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Autore: Alibanana97    11/11/2019    0 recensioni
Crossover scritto a quattro mani con claudd97.
Immaginate se i personaggi di Glee facessero parte del mondo magico: all'improvviso, si ritrovano a doversi trasferire per un intero anno ad Hogwarts, dove conoscono i personaggi di Harry Potter. Cosa succederà? Quali amori nasceranno?
Dal testo: "Gli studenti, a partire dal quinto anno, verranno divisi nei vari gruppi dei laboratori e saranno mandati in varie scuole da ogni parte del mondo. [...] Precisamente, voi verrete accompagnati alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts"
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco a voi il capitolo 17! Spero vi piaccia e se vi va, lasciate una recensione per favore, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate del continuo di questa storia, grazie!

Una volta che tutti gli studenti che dovevano partire se ne furono andati con il treno, Thad fu subito preso in disparte dai Niff, che lo portarono nel cortile interno, ormai deserto. “Cos’è appena successo tra te e Sebastian?” domandò con entusiasmo Jeff. “Ciao anche a voi ragazzi…” mormorò ironico il moro. “Comunque cosa dovrebbe essere successo? Non è successo assolutamente niente!” “Abbiamo visto chiaramente quell’occhiolino!” esclamò Nick. “Vuoi forse farci pensare che Sebastian ti avrebbe fatto un occhiolino per nulla?” continuò Jeff sorridendo. “Vabbè sapete com’è Sebastian, avrebbe fatto l’occhiolino a chiunque… E poi sapete che vuole sempre darmi fastidio!” si giustificò il Tassorosso. “Non mi pareva che ti desse tanto fastidio quando avete ballato appiccicati l’uno all’altro alla festa…” disse maliziosamente Jeff. “Quello che successo la sera della festa non c’entra niente, avevo bevuto troppo…” “Quindi è successo qualcosa tra e te e Sebastian alla festa! Devi dirci tutto!” esclamò eccitato Nick. Jeff guardò orgoglioso il suo ragazzo. “Bravo Nicky, inizi a capire come si fanno gli interrogatori, hai imparato dal migliore, modestamente parlando” sussurrò poi, dandogli un bacio. “Va bene, se volete vi lascio da soli…” disse Thad, cercando di scappare. Jeff lo guardò male. “Non ci pensare nemmeno ad andartene. Abbiamo appena iniziato: se non ci racconterai tutto, saremo costretti a farti noi delle domande scomode, Thad”. In quel momento Thad, non trovando altri modi per sfuggire a quei due, fu costretto a raccontar loro tutto quello che era successo dalla sera precedente al ballo fino a quella mattina, in fondo erano i suoi due migliori amici. “Lo sapevo che alla fine avresti ceduto alle sue avance!” esclamò Jeff. “Ero brillo, Jeff… Non ero sicuro di quello che stavo facendo! E in più, ti assicuro che Sebastian è molto persuasivo, fin troppo…” “Beh, quello che successo è successo. Ora devi solo capire cosa vuole Sebastian” commentò Nick, interrompendolo. “Non saprei… Non si è comportato male con me, nemmeno stamattina, ma non sono sicuro che per lui sia significato qualcosa di più di quello che è stato” mormorò infine Thad.

Nonostante le lezioni fossero finite, i ragazzi del Glee club, visto che mancavano solo poche persone, avevano deciso di continuare a fare le sfide tra di loro. Così si erano trovati il giorno dopo e avevano deciso di cantare liberamente: chi voleva poteva cantare ciò che più gli piaceva. Ron e Finn furono i primi a farsi avanti, sotto lo sguardo confuso delle proprie ragazze, ancora arrabbiate con loro per ciò che era successo al ballo. “Abbiamo deciso di cantare una canzone italiana” mormorò Ron, dopo essersi messo al centro dell’aula con Finn. Il professor Schuester gli diede il via e così le note della canzone riecheggiarono per la stanza e i due ragazzi cominciarono a cantare “Perdono” di Tiziano Ferro. Durante la canzone, Ron e Finn continuarono a guardare le loro fidanzate, che, mentre li ascoltavano, bisbigliavano tra di loro. Lo scopo dei due ragazzi era quello di farsi perdonare da Hermione e Rachel, anche se queste due non erano del tutto convinte delle loro scuse. Finita la canzone, Rachel si alzò in piedi. “Credete davvero che basti una canzone del genere per farvi perdonare da noi?” domandò guardando Finn negli occhi. “Già, dovrete lavorarci di più” disse Hermione, alzandosi di fianco all’altra ragazza, per poi uscire con lei. Finn e Ron le guardarono uscire, stupiti: ci erano rimasti davvero male, perché avevano sperato di farsi perdonare con quella canzone. In realtà le due ragazze avevano già perdonato i due ragazzi, ma volevano vedere fino a che punto erano disposti ad arrivare per loro, poiché non ricevevano spesso queste dichiarazioni così romantiche e per una volta volevano godersele.

