Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: ghostmaker    19/10/2019    1 recensioni
In meno di un anno sono morti due Imperatori, c’è stata la più grande guerra mai vista in tutta la Storia, un re deposto, amori nati, distrutti e impossibili, omicidi e tragedie, complotti e tradimenti, e infine mostri mitologici e magie impossibili. Com’è possibile che in meno di un anno le regole della magia siano state aggirate? Seguitemi e troverete le risposte nella terza serie della saga!
[Storia partecipante alla challenge “Pagine di una storia infinita” indetta da molang sul forum di EFP]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'Imperatore dei Cinque Regni'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
– Sei mesi prima –



La sfida a squadre si è conclusa con un pareggio, Atua aiuta Fajro ad alzarsi e chiede: «Come ti senti?»
«Fisicamente bene, anche se sono molto stanco.»
«Ti ricordi cosa è successo?» chiede Atua particolarmente preoccupato.
Fajro scuote la testa «Soltanto di aver visto un’enorme fiamma distruttiva dirigersi verso Kinzoku e ho provato la sensazione che quel fuoco fosse impregnato d’ira e pronto a divorarlo, così mi sono buttato su di lui per proteggerlo.»
«Non costringerti a ricordare, adesso riposati e vedrai che nei prossimi giorni ti ritornerà la memoria del finale della tua sfida.»

Atua e Kasai portano Fajro nella sua camera e il ragazzo si butta letteralmente su letto bofonchiando: «Ho veramente tanto sonno.»
Il ragazzo chiude gli occhi addormentandosi all’istante, Kasai gli mette una coperta addosso mentre dice ad Atua: «Ho conosciuto soltanto due persone che con il Livello Tei hanno evocato la propria arma spirituale; Kinzoku e adesso Fajro.»
«È la stessa preoccupazione dell’imperatore perché non ha soltanto utilizzato questa tecnica ma ha assorbito nel corpo la potenza distruttiva generata dalle due armi venute in contatto tra loro. Capisco l’entusiasmo di Natsu ma se Fajro, senza accorgersi, ha usufruito di una delle tecniche del Livello Heikin, c’è qualcosa di profondamente sbagliato» risponde Atua sempre più preoccupato. «Eteru è l’unica persona che può dirci cosa è accaduto.»



– Ieri –



«Come sta?»
«Stabile, le sue funzioni vitali sono completamente attive, però non c’è modo di farlo risvegliare.»
«È la seconda volta che entra in questo tipo di coma e già prima avevo avuto l’impressione che ci fosse altro nella sua testa, qualcosa che nessuno di voi può vedere perché coperta da una barriera psichica molto forte.»
«Così potente che neppure l’imperatore riesce ad aprire? Se Eteru fosse sveglia!»
«È un’ipotesi plausibile, ma fino a quando l’imperatore sarà occupato per liberare Eteru dal suo stato catatonico e i generali saranno bloccati nel mondo degli uomini per osservare lo strano movimento delle creature maligne, noi possiamo soltanto prenderci cura del corpo di Fajro.»


Sento le loro voci, le loro preoccupazioni, ma non riesco né a parlare né ad aprire gli occhi. Vedo una stanza completamente fatta di specchi: alcuni si sgretolano facendo entrare una luce nera come il carbone, da altri in frantumi filtra una luce bianca e confortevole. Non capisco dove mi trovo, continuo a sentirmi osservato da qualcuno nascosto dietro gli specchi e all’improvviso…





4° capitolo – A un passo dalla morte...






Quarto Anno (Mondo degli Uomini)



Concilio dei Cinque
Nei mesi precedenti il Re di Metel aveva firmato un accordo con lo Stato Libero di Oazo nel quale si autorizzava il sistema della schiavitù per debito o per condanna, legittimandolo attraverso i tribunali di stato nei loro paesi. Ma era solo l’inizio.
Il Re di Metel, durante il Concilio dei Cinque, ha chiesto di tramutare l’accordo tra regni indipendenti in Legge Imperiale e la discussione si è fatalmente accesa fin dal primo istante perché diventando legge, tutti devono sottostare alle direttive previste dalla riforma permettendo a chiunque di richiedere come risarcimento per un danno la schiavitù del condannato. Nel corso del dibattito non si è raggiunto l’accordo unitario pertanto i regnanti hanno deciso di votare. Il partito dei favorevoli è formato da Metel, Dwr e Apen mentre quello dei contrari è composto da Tera e Tan. L’imperatore ha il potere di rimandare la discussione al prossimo Concilio esprimendosi con una votazione contraria ma clamorosamente Atua CCXVII sostiene il partito dei favorevoli e annuncia al mondo la nascita di questa nuova Legge Imperiale.


