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Autore: CrossoverManZero    23/11/2019    1 recensioni
Akira Fudo è un ragazzo di 16 anni, ma non è come tutti gli altri. Custodisce un oscuro segreto: può trasformarsi in una creatura metà uomo, metà diavolo, Devilman!
Cosa accadrà quando, dopo aver perso la sua famiglia e aver vissuto sette anni in America, deciderà di tornare in Giappone e iscriversi allo Yuei?
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Ochako Uraraka, Tsuyu Asui
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Saaaaaaaaaaaaalve a tutti! In questo capitolo, ci sarà la conclusione dell’allenamento dei nostri eroi, con parecchie sorprese. Vi ricordate quando ho detto che il Festival dello Sport avrebbe avuto degli eventi inaspettati che avrebbero coinvolto Akira e i suoi compagni di classe? In particolare, uno di loro? Bene, in questo capitolo, avremo qualche indizio su chi sia. Buona lettura e grazie per aver continuato a seguirmi.
 
 
Nightmare Work Out (terza parte)
 
 
(Due settimane dopo. Domenica)
 
Akira POV
 
(Ore 13:40)
 
È domenica. Di solito questo è il giorno in cui nessuno vuole fare nulla. Per alcune persone è così; per altre è ogni giorno; ma per me (almeno oggi), è solo un altro giorno di fatica. Tecnicamente parlando, Lyann e Jun mi hanno dato il giorno libero. Poiché domani inizia il Festival dello Sport, Jun mi ha detto che oggi potevo riposarmi. All’inizio Lyann era contraria ma, dopo una piccola discussione con Jun, ha accettato. Il loro rapporto è cambiato molto in questi giorni. All’inizio, Jun non riusciva a sopportarla quando flirtava con lei. Ma adesso, praticamente sorride ogni volta che la vede. Come hanno fatto ad avvicinarsi così tanto, in sole due settimane? È quasi come se quelle due fossero…
Akira: “Oh. Mio. Dio.”
Amon: “Ma fai sul serio? Ti accorgi solo ADESSO dei gusti di tua sorella?!”
Akira: “Oh, mi dispiace. Non ho avuto abbastanza tempo per prestarci attenzione, dato che ero troppo occupato a correre in mezzo ai vulcani; lanciarmi da un aereo, con le ali legate; e combattere, incatenato dalla testa ai piedi, contro UN INTERO BRANCO DI MEGALODONTI!!! NON HO AVUTO UN ATTIMO DI RESPIRO!”
Amon: “See, see. Tutte scuse”
Akira: “Oh, vai all’Inferno.”
Amon: “Già stato, grazie”
Akira: “*groan*. E comunque, ho sempre saputo che Jun è lesbica dato che, ogni tanto a New York, si portava a casa qualche ragazza che aveva rimorchiato. E, in fondo, la cosa non mi dava fastidio. Peccato che, quando era ora di andare a letto, le nostre stanze erano una accanto all’altra e il muro era praticamente di cartapesta! E quelle due facevano baldoria FINO ALL’ALBA! Quindi era praticamente impossibile dormire!!!”
Amon: “Ma per favore! Come se tu, di tanto in tanto, non ne approfittassi per farti una-”
Akira: “TACI!!!”
Amon: “Hmpf, sei stancante.”
Akira: “Da che pulpito!”