Nel frattempo anche gli altri ragazzi iniziarono ad uscire dall’aula, perché il professore aveva dichiarato che la lezione era finita, e tra i primi ad uscire c’erano Puck e Ginny che chiacchieravano amabilmente. Santana, vedendoli così affiatati e conoscendo Puck, si lasciò sfuggire un commento sprezzante. “Certo che quei due potrebbero essere meno espliciti, è palese che siano andati a letto insieme” disse. Dean la sentì dire quelle parole, ma fece finta di niente e uscì anche lui dalla stanza. Per il resto della giornata quelle parole però gli rimbombarono nella testa, cosa che si protese fino a quella sera, per la quale non riuscì a dormire. Infatti, quella notte, non riuscendo proprio a prendere sonno, il ragazzo si alzò dal suo letto e si mise a gironzolare per la Sala Comune ormai deserta. Mentre camminava avanti e indietro con quel pensiero fisso in testa, sentì la porta della Sala Comune che si apriva, così si girò e vide Ginny entrare furtivamente con qualcosa in mano. Ginny, non appena fu dentro la stanza, alzò lo sguardo, sentendosi osservata, e lo vide. “Oh cavolo! Ah, sei tu Dean. Mi hai fatto prendere un colpo! Cosa ci fai sveglio a quest’ora?” “Potrei farti la stessa domanda…” rispose il ragazzo ridacchiando. “Oh, beh, avevo un certo languorino così sono scesa nelle cucine a sgraffignare qualcosa… Hai fame?” domandò sorridendo la ragazza, sedendosi su un divano, offrendogli dei dolcetti. Dean annuì e si sedette di fianco a lei e prese in mano un paio di crostatine. “Aspetta: non sono quelle dei tuoi fratelli che mi fanno diventare un canarino o qualcosa del genere, vero?” “No, no tranquillo, sono innocue” rispose lei ridendo. Dean annuì e prese un morso da una delle sue crostatine. “Comunque non mi hai risposto: cosa ci fai tu sveglio?” gli chiese Ginny. “Ehm, non riuscivo a dormire, troppi pensieri per la testa” “Cos’è, Quinn ti fa pensare?” domandò lei guardandolo curiosa. “Cosa? Quinn? No, no, tra me e lei non c’è assolutamente niente, siamo solo amici, più o meno…” “Oh capisco” rispose la rossa, sorridendogli leggermente, un po’ confusa. “E, ehm, a te come va con Puck?” cambiò discorso lui. “Bene, ma in realtà quello che c’è stato tra di noi è stata solo una scappatella, niente di più, sia per me che per lui…” “Ah, credevo ci fosse qualcosa di più tra di voi” “No, no, quello no; effettivamente sto cercando qualcosa di diverso, è stata una breve parentesi, in realtà non cerco un’avventura di una notte, ma mi piacerebbe una relazione più duratura.” “Ti capisco, perché anche a me piacerebbe avere una storia seria come a te” disse lui, sorridendole; lei gli sorrise di rimando e poi rimasero lì per un paio di ore a chiacchierare insieme.

Il giorno dopo, la Vigilia di Natale, Hermione e Rachel, come loro solito, stavano passeggiando nel cortile della scuola, quando all’improvviso videro davanti a loro fluttuare due sacchettini pieni di cioccolatini, con un bigliettino attaccato. Così, allungarono le mani per prenderli e lessero “Perdonami”; in quel momento, attorno a loro iniziarono a risuonare le note di una canzone, quindi si girarono, seguendo la direzione della musica, e videro Ron e Finn che iniziarono a cantare.

Ron:
Un giorno è come vuoi, un giorno non è facile avermi sempre accanto a te
Fortuna che tu sei più avanti dei miei limiti e che sei saggia più di me
 
Ron e Finn:
Non dire mai bye bye, non dire mai vai via
Resta insieme a me io non chiedo di meglio, perché oramai già sai che sei e sarai mia
Davanti a noi un mondo di strade che si aprono e anche se io sto cercando ancora mille scuse
è chiaro che ora io non posso più fare a meno di te
 
Io non voglio più bruciare nella cenere di una sconosciuta anche fosse Venere
io non voglio più saperne, io non posso più fare a meno di te
Ogni giorno farsi una ragazza facile non ha reso mai un uomo meno fragile
non le voglio più vedere, io non posso più fare a meno di te
 
 
Finn:
C'è ancora gente che parla di sesso debole, ma non ha conosciuto te
però io so che hai un punto più sensibile che ti fa piangere per me
 
Finn e Ron:
Non dire mai bye bye, non dire mai vai via
Resta insieme a me io non chiedo di meglio, perché oramai già sai che sei e sarai mia
Davanti a noi un mondo di strade che si aprono e anche se poi non saranno sempre solo rose
è chiaro che ora io non posso più fare a meno di te
 
Io non voglio piú bruciare nella cenere di una sconosciuta anche fosse Venere
io non voglio più saperne, io non posso più fare a meno di te
Ogni giorno farsi una ragazza facile non ha reso mai un uomo meno fragile
non le voglio più vedere io non posso più fare a meno di te
 
Finn:
Tu mi hai tirato su dal fondo della cima, non è che salvi il mondo però è meglio di prima
Chi mi conosce da sempre ora si sorprende, mi metti a posto ma non sposti niente
Per me è un miracolo, ma quando mai è successo dopo tutto sto tempo tutti giorni videogiochi e
sesso
 
Ron:
E bevi tutto me stesso, liscio e non corretto, presa bene dell'affetto
e anche se io sto cercando ancora mille scuse è chiaro che io ora non posso più fare a meno di te
 
Ron e Finn:
Io non voglio più bruciare nella cenere di una sconosciuta anche fosse venere
io non voglio più saperne, io non posso più fare a meno di te
Ogni giorno farsi una ragazza facile non ha reso mai un uomo meno fragile
non le voglio più vedere io non posso più fare a meno di te
 
Quando finirono di cantare, Rachel e Hermione si scambiarono uno sguardo d’intesa, si sorrisero, poi andarono da Finn e Ron e li abbracciarono, per poi dir loro che li avevano perdonati già dalla prima volta.
  
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