Regno di Tan
Il regno, guidato dalla Regina Flame, ha iniziato a riprendersi dopo le tante disavventure patite. L’istituzione della Guardia Reale ha garantito protezione ai pochi mercanti del regno che si avventurano nel mondo e la creazione di un nuovo porto funzionale per accogliere i commercianti stranieri provenienti dal mare. Dopo la rivolta di Torcon a Dwr, Port Altaj era passato in mano al Regno di Metel mentre Port Shoal era stato conquistato dallo Stato Libero di Oazo; la creazione di Port Lumo vicino alle macerie del Ponte Nord/Ovest, distrutto durante la Grande Guerra, permetteva ai mercanti stranieri di diminuire i lunghi tempi di viaggio attraverso le vie terrestri e di evitare dei piccoli porticcioli finendo spesso prede degli Immortali.
Flame, sempre appoggiata da tutto il popolo, è riuscita a rendere meno disagiata la situazione di Tan, grazie anche ai preziosi consigli della madre adottiva. Bruligida, con il ruolo di Saggio di corte, ha creato una scuola per saggi nati a Tan riuscendo a riportare la pace anche all’interno di questa casta che si era allontanata dalla casa reale subito dopo la Grande Guerra.
Il rinnovato potere economico è gestito in modo che sia la popolazione più povera ad avere benefici. Il decreto ha permesso ai profughi, provenienti dalle terre cedute a Metel e a Oazo, di poter rientrare a Tan, stabilirsi in luoghi e abitazioni decenti, ma soprattutto dei posti di lavoro all’interno del nuovo consorzio dei costruttori.
Le nuove attività lavorative accompagnate dal porto di Lumo, nome che era del padre di Explodon, hanno incoraggiato la costruzione di nuove navi commerciali. I rappresentanti degli altri regni si sono espressi con favore a questa rinascita di Tan, ma in realtà temono che la nuova flotta possa nascondere la rinascita della marina militare.


Regno di Dwr
La pace relativa con gli altri regni ha permesso alla regina Cristalya di espandere la propria influenza commerciale in tutto il mondo, soprattutto con il Regno di Apen, attraverso successivi contratti commerciali vantaggiosi per entrambi. Cristalya, con nuove risorse economiche, ha sorprendentemente consolidato i rapporti commerciali con lo Stato Libero di Oazo acquistando armi di nuova generazione, preziosi per le sue collane e nuove navi, sia militari sia mercantili. Oceanya, contraria a dare dei soldi a chi, fino a due anni prima, era una spina nel fianco per i commercianti di Dwr, ha manifestato disagio prendendo ugualmente  le parti della sorella, ma la difesa dalle critiche provenienti soprattutto dagli esponenti di spicco di esercito e marina.
A Dwr, da qualche tempo, è in atto una riforma sociale dalla quale i ricchi possidenti stanno acquisendo maggiore potere e non ha sorpreso nessuno l’appoggio totale di questo regno alla proposta per autorizzare la schiavitù.


