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Autore: GattyP    26/11/2019    1 recensioni
Niamh O'Neil si è appena diplomata ad Hogwarts, dove insegnerà, nel successivo anno scolastico 2016/17 (è quello immediatamente precedente ai "Diciannove anni dopo") "Cura delle creature magiche" ai ragazzini di prima. Sta anche organizzando il suo matrimonio... ma è destino che non potrò riposarsi troppo neanche quest'anno scolastico: questa volta la sua strada si intreccerà a quella di due pericolosi mangiamorte fuggiti da Azkaban...). Ultima puntata della saga.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fenrir Greyback, Rodolphus Lestrange, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 9

 

Lo scontro finale

 

 

- Questo è un grosso guaio, Niamh - mi ha detto Teddy - Ora Lestrange ha in mano Victoire e Cecilia. Oltre a quell’idiota della Skeeter.

- Vieni, conosco un passaggio segreto per sbucare di nascosto in Sala - gli ho detto, afferrandolo per la mano e trascinandolo con me. Mi ero sbizzarrita, con Charles, a gironzolare per Hogwarts e avevamo, un paio di anni prima, trovato un passaggio che permetteva di sbucare proprio in Sala Grande. Non lo conoscevano in troppi. Se avevamo fortuna, potevamo entrare in Sala senza essere visti: all’occorrenza una piccola porta consentiva l’ingresso, dietro un paio di grossi armadi vicino al tavolo di Tassorosso.

Qualche minuti dopo eravamo dietro la porticina, che abbiamo aperto piano piano… eravamo coperti dagli armadi, ma potevamo sentire quello che dicevano le persone che erano nella Sala, a poca distanza da noi…  

- Dobbiamo ringraziarti, Skeeter - stava dicendo Lestrange (lo riconoscevo dalla voce) - Se non fossi stata così idiota da aprire il passaggio, per uscire dalla Presidenza, non saremmo mai entrati… ci sono un sacco di protezioni in quella dannata stanza!

- Vorrà dire che ti ammazzeremo senza farti soffrire troppo… - disse, con una risata malefica, qualcuno che conoscevo… Certo, la voce era impossibile da dimenticare: era quell’idiota palestrato di Karlsberg!

La Skeeter, completamente sconvolta, cercava di farli ragionare, ma era seriamente preoccupata … non l’avevo mai sentita così… la sua voce tremava…

- Ho sbagliato… non avete ucciso la Preside, vero?

- Quella vacca… no! - disse Karlsberg - Anche se mi sarebbe piaciuto… Ma un Avada Kedavra comporta un inutile impiego di energia magica e non val la pena sprecarla per una vecchiaccia. Conservo l’energia magica per te… per la biondina… e per quella maledetta Irlandese… quanto la odio!

Oddio. Parlava di me!

- Quell’idiota irlandese ci è stata utilissima, invece! - diceva Lestrange, rivolgendosi a Karlsberg - Sapevo che avrebbe bevuto la patetica storiella della ragazzina in pericolo… Quanto è idiota… E il granduomo, quello sfigato di Potter, le ha subito creduto… E’ stato tropo facile… Ed è stato facilissimo anche entrare nel castello, dal lato ovest, quello in ristrutturazione, grazie a te, Karlsberg… Dilettanti!

- Io la odio, quella puttanella irlandese - ha detto Kalsberg, continuando a parlare tra sé e sé di me, evidentemente  - … arrogante, boriosa puttanella… ho un conto aperto con lei… ha osato rifiutarmi… mi ha fatto fare la figura dell’idiota…

Schifoso pervertito! Era veramente cattivo! Mi avrebbe fatto del male, se mi avesse visto. E avrebbe fatto del male a Vic e Greta, immaginavo, e a Rita Skeeter. Strinsi la bacchetta. Dovevamo saltare fuori e provare a schiantarli. Ma Teddy mise l’indice sulla punta del naso e poi, con la mano, mi fece capire che dovevo stare ferma. Avremmo dovuto aspettare un’occasione migliore e colpire a colpo sicuro…

- Hai fatto bene fare la figura dell’idiota, Karlsberg… Quella puttanella ci serviva per allontanare il granduomo e tutti gli auror, con l’aiuto naturalmente di quell’idiota di Cooman, che sei stato bravissimo ad affatturare…

Si rivolse poi alle ragazze: - Ora a noi due… Greta. Mi servi. Devi collaborare con noi!

