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Autore: Soly_D    28/10/2019    4 recensioni
• Day 1: Last request
[«Voglio un bacio», ripeté Natsu un po’ più forte. «Non ne ho mai ricevuto uno».]
• Day 2: Memories
[«Ma i ricordi... i ricordi fanno ancora un po’ male, devo ammetterlo».]
• Day 3: Reckless
[«Già me lo immaginavo… avrebbe avuto i tuoi capelli e i miei occhi, o magari il contrario».]
• Day 4: Worship ➤ Fantasy!AU - parte 1
[“Se solo potessi liberarmi di questo enorme peso...” pensò con gli occhi fissi sul dipinto di END – mezzo drago, mezzo uomo – che sembrava guardarla da lassù con disprezzo.]
• Day 5: Forbidden ➤ Fantasy!AU - parte 2
[«Come puoi solo pensare che io ti possa portare lì dentro? È un inferno, lo capisci?».]
• Day 6: Secret
[«Oggi alla gilda ho sentito che nascondi un segreto», disse in fretta Natsu con tono serio. «Di cosa si tratta?».]
• Day 7: Reunion ➤ Modern!AU
[Come ci fosse finita con le labbra incollate a quelle di Natsu Dragneel su uno dei vari divani in pelle della lussuosa casa di Mavis Vermillion, Lucy non avrebbe saputo dirlo.]
[Raccolta di oneshots per il NaLu Love Fest 2019 indetto su Tumblr]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Happy, Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: Lemon, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Love is like a friendship caught on fire.

[NaLu Love Fest 2019]



Day 7: Reunion
[Modern!AU]

