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Autore: Altair13Sirio    30/11/2019    1 recensioni
Non è mai stato facile vivere la vita dell'eroe per Robin, così come per Cyborg, Stella, Corvina e BB. Nonostante tutto, i Teen Titans sono riusciti a superare quel senso di "strano" che li circondava ovunque andassero e hanno deciso di andare avanti; sono diventati una famiglia, le loro amicizie e i loro amori si sono intrecciati e dopo tanto tempo finalmente i cinque eroi hanno capito cosa dovevano fare.
Tutto questo può sembrare normale agli occhi di un adulto, capace di comprendere quali siano i doveri di un supereroe e le difficoltà che porta questo tipo di vita, ma agli occhi di una bambina? Una piccola bambina eccentrica e piena di vitalità, incapace di vedere il male nella gente, come può vivere una situazione simile e in che modo potrà mai crescere se non riesce a distinguere il bene dal male?
Luna è una bambina cresciuta sotto una campana di vetro e che è sempre stata a contatto con questo mondo, vivendolo in prima persona; il suo amore per la sua famiglia è eguagliato solo dal suo desiderio di vivere la vita liberamente, incontrando tante persone e amici nuovi. Ma sarà difficile attuare questo sogno, essendo lei la figlia di un supereroe.
Genere: Azione, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Titans Legacy'
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BB si infilò in un capannone e corse subito all’ombra, lontano dall’entrata aperta. Se si fosse fermato a chiudere il cancello non solo avrebbe rischiato di farsi raggiungere, ma avrebbe sollevato un gran trambusto facendosi localizzare. Fece sedere luna dietro a dei tubi di cemento armato sistemati in una sorta di piramide e le fece segno con la mano di rimanere in silenzio.
La bambina tremava dalla paura, ma si portò le mani alla bocca e si costrinse a rimanere immobile. Quella vista intristì il mutaforma, che ebbe l’impulso di abbracciarla e rassicurarla, ma in cuor suo non era tanto sicuro di poter tenere fede a quelle che sarebbero state promesse troppo pesanti da proferire.
Non era riuscito a raggiungere il punto di incontro con Sladow e gli altri; ovviamente gli H.I.V.E. Five avevano scelto di attaccarli in un punto della città abbastanza lontano sia dalla torre che dal luogo della riunione per isolarli meglio. Si era ritrovato con tutta la loro squadra di avanzi di galera alle calcagna pochi minuti dopo che era scappato, sembrava che le gemme di Stella Nera gli conferissero anche una velocità fuori dal normale. Oltre al danno anche la beffa: poteva trasformarsi negli animali più veloci della terra, ma anche quando quella sua abilità poteva fare davvero la differenza veniva surclassato da qualche insulso trucchetto.
Chissà come stanno Cyborg e gli altri… Pensò cercando di guardare verso l’esterno per capire se gli H.I.V.E. Five stessero arrivando.
Una vocina flebile raggiunse le sue orecchie. Era Luna.
<< Che cosa vogliono quei cattivi da noi? >>
Ecco cosa aveva fatto Stella Nera: aveva traumatizzato una bambina di sette anni per una stupida vendetta contro sua sorella. Vedere lo sguardo terrorizzato della povera Luna Bianca fece venire a Beast Boy una rabbia che mai aveva provato prima in vita sua.
<< Qualunque cosa vogliano, non ci riguarda! >> Rispose lui voltandosi verso di lei e posandole una mano sulla spalla. Sorrise, ma il suo sorriso apparve troppo finto per rassicurare la bambina. << E’ un mondo complicato, Luna. Le persone a volte faranno cose orribili senza un vero motivo, e altre volte il motivo apparirà evidente… Ma non importa cosa li spinga, non saranno mai giustificati per le loro azioni! >>
Fu una risposta a metà, che disse tutto e niente. Avrebbe dovuto infonderle coraggio, ma Luna non fece altro che stringersi di più a sé stessa, nel tentativo di scomparire. Fu una vista desolante per BB.
<< Quella signora cattiva… E’ la sorella di mia mamma? >> Chiese fissando il pavimento con tristezza.
BB sospirò stanco. << Sì. Il suo nome è Stella Nera, e… Bé, non è la sorella migliore dell’universo. >>
<< Ha fatto del male ai Titans Est. >>
Quella rivelazione lasciò sconcertato BB. Era vero, i Titans Est erano rimasti alla torre per difendere Luna, ma quando Stella Nera era comparsa solo Màs e Menos si erano fatti vedere. << Che è successo alla torre? >>
Luna strinse le braccia attorno alle ginocchia e cercò di chiudere il cerchio più che poté. Senza guardarlo negli occhi, rispose:<< Lei è comparsa all’improvviso e li ha semplicemente… Picchiati. >>
Ma da quello che stava vedendo Beast Boy, Stella Nera non doveva essersi limitata a “picchiare” la squadra di supereroi. Se loro avevano opposto resistenza, come immaginava che fosse successo, Stella Nera avrebbe potuto spazientirsi e andarci pesante. Menos era ferito quando era arrivato in città con suo fratello, e il sangue che aveva macchiato la tuta di Màs non poteva essere il suo… Quindi cosa era successo veramente alla torre?
Un urlo interruppe i pensieri di BB e fece sobbalzare la bambina, che abbassò la testa e cercò di nascondersi. Il mutaforma disse a Luna di nascondersi dentro a uno di quei tubi, quindi si avvicinò all’uscita del capannone per poter controllare cosa stesse succedendo.
La voce di Soldato Hive gli fece venire la pelle d’oca. << Sappiamo che sei lì dentro, Beast Boy! Se non vuoi che entriamo tutti quanti là dentro e ti riduciamo in poltiglia di fronte alla ragazzina, farai meglio a cacciare fuori il muso! >>
Lui era lì fuori, a una ventina di metri dall’entrata del capannone, ed era solo. Sicuramente gli altri H.I.V.E. Five erano appostati intorno al nascondiglio di BB e Luna, pronti a colpire a tradimento. Se c’era una cosa che ammirava di quella gente, era la totale assenza di pudore nell’attuare strategie tanto codarde.
Eppure BB non poteva fare altro che stare al gioco. Si alzò in piedi e dopo aver mandato un ultimo sguardo al nascondiglio di Luna Bianca, uscì alla luce del pomeriggio.
Fuori dal capannone c’era un largo spiazzo circondato da un recinto elettrificato la cui unica entrata era una sbarra semovente davanti alla quale stava Soldato Hive, con le braccia perfettamente parallele ai fianchi e il suo scudo stretto in una mano. Attorno a loro c’erano altri capannoni e un po’ più lontano erano parcheggiati alcuni mezzi pesanti.
<< Bravo, bravo… >> Disse Soldato Hive, con la testa completamente esposta. BB non aveva visto quando gli era saltata la maschera, ma doveva aver ricevuto un bel colpo, probabilmente da Robin o Cyborg. << Sei uno con cui si può ragionare, Beast Boy. >>
<< Che hai fatto alla faccia? >> Chiese BB ghignando. Riusciva a vedere le sue cicatrici anche da quella distanza.
<< Ho combattuto ogni giorno della mia vita, figliolo. >> Rispose quello mantenendo quello sguardo irritante. << Quando fai parte di un esercito può capitare di tutto. >>
<< Non mi sembra di essere tanto più giovane di te, amico… >> Commentò BB seccato dal fatto che lo stesse trattando come un ragazzino. << Accidenti, queste basette non ti dicono niente? >>
Soldato Hive conficcò con forza il suo scudo per terra e incrociò le braccia con aria di sufficienza. << E’ l’esperienza a parlare, amico. >> Disse corrugando la fronte per un attimo. << E no, quei tre peli non servono a un cazzo. >>
BB avrebbe voluto scherzare dicendogli di non usare quei termini così scurrili in presenza di bambini, ma Luna doveva rimanere nascosta e il suo umorismo dovette farsi da parte. Invece il suo sguardo si indurì e si preparò a scattare per combattere.
<< E’ buffo che sia rimasto solo tu. Sembra quasi che la squadra abbia esaurito tutte le alternative e abbia mandato in campo le riserve. >> Continuò quello, cercando di fargli perdere la calma.
<< Gli eroi arrivano sempre alla fine, o qualcosa del genere. No? >> Rispose BB con un sorrisetto divertito alzando il pugno. Divertito sì, perché lo faceva ridere il fatto che proprio ora Soldato Hive stesse cercando di far vacillare la sua sicurezza con quei discorsi.
