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Autore: Nickoku    14/11/2019    0 recensioni
Kevin, Campione della regione di Auros, si ritrova a combattere assieme agli altri Campioni contro i piani del misterioso Team Asgard e del suo enigmatico capo, un tipo che sostiene di essere molto legato allo stesso protagonista. Kevin nasconde dentro di sè molti segreti, di cui alcuni ancora neanche lui stesso ne è a conoscenza. Cosa lega lui, il Capo del Team Asgard e tre arcani oggetti?
Sarà presente una storicizzazione delle vicende del Continente in cui si svolgono gli eventi della Fan Fiction stessa. Regioni presenti e nominate: Kanto, Jotho, Hoenn, Sinnoh, Unima, Almia, Fiore, Oblivia, Isole Orange, Settipelago, Ferrum, Vesryon (Pokèmon Zeta ed Omicron), Auros, Kalos ed Alola.
Storia legata nella trama della serie "Super Smash Bros.", cui verranno aggiunti riferimenti alla stessa dapprima in maniera leggera e poi più presenti nella seconda parte della storia. Non è necessaria, ma è consigliata, la lettura delle altre storie precedenti.
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Super Smash Bros. "Fase 1"'
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L'esplosione mi riporta alla realtà e penso di essere portato via, in compagnia di Rocco, di Dragalge o di Vittorio. Tuttavia, mi accorgo di essere ancora padrone dei miei sensi, anzi di essere ancora in legame con Scizor. La corrente passa molto forte intorno a me e me ne chiedo il motivo, non percependomene più circondato da essa. Sollevo lo sguardo e noto un gigantesco essere, longilineo, simile ad un serpente in cui riconosco Rayquaza: "Vittorio?" Chiedo, pensando che fosse il Rayquaza del mio sogno, vista la silhouette del Pokèmon in questione. Il Pokèmon ovviamente non risponde, ma noto che è cavalcato da qualcuno. Temo che possa essere il Team Asgard, ma ripensandoci per un momento, non possono essere loro: mi avrebbero già catturato non mi avrebbero salvato. Mi sono risvegliato proprio nel momento in cui usciamo dal fiume; che fortuna, stavo iniziando ad annaspare. Rayquaza plana verso il terreno e mi lascia sulla riva. Dal dorso scende saltando una figura di una ragazza, ma per ora rimane di spalle rispetto a me. "Kevin!" Urla una voce conosciuta. "Ginevra?" Chiedo, girandomi verso di lei. La ragazza mi salta al collo contenta di vedermi ed anche il suo Espeon si struscia sulle mie gambe. "Come avete fatto a trovarmi?" Chiedo. "Grazie a lei." Indica Hayden, poco lontano dalla ragazza e al suo Espeon. "A proposito, bella la tua trasformazione in Mega Scizor, hai visto che avevo ragione?" Mi fa il Quintisolano, facendomi un occhiolino. Io rispondo con un sorriso e mi giro a contemplare il Rayquaza che si attorcigliava dietro la ragazza, ancora di spalle. Lei si volta a guardarmi: ragazza di circa ventianni, al massimo venticinque, era coperta con un mantello marrone scuro, con un abito nero che copriva le sue forme. A una più ottenta occhiata, noto che ha i capelli neri, raccolti in due treccine. Gli occhi mi colpiscono parecchio, in quanto erano molto scuri, ma avevano uno sguardo che penetrava l'animo, molto determinati.