Stato Libero di Oazo
Lo Stato Libero di Oazo è l’unico luogo dove la ricchezza aumenta ogni giorno fin dalla firma dei trattati di pace con Tan. Il nuovo stato, rilevando la totalità delle miniere, ha acquisito il monopolio sulle pietre preziose estratte dal vulcano inattivo e il presidente, avendo fatto installare la base operativa per il traffico marittimo della merce preziosa a Port Shoal, ex porto di Tan, ha diminuito sensibilmente le possibilità per i nuovi briganti di aggredire i commercianti dei regni vicini. In seguito, Kokiaka, Presidente dello Stato Libero di Oazo e Titan, Re di Metel, hanno creato una nuova cooperativa mineraria completamente governativa e il monopolio delle pietre preziose si è esteso anche ai metalli più rari. Oazo e Metel, con l’accordo statale, oltre al monopolio sulle materie prime, adesso gestiscono anche la lavorazione attraverso assunzioni di comodo e sotto pagate, il commercio diretto senza intermediari e il listino dei prezzi senza dover tenere conto della situazione globale. Questa nuova cooperativa si aggiunge al consorzio navale mercantile che da due anni gestiva il trasferimento delle merci da Port Shoal e Port Altaj, i due porti acquisiti dai trattati di pace con Tan e la nuova Legge Imperiale sulla schiavitù garantisce mano d’opera senza spese.
I Briganti di Oazo, in realtà gli Immortali, avevano compiuto i primi passi verso l’apparente legalità appropriandosi della terra lasciata libera dal “ritiro” del deserto ma oggi…
Port Shoal
«Cosa dicono dall’altra parte? Ci sono messaggi?» chiede uno dei briganti a un suo compagno.
«Niente, ma immagino che sia la stessa cosa anche per loro!» risponde impaurito il secondo uomo.
Lo sguardo dei due uomini si solleva verso il cielo perché sopra le loro teste sta volando un uomo cui sono state staccate le braccia. Le urla di quella persona li fanno correre verso il paesino ma quell’essere gigantesco li schiaccia senza neppure accorgersi della loro presenza. Il Golem di granito è uscito dal deserto, ha distrutto ogni cosa che era sul suo cammino e ora attacca Port Shoal, dove vivono soltanto i lavoratori coatti e alcune guardie di sicurezza. La creatura sta passeggiando su tutte le piccole casette, le manda in frantumi senza sforzo, raggiunge i posti di controllo delle guardie, costruzioni più resistenti, e li abbatte con dei poderosi pugni. L’attacco del mostro non risparmia niente e chi tenta la fuga con delle imbarcazioni, si vedono arrivare sulla testa dei grossi massi staccati della scogliera con facilità e lanciati dalla creatura con indifferenza assoluta. Il paese è un cumulo di macerie, il Golem inizia a correre sulla costa dirigendosi verso est.