Ma quello rise di più. << Continua a ripetertelo. Finirai per crederci, alla fine. >>
BB si imbronciò di nuovo e rimase in attesa. Non poteva attaccare per primo, non aveva ancora individuato gli altri H.I.V.E. Five, e se si fosse allontanato troppo dal capannone loro ne avrebbero sicuramente approfittato.
Soldato Hive lo chiamò di nuovo. << Non ti dà fastidio essere sempre l’ultima ruota del carro? L’ultimo a sapere le cose? >>
<< E tu che vuoi saperne? >> Rispose scontroso BB, stufo di sentirlo parlare.
<< Guarda che ti capisco. >> Fece quello. << Sì, io sono sempre stato agli ordini di qualcuno, e per questo so cosa si prova a sentirsi un semplice strumento. So che vuol dire sentire che le proprie capacità sono sprecate, perse in una miriade di altre abilità che sembrano più efficienti; e chi lo ha deciso? Io non sarei all’altezza di qualcun altro in base a quale regola? E’ per questo che alla fine ho deciso di abbandonare i despoti. Ho preso le redini della mia vita e sono diventato il capo degli H.I.V.E. Five! >>
Proprio un bel traguardo. Pensò BB. << E poi hai cominciato a lavorare per altra gente assieme a tutta la tua banda! >> Disse con sfrontatezza.
Soldato Hive gli puntò contro un dito. << Ma c’è una bella differenza. Facendo il mercenario diventi un uomo qualunque che prende gli ordini da qualcun altro che ha bisogno di te, ma che ti tratta da schifo perché ha i soldi. Se fai il killer professionista, il datore di lavoro sa che è meglio non scherzare con te, e soprattutto ti lascia carta bianca per quel che riguarda il lavoro. >>
<< Peccato che il tuo datore di lavoro sia diecimila volte più forte di te. >> Replicò BB. << Scusa tanto se non credo alla tua favoletta, ma ho come l’impressione che tu abbia una fifa matta di Stella Nera. >>
L’espressione di Soldato Hive cambiò. I suoi occhi si riempirono di odio. << Non ho motivo di temere quella donna, perché ho qualcosa che mi rende anche più forte di lei. >> Rispose con apparente tranquillità.
<< Come no. >> Disse BB piegando le ginocchia, pronto a scattare in caso di un attacco. Poi sul suo volto spuntò un sorrisetto. << Se continui a ripetertelo, magari finisci per crederci anche tu. >>
Quello fu il momento che BB stava aspettando: la sua strategia di rispondergli con la sua stessa medaglia stava funzionando. Soldato Hive perse finalmente la pazienza e iniziò a caricarlo a testa bassa. Il supereroe saltò e si trasformò in un canguro che gli assestò un calcio ben caricato quando fu vicino.
Il delinquente fu spinto indietro e tornò al punto da dove era partito, quindi alzò lo sguardo con disprezzo e si rialzò da terra. Messa la mano sul suo scudo, lo estrasse dal cemento contenendo a malapena la sua forza e questo lasciò un solco perfetto nel pavimento.
<< Non vuoi collaborare… Poi non dire che non ti avevo avvertito. >> Mormorò seccato stringendo nella mano la cinghia della sua arma.
BB tornò alle sue sembianze e sorrise. << Ehi, non mi hai mai detto quello che volevi! >> E gli fece segno con la mano di andarlo a prendere. Una mossa presuntuosa, che forse gli avrebbe procurato dei guai, ma aveva troppa voglia prenderlo per i fondelli!
Soldato Hive riprese a correre, e questa volta BB poté sentire ogni singolo passo che affondava nel terreno spaccando il cemento. Con quanta furia lo stava attaccando?
Indietreggiò un poco, sentendo che sarebbe stato in pericolo se avesse risposto apertamente all’assalto, quindi pensò a un modo per difendersi senza rischi; quando Soldato Hive fu a pochi metri da lui, lo trovò e BB gli corse incontro.
Prima che quello potesse colpirlo, si buttò a terra trasformandosi in un’anguilla che scivolò in mezzo alle gambe dell’uomo, che arrestò la sua corsa di colpo e cercò di voltarsi verso di lui. BB nel frattempo tornò alle proprie sembianze umane e fece un salto per dare un calcio nella schiena a Soldato Hive, che perse l’equilibrio e rotolò per terra.
BB rise sentendosi sempre più ottimista. Soldato Hive non sembrava così forte, nonostante avesse ricevuto in dono la pietra da Stella Nera; in fondo rimaneva comunque un idiota.
Ma l’ottimismo gli fece sottovalutare l’avversario e la sua velocità nel riprendersi: Soldato Hive eseguì una capriola all’indietro e si lanciò addosso a lui, colpendolo dritto nello stomaco. BB sentì il metallo freddo schiacciare sulla pancia e incrinare le sue costole.
Il mutaforma si accasciò a terra e sentì un saporaccio salirgli nella bocca; quel colpo era stato veramente forte, eppure non sembrava un granché. Vide Soldato Hive alzarsi e mandargli uno sguardo compiaciuto, poi lo sentì che lo sfidava, ma non capì cosa disse.
Non aveva importanza: BB si trasformò in un rinoceronte e la trasformazione gli permise di colpire in pieno Soldato Hive con la testa. Il corno colpì di striscio lo scudo del suo avversario, ma almeno la sua fronte ebbe qualche effetto sul nemico, che cadde sbilanciandosi. BB non perse tempo e cominciò a correre in avanti pestando con forza le zampe, e con sorpresa vide che Soldato Hive non si spostò per evitare di essere schiacciato; fu quando quello gli ebbe afferrato le zampe, arrestando improvvisamente la sua corsa nonostante avesse la spinta di due tonnellate di peso, che capì il motivo di quella scelta.
Sollevando le gambe, Soldato Hive riuscì a spingere il rinoceronte verde verso il capannone e BB si schiantò sul cemento, spaccandolo e rimanendo incastrato con il corno. Soldato Hive si rialzò ridendo e BB tornò alle sue sembianze naturali con un forte mal di testa.
Era uno scontro difficile, ormai se ne rendeva conto: Soldato Hive riusciva a combinare una forza sovrumana alla tecnica di combattimento che aveva affinato negli anni, e approfittando della sua resistenza fisica si faceva colpire di proposito per trarlo in inganno. Non era affatto facile spuntarla, e in più c’erano gli altri H.I.V.E. Five da tenere d’occhio…
<< Sei ancora deciso ad andare avanti? >> Chiese Soldato Hive togliendosi la polvere dai guanti.
BB si rimise in piedi con calma e riprese fiato, sapendo che Soldato Hive glielo avrebbe lasciato fare. << Perché, ho delle alternative? >> Ansimò ghignando.
<< Certo che sì! >> Rispose Soldato Hive. << Ci dai la bambina e… Bé, non dico che ti risparmierò la vita, ma almeno ti eviterai un sacco di sofferenze! >>
Una risata fragorosa si alzò dallo spiazzo, ma non fu quella di Soldato Hive: BB lo batté sul tempo. Si mise a ridere di gusto alle dichiarazioni del criminale, lasciandolo spiazzato.
Quando finalmente ebbe smesso di ridere, BB si rivolse verso Soldato Hive e indurì lo sguardo. << Sinceramente, puoi andare all’inferno! >>
Un sorriso che nascondeva a malapena l’irritazione di Soldato Hive comparve sul suo viso butterato, poi le parole:<< Ti farò soffrire. >> Furono masticate con forza fuori dalla sua bocca.
Se non sapeva che facendogli perdere la pazienza Soldato Hive si sarebbe deciso a finirlo in un attimo, BB avrebbe puntato proprio su quello: si era accorto di quanto gli fosse insofferente quel tipo, e a mente meno lucida forse sarebbe riuscito a piegarlo. Si molleggiò sulle gambe e si preparò a scattare; diede una rapida occhiata al capannone alle proprie spalle, quindi tornò a controllare Soldato Hive, che per scaldarsi lanciò in aria il suo scudo e lo riprese al volo. Quindi entrambi scattarono in avanti.
BB si tramutò subito in un falco per librarsi in volo e schivò il braccio di Soldato Hive, che cercò di afferrarlo. Dopo aver seguito una traiettoria curva, il falco tornò giù in picchiata raggiungendo una velocità mostruosa.
