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Autore: Khailea    10/12/2019    0 recensioni
La fiction si basa sul gioco Pokémon Ranger Ombre su Almia, riguarderà una mia partita nel gioco ed io descriverò ogni battuta, ogni passaggio e descriverò tutto ciò che vedrò. Potranno venir aggiunte alcune battute o addirittura alcune scene e tutta la serie racconterà anche delle sensazioni dei personaggi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Qualche ora più tardi…
 

Quando tutti i Top Ranger furono tornati dal giro di pattuglia, vennero chiamati all’ultimo piano dell’edificio, dove si trovavano sia la Gemma Rossa che la Gemma Blu.
Erano però presenti, oltre al professor Frenesio e la presidentessa Edvige, anche Leo e Brando.
Sara, vedendo il suo vecchio leader, lo salutò con un sorriso felice.
-Professor Frenesio, quando crede, prego.-
Cominciò la presidentessa, lasciando la parola all’uomo.
-Hmm. Prima di tracciare le linee della nostra operazione, dovete sapere alcuni dettagli riguardo la Torre Altru. Leo, prego.-
-Grazie, professore.-
Spostandosi vicino ai due Leo guardò tutti i presenti con fare sicuro, iniziando a spiegare.
-La Torre misura circa 334 metri. Dalla sua cima si può vedere ogni angolo della regione di Almia. Ma non si tratta di un punto d’osservazione per i turisti o qualcosa del genere. La sua altezza è giustificata dalla necessità di controllare ogni Pokémon su Almia.-
A quella rivelazione Sara sbiancò completamente, guardando istintivamente Pachirisu.
Era immaginabile una crudeltà simile, ma se allora il piano del Team Pesto Buio fosse andato a buon fine…sarebbero stati tutti in pericolo.
-In cima alla Torre è sistemato il Cristallo dell’Ombra proveniente dalle Rovine Cromane. Una potente alimentazione elettrica permette ad esso di sprigionare il suo potere. E’ in grado di assoggettare al suo controllo ogni Pokémon nel raggio di 800 chilometri. Il potere della Macchina incredibile è pari a grossomodo otto milioni di unità Gigaremo. Il sistema di controllo è centralizzato in una sala posta a metà Torre. Da lì è possibile controllare ciascun Pokémon con un segnale univoco per ognuno. La Macchina incredibile può inoltre contare su un set di comandi grande oltre trecento volte quello di una Miniremo.-
Al termine della spiegazione, che aveva lasciato tutti senza parole, il professor Frenesio prese nuovamente parola.
-Questi dati sono emersi dalle informazioni che Leo ci ha rivelato. Uniti ai dati già in nostro possesso, ci hanno fornito un quadro più chiaro di quello che stiamo affrontando. Vanesio ha ingannato Leo per tutto il tempo con false promesse riguardanti la Torre. Gli hanno detto che si trattava di “un progetto pacifico per trovare nuovi metodi di comunicazione tra i Pokémon e le persone”. Ergo, la domanda è: qual è il loro vero obbiettivo? La risposta l’abbiamo trovata nel diario di Luciano Raggiani.-
Il professore prese da una tasca del camice il logoro diario che avevano trovato nella casa abbandonata, ed iniziò a leggere.
-“Giorno XX, mese X. Mio figlio, Nereo Raggiani, appena sedicenne, mi ha espulso dalla società. Le sue parole di commiato mi hanno spezzato il cuore. Ha detto: “Eliminerò chiunque ostacoli il mio progetto di dominare il mondo, persino mio padre.”. Mio figlio è diventato il protagonista di questo incubo. L’incubo scatenato dal Cristallo dell’Ombra.” Questo è quanto siamo stati capaci di decifrare finora.-
-Nereo Raggiani punta a dominare il mondo?-
Esclamò Brando preoccupato, seguito da Settimo.
-La Macchina incredibile può, in teoria, controllare tutti i Pokémon di Almia. Se è così “dominare il mondo” non è un’espressione troppo azzardata.-
-Sono notizie terrificanti.-
Disse Viola con un fil di voce. Vederli così, i grandi eroi di Almia, spaventati e senza parole, fece provare a Sara un noto allo stomaco, ma tutto questo venne interrotto da una potente scossa che bloccò tutti.
-Cos’era quel rumore?!-
Urlò il professor Frenesio.
-…devono aver dato corrente alla Macchina incredibile, come test. L’hanno accesa solo per un istante per monitorarne il suo funzionamento.-
Spiegò Leo serio.
-Era solo un test?!-
Disse Alex sbiancando.