Regno di Apen
Nel corso degli ultimi tre anni Re Oak ha riscritto molte leggi che vigevano ad Apen da secoli, ma con il solo risultato di aumentare la distanza tra la nobiltà, sempre più ricca grazie ai commerci, e la popolazione, sempre più povera e sfruttata. I malumori sono cresciuti esponenzialmente e nei bassi fondi si è fatta strada l’idea di liberare Wit dall’esilio per rimetterlo sul trono. Il Re ha autorizzato l’esercito a intervenire con decisione per sedare quei piccoli focolai di rivolta, ma spesso le scaramucce tra soldati e popolani sono state risolte senza dover utilizzare la forza armata, ma la vera stranezza è la scomparsa improvvisa proprio dei più accesi fomentatori alla ribellione.
Negli ultimi mesi le visite del Re di Apen al Regno di Dwr sono state molto frequenti e nei salotti dei nobili si vocifera con insistenza che i due regnanti stiano contrattando per un loro matrimonio.
Port Huwur
Il caldo sole del mattino e la calma del mare hanno convinto molti mercanti a prendere il largo e nel porto fervono i lavori per partire prima degli altri. Il primo mercantile parte, ma un marinaio urla: «Capitano, guardate!»
Il comandante del naviglio può solo sgomentarsi mentre un enorme pietrone colpisce la sua nave che affondando completamente schiacciata.
Le urla di paura della gente sono agghiaccianti mentre il Golem, proveniente da ovest, sta disintegrando tutte le imbarcazioni ormeggiate e risale la costa dirigendosi verso la cittadina. Huwur è una città ricca e dedita al commercio; i cittadini più facoltosi hanno costruito ville principesche mentre i popolani possono godere della richiesta incessante di mano d’opera per i numerosi lavori autorizzati dal governo reale. La città è una delle più grandi di Apen e il Golem sta distruggendo tutto senza trovare alcuna resistenza, neppure dai soldati che sono fuggiti per primi. La creatura non lascia intatto niente, schiaccia con i piedi le cose piccole, abbatte con i pugni le cose grandi, stermina la gente senza preclusione per età o sesso, e di tanto in tanto gusta il loro sangue mentre strazia i loro corpi. Un uomo soltanto, incappucciato, non fugge davanti a quel mostro, non lo ferma perché non può intromettersi, però si mostra alla creatura togliendosi il cappuccio.
Il generale Haru di Wuxing gli urla: «Non sei ancora soddisfatto?»
Il Golem non muove la bocca, una voce risponde, e non è la sua: «Io ho finito il mio compito, per gli altri deve ancora cominciare!»
Proferite quelle parole, il Golem si sgretola, il vento trasporta il granito sbriciolato lontano dalla città e Haru può solo rimettersi il cappuccio e abbandonare la desolata cittadina di Huwur che fino a ieri era una delle più fastose di Apen.
Ma ad Apen la mattina ha riservato altro sgomento…
Port Kurang
Kurang è prettamente un avamposto della marina militare, fin dalle prime luci dell’alba le varie guarnigioni hanno iniziato a lavorare alacremente sulle navi o al porto, ma improvvisamente il sole si oscura e scende una fitta nebbia sulla piccola cittadina.
«Mi sento come se qualcuno mi toccasse la schiena» dice un marinaio al suo compagno di lavoro senza ricevere risposta.
«Ehi, parlo con te» dice il marinaio infastidito, ma quando volta la testa, il suo sguardo si tramuta in terrore puro. Un’ombra nera, con lunghe braccia e dita artigliate, gli stacca la testa con un colpo netto. L’ombra si muove nella nebbia e quando s’imbatte in qualche marinaio, esegue con precisione la decapitazione senza che la persona possa pronunciare una sola parola.
Nel posto di guardia alcuni soldati osservano la nebbia e uno di loro dice: «Meno male che siamo qui dentro al calduccio.»
«Eppure guarda il soffitto.»
I cinque uomini di guardia guardano in alto mentre la nebbia inizia a riempire l’intera stanza. Una marinaia sta raggiungendo il posto di guardia e sente delle urla, corre verso la finestra per guardare cosa stia succedendo all’interno e contro la vetrata ci finisce una testa tagliata. La donna è inorridita, sta per fuggire ma la vetrata va in frantumi, il lungo braccio dell’ombra la raggiunge e le dita artigliate della creatura le trafiggono il collo. Le stesse sequenze di morte cruenta si ripetono, minuto per minuto, e quando la nebbia si solleva dal paesino non c’è più una persona viva a Kurang.


