Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Europa91    27/10/2019    1 recensioni
[Ken x Uri]
“Quando ci siamo incontrati ero già un titano, non sarebbe cambiato nulla, non potevo cambiare ciò che ero, ciò che sono” “Mi avresti lasciato indietro così Uri?” [...]
Kenneth Ackerman è la guardia del corpo ed amante del vero sovrano dell’umanità Uri Reiss. Le loro esistenze scorrono tranquille all’interno delle mura fino a quando in seguito ad un’agguato Uri scopre di aver perso completamente la sua capacità di trasformarsi in titano e i suoi poteri.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kenny Ackerman, Uri Reiss
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg
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Cap. V  Answers  

 

 

 

 

“Tu e il tuo amico risiedete in un bordello?”  

 

In quel momento Kenny avrebbe volentieri spaccato la faccia del dottor Jaeger.

 

“Fatti i cazzi tuoi dottore, eravamo a corto di fondi, le ho detto che ci hanno rapinato” Grisha sorrise;

 

“Eh si immagino sia facile derubarti” concluse, mentre lo squartatore cercava di mantenere la calma, inutilmente;

 

“Cosa cazzo stai insinuando?” Kenny si avvicinò pericolosamente all’uomo.

 

“Sei tornato!!” Alzò lo sguardo, Uri stava correndo verso di loro e così finì per dimenticarsi di voler ammazzare il dottor Jaeger; il vero sovrano dell’umanità aveva ripreso un po’ di colore e almeno ora si reggeva in piedi, lo squartatore si sentì improvvisamente sollevato.

 

“Ti ho sentito urlare dalla nostra stanza, ci hai messo un’eternità a tornare stavo per preoccuparmi; oh scusami non volevo interrompere la vostra conversazione” disse dopo aver notato in un secondo momento la presenza di Grisha. 

 

“Te l’ho detto Uri, sarei andato a cercare un cazzo di dottore e questo è il meglio che ho trovato” fece indicando Jaeger.

 

“Piacere sono il dottor Grisha Jaeger” rispose l’uomo allungando la mano.

 

“Io sono Uri tanto piacere, mi scuso per qualsiasi insulto possiate aver ricevuto da Kenny e per i suoi modi” sorrise e gli prese la mano, quando Jaeger la strinse, fu per entrambi come ricevere la scossa; Uri fu bravissimo a non mostrare alcun segno di sorpresa o preoccupazione, come se non avesse notato nulla di strano, Grisha invece rimase per un attimo senza parole, non poteva essere, non era possibile, non poteva averlo trovato, non così.. decise di seguire Kenny e Uri nel bordello.

 

“Si, non abbiamo trovato una sistemazione migliore, mi scuso per doverla ricevere in questo luogo dottore, ma era il solo posto che potevamo permetterci”

 

Ammise Uri imbarazzato, facendolo accomodare nella loro stanza; Grisha era rimasto piacevolmente sorpreso dai modi e dall’educazione di quel ragazzo; si aspettava che il fantomatico amico di Kenny fosse simile a lui, burbero e attaccabrighe, invece si era trovato davanti un ragazzo sui 20/25 anni, minuto, capelli chiari, lineamenti fini ma soprattutto, educato e rispettoso; si chiese improvvisamente come due persone così diverse potessero andare d’accordo, decise che non erano affari suoi, ora era più interessato a scoprire se i suoi sospetti riguardo a Uri fossero fondati.

 

“Il tuo amico ha detto che non ti senti bene potresti descrivermi i sintomi?” 

 

“Be’ ecco da un paio di giorni mi sento sempre stanco e il mattino mi capita di rimettere” 

 

“Sono due cazzo di giorni che vomita la colazione, oggi ha vomitato appena sveglio a stomaco vuoto e la stanchezza c’era già prima” puntualizzò Kenny in direzione dei due.

 

“Ehm potresti lasciarmi visitare Uri?” Chiese cortesemente Grisha, fu allora che Kenny esplose;

 

“Col cazzo che ti lascio da solo nella stessa stanza di Uri, non mi fido di te” 

 

“Kenny basta per favore” provò a calmarlo il sovrano mortificato 

 

“Non preoccuparti sono un medico, non farei mai nulla al tuo amico, potrai stare dietro la porta a controllare se questo ti fa sentire più sicuro, credimi non ho cattive intenzioni” Kenny non si mosse di un millimetro, cercò invece lo sguardo di Uri, in attesa di ordini.

 

“Starò bene Kenny, mi deve solo visitare, è per il mio bene, puoi stare dietro la porta e se succede qualcosa potrai sentirlo ed entrare subito” di fronte al sorriso sicuro di Uri, Ackerman si arrese e uscì finalmente dalla stanza lasciandoli soli.