Vediamo come te la cavi con questo! Pensò BB puntando dritto contro il leader degli H.I.V.E. Five. Quello non si mosse: alzò solo lo scudo, pensando che lo avrebbe attaccato usando il becco. Ma BB aveva preparato qualcosa di diverso: non appena fu a pochi metri dalla sua preda, si trasformò nell’animale più pesante che riuscì a immaginare.
Un elefante di quasi seimila chili si schiantò addosso a Soldato Hive, che per un momento fu colto di sorpresa e non riuscì a reagire. Il colpo andò a segno, e l’uomo fu intrappolato sotto la massa del pachiderma, che lasciò andare un verso soddisfatto prima di scomparire nella polvere, cambiando nuovamente aspetto in un animale meno ingombrante, ma letale.
Le spire di un boa constrictor cominciarono a stringersi attorno agli arti di Soldato Hive, che ancora non capì cosa stesse succedendo. BB non perse tempo e cominciò a mordere l’avversario per indebolirlo, ma quando le sue zanne affondarono nella carne di Soldato Hive non vide uscire neanche una goccia di sangue; non solo la pelle dell’uomo era più dura del normale, ma era come se riuscisse anche a non sentire gli effetti di ferite del genere.
BB lasciò perdere i morsi e si concentrò sul bloccare la respirazione della sua preda: se fosse riuscito a fargli perdere i sensi, la battaglia si sarebbe potuta capovolgere molto in fretta. Era abbastanza sicuro di potersi occupare senza problemi di See-More e Mammut, mentre avrebbe avuto un po’ di difficoltà in più con Cheshire e Kyd Wykkyd, ma era tornato ad essere ottimista!
Soldato Hive capì finalmente cosa stesse cercando di fare il mutaforma e mosse le braccia molto lentamente, sovrastando la forza del serpente, per portarsi le mani alla gola dove la stretta del boa si stava intensificando sempre di più. Le sue dita si strinsero attorno alla pelle viscida del serpente, e con uno sforzo che per un normale essere umano sarebbe stato insostenibile cominciò ad allargare le sue spire.
BB imprecò nella mente e cercò di trovare una soluzione rapida a quella situazione. Ma prima ancora che potesse tornare alle sue sembianze normali, Soldato Hive si liberò completamente e lanciò un grido lungo e sempre più forte. Dopo essersi sfilato il boa dalla testa, lo afferrò dalla coda e cominciò a sbatterlo sul pavimento, facendo passare a BB un brutto momento.
Alla fine Soldato Hive lasciò andare il serpente con un ultimo strattone e il corpo filiforme dell’animale scivolò per terra privo di energie. Quello tornò rapidamente alle sembianze di un uomo e BB si rialzò con un po’ di difficoltà in più. Un’altra volta, la sua strategia era andata in fumo! Come poteva combattere contro uno che sembrava essere invincibile? Lui non era abbastanza veloce nel passare da un animale all’altro per sfruttare tutte le loro caratteristiche migliori, aveva bisogno di una forma completa, che elevasse al massimo tutte le sue capacità.
Un essere simile esisteva, ma BB non prendeva le sue sembianze da anni; in verità, temeva quella creatura. Ma aveva ricevuto un incarico da parte di Corvina, ed era sicuro che anche i suoi compagni stavano dando il massimo in quel momento, quindi non poteva tirarsi indietro proprio adesso!
Garfield gonfiò il petto e raddrizzò la schiena, ritrovando la decisione che negli ultimi momenti gli era mancata. Guardò torvo in direzione di Soldato Hive, che rispose con una risata divertita e batté le mani. << Hai avuto un’altra bella idea? >> Disse sarcastico.
BB non rispose. Incominciò a correre. I suoi movimenti, la sua postura, il suo aspetto; tutto quanto cambiò in quella corsa. Le sue spalle diventarono più larghe e muscolose, le sue braccia si allungarono e tutto il suo corpo si ricoprì di pelo; il suo volto divenne quello di un essere sconosciuto, quasi primitivo con la sua fronte alta, le orecchie lunghe e la mascella prominente, che quando si apriva mostrava zanne feroci. BB cominciò a correre a quattro zampe lasciando dei grossi solchi nel cemento con i suoi artigli e accelerò improvvisamente, sorprendendo Soldato Hive che non poté fare altro che alzare il suo scudo per difendersi dalla carica del supereroe.
BB colpì in pieno lo scudo di Soldato Hive, dandogli una spallata e liberando un ruggito animalesco con cui disse addio all’ultimo briciolo di umanità rimasto in lui: quella forma “mannara”, come la definiva, era talmente instabile che ogni volta che ne prendeva le sembianze temeva di non riuscire più a tornare indietro. Ma questa volta sarebbe rimasto aggrappato al proprio dovere, a quella determinazione che lo aveva spinto per arrivare a quel momento!
Con un ampio movimento del braccio, BB scagliò Soldato Hive lontano da sé, riuscendo a spezzare la sua guardia, quindi gli saltò addosso e cominciò a tempestarlo di pugni graffiandolo con gli artigli e schiacciandolo a terra con il proprio peso. La forza di Soldato Hive, grazie alla gemma rossa, probabilmente era ancora superiore a quella di Beast Boy, ma la forza mostrata da quella creatura sconosciuta doveva aver sorpreso il leader degli H.I.V.E. Five più di quanto si sarebbe aspettato, perché non era riuscito a reagire agli attacchi in nessun modo.
Quando BB sentì alle proprie spalle un grido acuto, però, capì che Soldato Hive non aveva voluto reagire per un altro motivo. La bestia si voltò mandando un rantolo preoccupato verso l’entrata del capannone, dove vide Kyd Wykkyd correre dietro a Luna Bianca, nel tentativo di afferrarla.
BB ruggì in direzione dello psichico, che si fermò non appena vide di essere stato scoperto, lasciando che la bambina corresse al riparo lontano da lì. Avevano finalmente deciso di uscire allo scoperto. Che si facessero tutti sotto allora; lui li avrebbe affrontati tutti, li avrebbe schiacciati lungo la strada!
La bestia mannara lasciò stare Soldato Hive e si lanciò ruggendo contro al nuovo arrivato, che rimase fermo al suo posto, con il suo mantello a coprire interamente il suo corpo. Ancora prima che BB potesse posare gli artigli sul piccolo incantatore, una forza come quella di una valanga lo travolse dal lato e gli bloccò gli arti: si trattava di Mammut, che con Cheshire appollaiata sulle spalle, era spuntato da chissà dove proprio per colpirlo a tradimento.
BB ruggì furioso e cercò di liberarsi dalla presa di Mammut, ma il gigante gli stringeva i polsi e glieli teneva bloccati al petto. Vide la sua compagna di squadra scendere a terra e avvicinarsi con calma; aveva perso la sua maschera nello scontro con Corvina, la sua espressione così euforica gli sembrò innaturale, con i suoi occhi a mandorla sottilissimi e quel ghigno compiaciuto che sembrava uguale a quello che portava sulla sua maschera da gatto. La vide agitare i suoi artigli con drammaticità, quindi conficcò la prima mano nel petto di BB.
La bestia provò un dolore inimmaginabile: all’interno del suo corpo le lame sembravano bruciare, una sensazione che gli faceva venire voglia di strapparsi la carne di dosso pur di porvi fine, e quello stesso bruciore si espandeva all’interno del suo corpo mutato. Quella criminale doveva aver cosparso di qualche veleno particolare le sue lame, di quelli che non uccidono, ma provocano un dolore allucinante.
Ed era proprio quello che sembrava desiderare lei: vedere soffrire Beast Boy, perché non appena lanciò il suo urlo disperato l’assassina cominciò a ridere. Rimase ferma con gli artigli piantati nel petto di BB e gli passò davanti agli occhi l’altra mano, assaporando quel momento.
Del sangue uscì dalle ferite e macchiò il pelo della bestia, ma a parte quello e quel dolore terribile, sembrava che BB non avesse ricevuto troppi danni; i suoi organi vitali erano rimasti al sicuro, anche se non sapeva ancora per quanto.
Prima che Cheshire abbassasse la seconda mano armata, decretando così la fine del suo avversario, un altro urlo, questa volta proveniente dall’alto, attirò l’attenzione del mutaforma. Di nuovo Luna Bianca, di nuovo in pericolo: questa volta era tra le braccia di See-More, che aveva utilizzato la modalità mongolfiera del suo occhio e ora stava volando via da lì.