"Finalmente ti conosco di persona, Kevin." "E tu chi dovresti essere?" Dico io, mettendo le sciabole in posizione di riposo. "Quali sono i tuoi scopi?" "Sono Lyris, discendente dei Draconidi delle Cascate Meteora di Hoenn. Il Campione Rocco, mi ha incaricato di osservare tutti i movimenti del Team Asgard e, seguendo Ivan e Max che scappavano, sono giunta in terra di Jotho, fino al momento del tuo rapimento." "Tu..Tu potevi intervenire contro quei due stronzi ad Alghepoli e non hai fatto nulla?" Dico, con una voce molto innervosita. "Certo che non potevo: in quel momento stavo catturando Rayquaza. Fin dalla mia infanzia mi venne predetto che avrei dovuto fermare la fine del mondo così come lo conosciamo noi e che avrei dovuto ammaestrare il padrone del cielo per farlo." Mi calmo dopo aver sentito quelle parole. "Lo devo a Siryl..Non posso offendere la sua memoria". Poi torna con il suo sguardo determinato:" Figuratevi che io non volevo salvarti, in quanto temevo che avresti potuto intralciare la mia missione: poi quando i tuoi amici hanno urlato il tuo nome mi sono ricordata che eri un pezzo grosso e che andavi difeso. Ma vedo che sei riuscito a fare un ottimo lavoro da solo: hai fatto esplodere il Sottomarino facilmente." "Non solo, ho anche sconfitto il Professor Edo. Non è stato facile.." DIco io guardando le mie ferite in giro per il corpo e tastandomi il naso, memore del combattimento. "Direi che è ora di tornare normale." Dico, cercando di sciogliere il legame. Tento per qualche secondo, ma continuo a rimanere fuso con Scizor. "Kevin che succede?" Chiede Hayden. "Tutto bene?" Aggiunge Ginevra. "Affatto..Temo di sapere che cosa sta succedendo; durante la battaglia il professor Edo mi ha strappato dal collo la Pietrachiave che permetteva la Megaevoluzione ed io per evitare che succedesse di nuovo, una volta che l'ho riconquistata, me la sono mangiata. Temo che dovrò aspettare che.." "Si ho capito, ho afferrato il concetto." Dice schifata Lyris. "Bè aspetteremo, quanto ci vorrà mai?" Chiede Ginevra. Le sirene della Polizia iniziano a suonare in lontananza. "Sarà meglio non farci trovare, non vorrei che possano fermare la nostra ricerca." Ipotizza Hayden. "Salite su Rayquaza, dove volete andare?" Io afferro la bussola e vedo che punta versi est. "Portaci alla prima città che sta ad est rispetto a qui; dobbiamo fare un punto della situazione." "Che strana bussola!" Dice Lyris. "Bè non sono affari tuoi." Aggiungo io, acido, rimettendola al suo posto nello zaino. "Dannazione, ora è tutto bagnata." Penso ad alta voce, riferendomi alla mia borsa.
Saliamo di corsa sul pokèmon del cielo e quello spicca un volo al comando della ragazza,riuscendo per un pelo ad evitare che i poliziotti ci vedessero. "Temo che dovrò lasciarvi a Mogania, ho altro da fare e quella è la città più vicina." "Ma come? Hai detto che.." Inizia a dire Ginevra,ma viene interrotta da Lyris "Scusate ancora". Scendiamo dal drago e vediamo la ragazza volare via. "Che tipa strana" Dice Hayden, "Sono sicuro che la incontreremo di nuovo." Aggiungo. "Adesso pensiamo all'altro problema: come tornare normale?" 

Per fortuna stiamo al limitare della città e molto vicini alla foresta: decidiamo di appartarci per cercare una soluzione e nel mentre racconto ciò che è successo. "Cioè: mi stai dicendo che il Professor Edo ti ha attaccato con un'armatura d'oro, chiamata Armatura d'oro del Sagittario?" "Si, mi ha messo seriamente in difficoltà..Spero che non avremo più a che fare con quell'arma pericolosa." Facciamo un secondo di pausa, mentre Hayden rimane scioccato dall'idea di un'armatura simile a quella di un Sagittario. "Se non avesse messo in pericolo la tua vita, la si potrebbe anche ritenere carina!" Dice per smorzare la tensione, non riuscendoci. 
