapasseri terrorizzati e... ah si, una Nāga!
Cos'altro può mancare ad Halloween?
Ma ovviamente un Cacciatore di Demoni e la sua Strega.
★Fanfiction partecipante al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” di Fanwriter.it★
♥Prompt scelti ed ideati da Gibutistan♥
~Capitolo 7 partecipante alla Seconda edizione del "Halloween Haunted Run" indetto da Torre di Carta~
Raccolta basata su fatti e personaggi della One Shot "Storia di una notte senza luna (… e di un marchio fatto per sbaglio)"
Genere: Sentimentale, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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★Numero Parole: 1179
★Prompt/Traccia: 24-Spaventapassero



 


6°capitolo: 24-Spaventapassero



Gli occhi nocciola di Nami esaminarono scettica e priva di incanto lo spaventapasseri.
Giù per la salopette di logoro tessuto scuro, fino ai scarponi spaiati e sporchi, risalendo sugli sprazzi di camiciola a quadrettoni che usciva scomposta dalla pettorina e su, per la bronzea, quasi color caffè, pelle del fantoccio, scrutando i suoi occhioni neri e quel naso improponibile.
Il tutto accerchiato da una folta chioma riccioluta di boccoli nero pece e un cappellaccio scaccia passeri.
-Sei serio?- chiese, squadrano ancora l’avventore.
-Serissimo!- s’indignò quello -Non mi credi?!?-
Nami storse il nasino, incrociando le braccia al petto e guardandosi attorno nel campo di zucche in cui si trovava.
La notte accerchiava il campo, ma i vegetali con le loro immense figure torreggiavano sulle lande rumene dove venivano coltivate.
-Fammi capire- si sedette sulla più arancione e grossa cucurbitacea che le era vicina -Tu saresti il terrorizzante-
-Ovvio- annuì il fantoccio, sistemandosi un occhio-bottone sul volto. Il suo ghigno più inquietante sul volto.
-Razziatore-
-Nessuno si salva dalla mia ingordigia!-
-Imbattibile-
-Guarda qui che muscoli donna!- tese un Braccio impagliato, muovendo qualche pugno contro una zucca dai riccioli verdi.
-Pericolosissimo-
-Con te mi sto trattenendo, sappilo!- si passò il dito sotto il lungo naso.
-... Spaventapassero mangiatore di uomini che terrorizza queste campagne?- schioccò la lingua sul palato, sempre meno incline ad accettare le pagliacciate di quel spaventapasseri, guardiano di zucche.
-Certo che s… mangiatore di uomini? O-ora no-non esageriamo- agitò i guanti imbottiti, una lieve sudorazione fredda sul viso.
Oh, la verità iniziava a venire a galla.
-Se sei tu- ghignò Nami -Dovrò chiamare il Cacciatore di Demoni che mi accompagna-
Lo Spaventapasseri deglutì.
-Ca-ca-cacciatore di Demoni?- tartagliò, allentandosi la camiciola al collo, da cui una falena volò fuori infastidita.
-Il mio compagno- liquidò una breve descrizione per quel beota dal capo verde che aveva lasciato in un altro campo di zucche a cercare il loro bersaglio.
Uno Spaventapasseri aggressivo e molto violento che terrorizzava i paesani nelle notti di fine ottobre, prediligendo le coltivazioni di cucurbitacee autunnali.
-Lui ti renderà innocuo- si trattenne dal ridere, guardando di striscio i muscoletti di stoppia del moro -E ti lascerà alla mercé dei contadini, che ti faranno ben pagare i crimini che hai commesso-
Ridacchiò con la sua più acuta e crudele risata, non staccando gli occhi di dosso dalla sua tremante vittima.
-Ti infilzeranno con i forconi, ti appenderanno come una bambolina a una trave e poi... ti daranno fuoco!-
-Ehi ehi ehi: NO!- alzò le mani urlando lo spauracchio, incespicando tra le ramificazioni delle zucche e quasi celandosi nel buio della notte.
Nami fu costretta ad alzarsi dalla sua zucca per poterlo distinguere dalle ombre notturne, rabbrividendo per un respiro improvviso di aria fredda.
Dannata e fredda Romania!
-I-io non ho fatto nulla!- piagnucolò con naso gocciolante il guardiano di zucche.
-Non hai detto che sei tu il terrorizzante, razziatore, imbattibile, pericolosissimo…-
-Mi sono confuso, ok?!?- strillò, facendola ridere mentre perdeva paglia da ogni punto scuito della salopette, agitandosi in panico -Non sono io!-
-Ah- si finse delusa la strega -Non sei tu Kumacy lo Spaventapasseri?! Non posso crederci!-
-Certo che non sono io!- negò con forza e scuotendo il nasone -Io sono Usopp lo Spaventapasseri: il tranquillo, pacifico, calmo e mangiatore di arvicole Usopp!-