 

“Il tuo compagno è molto geloso eh” fece Grisha strizzando l’occhio al ragazzo facendolo arrossire.

 

“Ma come ha?” Chiese sgranando gli occhi, sorpreso.

 

“Ho capito della vostra relazione appena ti ho visto, anzi appena ho visto come lui ti guarda; è anche l’unica ragione per la quale due persone così diverse come voi possano trovarsi qui insieme, fuga romantica?” Azzardò per alleggerire la tensione, accennando un sorriso; 

 

“Magari fosse così semplice” ammise Uri 

 

“Già la vita non è mai semplice ragazzo mio, allora dove eravamo rimasti? Ah si i tuoi sintomi” 

 

“Come le dicevo prima dottore, rimetto sempre al mattino ma il senso di nausea mi resta quasi per tutto il giorno, privandomi quasi dell’appetito, saranno un paio di settimane circa, che mi sento sempre stanco ma per quello ho pensato che ultimamente mi stavo sovraccaricando di lavoro, poi che altro?” Ho perso quasi sicuramente la capacità di trasformarmi in titano e non riesco ad accedere ai miei poteri da coordinata, aggiunse nella sua mente. 

 

“Qualsiasi altro sintomo?” Chiese Jaeger pazientemente 

 

“Non saprei per ora solo stanchezza e nausea” 

 

“E i tuoi poteri da titano?”

 

Uri gelò sul posto, ci mise qualche secondo per metabolizzare la domanda, non sapeva neanche lui cosa fare, doveva forse urlare? Avvertire Kenny? Così sarebbe entrato e avrebbe ammazzato il dottor Jaeger prima che avessero potuto ottenere qualsiasi informazione o risposta, forse il dottore sapeva qualcosa? Decise di farsi coraggio;

 

“Ma cosa sta dicendo? Poteri da titano? Non la capisco” 

 

“So che sei un titano e so che fai parte della famiglia reale, della vera famiglia reale ovviamente” ammise candidamente Grisha sorridendo dolcemente

 

“E lo so perché sono un titano anche io, provengo da Marley” concluse.

 

“Marley?” Disse Uri, quel nome l’aveva già sentito, probabilmente era quando aveva ricevuto la conoscenza dei suoi antenati, era un nome che aveva a che fare con la storia della loro gente, ma al momento non era importante, il dottore stava ammettendo di essere un titano, non ci poteva credere;

 

“Come puoi affermare con certezza che sono un titano?” Chiese, nonostante avesse tantissime altre domande in mente. 

 

“L’ho avvertito prima quando ci siamo stretti la mano, però ho anche avvertito il tuo potere, la coordinata, se possiedi il potere del gigante progenitore devi essere per forza un membro della famiglia reale” concluse.

 

“Quindi, appurato questo, riformulo la domanda precedente: hai notato qualche cambiamento nei tuoi poteri da titano?” 

 

“Non posso più trasformarmi” ammise Uri in un sussurro.

 

“Quando ci hanno attaccato, ieri, ho provato a trasformarmi, ma non ci sono riuscito, ho provato a connettermi con i miei antenati ma non sono riuscito completamente nemmeno in quello, che mi sta succedendo dottor Jaeger, lei lo sa vero? Per favore mi dica cosa mi succede” 

 

Grisha si passò stancamente una mano sul volto, sinceramente quello era troppo anche per lui, sapeva che non avrebbe dovuto seguire Kenny, il suo istinto gli aveva urlato di starsene lontano da quella storia, che non erano affari che lo riguardavano, ma Carla aveva insistito tanto, che non voleva e poteva deluderla, era per lei che era rimasto tra le mura, si era innamorato nuovamente solo grazie a Carla e quell’umanità così diversa da quella che lo aveva cresciuto; così, ora si trovava in un bel casino e non aveva idea di come ne sarebbe uscito. Forse la cosa migliore sarebbe stata farsi uccidere subito da Kenny, visto che aveva come l’impressione che l’uomo non aspettasse altro. Prese un respiro prima di fissare Uri negli occhi;

 

“Calmati, non hai nulla di grave e non stai per morire, certo come ben sai la tua vita si è notevolmente accorciata da quando hai ricevuto il potere del gigante progenitore, però sta tranquillo” 

 

“Come posso stare tranquillo se non so cosa mi succede?” 

 

“Uri ho bisogno che almeno tu mantenga lucidità e sangue freddo, perché appena capirai quello che sto per dirti e poi lo diremo a Kenny lui sicuramente impazzirà, quindi ho bisogno di tutta la tua collaborazione, non vorrei arrivare a farlo fuori” sempre che non sia Kenny a far fuori lei, pensò Uri ma non disse nulla, restò in attesa.