- Io non farò niente per lei …

- Tu la farai, o ammazzerò prima questa pennivendola, poi la tua amichetta Weasley… o il contrario… sì… prima la Weasley per fare soffrire sua nonna!... Ho un conto aperto con lei… ha ucciso la mia adorata moglie… che ne dici?

- Lei non può farlo - disse, con una voce che denotava profondo disgusto, Cecilia - … lasci stare Victoire!… e anche la Skeeter… loro non c’entrano!

-  Oh… parli con questo tono al tuo paparino! - disse Lestrange, ridendo - E’ proprio vero che non c’è più rispetto per i genitori…

- Lei non è mio padre! - ha detto Cecilia, coraggiosamente  - Un padre è chi cresce una figlia. Io non so se è lei che mi ha generato… se è vero sono proprio disgraziata… essere stata generata da un mostro come lei… Ma un padre ce l’ho. Ed è quello che mi ha cresciuto… A lei non è importato mai niente di me.

Rodolphus fece una altra sguaiata risata.

- Sì, è vero. Non me ne è mai importato niente di  te, schifosa mezzosangue! - risposte Rodolphus - Come non mi importava niente di tua madre… E’ stata solo una scopata… un attimo di debolezza… ero ubriaco e tua madre era carina, pur essendo una schifosa babbana… e poi ho avuto un altro attimo di debolezza e non l’ho neanche ammazzata… l’ho solo obliverata… ma è rimasta incinta e, anche se non sapeva di chi fossi, ha deciso di farti nascere…povera idiota!... Patetici questi babbani! Ti ha lasciato in un ospedale, da adottare… A me di te non importa niente, è vero. Non è mai importato niente.  Fino a poco fa neanche sapevo che esistessi. Ma ora mi servi per raggiungere il tesoro…

- Di quale tesoro sta parlando? - disse la Skeeter, a questo punto.

Deformazione professionale. Non poteva stare zitta? E’ impossibile quella donna! Più informazioni avrebbe avuto, più possibilità c’erano che Lestrange la uccidesse, una volta ottenuto quello che voleva! E’ proprio idiota!

- Posso anche dirtelo, pennivendola, tanto non lo racconterai, stai sicura… - e qui rise in modo malvagio un’altra volta -   comunque a qualcuno devo dirlo! Sono troppi anni che mantengo celato questo segreto! Si tratta del tesoro del Signore Oscuro. D’accordo con lui abbiamo portato oggetti preziosi e oggetti oscuri di enorme potenza in una stanza nascosta, nei sotterranei del castello di
Brandorbury, a cui potevamo accedere solo lui ed io… Nessun altro sarebbe mai riuscito ad entrare. E’ protetto da maledizioni insuperabili per gli estranei. Centomila volte più sicuro di quella stupida banca di quei patetici folletti…

Intanto io mi concentravo… Avrei dovuto schiantarlo… sono stata sempre una frana in difesa… Perché non ho studiato di più? Avevo in mano la bacchetta e mentalmente mi preparavo a lanciare tutti gli incantesimi di cui ero a conoscenza… perché non avevo studiato di più le lezioni di Whyte? Avevo una certa paura… ma ormai ero in ballo e dovevo cercare di tirar fuori dai guai Cecilia, Vic e anche quella stupida della Skeeter.

- Ma… cosa volete da me? - chiese a questo punto Cecilia

- Durante la battaglia, dove mia moglie è morta, e anche l’Oscuro Signore… sia maledetto Potter…  sono stato ferito gravemente… ero sul punto di morire… e quella maledetta clausola dei Lestrange è scattata… sia maledetto il mio antenato che l’ha creata…

- Non capisco - disse Cecilia.

- C’era la possibilità che morissi. Non sono morto ma sono stato ferito e per molti giorni sono stato tra la vita e la morte. In quel momento è scattata un’antica clausola testamentaria di Louis Lestrange, un mio maledetto antenato: in caso di pericolo di vita il pieno possesso su tutti i beni della Casa passa per via ereditaria magica all’erede legittimo. La mia povera moglie è morta nello scontro, uccisa da quella puttana della Weasley… ma la ucciderò, prima o poi… e tu eri viva, l’unica erede di sangue… viva a mia insaputa… io neanche conoscevo la tua esistenza… Per quella stramaledetta potente legge magica, anche se non me ne importa niente di te e neanche sapevo che esistessi, chi fossi e dove fossi, tu hai ereditato tutto, e anche la possibilità di penetrare in quel luogo.