"Piuttosto..Come posso, ecco come dire.." Dico io, vergognandomi di ciò che sto per dire "Evacuare velocemente?" Chiede retoricamente Ginevra. "Bè, abbiamo delle Baccheprugna.." "Mi hanno sempre fatto schifo, ma temo che non abbia alternative." Dico, già pensando mentalmente al sapore dolciastro della bacca. "Ok, troviamo un luogo appartato dentro la foresta e.." "Che il mio intestino sia clemente." Concludo la frase con il gaudio che si prova quando devi fare un esame di matematica. 
Il luogo appartato è facile da trovare, la buca è stata preparata, un piccolo fuoco da campo per asciugare il mio zaino è stato allestito, manca solo la collaborazione del mio corpo. Ginevra ed Hayden si sono messi ad asciugare i miei oggetti che stavano nello zaino. Per fortuna la bussola ed il Pokènav sono idro-repellenti. Il libro si sarà conservato o sarà stato rovinato? Mi fermo un momento dal mangiare le bacche e torno al focolare. "Direi che dal fatto che sei ancora fuso con Scizor che non hai concluso nulla." Sentenzia Ginevra, con fare dispiaciuto. "Come sta il libro?" Chiedo, in direzione di Hayden. "Bè..Non troppo male, vedi? Sto facendo asciugare pagina per pagina, ma per ora sembra che l'inchiostro non sia svanito." "Uff..Cosa dovrò sopportare adesso? Ditemi, cosa dovrò sopportare?!" Urlo io, infuriato, brandendo le spade verso l'alto e tagliando per la rabbia dei rami. "Calmati Kevin, così non risolverai nulla!" "Calmarmi?! Ma ti rendi conto di cosa dici!?" Per non fare del male a nessuno dei due, in particolare ad Hayden che mi ha provocato in questa maniera, lancio le spade in direzione opposta e centro in pieno uno Spinarak che stava risalendo l'albero. Visto ciò che ho fatto, mi calmo e plano a recuperare le spade. "Sono un essere ignobile." sentenzio demoralizzato, mentre mi dirigo verso la buca utilizzata per i miei bisogni. Sento i due che, per la prima volta nella giornata non bisticciano e che anzi sembra che dicano parole preoccupate per me. Io non sento ciò che dicono, concentrato a liberarmi della Pietrachiave.
 Niente..Sono dieci minuti buoni che sono qui a concentrarmi e ancora nulla. Mi riporta alla realtà uno squillo: il Pokènav inizia a suonare e la voce di Hayden si sente per tutta la foresta:"Pronto? Zio? Come hai fatto ad avere il numero di Kevin? Lui dov'è? Al bagno, è un momento al bagno, ma se vuoi dirlo a me. OH! Questa si che è una notizia interessante!" All'esclamazione interessante, percepisco uno stimolo di gioia e di colpo mi ritrovo Gijinka Scizor. "Finalmente!" Esclamo, defondendomi completamente dal mio Pokèmon. "Via da qui voi!" Dico a dei pokèmon coleottero che si stanno ammassando in prossimità dei miei bisogni. Scizor ronza così forte da metter loro paura ed io ho il tempo di rovistare in mezzo ai miei scarti con un bastone che avevo preparato lì vicino. Se penso che quell'oggetto è passato attraverso i nostri intestini ed ora esce fuori intatto..Preferisco non pensarci e con una bustina circondo la Pietrachiave e la metto dentro. Mi pulisco alla carlona e, insieme a Scizor vado al fuoco. "Finalmente sono tornato normale." Annuncio, trionfalmente. I due mi sorridono, vedendomi tornato normale; Hayden interrompe il momento, chiedendo se avevo bisogno di pulirmi bene. Io evito di rispondere alla domanda imbarazzante e prendo la Pokèball con Lanturn. "Lanturn scelgo te!" Evoco, mettendolo lontano dal fuoco. "Lanturn, devi pulire questa Pietrachiave." Dico, aprendo la bustina. Il mio pokèmon  mi annuisce ed inizia a creare degli schizzi che centrano in pieno l'oggetto da pulire, riuscendo a farla riemergere in tutto il suo splendore. "Grazie amico" Dico, facendolo tornare nella sfera. "A me ora un Hotel, ho bisogno di un bagno!" "Ti darò di più di un Hotel,abbiamo un posto verso cui andare!" Annuncia raggiante Hayden. "Mio Zio, grazie a Prospera ha raggiunto il tuo numero e mi ha annunciato che il signor Fujiwara ha accettato la tua richiesta; ci aspetta a Lavandonia domani mattina." "E Lavandonia sia!" Sentenzio contento. "Sarebbe meglio una tappa al bagno comunque.." dico mortificato. 