Regno di Tera
Il Regno di Tera è in continua lotta contro i contrabbandieri che, diventati molto più aggressivi nell’ultimo anno, impegnano quasi ogni giorno l’esercito in lunghi e apri combattimenti sopratutto nella Baia.
La Regina deve anche scontrarsi con lo strapotere economico di Metel, Dwr e Apen creatosi con una serie di accordi commerciali vantaggiosi soltanto per loro. La Regina, con la vittoria nella Grande Guerra, e la conseguente liberalizzazione del commercio sul Ponte Sud/Est, aveva raddoppiato le entrate monetarie grazie alle esportazioni tipiche del suo paese, ma i nuovi prezzi, controllati dagli altri tre regni, le impedisce di vendere la merce con il giusto valore. Addirittura ci sono oggetti manifatturieri che portano delle perdite finanziare anche se venduti. Questa strana speculazione, per paradosso, non solo manda in perdita le casse di Tera, ma favorisce i guadagni illegali dei contrabbandieri che sottraendo le merci attraverso dei furti, le vendono a prezzi ancora più bassi.
Port Statig
In questa cittadina la recessione è vissuta in modo blando perché sono soprattutto i piccoli paesi dell’entroterra quelli che patiscono maggiormente la crisi finanziaria del regno. Statig è molto vicina al Confine Sud e la nebbia proveniente dal paese di Kurang la raggiunge in poche ore; il mercato settimanale è pieno di gente alla ricerca del cibo prelibato proveniente dalle fiorenti agricolture di Tera e attende il pescato giornaliero prenotando il posto dai vari mercanti per accaparrarsi le primizie.
«La Saggia di Statig sbaglia sempre le previsioni del tempo» dice una signora al venditore di frutta.
«Ormai non ci dobbiamo più sorprendere di nulla, neanche del tempo che cambia in un attimo» risponde l’uomo sorridendo.
La signora sta per dire qualcosa ma vede un’ombra dietro al mercante e i suoi occhi mostrano paura.
«Che le succede?» chiede l’uomo, ma sono le sue ultime parole perché la sua testa, staccata di netto, cade dentro il cestino della donna.
La signora urla, e come lei tantissime altre persone nel mercato mentre nella fitta nebbia l’ombra maligna continua le decapitazioni che aveva iniziato ad Apen senza curarsi minimamente di quale persona sia il capo mozzato. Un solo uomo è risparmiato da quest’atroce morte, egli ha in mano una strana spada e rimane fermo al suo posto. Dalla nebbia una voce gli sussurra: «Perché sei qui Fuyu?»
«Purtroppo posso solo osservare ciò che la tua creatura sta facendo a queste povere persone, ma presto dovrete fare i conti con Wuxing» risponde il generale.
L’ombra oscura esce dalla nebbia e si mette davanti a Fuyu, non è per nulla turbata dalla spada impugnata dall’uomo, anzi, allunga il suo braccio verso il generale e mostrando gli artigli insanguinati, risponde: «Non avete nessuna speranza, a meno che il tuo imperatore non voglia aprire i cancelli del Regno di Heru. E sai bene che non sopravvivrebbe nessuno, neppure quelli che volete salvare.»
«Perché ti nascondi per rispondermi? Temi ancora uno scontro diretto?»
Fuyu ottiene soltanto una risata malefica mentre la nebbia si solleva e l’ombra scompare. Il generale vede nella piazza i cadaveri che si decompongono in modo accelerato e che scompaiono lasciando la cittadina completamente deserta.
Ma a Tera la mattina ha riservato altro sgomento…
Port Royal
Il Regno di Tera è l’unico nel quale la popolazione ha lasciato i piccoli paesi per fondare delle città grazie alla fiorente agricoltura esportata in tutto il mondo. Una delle più frequentate dagli stranieri, oltre alla capitale, è Royal perché non è solo attiva commercialmente, ma è anche uno dei luoghi di vacanza più rinomati. La città brulica di gente: chi lavora sodo, chi si diverte e passeggia sulle splendide spiagge dorate, ma anche chi è di passaggio e rimane affascinato dai monumenti sparsi in ogni angolo di Royal. Ma non tutti sono spensierati e allegri, alcuni soldati, fin dal primo mattino, hanno notato che sulla montagna ci sono stati dei grossi smottamenti seguiti da valanghe improvvise. Il luogo è molto lontano dalla città, ma l’ufficiale di servizio ha preferito mandare una pattuglia a controllare cosa succede. L’ufficiale, seduto nella guardiola, attende di ricevere il piccione viaggiatore dai suoi uomini quando sente un enorme boato. Lui e altri soldati escono dalla baracca e non fanno in tempo a parlare perché sono investiti e schiacciati da un enorme blocco di marmo. La gente è in preda al terrore, fugge verso il mare ma non ci sono imbarcazioni, neppure quelle militari. Il Gigante è sceso dalla montagna, abbatte la sua furia sulle persone, le raccoglie come se fossero frutti nati dalla terra, le stritola con le sue poderose mani e infine le trangugia con repellente soddisfazione. I pochi soldati in città tentano di attaccare quella Creatura mitologica, i cannoni sparano a ripetizione ma il mostro non subisce la minima ferita da quelle palle di ferro che sono più piccole delle sue mani.
Il Gigante si mette in ginocchio, agita un braccio sul terreno e spazza via con un solo colpo cannoni, case, oggetti e persone. La creatura continua a distruggere tutto fino a quando non è circondato da macerie, poi, inizia a camminare lungo la costa dirigendosi a nord.