No! Quell’urlo bastò a dargli tutta la forza necessaria che il dolore, la rabbia e il pericolo di perdere la sua stessa vita non gli avevano dato: BB si tirò su con la schiena, facendo entrare ancora di più gli artigli di Cheshire nel proprio corpo, ma costringendo Mammut a piegare la schiena indietro e ad allentare la presa su di lui. Dopo un momento di confusione in cui Cheshire non seppe se dare il colpo di grazia o allontanarsi, Beast Boy riuscì a far scivolare il proprio braccio per colpire il brutto muso di Mammut, che perse la presa su di lui, e poi con uno sforzo immane strinse il pugno attorno agli artigli che Cheshire aveva conficcato nella sua carne e li estrasse urlando per soffocare il dolore.
Il braccio di Cheshire si mosse come se fosse di pastafrolla, completamente sotto il controllo di BB. Inutilmente la donna tentò di spingerlo via dandogli un calcio, ma con un avversario della sua stazza le sue arti marziali le sarebbero servite a poco. BB strinse con ancora più forza gli artigli nella propria mano, spezzando le lame e lasciando Cheshire con un’arma sola, poi diede uno strattone al braccio della donna e la scagliò via mentre si rimetteva in piedi.
Il sangue cominciò a colare dalla sua mano destra; i frammenti degli artigli di Cheshire si erano conficcati nella sua pelle molto in profondità. Il dolore era intenso, ma almeno non doveva più preoccuparsi di essere a un passo dalla morte.
Alzò lo sguardo al cielo: Luna era aggrappata al corpo penzoloni di See-More, terrorizzata da quella situazione così assurda; voleva scappare da lì, ma se avesse mollato la presa sarebbe precipitata. BB stava pensando a come avrebbe potuto riportarla giù: lanciare qualcosa contro See-More era fuori discussione, visto che avrebbe rischiato di fare del male a Luna, e gli serviva qualcosa che gli permettesse di recuperare la bambina e scappare dagli H.I.V.E. Five allo stesso tempo, altrimenti il suo intervento sarebbe stato ancora una volta vano.
Una mano callosa si strinse attorno alla sua caviglia. BB si girò per vedere chi fosse, e scoprì che Mammut si era ripreso dalla botta; aveva il naso storto e gocciolante, ma il pugno di BB doveva averlo frastornato più di quanto lo avesse ferito perché era ancora per terra. Poco male, avrebbe utilizzato quella situazione a suo vantaggio.
La bestia si piegò sul corpo riverso di Mammut, che ringhiava con fatica, e lo sollevò sfruttando ogni singolo muscolo di quel suo corpo evoluto. Il corpo che aveva allenato per mesi, che aveva sottoposto ad estenuanti allenamenti nell’attesa di un’occasione simile era ora messo finalmente alla prova! Sollevò il gigante come un atleta olimpionico sollevava un peso da quattrocento chili, lo tenne alzato per aria alcuni secondi prima di scagliarlo addosso a Soldato Hive, che stava intervenendo in aiuto del suo compagno di squadra. I due finirono a terra e Mammut schiacciò il suo leader con il proprio peso, lasciando a BB spazio per pensare.
Garfield guardò la figura esile di See-More allontanarsi sempre di più, dondolando ritmicamente da un lato all’altro. Era impossibile per lui raggiungerlo ormai, ma non voleva che finisse così.
Un altro fallimento, un’altra sconfitta, un’altra delusione… Era stufo di non essere in grado di proteggere le persone che amava, di non poter superare le difficoltà! Se il suo potere aveva dei limiti, avrebbe dovuto evolversi e superarli!
<< Arrenditi, ragazzo! >> Fece la voce di Soldato Hive da dietro. << Ormai non puoi più fare niente. Abbiamo vinto noi! >>
BB non lo stette a sentire. Guardava dritto verso See-More e pensava; pensava per quanto quella sua forma bestiale gli permettesse, con quel poco di razionalità che gli rimaneva in quello stato. Pensava che, se nel suo corpo era presente il DNA di ogni tipo di animale, perché non poteva combinare quei DNA e cambiare il proprio corpo come voleva? Qual era il limite? Ne esisteva uno?
No. Pensò. Non lascerò che finisca così!
Ritirando le braccia al petto e arcuando la schiena, BB gonfiò i muscoli e cominciò a urlare come conseguenza di ciò che stava provando a fare: sentì ogni centimetro della sua schiena tirare e credette che i suoi muscoli si stessero strappando mentre il suo corpo mutava ancora. Sentì la sua colonna vertebrale inspessirsi e le scapole crescere, le zampe farsi più fini e le spalle allargarsi; poi delle nuove ossa crebbero dalla sua schiena, si allungarono e si fusero tra loro uscendo dal suo corpo e portando con sé uno spesso strato di pelle che le ricoprì formando una membrana tesa.
Con un ultimo ruggito, BB superò la trasformazione e poté finalmente riprendere a respirare mentre dietro le sue spalle un nuovo paio di enormi ali da pipistrello si agitava come se fosse dotato di vita propria. Poi le sue ali si aprirono di colpo, mostrando la sua nuova forma a tutti quanti i presenti mentre il mutaforma respirava a fondo.
Non era ancora finita. Dopo aver avvistato rapidamente See-More e Luna Bianca, la bestia iniziò a correre nella loro direzione sbattendo le ali, e quando fu sicura di poter continuare si lanciò in aria sfruttando la spinta delle sue possenti gambe. Quelle enormi ali gli permisero di raggiungere See-More, che non appena lo vide arrivare lanciò uno strillo terrorizzato.
BB afferrò il pallone che era uscito dal casco del criminale e tranciò di netto quello strano materiale gommoso che lo teneva sospeso. Prima che See-More potesse precipitare nel vuoto, si assicurò di strappare dalle sue grinfie la bambina e di portarsela al petto per continuare a proteggerla come aveva promesso.
Sentì Luna piangere mentre si stringeva al suo corpo ricoperto di pelo, molto diverso da quello gracilino a cui era abituata. BB si costrinse a mantenere la calma in quel frangente, quindi cercò di volare via da lì per portare al sicuro la bambina.
Ce l'avevano fatta! Aveva protetto Luna Bianca dagli attacchi degli H.I.V.E. Five. Sotto di sé, BB poteva sentire Soldato Hive sbraitare ai suoi compagni di inseguirli e altre diavolerie rivolte forse a See-More, che si era lasciato scappare Luna dopo che avevano praticamente vinto. Non capivano che l'unico motivo per cui non erano riusciti a catturare Luna era perché lui aveva giurato di proteggerla…
Un globo oscuro comparve a una trentina di metri davanti a BB e Luna. Da questo ne uscì Kyd Wykkyd, che rimase immobile sospeso nell'aria. BB deviò la sua traiettoria e cercò di allontanarsi da lui, ma ogni volta che girava lo sguardo se lo trovava davanti, e ogni volta che lo vedeva gli sembrava sempre più vicino.
Questo perché Kyd Wykkyd si stava veramente avvicinando, secondo dopo secondo, confondendo il suo avversario e facendogli perdere quota. L'ultima volta che comparve davanti a BB fu per colpirlo in faccia, prima di sparire di nuovo e lasciare che la bestia precipitasse al centro di un parco, scivolando lungo il prato e sollevando terra con il proprio corpo.
Mandò un lento gorgoglio e si accertò che Luna fosse ancora illesa. Aveva preso una botta alla testa, ma essendo rimasta nascosta tra le sue braccia avevano limitato i danni. BB sorrise quando la vide alzarsi e chiedergli se si fosse fatto male; aveva il volto rigato dalle lacrime, ma nonostante tutto continuava a preoccuparsi per lui.
Ma non c'era tempo per riposare. BB si rialzò sentendo i passi degli H.I.V.E. Five avvicinarsi. Erano tornati tutti assieme, lo fissavano chi con aria intimorita e chi con odio; tutti quanti avevano un unico obiettivo in mente, che era portargli via Luna. BB non lo avrebbe permesso!
Ruggì furioso mentre la bambina si nascondeva dietro le sue zampe. Se volevano prendere Luna, avrebbero dovuto ammazzarlo! Immaginava che lo avessero capito ormai, ma avrebbe dovuto semplicemente metterlo in pratica perché gli fosse chiaro.