 

“Quindi si può sapere cosa posso avere di così sconvolgente?” Domandò.

 

“Aspetti un bambino Uri”

 

“Non credo di aver capito bene” fu la prima reazione del sovrano.

 

“Aspetti un bambino” ripeté Grisha gentilmente 

 

“Vorrei potertelo spiegare in maniera più semplice ma vedi, tra i poteri del gigante progenitore c’è anche questo, quello di dare la vita” 

 

“Ma io sono un uomo, come posso?” 

 

“Sei un uomo, ma anche un eldiano, hai la capacità di trasformarti in titano, hai sangue reale, non sei un essere umano comune, Uri non lo sei mai stato” 

 

“Basta stupidaggini la prego, non è possibile, questo non è possibile” Il sovrano scoppiò a piangere prendendosi il volto fra le mani, Grisha si alzò ed andò ad aprire la porta.

 

“Entra, ora penso che abbia bisogno di te” fece rivolto a Kenny, che non appena vide Uri, seduto a terra in lacrime e tremante non ci vide più.

 

“Che cazzo gli hai fatto brutto bastardo?!” Disse prendendo il dottore per il bavero della giacca.

 

“Io non gli ho fatto nulla, avete fatto tutto da soli ragazzi, ora lasciami e sta un po’ con lui, se avete bisogno mi trovate al piano di sotto a bere qualcosa” e se ne andò lasciandoli soli nella stanza. 

 

Kenny si avvicinò a Uri e lo strinse tra le sue braccia, stava ancora singhiozzando come un bambino, non l’aveva mai visto così piccolo e fragile, era così diverso dal ragazzo sempre forte che conosceva 

 

“Allora? Mi vuoi dire cosa cazzo è successo? Cosa ti ha detto quel medico da strapazzo per ridurti così?” 

 

Ma Uri continuava a piangere, pianse per quello che poteva essere un minuto come un’ora, solo quando ebbe l’impressione di aver ormai esaurito tutte le sue lacrime che si decise a parlare; Kenny non aveva fatto nulla, non aveva mosso un solo muscolo, lo teneva ancora stretto tra le sue braccia, aveva rispettato il suo sfogo, il suo silenzio, l’aveva aspettato e ora Uri sapeva che gli doveva una spiegazione.

 

“Aspetto un bambino Kenny, il nostro bambino” disse alzando lo sguardo, in modo che potessero finalmente vedersi negli occhi. 

 

Kenny non era sicuro di aver capito bene, forse lo stare nella stessa posizione per così tanto tempo doveva avergli provocato danni a livello acustico o neurologico, perché gli era appena parso di sentire che Uri avesse detto che aspettava un bambino.

 

“Che cazzo hai detto?” Fu infatti la sua prima risposta;

 

“Aspetto un bambino Kenny” e questa volta era sicuro di aver capito 

 

“Come cazzo è possibile? Cioè sei un uomo!!” 

 

“Sono un uomo si, che ha la capacità di trasformarsi in titano, di controllare altri titani, di riscrivere le memorie del genere umano, quindi perché non potrei anche aspettare un bambino?” Lo squartatore non rispose subito, si prese qualche secondo per riflettere;

 

“Ne sei sicuro? Cioè come fa il dottore a dirlo con certezza?!” 

 

“Grisha Jaeger è un titano, viene dal mondo al di fuori delle mura, non so cosa ci faccia qui, ne quale sia la sua missione e al momento non mi interessa, però sembrava sincero, era come se sapesse davvero di cosa stesse parlando, quindi Kenny sembra che abbiamo finalmente scoperto la ragione del mio malessere” 

 

Concluse, facendosi stringere nuovamente dal suo compagno, Ackerman restò per un po’ in silenzio poi improvvisamente scoppiò a ridere, Uri pensò che doveva essere definitivamente impazzito.

 

“Un padre” disse invece, stupendo se stesso e il sovrano.

 

“Sarò padre, cazzo” ripeté passandosi stancamente una mano sulla tempia.

 

“Perché non mi sembri felice?” Chiese Uri 

 

“Perché sarà un cazzo di casino, siamo in fuga, ci vogliono far fuori o comunque qualcuno vuole il tuo potere, pensi ci sarà il tempo perché questo moccioso nasca? E anche se nascesse che vita di merda potremmo offrirgli ora? Ma soprattutto io non sono tagliato per essere un padre” 

 

Uri gli diede uno schiaffo, facendo calare il silenzio nella stanza, in quel momento era arrabbiato, come non gli capitava da un po’.