- Ma ora lei sta bene! - disse Cecilia - Lei non è morto e dovrebbe essere lei ad entrare…

- No, ormai l’eredità è passata di mano… Ho faticato tantissimo a capire chi fossi e dove fossi. Per fortuna mi ha aiutato l’unico amico che mi è rimasto, Karlsberg… il figlio del mio maggiordomo, che mi è sempre stato fedele. E non posso ucciderti, perché una clausola di quel maledetto Louis esclude dall’eredità i Lestrange che uccidono i loro consanguinei… maledetti antenati, si sono coalizzati contro di me… avrei risolto tutto subito… io, il tuo paparino, avrei ereditato di nuovo la possibilità di impossessarmi del tesoro, se ti avessi ucciso… uccidere una mezzosangue… neanche mi sarebbe dispiaciuto troppo! E’ troppo che non uccido nessuno… No, troppo facile… purtroppo non è possibile! Per la bella idea di quel maledetto mio antenato… Così capisci che ora mi serve la tua collaborazione!

- Io non l’aiuterò mai… - provò a dire Cecilia Thomson - Io la odio.

- Pensavo che l’avresti detto… la tua famiglia adottiva di ha riempito la testa di sciocchezze e sei finita in Grifondoro… che schifo! Peggio di così il mio sangue non poteva capitare!  Tu ora verrai con me a prendere il tesoro, e lo porterai fuori… mentre Karsberg si porterà dietro queste due idiote… altrimenti comincio a torturarle…

- Non lo farò - disse coraggiosamente Cecilia - Lei è un uomo cattivo…

- Crucio! - disse Karlsberg, in quel momento, e poco dopo sentii i lamenti della Skeeter.

- Tu sei in nostro potere, ma forse riusciresti a resistere per un po’… - disse Lestrange - Questa vecchia no… Ora la ammazzerò senza problemi…

- Aspetta! - disse improvvisamente Karlsberg - Guarda cosa c’è lassù… si sta dirigendo verso di noi… l’uccello della puttanella… quel maledetto corvus glacialis che l’accompagna sempre! Questo non me lo lascio scappare. E’ impossibile mancarlo da questa distanza… crepa, uccellaccio! Avada Kedavra!  Perfetto! Colpito in pieno!

Aveva colpito Blacky, che evidentemente stava venendo per aiutare me, o Vic e le altre… Gli aveva lanciato contro una maledizione senza perdono! Come si fa ad essere più cattivi… ed anche idioti! Lo sanno tutti che i corvus glacialis sono invulnerabili a quel tipo di maledizioni! Non per niente hanno la fama di essere “uccelli oscuri”!

Approfittando del fatto che Blacky, incurante della maledizione, che pure l’aveva colpito, si era lanciato contro di loro (quanto è eroico il mio piccolo amico!), io e Teddy siamo usciti dal nostro nascondiglio, dietro gli armadi, e abbiamo lanciato schiantesimi verso i due. Io ho puntato  Karlsberg che, un attimo dopo, volava per la stanza e stramazzava sopra la tavola di Grifondoro, battendo violentemente  la testa. Speravo tanto se la fosse spaccata! Ben gli sta! Evviva: sarà stato per la rabbia verso quell’idiota, ma il mio incantesimo era perfetto! Merito di Charles che mi faceva esercitare continuamente, naturalmente, non di Whyte, che mi metteva sempre delle T… Charles invece era convinto che potevo migliorare! E, nel frattempo, anche Lestrange era stato “silenziato” da Teddy. E’ stato bravissimo!

Un attimo dopo ero a liberare Cecilia, Vic, e anche quell’idiota della Skeeter, mentre Teddy legava quei due disgraziati. La Skeeter ci guardava increduli e poi: - Bravissimi… siete stati bravissimi… - ripeteva. Era sotto choc?

- Tutto è finito… disse Teddy -  Ora arriveranno gli auror… questione di minuti…

Ma, dov’era finito il mio piccolo amico? Dov’era Blacky? Era volato via… perché? Stava male?