Regno di Metel
Terminata la guerra di tre anni prima, l’espansione di Metel sulle terre conquistate a Tan era stata veloce ma irta di problemi. Gli sfollati di un paese raggiungevano quello confinante e organizzavano piccole sacche di resistenza obbligando a combattere l’esercito di Metel già sposato dalla guerra precedente.
Il Regno di Metel, che aveva osteggiato le richieste per la Guardia Reale fatte da Bruligida, per paradosso ha beneficiato della creazione di quel piccolo esercito che si è incaricato di sedare le piccole ribellioni dei profughi e ha gestito il loro trasferimento nel rinnovato Regno di Tan.
Port Coral
Coral è un paesino quasi disabitato e costruito sul Confine Est, ha un porto di modeste dimensioni e le navi che attraccano trasportano soprattutto merci pesanti, tra le quali le tantissime rocce distrutte sulla montagna per opera dei minatori. Le due famiglie che vi abitano sono semplicemente i guardiani del faro mentre i lavoratori giungono dall’entroterra soltanto su commissione. La mattina è fredda e umida, due ragazzini giocano sull’unico pontile mentre un uomo è sul faro, osserva il mare e ogni tanto controlla il confine marittimo che divide Coral dalla città di Royal di Tera che dista pochi chilometri. Ciò che vede lo terrorizza, abbandona il suo posto e scende velocemente la lunga scala a chiocciola, spalanca la porta e urla ai due bambini: «Venite via!»
Un sibilo, una grande roccia atterra sul pontile distruggendolo completamente e i due bambini sono trascinati con i legni del ponte dentro tre metri d’acqua. L’uomo è affranto, non ha forza di reagire per la perdita dei figli, e il loro assassino è già vicino a lui. Il Gigante, l’essere mostruoso che ha distrutto Royal, prende con una mano l’uomo, guarda quell’insignificante insetto e, trovandolo disgustoso, lo stritola fino a che il corpo di quell’umano diventa una poltiglia da gettare in mare. La creatura distruggere le poche case massacrando i suoi occupanti, abbatte completamente Port Coral e sogghigna mentre scova una nuova preda. Ma la donna che ha davanti a sé non è per nulla pronta a diventare un pasto, estrae la katana e urla: «Ti sei già dimenticato di me?»
Il Gigante indietreggia, non muove le labbra, ma una voce dice: «Generale Aki, che cosa ci fate da queste parti? Non vorrete combattere con noi?»
«Per ora siete salvi, tu è il Gigante» dice Aki mentre avanza.
«Le tue vittorie sono il passato, adesso siamo tutti molto più forti di un generale di Wuxing. Potrei anche ucciderti io a mani nude senza far muovere la mia Creatura» risponde quella voce proveniente da un punto molto vicino al Gigante.
«E allora perché non ti fai sotto? Lui, per adesso, non posso toccarlo, ma se tu mi aggredisci stai certo che non ne esci vivo!» dice Aki avvicinandosi di nuovo al Gigante.
«Sì vedrà quando sarà il momento.»
Quella voce smette di parlare, il Gigante cambia direzione, evita di passare dove si è piazzata Aki e percorrere la strada che lo porterà in un qualche luogo sperduto sulle montagne.


Mondo
In quattro ore il mondo è stato sconvolto dall’apparizione nefasta di tre creature mitologiche, sei città sono state rase al suolo e la conta delle vittime è altissima. Le prime reazioni dei regnanti sono di puro sgomento, anche la regina di Tan, nonostante non abbia subito perdite, è vicina alle famiglie che hanno perduto i loro cari tanto da offrire aiuto ai tre regni colpiti dalle bestie malefiche. L’unica persona che si è completamente disinteressata degli avvenimenti accaduti nella mattinata è la Regina di Dwr e mentre in ogni luogo si discute su come reagire a questa catastrofe, Cristalya annuncia di avere accettato la proposta di matrimonio che Oak, re di Apen, le ha presentato per sposare la principessa Oceanya.


