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Autore: Il cactus infelice    09/12/2019    1 recensioni
Una raccolta di oneshot e drabble ispirata alle vicende di Estate 2020. Alcune storie le potete capire anche senza aver letto la serie madre, ma in caso, se avete voglia e pazienza, recuperatela. La trovate sul mio profilo.
I personaggi appartengono tutti a J.K. Rowling con alcune eccezioni. Non è tutto Canon.
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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BLOODSTREAM

 

This is how it ends

I feel the chemicals

Burn in my bloodstream

Fading out again

(Bloodstream, Ed Sheeran)

 

Ginny intravide solo un paio di Converse dai lacci usurati e macchiati spuntare da dietro un cespuglio e inspirando ed espirando rumorosamente, cercando di farsi forza e coraggio, si incamminò in quella direzione, ogni passo che pesava come un macigno, il cuore che aumentava i battiti ad ogni colpo.
Non appena le Converse occuparono tutta la sua visuale, seguì la linea delle lunghe gambe rivestite in jeans macchiati, fino alla cintura, la camicia a quadri e poi il volto di Harry addormentato - svenuto - sotto un albero. Respirava ancora.
Capitava sempre più spesso, che dovesse andare a recuperarlo da qualche parte, spesso in mezzo a una strada o in un parco e una volta persino nella cella di una stazione di polizia babbana e ogni volta era terrorizzata di trovarlo morto, in overdose. Allora sì che non ci sarebbe stato più niente da fare.
Ci stava provando con tutte le sue forze, davvero, ma forse non era abbastanza. Perché non era abbastanza? Che cos’altro doveva fare?
Un mese intero aveva resistito prima di ricascarci di nuovo.
Si inginocchiò accanto al ragazzo, si morse il labbro inferiore, chiuse per un istante gli occhi e tirò fuori la bacchetta, non prima di aver controllato che non ci fosse nessuno. Era una via babbana dopotutto.
Poi lanciò un Aguamenti dritto sulla faccia di Harry.
Harry si svegliò di colpo scattando a sedere ed esalando un respiro strozzato, un singulto quasi. Si passò la manica della camicia sulla faccia grondante di acqua, e lentamente voltò la testa verso la figura di Ginny, ancora inginocchiata accanto a lui.
“Gin!” disse, la voce roca, percorrendo con gli occhi la zona in cui si trovavano. Com’era finito lì? Che cos’era successo? Perché Ginny era lì e lo guardava con quella strana espressione - un misto di delusione e rabbia e preoccupazione? Non era nemmeno sicuro di riconoscere il posto.
“Che… Che è successo?”
“Non lo so, Harry, dimmelo tu”.
Harry abbassò gli occhi sulle proprie mani, cercando una spiegazione, qualcosa da dire, qualsiasi cosa, ma nessuna parola gli usciva dalla bocca. I ricordi - sprazzi di ricordi - della sera prima lo stavano colpendo all’improvviso.
Aveva di nuovo deluso Ginny, l’amore della sua vita, i suoi amici, tutte le persone che tenevano a lui, aveva deluso sé stesso. E non capiva perché fosse ancora lì, a camminare su quel mondo che non si meritava. Aveva davvero pensato che l’altra sera sarebbe stata quella definitiva. Che finalmente se ne sarebbe andato.
Eppure la morte sembrava ancora non volerlo cogliere. Nemmeno Lei lo voleva. O forse voleva solo prolungare la sua sofferenza prima di prenderselo.
“Io-”, cominciò a dire, bloccandosi subito quando incontrò gli occhi castani di Ginny. Ogni cosa che avesse potuto dire gli sembrava ingiustificabile. “Mi dispiace”.
“Andiamo a casa”, lo interruppe lei alzandosi in piedi e porgendogli la mano.
Non sembrava arrabiata adesso, ma dal suo tono non si poteva dire cosa provasse. La verità era che Ginny a questo punto non sapeva nemmeno cosa provare. Preoccupazione sì, rabbia? Non ne era sicura. Delusione? No.
Se c’era un drogato a questo mondo che poteva essere compreso quello era Harry. Lei non lo avrebbe giudicato, non lo avrebbe cacciato via. Come poteva? Stava soffrendo e lei lo amava.
Ci avrebbe provato con più forza.
“Andiamo a casa”. 

 

*** 

 

L’idea per questo spin-off è nata da una scena di A Star Is Born (film già citato nella fanfic madre Estate 2020). Se qualcuno ha visto il film sicuramente lo avrà riconosciuto.
Questa oneshot è stata scritta di getto, ieri in serata mentre ascoltavo a ripetizione Bloodstream di Ed Sheeran (e vi consiglio di ascoltarla se non l’avete già fatto). 
Non so se vi aspettavate questo tipo di storia, ma dopo aver raccontato della dipendenza di Harry in Estate 2020, ho pensato che avere una scena a riguardo potesse essere interessante.
Ditemi cosa ne pensate e  per chi non ha letto il nuovo capitolo di questa domenica in Estate 2020, be’, corra farlo : )

Per chi invece si trova qui per caso e non ha idea di cosa sia Estate 2020, be’, probabilmente ci capirà poco o nulla di questa raccolta. Ma provate a dare un’occhiatina alla mia fic : )

Alla prossima,

C:

 

   
 
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