Dopo aver fatto segno a Luna di restare indietro, la bestia verde si lanciò all’attacco dei cinque criminali: caricò a testa bassa nella breve distanza che li divideva, e poi la sua massa possente si scontrò con Mammut, che lo bloccò in una morsa e cercò di respingerlo. Il gigante scivolò di diversi metri prima che la spinta del mutaforma potesse esaurirsi quindi cercò di stritolare BB con la propria forza, ma intanto la bestia era riuscita a infilare le braccia in uno spazio e riuscì a unire le mani dietro alla nuca del suo avversario; poi, con un colpo d’ali si liberò dalla stretta di Mammut, che fu spinto verso il basso da BB, dove incontrò il suo ginocchio ad appiattirgli ancora di più il suo brutto muso.
BB spinse indietro Mammut per assicurarsi che non lo intralciasse e si voltò verso gli altri, che inaspettatamente non si erano accaniti contro Luna: respinse alcuni proiettili di See-More, quindi dovette difendersi da Cheshire che gli saltò addosso lanciando un grido feroce; era la prima volta che sentiva la sua voce.
La bestia approfittò del fatto che fosse sospesa in aria e la afferrò dal busto: una sua mano era molto più grossa delle spalle dell’assassina e fu facile bloccarla tra le dita; più complicato fu mantenere la stretta più forte possibile, mentre lei cercava di affettarlo con l’artiglio che le rimaneva. BB la lasciò andare alla prima occasione, non volendosi far tagliare ancora, e dopo averla stritolata – senza causarle alcun danno, grazie alla resistenza concessale dalla sua gemma – la scagliò con tutte le proprie forze contro See-More, che continuava a sparargli i suoi disgustosi proiettili. L’ometto occhiuto fu travolto in pieno dalla sua compagna di squadra, mentre Soldato Hive e Kyd Wykkyd che erano accanto a lui furono mancati del tutto: il primo non dovette muoversi per schivare il colpo, e anzi rimase con le braccia incrociate a fissare See-More e Cheshire con disappunto, mentre l’altro dovette sparire dentro a uno dei suoi vortici per potersi salvare.
Lo psichico ricomparve a una decina di metri da BB, attirando la sua attenzione con un fischio. La bestia si voltò sbuffando rabbiosa contro di lui, quindi ricominciò a corrergli incontro. Non capiva perché non stessero cercando di catturare Luna Bianca, ma non si sarebbe certo lamentato di quello. Levò un urlo ferale prima di raggiungere il suo bersaglio e colpirlo in pieno con una testata; ma l’attacco di BB fu annullato.
Con un semplice gesto della mano, Kyd Wykkyd aveva parato il colpo. Al mutaforma sembrava di aver picchiato contro una parete invisibile, ma la mano di Kyd Wykkyd era chiaramente posata sulla sua fronte, come se volesse dargli una carezza. Ringhiò con fatica e dalle sue fauci scivolò anche della bava mentre, passo dopo passo, cercava di infrangere quella sorta di barriera che gli impediva di andare avanti. Fu solo quando si sentì afferrare alle spalle che BB si rese conto di aver lasciato che lo distraessero per poter preparare un attacco migliore: Mammut lo raggiunse in carica e dopo averlo fatto cadere a terra con il proprio peso, iniziò a martellare la testa di BB contro i mattoni sul suolo, infierendo su quella sua impossibilità a difendersi.
Un ringhio straziato si alzò da terra, dove Beast Boy veniva ripetutamente spinto avanti e indietro, con gli occhi tronfi di Soldato Hive fissi su di lui e quelli atterriti di Luna, che assisteva suo malgrado a quel pestaggio disumano. BB provò a mettere le mani tra sé e il pavimento, ma non riuscì a trovare abbastanza forza per contrastare la spinta di Mammut. Alla fine smise di lottare, e vedendo che anche i suoi lamenti erano cessati anche Mammut smise di infierire.
Il gigante rise divertito mentre poggiava un piede sulla schiena della bestia. La testa era ferma per terra, dove era comparsa una macchia rossa che era andata ad allargarsi sempre di più durante la serie di colpi di Mammut; il sangue era schizzato in tutte le direzioni, macchiando il pavimento, il pelo di BB e persino i vestiti dell’H.I.V.E. Five che lo aveva atterrato, e colando giù dal lastricato per bagnare la terra del parco. Aveva le braccia raccolte vicino al volto, posa ottenuta in un disperato tentativo di resistere agli attacchi di Mammut.
Era finita. Soldato Hive rise ancora una volta. << Povero pazzo. >> Disse. << Credeva di poter resistere contro di noi… Devo dargliene atto però: ci ha dato del filo da torcere. >>
Mammut alzò lo sguardo e annuì sbuffando come un toro, poi rimase a guardare il suo capo in attesa di ulteriori istruzioni. Quello si girò: Kyd Wykkyd era rimasto nello stesso punto di prima e lo fissava in silenzio, mentre Cheshire e See-More si erano rialzati e si erano riavvicinati al gruppo; nessuno aveva toccato la bambina, che era rimasta tutto il tempo a guardare da lontano quel terribile scontro.
Un sorriso beffardo comparve sul volto del criminale. Luna si accorse della sua espressione e, rimasta senza più alternative, si voltò e cominciò a fuggire il più veloce che poté.
Soldato Hive rise. Un tentativo lodevole, ma totalmente inutile. << Prendetela. >> Disse a Cheshire e See-More, prima che i due partissero all’inseguimento. Ma proprio mentre cominciavano la loro corsa, un rumore li fece bloccare, e lo stesso fece Luna Bianca.
Non ancora! Un ruggito. Il verso bestiale e carico di odio di un mostro che non poteva avere più niente di umano; eppure si trattava solo di un piccolo uomo con la capacità di cambiare aspetto.
Non ho ancora dato tutto! Il ruggito continuò mentre Beast Boy, creduto privo di sensi, si rialzava spingendosi con i gomiti e impiegando ogni singolo muscolo del corpo per raddrizzare la schiena.
Ho detto che l’avrei protetta! Quella furia però non era generata dalla cieca rabbia di un animale feroce; al contrario, si trattava della determinazione di un uomo che prendeva forma e gli concedeva la forza di andare avanti.
BB alzò il volto insanguinato al cielo spalancando le fauci e urlò. Non si riusciva più nemmeno a capire che cosa fosse quell’essere, se una bestia o un uomo; i versi che emetteva ricordavano vagamente le urla straziate di una persona in fin di vita, ma il suo aspetto… Non poteva essere niente che avesse mai camminato sulla terra.
Sono ancora vivo!
Mammut tentò di bloccare BB afferrandolo dalle spalle, ma questa volta la belva si girò con uno scatto fulmineo e gli assestò un sinistro dritto in faccia, facendogli saltare dei denti e mandandolo dritto contro a un muretto di mattoni, che venne sfondato dal peso dell'uomo.
Vedendo con quanta facilità Mammut era stato mandato a terra, Soldato Hive ordinò a Kyd Wykkyd di attaccare. Non ne ebbe nemmeno il tempo: era come se BB sapesse già dove sarebbe comparso lo psichico, lo bloccò ancora prima che uscisse fuori dal suo vortice e lo stritolò costringendolo alla fuga attraverso un altro varco. L’errore di Kyd Wykkyd fu che invece di ricomparire lontano, al sicuro dalla rabbia di BB, decise di apparire alle sue spalle a poco meno di due metri di distanza. Il mutaforma se ne accorse e menò un calcio alla cieca che lo atterrò facendogli perdere i sensi.
<< Dannazione! >> Urlò Soldato Hive, quindi imbracciò il suo scudo e gridò ai suoi due collaboratori rimasti di prendere Luna.
BB lanciò un ruggito possente questa volta, carico di odio e interamente diretto a Soldato Hive. Non c’era nemmeno bisogno delle parole, l’uomo sapeva che quel ruggito significava “adesso vengo a prendere anche te!”
I due si scontrarono dopo una breve rincorsa e Soldato Hive riuscì a bloccare il pugno di BB con lo scudo, mentre con la mano libera tentava di respingere la spinta del mutaforma. << Come fai a tirare fuori tutta questa forza, volta per volta? >> Chiese nella fatica, avvicinando il volto a quello della bestia.
BB alitò in faccia a Soldato Hive e lo squadrò con i suoi occhi bianchi: avrebbe potuto strappargli la faccia a morsi da quella posizione, ma invece decise di usare la bocca per qualcos’altro. E fu così, che con una voce cupa e gutturale, biascicando le parole con fatica, Beast Boy parlò nella sua forma più bestiale, mostrando di essere più lucido che mai.