Come ci fosse finita con le labbra incollate a quelle di Natsu Dragneel su uno dei vari divani in pelle della lussuosa casa di Mavis Vermillion, Lucy non avrebbe saputo dirlo. Doveva essere stato a causa dell’euforia per quell’inaspettata reunion tra ex compagni di classe che Mavis stessa si era occupata di organizzare a distanza di tre anni dal diploma, o forse per via di quei bicchierini di troppo che Cana le aveva fatto ingurgitare a suon di «BEEE-VI! BEEE-VI! BEEE-VI!», o magari a causa della velata delusione che l’aveva colpita scoprendo di essere l’unica rimasta single, dal momento che Mavis e Zeref, Levy e Gajeel, ed Erza e Gerard erano tutti finiti (piuttosto prevedibilmente) insieme e che perfino Juvia era finalmente riuscita a conquistare il cuore del suo Gray-sama.
O forse non c’entravano nulla né la rimpatriata, né l’alcol o la nascita di tutte quelle nuove coppie. Forse Lucy aveva ceduto alle esplicite avances di Natsu per il semplice fatto che ne era stata segretamente innamorata per tutto il corso delle superiori: più volte aveva cercato di dichiararsi, ma le era sempre mancato il coraggio, un po’ perché si trattava della sua prima cotta e la cosa la intimoriva alquanto, un po’ perché Natsu non sembrava provare per lei qualcosa che andasse oltre l’affetto, quindi Lucy era certa che un suo rifiuto non solo le avrebbe spezzato il cuore, ma avrebbe anche minato le fondamenta della loro amicizia. Finita la scuola, avevano preso strade diverse: lei aveva intrapreso la facoltà di lettere con il sogno di diventare giornalista o scrittrice, un sogno che coltivava ancora giorno dopo giorno, mentre Natsu aveva seguito le orme di suo padre entrando nell’azienda di famiglia. Durante il primo anno di separazione, si erano visti più volte per prendere un caffè insieme o per un’uscita in comune con i loro amici, ma dopo quell’anno i loro incontri si erano fatti sempre più radi fino a svanire del tutto, forse a causa dei troppi impegni o forse a causa della lontananza fisica, da cui poi era derivata una lontananza anche effettiva.
Eppure, nonostante ciò, era bastata quell’improvvisa reunion non solo per farli riavvicinare, ma anche per far scattare la scintilla – che poi, più che scintilla, a Lucy pareva un vero e proprio fuoco.
Era ancora palesemente cotta di Natsu nonostante dopo la scuola avesse avuto varie storie? Decisamente sì, e rivederlo dopo tanto tempo così bello, maturo e sicuro di sé, era stato davvero un colpo al cuore per Lucy, la quale aveva fatto interiormente i salti di gioia quando lui le aveva chiesto di allontanarsi insieme dalla festa e l’aveva portata al piano di sopra dove l’aveva praticamente incollata al divano con un bacio tutt’altro che innocente.
Il nuovo Natsu, che non aveva più nulla a che fare con l’ingenuo ragazzino delle superiori, ci sapeva fare – con le parole, con la bocca, con le mani – e la cosa la stava eccitando parecchio, mettendole in testa idee malsane che includevano l’uso di quel divano per altri scopi (il che, era certa, avrebbe mandato fuori di testa Mavis se l’avesse scoperto, ma al momento Lucy non se ne curava).
Fu con un movimento veloce e sinuoso che, senza staccarsi dalla calda bocca di Natsu, Lucy gli si mise sopra a cavalcioni, stringendogli il bacino tra le cosce e guardandolo da sotto le lunghe ciglia bionde con sguardo malizioso. Natsu, piacevolmente colpito da quella audacia, approfittò di quella posizione per dedicarsi al suo collo con baci umidi e bollenti. Quando la bocca del ragazzo finì nell’incavo tra i seni lasciato scoperto dall’ampia scollatura, Lucy sospirò di piacere, infilando le dita nei capelli di Natsu e spingendo il bacino contro il suo. Poteva sentire chiaramente il cavallo dei pantaloni di Natsu gonfiarsi un po’ di più ad ogni minimo sfregamento, il che la rendeva ancora più curiosa e disinibita di quanto pensasse di essere.
«Lucy», sussurrò Natsu facendo scorrere le mani lungo la sua schiena fino ad intrufolarsi al di sotto della gonna per accarezzarle i glutei da sopra le mutandine. «Mi farai impazzire continuando così...».
«Dovrò pur vendicarmi», rispose Lucy sorridendo malandrina.
Natsu interruppe di colpo i baci e le carezze per guardarla meglio negli occhi. «Cosa vuoi dire?».
«Ero pazza di te, ma tu non l’hai mai capito».
Sentendo nuovamente il bisogno della lingua di Natsu nella bocca, Lucy lo baciò piegando la testa da un lato e imprimendo in quel contatto una piccola dose di frustrazione per quei sentimenti mai ricambiati e a lungo celati.
«L’ho capito, invece», si affrettò a precisare Natsu. «Tardi, quando la scuola era già finita ed eravamo lontani e mi mancavi. E rimpiango solo di non averlo capito prima».
Lucy sgranò gli occhi stupita. Era forse una mezza dichiarazione, quella? Perché se lo era davvero, allora avrebbe dovuto ringraziare Mavis dal profondo del cuore per aver organizzato quella benedetta rimpatriata. Senza di essa, probabilmente, non avrebbe mai scoperto che Natsu era attratto da lei almeno quanto lo era lei di lui, e che baciava bene, dannatamente bene.
Lucy sorrise appagata. «Meglio tardi che mai, no?».
Quelle parole sembrarono accendere una lampadina nella mente di Natsu. «Credi che potremmo...?».
Lucy capì all’istante. Se fino a quel momento si erano semplicemente lasciati travolgere dalle sensazioni e dalla pura attrazione fisica, ora si parlava di qualcosa di più serio, di più intimo. E forse era davvero arrivato il momento di mettere le cose in chiaro, una volta per tutte.
«Natsu». Lucy gli accarezzò dolcemente il volto, spostandogli i ribelli ciuffi rosa dalla fronte. «Credi che se fosse stato Gray o Gajeel o qualunque altro ragazzo a propormi di lasciare la festa e appartarci qui sopra, io avrei acconsentito?». Lucy poggiò la fronte contro quella di Natsu e socchiuse gli occhi con il cuore colmo d’emozione, finalmente libera di poter esternare tutto ciò che provava. «Sei sempre stato tu, sempre e solo tu».
Natsu la baciò all’improvviso stringendola in un abbraccio caldo e possessivo, come se non stesse aspettando nient’altro che quelle parole, e lì Lucy pensò che ne era davvero valsa la pena aspettare tutti quegli anni pur di sentirsi così bene tra le sue braccia.
«Andiamo via da questa festa, Lucy», soffiò il ragazzo sulle sue labbra. «Ti porto a casa mia. Vivo da solo ora, lo sai?».
Lucy ridacchiò, mascherando quanto in realtà quella proposta la allettasse. «Ma come siamo impazienti, Dragneel».
Natsu sorrise imbarazzato e in quel momento sembrò tornare l’innocente ragazzino che era stato capace di farle battere il cuore per la prima volta grazie alla sua disarmante semplicità e nobiltà d’animo.
«Va bene», acconsentì Lucy subito dopo. «Ma ad una condizione».
Natsu pendeva dalle sue labbra. «Quale?».
«Che non ci separeremo più, che recupereremo il tempo perso».
Natsu la guardò negli occhi con fermezza. «Te lo prometto».
Fu con un nuovo bacio che sugellarono quella promessa e poi, mano nella mano, scesero al piano di sotto salutando gli invitati e ringraziando Mavis per la bella festa, pronti per iniziare una nuova, emozionante avventura che li avrebbe condotti più lontano di quanto avrebbero mai pensato.
Il primo amore non si scorda mai, no?








Note dell'autrice:
Termina qui questa raccolta a cui tengo particolarmente perchè mi ha fatto riscoprire il mio amore per la NaLu. Avevo accennato alla possibilità di continuare con i prompt bonus, ma non credo di farcela, visto che ho in corso molte altre storie e che comunque ho anche una vita reale fatta principalmente di università XD GRAZIE di cuore a chi è arrivato fin qui, probabilmente scriverò ancora sulla NaLu <3 a presto!

  
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