E' sera: dopo essere stati al Centro Medico per Pokèmon ed aver svolto quello che dovevo fare, siamo in un parco sulle panchine, mentre intorno a noi i bambini giocano sulle giostre. Praticamente siamo pronti per partire verso Lavandonia: "La Pietrachiave sarà bloccata qui nello Stabilizzatore; avrei preferito tenerla nella spilla di Rocco, ma dopo la disavventura di oggi è meglio che sia qui al sicuro." "Non ti offendi se non toccherò quella Pietrachiave,vero?" Chiede Hayden. "Assolutamente no, anzi, potrebbe essere un utile espediente per tenere lontana la gente che  vuole rubarla!" Dico, facendo ridere tutti. "Mi spiace per come vi ho trattato oggi" dico poi costernato. "Kevin, stai tranquillo, avevi i nervi tesi, capita a tutti." Cerca di giustificarsi Ginevra, toccandomi la spalla. "Può capitare a tutti" "Si, ma è già la seconda volta che capita quando sono trasformato..Credo che sia un effetto collaterale del legame." "Bè adesso lo sai e ci starai attento, vero?" Chiede Hayden, con fare ottimista. "Avete ragione! Ora so i miei potenziali e le mie debolezze, quasi al cento per cento! Non si verificherà di nuovo, ve lo prometto amici miei." Faccio, guardandoli negli occhi. 
"Avanti allora, rotta verso.." La mia frase viene interrotta dallo squillo del mio Pokènav. "Ed ora cosa..Pronto?" "Kevin!" "Lyris? Come hai fatto ad ottenere il mio numero? E' diventato pubblico?" "Me l'ha dato un tuo amico tempo fa..Ascolta attentamente: ho scoperto chi è stato a prendere l'oggetto che stavate cercando." "Come fai a sapere che noi stiamo cercando delle cose?" "Bè, dovresti immaginarlo che è sempre lo stesso tuo amico che me l'ha detto." C'è un momento di pausa. "Comunque sia è un bracciale verde ed argentato, ed è stato comprato da un vecchietto di Lavandonia." "Che coincidenza, anche noi siamo diretti là!" "Bene, allora buona fortuna nella vostra ricerca; se vi potrò aiutare in qualche modo, sappiate che vi chiamerò." "Grazie Lyris, a presto." Dico, chiudendo la conversazione. Mi chiedo chi sia questo amico che sappia tutto; se non fosse morto, avrei ipotizzato Rocco, ma sappiamo tutti che si trova sotto terra..Letteralmente! "Abbiamo sentito che parlavi con Lyris." dice Ginevra "Si, ha scoperto chi ha comprato il pezzo indicato dalla bussola: un vecchietto di Lavandonia." "Ottimo, sulla nostra strada!" Apprezza Ginevra. "Ma cos'è piuttosto?" chiede Hayden "E' un bracciale verde ed argentato." "Verde ed argentato eh? Bene, adesso possiamo partire, non trovate?" "si, acchiappo un Pidgeotto e sono subito da voi." Esclama Ginevra, partendo con lo Stiler ed il suo Espeon a prendere un esemplare di questi Pokèmon. Credo che Hayden voglia parlarmi, ma dato che è abbastanza per oggi, mi chiudo nei miei pensieri, non interessandomi al suo cianciare. So che è un comportamento egoista, ma non ho proprio voglia di prendere ora l'argomento "scegli me o lei?".