-A giudicare da questo rumore, comunque, il test non deve essere andato a buon fine. Immagino che non siano stati capaci di eseguire la calibrazione finale del programma. Questo perché dovevo essere io a farlo.-
Rispose Leo forse per tranquillizzarli, tornando subito a parlare.
-Tuttavia, anche senza calibrazione finale, la Torre è comunque funzionante. La sua efficacia si ridurrà di circa la metà, ma funzionerà comunque. Così era stata progettata la Macchina incredibile, del resto.-
Ammise il ragazzo con vergogna.
-Uhm…anche a mezzo regime, può causare disastri in lungo e in largo.-
Borbottò Frenesio prima di voltarsi verso i Top Ranger.
-Bene, attenzione gente! Spalancate le orecchie! Questo è il nostro piano. Un’estensiva analisi dei progetti ha reso abbondantemente chiaro un fatto. E’ virtualmente impossibile disattivare il circuito elettrico della Torre. Questo lascerebbe aperta una sola opzione, ovvero concentrarsi sul Cristallo dell’Ombra che si trova in cima alla Torre.-
L’uomo aveva iniziato a camminare avanti ed indietro, forse per l’agitazione.
-Infiltrarsi all’interno della Torre potrebbe rivelarsi un’impresa irta di insidie. Come possiamo quindi ragionevolmente agire? Non ci rimane che una scelta: lanciare un assalto alla Torre dall’esterno. Ricordate come i tre ciondoli si misero a brillare, quella volta sul tetto? E come questo rese il frammento oscuro completamente trasparente? Questo è ciò che cercheremo di fare in cima alla Torre! Per riuscire, in teoria, dovremmo essere in possesso di tutte e tre le Gemme: la Gemma Rossa, la Gemma Gialla e la Gemma Blu. Soltanto con due di esse, comunque, dovremmo essere in grado di minare seriamente l’efficienza della Torre. Il suo rendimento dovrebbe diminuire di circa il 70%, se avremo successo.-
Sarebbe comunque bastato a fermarli?
Speravano tutti così.
Settimo comunque si rivelò il più sicuro per tale faccenda.
-Benissimo, professore. Ma come facciamo a far arrivare le due Gemme vicino al Cristallo dell’Ombra, in cima alla Torre Altru?-
-State suggerendo di usare il mio Staraptor?-
Chiese Viola seria.
-Per l’appunto! Sarai degna del tuo soprannome di “Ranger Voltante”? Due Top Ranger cavalcheranno ognuno uno Staraptor, trasportando la Gemma Rossa e la Gemma Blu. Dovranno volare in circolo sopra la Torre, stringendo man mano i loro cerchi e avvicinandosi in tal modo al Cristallo dell’Ombra. Più vicino sapranno arrivare, maggiore sarà l’effetto sul Cristallo dell’Ombra. Ovviamente, maggiori saranno anche i rischi che i Top Ranger correranno.-
Spiegò il professore guardandoli.
-Vorrei assegnare questa fondamentale missione a due dei nostri migliori Top Ranger. Due di cui abbiamo imparato ad essere orgogliosi. Questi due Top Ranger si chiamano…Settimo e Viola!-
Il professore era sicuro di sé, ed anche Sara era certa loro due avrebbero potuto risolvere la situazione.
Non si era mai aspettata d’esser scelta, perché era troppo inesperta.
Alex, tuttavia, vicino a lei sembrava deluso.
-Questo si chiama parlare. Aspettavo da una vita una missione come questa.-
Disse Settimo raggiante.
-Potete contare su di me. Volare è la mia specialità.-
Affermò Viola seria. Il professore poi si spostò verso i due rimasti.
-Sara e Alex. Voi rimarrete qui alla Federazione, in attesa. Non c’è modo di sapere quel che potrebbe accadere, perciò vi voglio qui. Mi auguro non siate delusi da questo compito.-
-Noi Ranger di zona ci concentreremo  nel venir incontro alle preoccupazioni della popolazione civile.-
Affermò Brando prima che loro rispondessero.
-Questo è quel che speravo di sentirti dire, Brando. Sei incaricato di questo compito.-
Affermò il professore, voltandosi.
-Infine, quest’operazione ha bisogno di un nome. Prenderemo in prestito il nome dell’autore di quel tormentato diario! La chiameremo “Operazione Luciano”! Orsù, tutti quanti! Che l’Operazione Luciano abbia inizio!-
-Sissignore!-
Urlarono tutti i presenti, e mentre Brando corse fuori dalla Federazione la presidentessa consegnò le Gemme a Settimo e Viola.
-Sono sicura che ve la caverete egregiamente.-
Disse quindi sorridendo. Settimo si rivolse poi a Sara ed Alex.