<< Non… Potresti capire… >> Pronunciò lentamente. Soldato Hive sgranò gli occhi incredulo mentre quello continuava a parlargli. << Questa è… La forza dell’amore… >>
L’amore per una famiglia, che Soldato Hive non avrebbe mai capito. Era questo a spingerlo a rialzarsi ogni volta, ed era la stessa cosa che gli permetteva di superare i limiti umani a cui tutti, anche loro e persino Stella Nera, dovevano sottostare.
Un istante dopo aver sentito quella risposta, Soldato Hive fece una smorfia sprezzante e cercò di spingere BB. << Non prendermi per il culo! >> Esclamò, ma le parole furono l’unica cosa che riuscirono a raggiungere il mutaforma perché un istante dopo le sue gambe si piegarono come dei fragili ramoscelli sotto a un masso gigantesco e lui cadde giù senza più una base solida.
BB spinse a terra Soldato Hive e ruggì di nuovo prima di scattare in avanti calpestandolo per raggiungere gli ultimi due H.I.V.E. Five.
Il ruggito raggiunse Cheshire e See-More, costringendoli a voltarsi. Vide il terrore nell’occhio di lui, mentre l’assassina sembrò trasmettere solo rabbia; si mise tra BB e il ciclope e gli fece segno di continuare a inseguire Luna mentre lei si preparava a fermare la bestia da sola. Da quando era stata piegata da Corvina la donna aveva cercato un’occasione per redimersi e scaricare la frustrazione, e dopo lo scontro che aveva avuto con BB, l’odio nei suoi confronti era sicuramente cresciuto. Costretta a combattere con uno solo dei suoi artigli, le sue arti marziali erano poco efficaci contro quella forma dell’eroe e anche con la forza della sua gemma ormai BB aveva capito come contrastare almeno lei; in uno scontro uno a uno, Cheshire era l’avversaria più sfortunata con lui.
Ma la donna non aveva ancora tirato fuori tutto il potere dalla gemma. Non aveva ancora utilizzato lo stesso attacco che tutti quanti a un certo punto della battaglia avevano utilizzato per mettere in ginocchio i Titans; fu così che gli artigli rimanenti della criminale cominciarono a brillare di una luce rossa. BB non capì che cosa stesse per accadere, ma i suoi sensi gli urlarono di essere in pericolo quando Cheshire tagliò l’aria con i suoi artigli, liberando una serie di squarci cremisi che gli volarono contro. La bestia spiccò un salto che gli permise di superare la sua avversaria e atterrare alle sue spalle; pensò di voltarsi in fretta e colpirla prima che lei potesse reagire, ma la donna fu più veloce e gli ficcò le sue lame in un fianco.
Il mutaforma lanciò un ruggito di dolore mentre la donna gli si arrampicava sulla schiena usando come punto d’appoggio i suoi stessi artigli e si voltava in modo da poterlo colpire; con un movimento della testa simile a un colpo di frusta, la donna fece volteggiare le due lunghe code che andarono a colpire la nuca di BB. Poi estrasse le lame dal fianco del mutaforma e saltò in alto per raggiungere le sue spalle; una volta lì alzò solennemente il braccio armato con un ghigno malefico stampato sul volto, ma un attimo prima che potesse piantare gli artigli nel collo della bestia, la mano di BB le afferrò il polso e glielo stritolò.
Le ferite al fianco ancora bruciavano come se la sua stessa carne si stesse corrodendo dall’interno, ma ora che Cheshire aveva ritirato gli artigli non era più tanto difficile muoversi. Sapeva che avrebbe mirato alla testa o ci sarebbe andata molto vicino, e avendo solo gli artigli della mano destra a disposizione l’attacco sarebbe potuto arrivare solo da un lato; avrebbe voluto ringraziarla per avergli reso le cose più semplici, ma invece decise di distruggere subito la sua arma come aveva fatto con la prima per evitare altre brutte sorprese. Le lame scivolarono sulla sua spalla e caddero a terra tintinnando, lasciandogli dei sottili graffi sul lato destro del corpo. Cheshire, che era ancora bloccata nella morsa della bestia, gemette in preda al panico e tentò di scappare ma non riuscì a ottenere niente dal suo dimenarsi. Tutto quello fece solo aumentare la stretta di BB, che alla fine decise di togliersi Cheshire di dosso e la scagliò per terra con una forza disumana.
La donna resistette al colpo, ma rimase incastrata mentre BB non accennava a volerla lasciare andare. Lui afferrò il braccio di lei con l’altra mano e la sollevò da terra con la forza; la donna levò un grido quando le rocce del terreno le graffiarono le gambe e rimase senza aria quando il mutaforma ebbe cominciato a roteare su sé stesso, tenendo il corpo di Cheshire verso l’esterno.
Quel violento roteare durò solo pochi secondi, ma per Cheshire sembrarono un’eternità, e quando BB mollò la presa lei schizzò via verso il cielo diventando un puntino minuscolo che dopo alcuni istanti cominciò a cadere giù.
Beast Boy liberò la sua furia nell’ennesimo ruggito, rivolgendolo questa volta a See-More che tremò quando lo sentì. Aveva quasi raggiunto Luna Bianca e l'aveva strattonata da un braccio, quando il verso della bestia lo bloccò. Anche Luna si spaventò sentendo quel ruggito, ma diversamente per lei quel rumore non significava guai.
See-More si vide quella bestia verde alta tre metri corrergli incontro a quattro zampe, coprendo quella che doveva essere almeno una distanza di quaranta metri in pochissimi secondi; ogni balzo che compieva lo rendeva sempre più grosso e minaccioso, sempre più vicino e arrabbiato. Prima ancora che il ciclope potesse difendersi in qualche modo, BB gli saltò addosso e lo atterrò ruggendogli in faccia.
L’ometto rimase pietrificato di fronte alle fauci del mutaforma, che rimase ad alitargli in faccia per qualche istante, prima di ignorarlo del tutto e dirigersi verso Luna.
<< Zio BB… >> Mormorò lei impaurita. Non sapeva se avesse paura di tutti quei cattivi che continuavano a inseguirla o se fosse spaventata da quello che era diventato lui: una bestia feroce priva di alcun freno. Ma in fondo, sotto quel pelo verde e insanguinato, sotto a quegli artigli neri e a quegli occhi privi di umanità, lui era sempre il suo zio BB… Lo dimostrò assumendo un’espressione dispiaciuta, pur non tornando nella sua forma umana. Non poteva ancora abbassare la guardia, e qualche istante dopo si rese conto di non avere tutti i torti.
<< Ehi, muso verde! >> La voce di Soldato Hive tuonò alle spalle di Beast Boy, che si voltò coprendo Luna con il proprio corpo. L’uomo era in piedi a una decina di metri da lui, brandiva il suo scudo in una mano mentre l’altra era stretta in un pugno; BB non se n’era accorto prima, ma sulla mano libera portava un anello con una pietra rossa incastonata sopra. Era quella la gemma che doveva togliergli per annullare i loro poteri!
BB emise un verso annoiato, deciso a far perdere le staffe a Soldato Hive, che adesso sembrava veramente provato. Quello emise una falsa risata.
<< Non prendermi in giro, pezzo di merda! >> Esclamò stringendo il pugno con ancora più forza. << Non puoi resistere ancora a lungo, mentre io e i miei uomini possiamo andare avanti per tutto il tempo necessario. >>
Non aveva torto, ma BB aveva dimostrato di riuscire a superare i propri limiti, se portato all’esasperazione. Quanto a lungo poteva farlo ancora, però?
Ma Soldato Hive non sembrò voler mandare avanti quella faccenda. << Tuttavia ho un metodo molto più efficace per chiudere definitivamente i conti! >> Con calma, alzò la mano con sopra l’anello e se lo sfilò dal dito per mostrare la sua gemma a BB. << Questo lo vedi? Si tratta di un artefatto eccezionale, capace di conferire a chiunque lo indossi una forza oltre ogni immaginazione. Hai visto cosa sono capace di fare grazie a esso, e anche i miei compari ne sono attrezzati… Ma questo piccolo gioiello può permettermi di fare qualcos’altro, molto più spettacolare e soddisfacente: grazie ad esso, infatti, posso raccogliere un’energia che solo alcune creature potrebbero altrimenti controllare, e rimandarla a qualsiasi obiettivo io desideri proprio come il mio boss. >>
BB non diede segno di aver inteso, ma pensava che si trattasse di qualcosa simile a quello che poteva fare Stella; aveva visto Cheshire utilizzare degli strani raggi prima, probabilmente si trattava di quello.