Finalmente è arrivata Ginevra, con il pokèmon uccello. "Si parte per Lavandonia!" Urliamo puntando le Pokèball/Stiler in direzione del cielo.


Storicizzazione del Mondo Pokèmon

Capitolo 7 (Unima: Parte 2- dalla dominazione dei Gran Barba alla Fondazione dello Stato)

Dopo l'instaurazione dei Gran Barba nell'ex dominazione dell'Impero Kantiano d'Oriente, gli ex Bianchi (Per comodità si continuerà a chiamarli in questo modo, ma oramai è anacronistico questo appellativo), si asserragliarono nel loro precedente territorio, buttando giù ogni ponte, eccetto il Ponte Villaggio e conducendo una guerriglia contro i Barbari, guerriglia che si accentuò dopo la creazione del Ducato di Unima, da parte dei Gran Barba. La parte ex Bianca fondò di contro la Repubblica di Unima, con il dichiarato scopo di cacciare questi popoli dalle loro terre. Nel 1132 si assistette alla prima vera vittoria della Repubblica, con la conquista di Mistralopoli, che garantiva il controllo completo del lato meridionale della regione. La vittoria non venne sfruttata appieno ed appena due anni dopo il Ducato si riprese la città e pose sotto assedio addirittura Boreduopoli, la capitale della Repubblica. I repubblicani decisero così di ricorrere alla tattica della "terra bruciata", incendiando la loro capitale e spostandosi a Fortebrezza. Pochi anni dopo infatti sarebbe apparsa una creatura da un meteorite che congelava durante la notte chiunque trovasse sul suo cammino, e gli abitanti per difendersi, eressero un muro gigante a protezione della città. Attualmente sappiamo che quella bestia era un Kyurem, che molto probabilmente era impaurito della situazione in cui si era ritrovato. Involontariamente questo Pokèmon salvò la Repubblica, in quanto i Gran Barba tentarono per tre volte l'assedio alla città, ma vennero sempre contrastati dalla creatura, facendoli scappare a Boreduopoli. Il duca di Unima Orientale, Liutpredo IV', nel 1440 pensò che se avessero sterminato tutti i Pokèmon che non erano di Unima, l'esercito avrebbe trovato il modo di sconfiggere la creatura; promosse quindi l'editto, chiamato attualmente  il "discorso sulla purezza dei Pokèmon", in cui venivano elencati quei pokèmon locali da proteggere, mentre al contrario quelli di altre regioni dovevano essere totalmente sterminati, mascherando questo genocidio con la scusa della purezza della regione. I Repubblicani si trovarono così involontariamente dei nuovi cittadini, abitanti della parte orientale scappati in Occidente per salvare i loro amici. Nel 1539, mentre in tutto l'odierno Stato la Pace regnava sovrana o comunque erano presenti piccole guerre, si concluse il periodo d'oro del Ducato di Unima, con la conquista in simultanea di Boreduopoli, di tutta la penisola di Soffiolieve e dell'isola di Tramontea, quindi l'anno successivo si assistette alla conquista definitiva del resto della regione. I Deputati unimensi sradicarono tre delle otto famiglie nobili di Unima, che scapparono a Vesryon per avere salva la vita. Purtroppo l'estinsione di quasi tutte le specie che non erano di Unima nella parte Orientale della regione sarà un problema che sarà portato avanti fino ai nostri giorni.