Ma tornando all’argomento di prima, entrambe mi hanno permesso di fare una pausa. Ma non la stavo facendo davvero. In questo momento, sono in mezzo a una foresta, a testare le mie nuove abilità. O almeno, provo a farlo senza bruciare l’intera foresta. Quando ho provato a lanciare un raggio calorifico dalle mani, ho incenerito una sezione di alberi di cinque metri quadrati. Non sono ancora abituato tutta questa nuova forza che ho ottenuto dall’allenamento di Jun e Lyann, quindi sto cercando di capire come ridurla.
Akira: “Devo riuscire a ridurre la forza che metto nei miei attacchi.”
Amon: “Perché non provi a meditare? Schiarisce la mente e aiuta a mettersi a proprio agio.”
Akira: “Eh, tentar non nuoce.”
Mi siedo, incrocio le gambe e chiudo gli occhi. Mentre respiro lentamente, sento che tutto intorno a me diventa più sfocato e insensibile e la mia mente inizia a schiarirsi. Ma poi sento un forte dolore penetrarmi in testa.
Akira: “AAAARRGH!”
Amon: “Ragazzo! Che succede?!”
Akira: “Io…non…lo so.”
All’improvviso, il dolore cessa e quando apro gli occhi, mi ritrovo di fronte a una grande casa in stile giapponese.
Akira: “Che cosa…dove mi trovo?”
????: “Mamma! Papà! Non siete contenti? Finalmente vedremo gli zii e i miei cugini!”
Mi volto in direzione della voce e non riesco a credere a ciò che vedo. I miei genitori. E io, a quattro anni.
Ma perché i miei genitori sono qui? Questo non sembra lo stesso sogno o incubo.
Mamma: “*risatina* Certo che siamo contenti, tesoro.”
Papà: “Ma nessuno può esserlo più di te, diavoletto.”
Mentre continuo ad ascoltarli, mi chiedo se questo non sia un’altra illusione di Amon o qualcosa del genere. Così ho deciso di chiederglielo.
Akira: “Amon, è opera tua?”
Non ebbi risposta.
Akira: “Amon, ci sei?!”
Ancora silenzio.
Akira: “Amon?”
Papà: “Anche se penso che sarei ancora più contento se non ci fosse anche tuo cognato, Kaori.”
Mamma: “*sospira* Reijiro, so che Enji non è l’uomo migliore con cui andare d’accordo, ma almeno cerca di non litigare con lui ogni cinque minuti. Inoltre, Rei e la sua famiglia meritano comunque una visita.”
Papà: “Hai ragione. Se solo “lui” non lo rendesse così difficile.”
Mamma: “Lo so, tesoro. Lo so.”
Akira: “Che posto è questo? Se sono già stato qui, allora perché non ne ho alcun ricordo? E chi diavolo sono Enji e Rei?”
Akira(4 anni): “Mamma, Papà, siamo arrivati!”
Guardai dove ci trovavamo, che era la parte anteriore della casa. Non appena la porta si aprì, il me stesso bambino corse dentro e, da lontano, altri quattro bambini gli corsero incontro: una bambina con i capelli bianchi e alcuni riflessi rossi che sembravano fiammelle; un bambino con i capelli simili a quelli della bambina, ma meno evidenti; un bambino con i capelli tutti rossi e un po' appuntiti; e infine, un bambino i cui capelli erano divisi tra rosso e bianco. La parte destra era bianca, quella sinistra era rossa.
I primi tre non li ho riconosciuti, ma ho riconosciuto il più giovane. E i miei occhi quasi uscirono dalle orbite.
Questo è impossibile. Non poteva essere lui.
Akira: “…Shoto Todoroki?”
 