Isola Otoke
Gli avvenimenti catastrofici di questi ultimi mesi hanno convinto l’imperatore Atua CCXVII del suo nome, a scegliere il palazzo imperiale sull’isola Otoke come fissa dimora perché è l’unica, tra le quattro, a poter usufruire della vicinanza di città portuali risparmiate dalle aggressioni delle Creature maligne: Port Tuath a Dwr e Port Pearl a Metel. Da Otoke l’imperatore ha mandato messaggi a tutto il popolo dei Cinque Regni. «Questo anno di disgrazia deve farci riflettere e siamo tenuti a riconsiderare le nostre priorità. Il nostro mondo sta subendo l’aggressione dei mostri che erano scomparsi fin dal giorno del Mito e ogni luogo non può più dirsi sicuro. Auspico che ogni Regno collabori con i propri vicini cancellando le diffidenze e l’odio così come accadde alla venuta di Atua, Primo del suo nome, perché soltanto con l’unità possiamo ricacciare indietro le bestie. Il Leggendario ci ha mostrato la strada da percorrere e auspico che con la mia dichiarazione di “Calamità Mondiale” si possano trovare nuovi eroi tra coloro che si batteranno in prima persona per tutta la gente del mondo.»



– Oggi –



L’imperatore sta dando da mangiare al corvo Agisto quando nella sala cerimoniale appaiono i quattro generali.
«Ho visto e la situazione sta peggiorando, ma mi chiedo per quale motivo il Regno di Sea non si sia mosso come tutti gli altri» dice l’imperatore.
«Sono rimasto a Otoke fino all’arrivo di Atua CCXVII e il mare era calmo come se fosse stato congelato» risponde sconsolato Natsu.
«Temo che si stiano preparando a fare qualcosa di terribile perché non sono riuscito neppure io a vedere le loro creature in nessuno dei quattro mari» dice con crescente preoccupazione l’imperatore.
«La guardia del Gigante dicendomi “quando sarà il momento” mi ha chiaramente lanciato un messaggio di sfida che dovremo accogliere in un tempo non troppo lontano da oggi» sentenzia Aki.
«Ditemi Signore, come sta il giovane?» chiede Haru.
«Nessun cambiamento dalla condizione precedente, così come Eteru è bloccata nel suo letto in catalessi.»
«Credete che le due situazioni siano collegate?» domanda Fuyu.
«È molto probabile, anche se spero di no» risponde l’imperatore facendo un leggero sospiro.
«Venerabile Imperatore credo che…»
«Sì, hai ragione tu Natsu, gli devo una spiegazione» dice l’imperatore interrompendo il suo generale.


… tutti gli specchi di destra si sono frantumati, la luce nera ha invaso metà del luogo in cui mi trovo e davanti a me c’è una figura completamente vestita di nero che indossa una maschera. Mi dice con grande astio: «Sei ancora vivo!»
Non posso riconoscere la voce, è camuffata in qualche modo, non so se sia un uomo o una donna, ma capisco che non è davanti a me per aiutarmi. Con relativa certezza dico: «Sei l’Inquisitore!»
Vorrei allungare le mani per colpirlo ma il mio corpo è immobile, intuisco che lo stregone vorrebbe fare la stessa cosa contro di me, ma non può avvicinarsi per qualche motivo che non comprendo. Lui impreca e poi dice: «Ho fatto tutto ciò che era necessario per eliminare ogni discendente di Atua eppure sei ancora vivo, ma adesso sono consapevole che non è lei quella che stanno istruendo alle arti magiche. Povero Fajro, un essere normale cui hanno assegnato un compito impossibile da completare. Tu non riuscirà mai a impedirmi di distruggere l’intero mondo, e fino a quando starai rintanato, io continuerò a far ballare le mie pedine in modo che favoriscano la caduta dei Cinque Regni degli Uomini che poi plasmerò a mio piacimento!»
«Non so chi sei, ma ti giuro che tornerò nel mondo e ti strapperò la maschera con le mie mani. Pagherai per ogni delitto che è stato compiuto per ordine tuo» urlo decisamente adirato.
Lo stregone oscuro riesce ad avvicinarsi di più, è solo a un passo da me e dice con tono spregevole: «Tuo padre è caduto per opera dei miei servitori, ma io ho ucciso tuo fratello e finirò l’opera con te. Avrei voluto farti assistere alla morte di tua madre ma ora che sei davanti ai miei occhi, chiuderò i conti con te e i tuoi nuovi amici in questo istante.»
Sono completamente indifeso, lui alza le mani e sento un’energia mostruosa mentre s’incanala attraverso le sue dita, ma all’improvviso sento frantumarsi tutti gli specchi di sinistra e la luce bianca riempie il luogo in cui mi trovo. Sento una mano sulla mia spalla, calda, amichevole, guardo lo stregone e lui, mentre svanisce, urla: «Ti hanno salvato di nuovo ma alla fine cadrai per mano mia come tutti gli altri!»
La persona che mi ha messo la mano sulla spalla ha una voce che conosco. Dice: «Non è il momento, torniamo a casa!»
Eteru mi ha salvato.