 Nella seconda metà del Cinquecento e per tutto il Seicento, Unima, liberatasi dei Gran Barba, si estese verso ovest, con la fondazione di Haina, località attualmente di Almia, e con l'acquisizione da parte di Kanto di uno sbocco sull'Oceano d'Oriente, cedendo l'attuale parte più settentrionale di Fiore. La mossa è di duplice utilità: permetteva sia di creare un territorio cuscinetto tra Sinnoh e Kanto stessa e permetteva allo stato di Unima di  trovare nuovi sbocchi commerciali con la stessa Kanto. Il periodo medievale di Unima, il più lungo tra tutti i membri dello Stato, termina nel 1789, quando, dopo aver visto la non troppo lontana Monarchia di Kalos cadere sotto i colpi della Rivoluzione, il Parlamento salutò con favore quest'ondata di libertà, fondando vari trattati commerciali con Luminopoli. Sfortunatamente per loro la Rivoluzione si trasformò presto in Impero di Naroar, con timorosi effetti per la libertà tanto decantata. Il Parlamento si trovò costretto a spostare la capitale dalla storica città di Fortebrezza ad Austropoli, considerata più difendibile, e addirittura si alleò con tutte le altre regioni nella speranza di arginare la pericolosa avanzata del Generale. Le illusioni di mantenere l'indipendenza naufragarono nella Battaglia di Violapoli, nel 1803, quando Unima entrò nell'orbita formale dell'Impero Kalotico (La seconda unità), costringendo la Repubblica a decadere e a far tornare le cinque famiglie nobili cacciate sull'iniziare dell'era repubblicana. Clandestinamente si lavorò per continuare a finanziare gli Hoenti nelle loro scorribande, prima in maniera discreta, poi, dopo la sconfitta dell'Impero contro Sinnoh ed Almia, Unima ricreò una nuova alleanza insieme a Kanto, che si concretizzò nella Battaglia delle Regioni, detronizzando Naroar. Successivamente ai 100 giorni, Unima, al Congresso di Zafferanopoli, ottenne il dominio su Fiore e le lande più orientali di Vesryon, non particolarmente fertili, nè ricche di metalli preziosi tuttavia molto strategiche al livello di controllo della Corona Circolare e della Lancia del nord. Le famiglie nobili vennero di nuovo allontanate dal potere, ma fu loro concesso di rimanere in terra di Unima e addirittura di poter accedere al Parlamento se fossero state votate. Curiosamente questi nobili riuscirono a turni alterni per tutto l'800 a salire alle cariche più importanti della regione, tanto da modificare la vecchia bandiera in quella attuale, applicando i loro stemmi su di essa (vedi fine del capitolo). 

1'Guerra statale- Schieramenti: 
Alleanza: Kalos,Sinnoh,Almia,Jotho,Kanto
Intesa: Hoenn,Vesryon,Auros,Unima
Nella prima guerra Statale, Unima si allea con Vesryon in funzione anti Sinnoh. Nel 1898 dichiarò guerra a Sinnoh, perdendo vari scontri, sebbene nessuno di essi fu risolutivo al livello dello scacchiere generale. La vera nemica fu Kanto, entrata nel 1902: la rapida avanzata nel territorio orientale illudeva una fine vicina, tuttavia dopo la caduta della Monarchia, l'esercito repubblicano di Kanto iniziò ad contrattaccare, riconquistando ogni parte perduta ed anzi mettendo in seria difficoltà le forze invasori. Contemporaneamente Sinnoh riuscì a liberare Fiore e ad infilarsi nella zona più orientale della regione, conquistando Zondopoli ed il suo contado. Nel 1904 si concluse la guerra con la perdita di Fiore nel congresso di Romantopoli in favore di Kanto e del "Corridoio per l'Oceano", in favore di Sinnoh. La sconfitta provocò molto malcontento nella popolazione, che costrinse la Repubblica di Unima a continue elezioni, non riuscendo mai a trovare un governo stabile per più di un anno, finchè nel 1912, Colpiquido, il dittatore di Kanto, riuscì a far eleggere Malefico con un colpo di stato. Malefico era stato messo al posto di Presidente per via delle sue origini "altolocate"  in quanto era un discentente di un ramo laterale della famiglia di Harmonia,  e quindi considerato un garante per la libertà, poichè avrebbe dovuto seguire gli Ideali della Verità, insomma, un incrocio delle due anime del Draconesimo. 