Non feci in tempo a pormi quelle domande che mi saltò dalle mani la bacchetta… incantesimo di disarmo! E, lo stesso, avveniva a Teddy, che era tutto impegnato a rincuorare la sua Vic…

Mi girai e vidi che le due bacchette erano nelle  mani di Clementina Gufs, che ci guardava con un sorriso sardonico nel volto.

- Clementina… - provai a dire.

- Zitta, Niamh! Non vorrei farti del male. In fondo mi sei simpatica…

Oh, no! Questo era un incubo! Non finiva mai?

- Ma… ma tu… sei d’accordo con loro? - gli chiesi

- No! Non preoccuparti. Io e Othis lavoriamo per conto nostro!

- Ma… voi… come? - le chiesi. Non riuscivo a capire cosa c’entrasse lei, adesso!

- Non è da tutti far evadere un Lupo Mannaro, nasconderlo nella Foresta Proibita ed aspettare il momento giusto per agire… certo, sono stata aiutata da Othis Copsy, mio cugino…  ma quando abbiamo deciso di rapire la ragazza, un paio di mesi fa, quello stronzo di Lestrange si è messo in mezzo e siamo stati costretti a fuggire. Maledetto Mangiamorte! Schifoso parassita! Ha approfittato del passaggio che avevo creato per far fuggire Greyback per allontanarsi anche lui da Azkaban.

- Tu hai fatto fuggire Greiback? - le chiesi

- Sì. E nessuno ha capito come! Non sono stata brava? Io, Clementina Gufs, ho trovato in un testo di Antiche Rune scritto secoli fa le indicazioni per utilizzare un antico passaggio per Azkaban… creato al tempo del grande Merlino, quando non c’era ancora la prigione… e l’ho utilizzato per far fuggire Greyback, che ho avuto il piacere di conoscere anni fa, quando ho fatto parte della commissione magica per la riforma del sistema carcerario e quando Greyback mi ha detto che conosceva il segreto per raggiungere il tesoro di Lestrange… Dormiva con quel mangiamorte e, un po’ con le buone (ha detto qualcosa nel sonno), un po’ con le cattive l’ha fatto confessare… E così abbiamo cercato di catturarla, ma quello schifoso si è opposto e Fenrir è stato riportato ad Azkaban… Ma oggi abbiamo riprovato… Othis sapeva che era in biblioteca ed è andata a catturarla, mentre io preparavo la via di fuga… ma mio cugino non è tornato… sicuramente ha incontrato Lestrange o questo stronzo del suo complice, di cui io non sospettavo l’esistenza…

No, ad essere sincera, Copsy aveva incontrato me e Teddy, ma forse era meglio non dirglielo!

- Ma, Clementina, perché? - provai a dire

- Il tesoro. E gli oggetti oscuri, che valgono migliaia di galeoni al mercato nero… Ti basta? Ora io e Cecilia andiamo via… naturalmente prima devo obliverare tutti voi e lanciare un Imperius su Cecilia… Non sono sanguinaria come questo mangiamorte, non preoccupatevi… Naturalmente ho la possibilità di andarmene prima dell’arrivo degli auror con la metropolvere… ho creato un passaggio segreto, di cui nessuno conosce l’esistenza… Peccato per Othis, spero sia vivo, cercherò di aiutarlo… Beh, ora devo sbrigarmi… piacere di averti conosciuta… peccato che non ricorderai nient…

Ma in quel momento intravidi un paio di ombre scivolare dietro di lei. Non mi spaventai…  erano i miei fratelli, Ryann e Seanna! Un secondo dopo la Gufs era schiantata, ai miei piedi.

- Sei un’incosciente, Niamh… - mi disse Ryann, venendo verso di me - Non dovevi venire da sola…

Lo abbracciai. Ero contenta di vederlo. Quant’è importante la famiglia!

Seanna venne subito dopo ad abbracciarmi. La stritolai forte.

- Come avete fatto a sapere…?

- Ci ha inviato un patronus Aileen, chiedendo se doveva avvisare i nostri genitori.  Non voleva farli preoccupare, ma la tua veloce  apparizione a MacDonald Castle l’ha lasciata perplessa… Sskarr le ha detto che hai avvisato Harry e agli altri chiedendo aiuto. E abbiamo deciso di venire noi: inutile far preoccupare mamma e papà…

  - Ma come avete…

- Abbiamo utilizzato Faraois Ui Néill… E qui ci ha portato Blacky, che ci ha raggiunto poco fa… Non penserai di essere l’unica O’Neil in grado di utilizzare il passaggio e di interagire con Blacky?