-Ma cosa non mi dici mai!- ridacchiò Nami, sistemandosi una ciocca di rame dietro l’orecchio.
Un fastidioso spiffero continuava a muoverle la chioma.
-È la verità!- si piegò in due il fantoccio -Te lo assicuro! Non voglio venir bruciato vivo!-
Nami alzò gli occhi al cielo -si era fatto più buio o sbagliava? Non c’era la luna quella notte?- avvicinandosi di un passo.
-Mi hai raccontato una bugia- ammonì Usopp, tirandogli il naso -E cosa ben peggiore mi hai fatto perdere tempo: avrei potuto essere nel prossimo campo di zucche invece che qui, ad ascoltare le tue frottole-
-Usa- borbottò nasale quello.
-Mi sei debitore- sorrise malandrina -E se non vuoi bruciare, devi aiutarmi a trovare Kumacy-
-COSA?!? Trovare quel mangia uomini?!? Mai! E se mi mangiasse?!?-
-Sei uno spaventapasseri: Kumacy mangia solo uomini e zucche- sbuffò, assottigliando gli occhi: cos’era quell’insistente umidità che le alitava addosso? Stava per piovere per caso?
-Tu lo troverai, lo convincerai a venire da me e dal mio Zoro. Zoro lo metterà al tappeto, i contadini saranno salvi, tu sarai salvo e io verrò pagata-
-E il tuo Zoro?- inarcò un sopracciglio Usopp.
Iniziava a capire che tipo fosse la strega.
-Mmm- alzò le spalle quella -Non si può avere tutto-
Usopp sbuffò.
-Io non so dove trovare Kumacy!- protestò avanzando di un passo e aguzzando la vista: perchè era così buio ora?!Di solito nel suo campo di zucche la luna era ben visibile, e con lei le stelle.
-Affari tuoi: mi sei debitore, ricordi?! O preferisci le fiaccole ardenti dei contadini?!-
-No no per carità!- scosse il capo -Mi inventerò qualcos… ma dove sei? Quasi non ti vedo?-
-Forse sta per piovere: è buio e qualche goccia mi cade tra i capelli- si guardò nel buio Nami, alzando il cappuccio del suo mantello, un labbro mordicchiato -Eppure ero certa che sarebbe stata una nottata limpida-
-In Romania non piove ad Ottobre- incespicò nei suoi scarponi spaiati Usopp -Dev’essere una nuvol… ouch!-
Dannate zucche e le loro ramificazioni: perchè lo facevano inciampare? Non bastava il buio che era sceso fastidioso su di loro? E cos’era la cosa morbida su cui era caduto?
-Sono io, idiota!- lo colpì Nami sul capo -Io e… e … qualcos’altro dietro di me che… Usopp-
-Si?-
-Dimmi che sei tu che ansimi in questo modo-
-Oh l’hai notato?- tartagliò nervoso il moretto -Speravo fossero le mie gambe fragili-
-Usopp…- piagnucolò la strega. Ecco, lo sapeva che non stava per piovere.
-Dimmi, Nami, come sei messa con gli sprint?- deglutì massaggiando l’enorme mole su cui erano caduti.
Non c’erano dubbi, era una salopette imbottita di paglia, morbida e gialla, abbinata a stoppe dalle tonalità marroni e bende varie. Se ricordava bene, la salopette era a righe blu.
-Ti prego, non dirmelo-
-Eh, invece- ridacchiò lo Spaventapasseri -E invece si-
All’unisono, strega e fantoccio alzarono gli occhi, incrociando quelli neri e forati e deformati di Kumacy.
Lo spaventapasseri ansimava pesantemente, le lunghe e penzoloni braccia artigliate ballonzolavano a lato del suo bislungo corpo reggendo una zucca per zampa, la bocca - o almeno la zip che la costituiva- colava bava sui capi dei due sfortunati.
Il tutto era abbellito da un imponente e oscurante capellone a righe blu che minacciava a ogni respiro del mostro di cadere a terra.
-Nami, ti presento Kumacy- annuì Usopp -Kumacy… addio! Scappiamo!!!-
-AHHH!-
La prima zucca volò sulle loro teste in fuga
-KU-MA-CI… VI… MAN-GI-AAAAAA!-
Nami odiava le zucche.




Si passò l’indice sotto il naso, osservando l’immenso campo coltivato.
Cipolle.
Quelle, senza ombra di dubbio, erano cipolle.
-Credo- borbottò Zoro, voltandosi verso una direzione non ben definita da cui gli sembrava provenissero delle urla e anche il suo nome -Di essermi perso-
Si sedette a terra e sospirò: chissà se Nami aveva avuto maggior fortuna nel trovare il loro Spaventapasseri.









ANGOLO DELL'AUTORE:
Capitolo non incentrato sulla coppia, vero, e dato che aggiorno potrei anche sforzarmi e scriverci qualcosa no? No? No.
Questo capitolo va così, ma dal prossimo... eh dal prossimo vedrete che le cose cambiano, eccome se cambiano.
Reseteremo in campo Halloween ma spazieremo tra cimiteri e fantasmi.
Quando mi chiedete? Ma ovviamente durante la HalloWeek
   
 
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