 

“Risolveremo questa situazione del cavolo prima che il bambino nasca e se anche non ci riuscissimo promettimi che saremo una famiglia, per lui, inoltre tu sarai un buon padre, sai prenderti cura di coloro che ami e io lo so bene, ti ho affidato la mia vita Kenny, ti affido anche quella di nostro figlio, ora, promettimi che non dirai mai più queste cose! Non voglio più sentirti parlare in questo modo!!” E scoppiò nuovamente a piangere, facendosi stringere dal compagno. 

 

“Ora più che mai vorrei che la mia fantasia fosse vera, che fossimo solo due normali contadini” ammise tra i singhiozzi mentre l’altro lo cullava dolcemente

 

“Se fosse vera, non avremmo potuto concepirlo questo moccioso” fu la secca risposta di Kenny 

 

“Cazzo, sono l’ultima persona al mondo che dovrebbe avere dei figli” aggiunse dopo qualche secondo.

 

“Non dire così Kenny” 

 

“Mettere al mondo un altro Ackerman dobbiamo essere impazziti Uri” 

 

“Sempre meglio mettere al mondo un altro Ackerman che un altro Reiss” fece il biondo sorridendo, e di colpo ogni timore di Kenny sulla paternità passò in secondo piano.

 

 

Uri si stava cambiando per la notte, c’era un piccolo specchio rotto in bagno, casualmente dopo essersi levato la maglietta si era messo di profilo e con una mano aveva iniziato a carezzarsi il basso ventre, quando potevano averlo concepito? Quanto mancava al parto? Come avrebbe partorito? Però tutte queste domande e paure svanivano di colpo quando pensava a ciò che lui e Kenny avevano creato, dentro di lui stava germogliando una vita, per la prima volta Uri fu felice di essere un Reiss e di aver ereditato quel potere, quel potere maledetto gli stava dando la più grande gioia che potesse sperare: un figlio suo e di Kenny, solo l’idea lo faceva impazzire di gioia. Fu proprio il suo compagno ad interrompere tutte quelle fantasie;

 

“Se ti consola non si nota ancora nulla” disse avvicinandosi e abbracciandolo.

 

“Quando pensi che nascerà?” Chiese Kenny sinceramente incuriosito.

 

“Be’ non ne ho proprio idea, cioè l’abbiamo fatto così spesso nell’ultimo periodo, potremmo averlo concepito in un giorno qualsiasi” ammise Uri. 

 

“Per me è stata la mattina in cui ho chiesto di sposarti” disse serissimo Kenny, Uri si voltò a guardarlo senza parole, quasi a bocca aperta.

 

“Quella mattina mi è sembrata diversa dal solito, hai iniziato a sentirti male un paio di settimane dopo o sbaglio?” Il sovrano era ancora senza parole, ma poi prese coraggio e fece due conti;

 

“Allora, calcolando che siamo ai primi di luglio, dovrebbe nascere più o meno tra la fine dell’anno e i primi di gennaio!! Magari festeggeremo il compleanno insieme!!” Fece entusiasta.

 

“Tz moccioso di merda nascere in pieno inverno con tutto il fottuto freddo che ci sarà” Uri sorrise e gli prese una mano portandosela al ventre 

 

“Sono felice che tu l’abbia presa così bene” ammise;

 

“Sei l’unico con il quale potrei prendere in considerazione l’idea di avere un moccioso, a patto che non mi somigli, meglio che prenda tutto da te, poi te l’ho detto, non so se sono adatto ad essere un padre” 

 

“Imparerai, impareremo insieme Kenny siamo in due in questa missione” non rispose nulla ma intanto continuava ad accarezzare il ventre di Uri 

 

“Moccioso di merda hai avuto un pessimo tempismo dall’inizio, spero che una volta nato ti farai perdonare per tutti questi casini” 

 

“Kenny non avrai in mente di chiamarlo moccioso di merda per tutto il tempo vero?” Fece Uri divertito; 

 

“Come vorresti che mi riferissi a lui?” 

 

“Dai già per scontato che sia un lui?” Kenny sorrise, 

 

“È mio figlio, è un Ackerman, quindi sarà un maschio” Uri si fece serio di colpo.

 

“Sarà sia un Ackerman che un Reiss cosa potrebbe significare?” Chiese preoccupato voltandosi verso Kenny, che però sorrideva, non aveva mai smesso;

 

“Che probabilmente sarà il fottuto essere umano più forte che questa umanità avrà mai visto”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino autrice:

Tadaaaaaaan ecco ho sganciato la bomba, finalmente ecco spiegata la causa dello “strano” malessere di Uri. Posso solo anticipare che da adesso viene il bello... Colgo l’occasione per ringraziare tutti voi che continuate a leggere. Ora autrice saluta tutti, fugge in Uzbekistan e cambia nome.

  
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