- Grazie, amore mio! - ho detto al mio simpatico amico, che nel frattempo era svolazzato verso di me e si era posato sulla mia spalla - Non so cosa farei senza di te!

E gli feci tante carezze nel capino…Niente da dire: Blacky è proprio il mio eroe!

Cecilia piangeva piano piano (per la tensione… per fortuna questa brutta avventura era finita), confortata da Victoire e da Teddy. La Skeeter invece ci stava guardando con la bocca aperta. Ryann si avvicinò a lei e le sibilò: - E adesso scriva il solito articolo malevolo verso mia sorella, se ne è capace…

E le girò le spalle. Poi legammo i mangiamorte e la Gufs. E, poco dopo, arrivarono gli auror: una ventina di uomini almeno, guidati naturalmente da Harry, che tirò un sospiro di sollievo vedendo noi a posto e i cattivi legati come salami.

- Bravissimo Teddy! E bravissimi anche voi, ragazzi! - ci disse, dopo che aveva sentito la storia.

- Tu Teddy, devi fare rapporto. Vieni con noi… I tuoi genitori saranno fieri di te. Diventerai un grande auror… - gli disse, mentre Victoire lo guardava felice.

Poi si rivolse a me e ai miei fratelli: - Devo stare attento a voi O’Neil - ci disse sorridendo - Un giorno o l’altro uno di voi prenderà il mio posto… siete fantastici!

- Noooo! Noi  siamo maghi oscuri… - disse Seanna, rivolgendosi però alla giornalista che stava ancora guardandoci in silenzio - Non è vero, Rita Skeeter? E mia sorella solo un’arrampicatrice sociale, insulsa e incompetente…

Rita non aprì bocca.

- Ci vediamo più tardi e poi facciamo una bella chiacchierata - ci disse Harry. E si avvicinò a me e mi abbracciò: - Inutile dire che sei stata perfetta…

Beh. anche questa era finita bene! Ero proprio fortunata ad avere amici ed una famiglia così. Peccato che non c’era Charles… chissà cosa avrebbe detto quando gli avrei raccontato tutto!

 

Naturalmente tutto è finito bene anche per Cecilia, che si è trovata improvvisamente ricchissima: il tesoro di Voldemort spettava allo Stato (che avrebbe cercato di ridarlo ai legittimi proprietari e avrebbe distrutto gli oggetti oscuri), ma la sua quota per il recupero del tesoro le avrebbe permesso di vivere una vita tranquilla e serena. Ma lei non ha voluto: d’accordo con la sua famiglia e con suo padre (quello che lei considera a tutti gli effetti suo padre… ed in effetti lo è, dato che sono convinta che il padre sia chi ha allevato un bambino, chi l’ha aiutato a crescere, non chi l’ha generato), ha lasciato tutti i suoi beni in beneficenza, ha rifiutato qualsiasi riconoscimento di essere una  Lestrange (avrebbe potuto avere una parte dei beni di quella casata maledetta, una volta morto Rodolphus Lestrange… il che spero avvenga presto… se non altro perché Greyback ha giurato di fargliela pagare) ed è tornata a fare la studentessa.  Brava ragazza, non c’è che dire… evidentemente contano i valori con cui sei stata educata, non il sangue di colui che ti ha generato…

Karlsberg, Copsy e la Gufs sono ora ad Azkaban, e ci rimarranno il primo per trent’anni, gli altri due per una decina… Invece Cooman, catturato dagli auror insieme a Greta (a cui non ha torto un capello, a dire il vero), è stato  scagionato, dato che era sotto Imperius.

- Scusami di tutto, Niamh - mi ha detto, la prima volta che l’ho visto - Ho capito che l’insegnamento, per il momento, non fa per me… ha qualche problemino nella previsione del futuro… Ho deciso quindi di andare in Nepal in un convento di monaci veggenti… mi ha trovato il posto zia…

- Auguri, Jeremiah - gli ho detto, e l’ho abbracciato - So che sei una brava persona…

- Anche tu, Niamh - mi ha detto - sei la persona più in gamba che abbia mai conosciuto… E sei proprio bella… una bella pesona.