(Mondo reale)
 
Akira: “*gasp*”
Cominciai ad ansimare, bramoso d’aria, mentre mi rendevo conto di essere tornato nel mondo reale.
Amon: “Ragazzino, cos’è successo?”
Akira: “Io…non lo so…ma penso…di aver avuto un flashback.”
Amon: “Un flashback? E che cosa c’era?”
Akira: “Ho visto i miei genitori…eravamo di fronte a una grande casa. E c’ero anch’io, ma avevo quattro anni. E la cosa strana, era che conoscevano quel posto. Come se ci fossero stati più volte.”
Amon: “Cos’altro hai visto?”
Akira: “Penso…di aver visto… i miei cugini?”
Amon: “Cugini? Non sapevo che avessi dei cugini.”
Akira: “Nemmeno io…”
Akira: “Che diavolo era quel ricordo? Quelli erano davvero i miei cugini? E se sì, perché tra loro c’era anche Todoroki? Sono sicuro di non averlo mai incontrato, prima di entrare alla Yuei. Ma allora perché ho visto anche lui? Non ci sto capendo più niente.”
Akira: “…che diavolo sta succedendo?”
 
(Nel frattempo, nell’appartamento di Akira)
 
Nessun POV
 
(Ore 16:41)
 
Lyann era seduta sul divano, aspettando che una certa persona tornasse dopo essere andata a fare shopping. Durante l’attesa, si chiedeva dove fosse esattamente il suo “allievo”. Nonostante gli avesse permesso di prendersi una pausa dall’allenamento, dato che domani c’era una specie di festival sportivo (e anche perché Jun aveva deciso così), era ancora curiosa di sapere dove fosse.
Mermane: “Ti stai chiedendo dove sia il ragazzo?”
Lyann: “Sì. È fuori da un po', non che io sia preoccupata o altro.”
Mermane: “Ovviamente. Ma sembri un po' perplessa. Perché?”
Lyann: “…Ho guardato nella sua anima.”
Mermane: “…Cosa hai trovato?”
Lyann: “…Ricordi infranti.”
Mermane: “Ricordi infranti?”
Lyann: “I suoi ricordi sono stati distrutti e rimescolati. Almeno, quelli precedenti la fusione con Amon. Ma ora sembra che stiano riaffiorando dei frammenti.”
Mermane: “Cosa pensi sia successo?”
Lyann: “Non ne ho idea. I ricordi sono troppo frammentati, non riesco a metterli insieme.”
Mermane: “Possono essere riparati?”
Lyann: “Solo dalla persona che li ha dimenticati. O li rimette insieme da solo, magari sbattendo la testa così forte da permettere loro di sistemarsi (il che è altamente improbabile), o si schiarisce abbastanza la mente. In ogni caso, sarà doloroso.”
Mermane: “Sia fisicamente che mentalmente.”
Lyann: “Esatto.”
Non appena finirono la conversazione, la porta si aprì e Jun entrò nella stanza con delle borse della spesa in mano.
Lyann: “Oh, eccoti, principessa.”
Jun si avvicinò a Lyann e le afferrò una guancia.
Jun: “Non. Chiamarmi. Principessa.”
Lyann: “Ow!
Jun la lasciò andare e mise le borse sul tavolo.
Lyann: “Cosa stai facendo?”
Jun: “Pensavo di fare degli spaghetti.”
Lyann: “Ooh, pasta. Calda e piccante. Come te.”
Jun: “*risatina*Smettila.”
Lyann: “No, non posso, signora. Sei troppo calda perché io possa resistere.”
Jun: “Bene, allora…”
Jun si avvicinò a Lyann. Quando fu abbastanza vicina, le diede un bacio sulle labbra. Durò circa dieci secondi. Si allontanò e la vide rossa in volto.
Jun: “Chi è calda adesso?”
Dopo qualche secondo di silenzio, Lyann scoppiò in una risata. Jun si unì poco dopo.
 
(Ore 19:50)
 
Quando Akira tornò a casa, fu accolto dall’odore di pasta, in particolare spaghetti. Stava letteralmente sbavando e non vedeva l’ora di mangiare.
Una volta finita la cena, Akira andò in camera sua a dormire, mentre Jun e Lyann erano sedute in salotto a guardare la tv, con la testa della prima appoggiata sulla spalla della seconda. Jun guardò il viso di Lyann e vide che aveva un’espressione pensierosa.
Jun: “Qualcosa non va?”
Lyann: “Eh? Oh, no, va tutto bene. Sto solo pensando ad alcune cose.”
Jun: “Tipo?”
Lyann: “…Quanto sia bello qui.”
Jun: “Ti piace davvero?”
Lyann: “Per la maggior parte, sì. Voglio dire, potrei fare a meno di tutte le regole che questo posto ha sul soprannaturale (o “quirk” come li chiamate voi), ma è bello essere in un posto dove non sono trattata come una criminale.”
Jun: “Sì, finché non ricomincerai a uccidere.”
Lyann: “Non posso farci niente. Gli innocenti hanno bisogno di essere vendicati.”
Jun: “Non c’è un modo migliore per vendicarli senza uccidere?”
Lyann: “Penso tu sappia la risposta. E anche se ci fosse, non la saprei.”
Jun: “Hm.”
Ci fu un attimo di silenzio.
Jun: “…Resterai per un po'?”
Lyann: “Non saprei. Ho ancora dei posti da vedere.”
Jun: “Beh, se mai penserai di sistemarti…”
Lyann: “…Ci penserò.”
Jun: “…Dirai ad Akira della sua altra abilità?”
Lyann: “Ci sto ancora pensando.”
Jun: “Va bene.”
Nessuna delle due disse più nulla, finché non si addormentarono.
 
 
 
 
Ciao di nuovo. Allora, è o non è un capitolo pieno di sorprese? Vi ha solleticato un po' la curiosità? Akira sta iniziando ad avere visioni riguardanti un passato che non ricorda. Un passato che lo lega, inspiegabilmente, a Todoroki! Cosa vorranno mai dire quei ricordi? Akira e Todoroki sono davvero parenti? O c’è forse sotto qualcos’altro? Vorrei potervi dire “lo saprete nel prossimo capitolo”, ma siccome sono perfido e un po' sadico, vi terrò sulle spine per un bel pezzo. In ogni caso, allacciate le cinture! Perché dal prossimo capitolo in poi, parte la Saga del Festival dello Sport! E se già nel manga e nell’anime vi è sembrato spettacolare, credetemi, non avete mai visto niente del genere. Alla prossimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!    
   
 
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