Soldato Hive si rimise l’anello al dito e la gemma cominciò a brillare debolmente. << In poche parole, mio piccolo verdastro amico, ho deciso di non andarci più tanto leggero! >> Disse stringendo le dita a pugno un’altra volta e portando la mano vicino al viso. La luce dell’anello si scontrò con il suo volto per un attimo, attribuendogli un aspetto molto sinistro.
Dopo Soldato Hive distese il braccio e tenne la gemma rossa puntata proprio contro alla bestia davanti a lui. La luce rossa cominciò a farsi sempre più intensa mentre Beast Boy si rendeva conto che fosse pericoloso restare lì; non poteva scappare però, in quanto avrebbe lasciato Luna indifesa. Non conosceva nemmeno l’entità dei danni che quell’attacco avrebbe causato. Tutto quello che sapeva, in quel momento, era che Soldato Hive aveva “deciso di non andarci più tanto leggero.”
<< Un’ultima cosa, Beast Boy… >> Disse Soldato Hive ad alta voce mentre il bagliore del suo anello cresceva a tal punto da nascondere il suo corpo. << Qualunque cosa accadrà da questo momento in poi, è stata tutta colpa tua! >>
Eccolo che arriva, pensò BB. Soldato Hive stava per sparare il suo attacco e lui non aveva alcuna idea di come difendersi o controbattere; l’unica cosa che avrebbe potuto fare sarebbe stato proteggere Luna Bianca, e così fece voltandosi verso di lei e facendole scudo con il proprio corpo mentre la bambina cercava di convincerlo a spostarsi dalla traiettoria. Sembrava che lei conoscesse già gli effetti di quell’arma, perché improvvisamente si era fatta più irrequieta.
Ci fu un lampo rosso che BB non vide, voltato verso la bambina e accucciato a terra, seguito da uno strano suono e poi un silenzio prolungato. Ma nulla arrivò da lui e quando riaprì gli occhi si rese conto di essere ancora tutto intero. Anche Luna era sorpresa, ma di sicuro non sembrò delusa dal fatto che non gli fosse successo niente. Quando si voltarono, BB e Luna Bianca videro Stella Nera sospesa a mezzo metro da terra con la mano stretta sul polso di Soldato Hive, puntato verso l’altro. La donna era irritata, non degnava il suo sottoposto nemmeno di uno sguardo, e sembrava contenere a malapena la sua rabbia. Nonostante fossero felici di essere scampati all’attacco di Soldato Hive, BB e Luna capirono che qualcosa di terribile doveva essere accaduto perché Stella Nera potesse presentarsi lì davanti a loro.
<< Soldato Hive. >> Disse atona la Tamaraniana. L’uomo alzò lo sguardo intimorito. << Stavi per sparare un colpo della gemma di Charta in direzione di mia nipote? >>
Soldato Hive guardò prima Stella Nera, poi si girò verso BB e sembrò accorgersi solo in quel momento della bambina stretta tra le braccia della bestia, che aggrappata al suo busto gli rivolgeva uno sguardo aggressivo.
<< Non… Non è possibile… >> Balbettò. << Perdonami, capo! Non l’avevo vista. >> Disse afferrando il braccio di Stella Nera con la mano libera e pregando che lei mollasse la presa. Era incredibile come fosse cambiato radicalmente un pochissimi istanti.
<< Non avevo forse detto di non torcere un capello alla bambina? >> Chiese lei senza guardarlo in faccia.
<< Sì, avevi detto così! E infatti la bambina sta bene. Io stavo solo… >>
<< Stavi solo per annientarla assieme al tuo avversario! >> Tuonò la donna voltandosi finalmente, stringendo con più forza il polso di Soldato Hive e avvicinando il viso al suo. << Quanto devi essere incapace, per non riuscire a sconfiggerlo con tutta la forza di cui disponi già? >>
<< Perdonami! E’ stato un errore… Uno stupido errore! >> Balbettò ancora Soldato Hive smettendo di dimenarsi, ma mordendosi le labbra per sopprimere il dolore al polso.
Stella Nera lo spinse via e quello cadde a terra a peso morto. << Sì, è stato un errore stupido! Vedo che sai riconoscere quando fai qualcosa di sbagliato. Che ne diresti di imparare anche a non commetterne più? >>
Soldato Hive assunse una posizione inginocchiata, ma la cambiò velocemente mettendo un piede a terra e abbassò la testa con devozione. << Sì. Non ti deluderò più, capo! >>
Attorno a loro si erano radunati finalmente gli altri H.I.V.E. Five, malconci e intimoriti dalla presenza di Stella Nera. Lei sembrò compiaciuta.
<< Lo vedremo. Per ora mi occuperò io di questa piccola seccatura; questo scontro è durato fin troppo. >>
Il tono di Stella Nera cambiò nella sua ultima frase: in quel momento il suo corpo si rivolse interamente verso Beast Boy, e la sua voce divenne più profonda. Tutti si resero conto di quel cambiamento, e BB sentì improvvisamente le sue possibilità di vittoria calare. Cos’era successo ai Titans? Come faceva ad essere lì Stella Nera? Avrebbe dovuto provare a combattere o fuggire nella speranza di raggiungere Sladow prima di essere atterrato? Poteva anche solo misurarsi di fronte a quel mostro?
No. Doveva essere sincero con sé stesso: mentre la vedeva davanti a sé, piedi uniti e braccia leggermente tese verso l’esterno, con gli occhi che brillavano di una luce violetta, sentiva tutti i suoi sensi urlargli di scappare di fronte a quella cosa che non riuscivano neanche a identificare. Era un pericolo per tutti, e Luna non poteva finire nelle sue mani; ma se i Titans erano stati sconfitti, allora il risultato non sarebbe stato diverso con lui.
Beast Boy fece scendere la bambina a terra e le fece segno di allontanarsi. Luna non volle andarsene; nonostante i versi minacciosi di BB, lei rimase ferma dov’era al suo fianco, e anzi gli prese la mano per fargli capire che non si sarebbe mossa.
Quel gesto provocò l’ilarità della donna dall’altra parte del campo di battaglia. << Che gesto amorevole! Si vede che è proprio affezionata a te. Non lascerebbe mai andare il suo animaletto da compagnia! >>
Le parole di Stella Nera innescarono le risate degli H.I.V.E. Five, di cui però la donna sembrò infastidita. BB non diede peso alle sue parole, e anche Luna rimase impassibile mentre la scrutava da lontano, come la nemica che era.
No. Anche se era impossibile, BB doveva provarci finché le forze non lo abbandonavano. Si voltò e sorrise a Luna, prima di lasciare la sua mano e stringere i pugni, pronto a combattere con ogni mezzo.
La bestia raddrizzò la schiena e si erse in tutta la sua altezza, camminando lentamente verso la donna che si stava prendendo gioco di lui. Colpita dal suo coraggio, anche la Tamaraniana decise di avanzare e fece segno ai suoi uomini di rimanere dov'erano. I due si raggiunsero a metà strada e rimasero a fissarsi per alcuni secondi: BB squadrava Stella Nera dall'alto con disprezzo, lei era semplicemente compiaciuta da quella situazione.
<< Ammetto che mi ha sorpreso come tu sia riuscito a tenere testa agli H.I.V.E. Five completamente da solo, nonostante le pietre che ho donato loro. >> Disse la donna, alla fine di una lunga sfida di sguardi. << Ciò mi lascia pensare: cosa saresti in grado di fare, se ti concedessi di unirti a me? >>
Lo sguardo di BB si indurì per tutta risposta. Spostando leggermente un labbro, mostrò i denti aguzzi, disgustato da quel'offerta.
<< Pensaci: tu avresti salva la vita e potresti viaggiare per i mondi con me e la piccola Nirihs'Oūm. In più, la bambina non si sentirebbe troppo sola con qualcuno con cui ha già confidenza, e le sarebbe molto più semplice imparare a vivere in mia compagnia… >> Più parlava quella donna e più Beast Boy ribolliva di rabbia. Avrebbe schiacciato quella aliena boriosa in quello stesso istante, ma doveva rimanere concentrato.
Il ringhio della bestia continuò e si fece più forte, dando a Stella Nera l'ennesima risposta negativa alla sua proposta. La donna strinse le spalle con rassegnazione. << Oh, bé… >> Disse. << Ci ho provato. >> Poi tornò a rivolgere a BB uno sguardo compiaciuto. << Ora mostrami ancora una volta quello che sai fare! >> Sussurrò avvicinandosi ancora un po' a BB.