Ed è arrossito. Gli ho fatto un sorriso e ci siamo salutati. Spero che trovi la sua strada nella vita…

Ah, naturalmente io e i miei fratelli abbiamo avuto una gigantesca ricompensa per  l’arresto di Lestrange: Ryann e Lorna pensano di impiegarlo in un allevamento di non so quali animali velenosi e estremamente pericolosi, ma per loro interessantissimi, una volta terminata la scuola (ho capito: Deirdre starà molto con la zia!); mentre Seanna pensa di andare il prossimo anno alla Cambridge Magical University (dove già c’è Gin) e quei soldi le serviranno per libri ed iscrizione… ma una parte l’ha già spesa in regali: per il bambini di padre O’ Sullivan, per i miei fratelli, per i nostri genitori, per la nostra nipotina, per me (un meraviglioso completino intimo che dovrebbe fare la gioia di Charles… forse il regola è in effetti più per lui che per me!) e per Ginevra, naturalmente…  

Ma la cosa che più mi ha stupito è stato l’articolo della Skeeter, uscito, come al solito, sulla Gazzetta:

 

ARRESTATO RODOLPHUS LESTRANGE

Il famoso Mangiamorte cercava di penetrare ad Hogwarts e rapire una studentessa. Ma è stato fermato. Sconterà il resto della sua condanna ad Azkaben

 

Devo chiedere scusa. Mi sono comportata in modo inqualificabile. Io, Rita  Skeeter, in più occasioni, in passato, ho attaccato in modo scorretto e malevolo la prof.ssa O’Neil, che insegna Cura delle Creature Magiche ad Hogwarts. L’ho definita, in passato, in vario modo: “arrampicatrice sociale”, “incapace”, “incompetente” e così via. Mi sono sbagliata.

E’ merito di Niamh se il pericoloso mangiamorte Rodolphus Lestrange è stato catturato: lei ha intuito il suo piano prima di tutti, anche prima di Harry Potter e di Teddy Lupin (che pure ha contribuito poi brillantemente al suo arresto: i suoi genitori, eroi di Hogwarts, possono dall’aldilà essere fieri del loro figlio). E’ merito di Niamh se nessun ragazzo è stato ferito. E’ merito di Niamh se io sono viva.

Io, che mi sono trovata casualmente ad Hogwarts durante l’attacco di Lestrange e del suo complice, lo spregevole Karlsberg, mi sono comportata in modo maldestro e discutibile. E’ colpa mia se la preside McGranitt è stata schiantata (le faccio gli auguri di pronta guarigione e le chiedo scusa) e se le studentesse Victoire Weasley e Cecilia Thomson  sono state catturate dal Mangiamorte..

Se non fosse stata per Niamh O’Neil, per Teddy Lupin, per Seanna e Ryann O’Neil (fratello e sorella di Niamh), non sarei qui a raccontarvi quello che è successo. Potete leggere la mia intervista completa alle pagg. 2-3 in cui ricostruisco con precisione, e con estrema onestà, gli avvenimenti.

Rileggo ora vergognandomi tutto quello che, nel passato ho scritto su quella giovane eroica insegnante…. Perché l’ho fatto? Non so… io, quando l’ho vista per la prima volta era ancora una studentessa, una ragazzina… e l’ho odiata. Perché? Forse perché era bella, spontanea, coraggiosa e aveva tutto dalla vita, compreso un bravo ragazzo che le vuole bene (Niamh O’Neil presto prenderà il cognome di Montague, dato che si sposerà quest’estate con Charles Montague). Insomma  Niamh O’Neil è una bella persona, gentile, coraggiosa, altruista, piena di vita.  Io, che mi sono accorta di non avere nessuna di queste qualità, l’ho invidiata. E mi vergogno profondamente di quello che ho scritto e fatto.

Spero che, dopo quest’ultimo articolo, la prof.ssa O’Neil possa perdonarmi, o almeno non odiarmi, sentimento che io sicuramente proverei se qualcuno si fosse comportata nei miei confronti come io mi sono comportata con lei.

 E che possiate perdonarmi, per la mia scarsa professionalità, tutti voi.

La vostra Rita Skeeter

 

Insomma, tutto era andato bene…  La Skeeter pentita e addirittura Cooman che ha azzeccato una profezia!  Il mondo magico non cessa mai di stupirmi!

   
 
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