– Adesso –



«Fajro, sei sveglio, finalmente» dice Kasai piangendo a dirotto.
«Quanto tempo sono rimasto in coma questa volta?»
«Sei mesi» risponde Atua sorridendo.
«Ho molte cose da dire e da chiedere.»
«Anche noi, figliolo» dice l’imperatore appena materializzato nella stanza.










CAST
Importanti
Agisto – Corvo messaggero appartenuto a Sipestro di Tan e che ospita l’anima errante del soldato Matco, assassinato al lago Sider a Dwr
Ten [m] – Bimbo che vede gli avvenimenti attraverso gli occhi del corvo
Atua Primo [m] – Leggendario Imperatore dei Cinque Regni Umani
Fajro [m] – Principe di Tan e protagonista della storia

Regno Wuxing
- ? [m] – Imperatore (il suo nome non è stato ancora detto)
- Aki [f], Fuyu [m], Haru [m], Natsu [m] – i quattro generali di Wuxing
- Eteru [f] (Neutro) – la samurai definita più vicina al Creatore
- Daichi [m] (Terra), Kasai [f] (Fuoco), Mizu [m] (Acqua) – i tre samurai con Elementi Primari
- Kinzoku [m] (Metallo), Kuoki [m] (Aria), Mokuzai [f] (Legno) – i tre samurai con Elementi Secondari

Regno Sea (regno negli abissi marini)
- Kwakhala [f] – Regina (solo nominata)
- Esseri mostruosi: Kraken, Leviatano

Regno Koraha (regno nel deserto omonimo)
- Yuly [f] – ? (solo nominata)
- Esseri Mostruosi: Golem, Skorpio

Regno Sliabh (regno sulle montagne condivise tra Metel e Tera)
- ? – guardiano del Gigante
- Esseri mostruosi: Gigante

Regno Hout (regno chiamato anche Foresta Proibita)
- Esseri mostruosi: Ombra

Regno Heru (regno sotterraneo posizionato alle radici dell’albero Hyperion)
- Innominabile – Imperatore (soltanto identificato come imperatore)
- ? – Cinque servitori di Heru (soltanto nominato il loro ruolo)

Altri personaggi nominati o apparsi nel capitolo
- Atua CCXVII (vero nome Ohlaka) – Saggia della corte di Metel prima di diventare Imperatore dei Cinque Regni
- Flame – Nuova Regina del Regno di Tan dopo l’abdicazione della madre adottiva
- Bruligida – Regina del Regno di Tan abdica a favore della figlia adottata per poi riceve l’incarico di saggia di corte
- Torcon – principe ereditario di Tan ucciso durante la sua rivolta contro Dwr
- Cristalya – Regina di Dwr
- Oceanya – Principessa ereditaria e comandante in capo dell’esercito di Dwr
- Kokiaka – Presidente dello Stato Libero di Oazi, ma anche capo degli Immortali, un gruppo di malfattori che si cela dietro ai nomi di Briganti, Contrabbandieri e Mercenari
- Titan – Re di Metel
- Oak – Re di Apen
- Inquisitore – Stregone Nero la cui identità è sconosciuta 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: ghostmaker