Tuttavia Malefico seguì solo Colpiquido ed i suoi comandi. L'uomo perse la carica quando si rifiutò di far scendere però Unima nella Seconda Guerra Statale, mantenendo la regione neutrale e perse la vita nel difendere Austropoli dall'effettiva annessione di Unima da parte di Kanto, in parte riscattandosi delle sue colpe. Come sappiamo Colpiquido riuscì a mettere le mani sulla grande industria di Unima; non solo: instituì degli studi sui nuovi pokèmon formatesi nelle grotte della regione (Klink e linea evolutiva), fino ad allora poco analizzati e sugli Elegyem e Behyeem caduti dal cielo nel deserto della Quiete di trenta anni prima. 
Come sappiamo Colpiquido si spostò ad Austropoli quando Kanto venne liberata dalla Rosa Bianca, giocando nel 1924 la carta della sfida al Monte Argento. Dopo la sua sconfitta il 16/6, purtroppo come abbiamo già detto, non rimase più nulla dei suoi campi di sterminio. Unima venne accettata nello Stato, ma venne costretta a cedere per 25 anni a Sinnoh l'intera zona orientale (Alisopoli, Venturia e Zondopoli), Haruba, l'isola di Tramontea, rinominata Caldonia e Grecalopoli ad Almia per altri 30 anni. Unima non si tirò indietro e nel 1930 aveva ricostruito ogni città, profondamente rimodernizzate rispetto all'aspetto pre-guerra. Tra Levantopoli e Zefiropoli venne fondata Quattroventi, abitata dagli ex cittadini di Mistralopoli, l'ultima città ad essere ricostruita. Quasi nessuno da Quattroventi tornò a Mistralopoli e gli attuali abitanti erano sfollati nella torre Dragospira. Nel 1931 venne fondata ex novo una città tra Spiraria e Sciroccopoli, la città Nera, al posto di un'antica foresta sacra al cultori del Neo-kami. Si decise così di lasciare l'isola avanti alla neo-nata città incontaminata, creando un Parco Naturale, la Foresta Bianca. Discorso simile venne fatto su Boreduopoli: una parte dei progetti proponeva la trasformazione della città in una versione più moderna ed un'altra invece nel perseguire l'originale. Si decise di costruirne metà, la parte vicina alla stazione del treno in stile moderno e ricostruirla verosimile all'originale nel lato meridionale della città, verso l'ex percorso 10 (andato danneggiato dopo una frana negli anni '60). Infine nel 1933 venne fondata Roteolia, capolinea dei treni regionali di Unima e importante avamposto per la linea ferroviaria Austropoli-Zafferanopoli via Autunnia, asse portante del collegamento tra la regione dei tre Uccelli leggendari e dei due draghi. Al termine dei 30 anni di dominazione di Almia, la regione cedette indietro solo Grecalopoli e per alcuni mesi si temette una guerra tra Unima ed Almia, guerra sventata dall'intervento dello Stato: in cambio dell'abbandono definitivo di quelle terre da parte di Unima, Almia pagò un'ingente somma e dovette posizionare un seggio nello Stato. Per suggellare questa pace ritrovata i ranger di Almia crearono una sede ad Austropoli, gemellata con quella generale di Partena.


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Bandiera di Unima


Spiegazione Bandiera: 
Giallo e verde orizzontali rappresentano le tre penisole che compongono la regione abitata di Unima. Come abbiamo detto, i simboli al lato rappresentano le cinque famiglie nobili che hanno fatto del bene alla regione. La scritta in latino "Veritas" e "Principia"  è in ricordo della Seconda Guerra Civile, dei colori delle rispettive fazioni che difendevano le cause. L'angolo destro della bandiera è convesso in quanto rappresenta la perdita definitiva dell'isola di Tramontea, ormai diventata Caldonia.

Capoluogo di regione: Austropoli
Città importanti: Boreduopoli, Sciroccopoli, Levantopoli e CIttà Nera.


Nuovi personaggi apparsi: 
Lyris

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