Lui non se lo fece ripetere una seconda volta: senza preavviso, colpì con il destro usando tutta la forza che aveva in corpo. Il suo pugno si scontrò con l'avambraccio di Stella Nera, poi la donna trattenne il braccio del mutaforma e fece una piroetta prima di colpirlo sul muso e farlo cadere a terra.
Stella Nera fece qualche passo tranquillo girando attorno a BB mentre lui si rialzava disorientato. Ruggì infastidito quando si accorse con quanta facilità lo aveva atterrato. Lei continuò a sorridere e gli fece segno di farsi avanti.
Lui si lanciò addosso a lei e tentò di agguantarla con le sue possenti mani e affondare i suoi artigli nella sua carne, ma la donna schivò i suoi attacchi in tutta tranquillità e mantenne una posizione passiva. Infastidito da quel comportamento, BB tentò di colpirla falciando l'aria di taglio con un braccio, ma quando raggiunse la testa della sua avversaria lei rimase ferma a guardarlo con gli occhi di chi sembrava volersi prendere gioco di lui.
Il colpo fu forte e BB lo sentì chiaramente quando il collo di Stella Nera impattò con il suo avambraccio; però lei non diede alcun segno di vita, come se non provasse più dolore. Nonostante la sua forza, lui era come una formica davanti a lei.
<< Che peccato… >> Mormorò. << Da quello che hai dimostrato fino ad ora, mi aspettavo qualcosa di più… >>
BB cercò di ritirare il braccio, ma Stella Nera lo afferrò dal polso e cominciò a stringere con forza. Sentiva che stava per succedere qualcosa di brutto, eppure non riusciva a fare niente per scappare: il suo corpo era improvvisamente diventato pesante come un macigno, la stretta al polso insopportabile.
<< Bé, potrai almeno vantarti di essere durato molto di più dei tuoi amici. >> Disse lei, poi portò in avanti una mano e sparò un colpo di energia nel petto di Beast Boy, ustionandolo e spingendolo via.
BB riuscì a malapena a mettere insieme i pezzi di ciò che aveva detto la donna, prima di venire sbalzato per una ventina di metri e rotolare senza forze per il pavimento dopo l'atterraggio. Rimase disteso su un fianco, incredulo di quanto facesse male: il colpo non lo aveva trapassato come avrebbe pensato, forse Stella Nera aveva trattenuto la sua vera forza per "giocare" con lui; eppure era oltre la sua portata già in quello stato.
Sentì i passi di lei mentre si avvicinava. Che cosa aveva detto poco prima di colpirlo? Era durato più di tutti i suoi amici… Che cosa diavolo doveva significare quella cosa?
Superando il dolore, BB si costrinse a rialzarsi. Doveva farlo, non poteva semplicemente rimanere lì e farsi malmenare da quella sadica!
E poi c'erano delle cose che doveva farsi spiegare; cosa era successo ai suoi amici?
Che cosa era successo dopo che lui era scappato con Luna?
Cosa aveva fatto a Corvina?
Carico di rabbia, incapace di capire se a farlo muovere fosse la sua stessa forza o qualche altra energia remota fuori dal suo controllo, BB raggiunse Stella Nera di corsa e tentò di attaccarla di nuovo, questa volta caricando un pugno ancora più forte. Quando lo sferrò, lei ci saltò sopra allargando le gambe e con una capriola gli diede un calcio sulla testa, spingendolo verso un lato. Ma questa volta Stella Nera non lo lasciò volare via.
La donna inseguì in volo il mutaforma e lo colpì ripetutamente sul petto e sul viso, infierendo soprattutto dove BB era stato già ferito. Continuò così finché la spinta del suo calcio non si fu esaurita, e poi gli piantò un pugno nello stomaco, finendo con un altro colpo alla testa che lo spinse verso il basso.
Il corpo di BB riprese le sue solite sembianze umane. Era durato poco quello scontro, ma l'eroe era stremato da uno scontro ancora più difficile che aveva vinto per un soffio; non aveva più forze, e a malapena vedeva e sentiva ciò che gli succedeva attorno.
I pianti disperati di Luna, che cercava di incitarlo a rialzarsi. Le risate degli H.I.V.E. Five, che alla fine non avevano dovuto muovere un dito per mandarlo al tappeto. I respiri lenti e profondi di Stella Nera, che lo guardava dall'alto e sorrideva.
La donna piantò un suo stivale sulla gola del mutaforma, che emise un verso strozzato e cercò di inutilmente si afferrare la sua gamba per spostarla. Lei non mise forza, ma esercitò la giusta pressione per dargli una sensazione di soffocamento, per fargli intendere che la fine si stava avvicinando.
<< Che effetto fa? >> Chiese con un ghigno che fallì a nascondere il suo odio per quel terrestre. << Cosa si prova a vedere il proprio mondo decadere, finire in una voragine di disperazione mentre qualcosa di più grande ti fa ricordare quanto minuscolo tu sia di fronte a tutto il resto? >>
BB digrignò i denti e strinse le dita attorno alla gamba di Stella Nera con più forza, ma non ebbe alcun effetto. Riuscì a malapena a deglutire, prima di provare a parlare per rispondere alla donna:<< Non esiste niente che sia impossibile… Se pensi questo, un giorno arriverà qualcosa di più grande che ti coglierà impreparata e… Ti spazzerà via! >>
L’impertinenza di BB fece infuriare la donna, che cambiò completamente espressione: non si preoccupò più di nascondere la sua furia e la pressione sulla gola del mutaforma si fece più forte. BB cominciò a soffocare.
<< E allora lascia che questa cosa più grande ti spazzi via! >> Disse impietosa, schiacciando sempre con più forza lo stivale sulla gola di BB.
Un pianto raggiunse i due nemici e distrasse per un momento la donna. Luna Bianca stava correndo verso di loro e piangeva disperata. Quando fu arrivata da loro, spinse via la gamba della Tamaraniana e cercò di far rialzare Beast Boy, ma la donna le afferrò un braccio e la tirò a sé con estrema facilità.
<< Sei coraggiosa, piccola mia, ma sei debole. Non sei in grado di proteggere nessuno nelle tue condizioni! >> Le disse avvicinando il viso a quello di Luna.
La bambina non si fece intimorire e le rispose con uno sguardo di fuoco. << Lascia stare mio zio! >> Esclamò.
Stella Nera rise. << Sono io la tua unica zia! >> La corresse con tono di superiorità, ma sembrò soprattutto divertita dal coraggio mostrato dalla bambina. << Tuttavia, voglio accontentarti. >>
Il piede di Stella Nera si sollevò e BB poté riprendere a respirare, ma non riuscì più a muoversi. Luna cercò di lanciarsi verso di lui per assisterlo, ma fu immediatamente tirata indietro da Stella Nera, che la afferrò e la tenne stretta a sé come un trofeo di guerra.
Senza dare ascolto ai lamenti della bambina, che cercava di raggiungere il supereroe privo di sensi disteso per terra, la donna si voltò verso i suoi sottoposti. << Io comincio ad avviarmi verso il covo. Voi potete fare con calma; una volta riceverete il vostro compenso. >>
Soldato Hive, la tuta ormai ridotta a brandelli, fece un passo avanti e indicò con un cenno Beast Boy. << Che ne facciamo di lui? >>
Stella Nera si voltò e sorrise compiaciuta. << E’ innocuo, morirà presto da solo. Non c’è bisogno di sprecare altre energie per lui. >> E poi si allontanò lentamente.
Luna si dimenava ancora nella speranza di tornare a terra e salvare il suo caro zio BB. Non sapeva nemmeno come avrebbe potuto fare per tirare entrambi fuori da quella situazione, eppure non riusciva a rimanersene con le mani in mano come aveva sempre fatto; pensava di poter fare qualcosa di più di quanto aveva in quel momento, e quel pensiero glielo aveva dato la stessa donna che ora la tratteneva… Ma per quanto ci provasse, Luna non sentiva alcun cambiamento.
Quando Stella Nera si librò in volo, Luna Bianca cominciò a urlare vedendo il corpo di BB farsi sempre più lontano. Alla fine, non era riuscito a proteggerla.
Le sue urla di disperazione continuarono a echeggiare nel cielo di Jump City mentre lei e Stella Nera sfilavano rapidamente sopra ai tetti della città.
   
 
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