-Prendetevi cura della Federazione mentre siamo via.-
Mentre l’uomo andò subito via, Viola parlò un’ultima volta con la presidentessa.
-Faremo rapporto costantemente.-
E così, entrambi uscirono dalla sala, assieme al professor Frenesio ed a Leo.
Erano rimasti solo loro due e la presidentessa.
-Non sopporto stare seduto ad aspettare.-
Borbottò improvvisamente Alex.
-E’ meglio così, loro sono grandi Top Ranger.-
-Ma non lo siamo anche noi?-
Obbiettò lui guardandola.
-Lo sai che non sto dicendo questo. Un giorno magari arriveremo ai loro livelli, ma per il momento siamo ancora inesperti.-
Non c’era molto da dire per rincuorarlo, ma l’importante era che tutto andasse per il meglio.
-Sembrate delusi, miei cari. Vi sentite forse esclusi, non è vero?-
La presidentessa aveva notato facilmente come Alex poteva sentirsi, e si era avvicinata per parlare ad entrambi.
-Dovreste considerare la cosa da un’altra prospettiva. Non possiamo permettere che tutti vadano allo sbaraglio verso l’obbiettivo. In tal caso questa non sarebbe più un’operazione regolare, ma diverrebbe una specie di competizione tra Top Ranger. Avrete senza dubbio occasione di mostrare quanto valete ma, fino ad allora, vi chiedo di aiutare a proteggere la Federazione.-
-Certo, presidentessa Edvige.-
Alla fine Alex si era dovuto arrendere all’evidenza, ed accettare la cosa.
-Alex, andrò al piano inferiore per controllare come vanno le cose.-
Disse Sara guardandolo, scendendo subito verso la scala mobile.
Al piano inferiore gli Assistenti stavano lavorando sodo per assicurarsi ogni cosa fosse sicura, e così anche Glenda.
Era fiera della sua amica, che dimostrava tutto il suo impegno.
Per sicurezza Sara scese anche al piano inferiore, ma a metà della scala mobile un frastuono fece tremare l’edificio, bloccando la rampa.
-Cosa sta succedendo? Un altro test?-
Non sembrava come quello di prima, e non molto tempo dopo Willy corse su per la scalinata opposta, bianco come la neve.
-Bru-bru-brutto guaio! Le porte al piano terra sono state scardinate da una forte esplosione! E’ entrato un grosso tizio dall’aria sinistra! Va-va-vado a dirlo agli altri!-
Senza perder tempo Willy salì al piano superiore, mentre Sara si precipitò subito al pian terreno.
-Non va bene, non va bene.-
Il tempismo in cui era successo era troppo strano. Rimanevano solo due Top Ranger e la Federazione era sotto assalto…ancor peggio, il sinistro figuro era Aride.
La stanza era completamente immersa dal fumo dell’esplosione,  ed assieme a lui c’erano anche due Ranger di zona.
-Chi…chi saresti tu?-
Chiese il ragazzo preoccupato.
-Hai un appuntamento?-
Chiese invece l’altra come per prenderlo in giro.
L’uomo si guardò attorno un paio di volte, con gli occhi sorpresi.
-Chi sono? Io? Se un appuntamento ho? Ma secondo te, degli appuntamenti mi importa qualcosa? Dei receptionist siete? O Ranger siete? Bah!-
A poco a poco il fumo si dissolse, ed Aride notò la presenza di Sara.
-Bene, guarda un po’ chi c’è qui! Non sei tu forse Sara?-
-Sono proprio io.-
Rispose la ragazza seria. Le ferite dell’ultima volta l’aveva incontrato erano ormai guarite, ma non intendeva subirne ancora.
L’uomo la guardò ridacchiando.
-Di me ti ricordi, vero che ti ricordi? Solo un giorno fa incontrati ci siamo. Io sono, Aride! Dei messaggi vocali fasulli ti ho mandato! La Gemma Gialla mi hai regalato, ricordi?-
-Sì, mi ricordo di te, Aride.-
Rispose lei a denti stretti.
-Noi ben nascosta la teniamo, molto bene. Dove può essere? Nella Torre da qualche parte! Bwhahaha!-
Aride azionò subito dopo una Miniremo, ed un gigantesco  Pokémon arrabbiato superò la porta ormai distrutta.
-E adesso, quindi…tempo è di divertirsi!-
Il Pokémon, simile ad uno scimmione giallo con dei cavi elettrici alle spalle, si scagliò contro la ragazza, che però senza paura lo aspettò, iniziando la cattura.
Sara riuscì a disegnare solo un cerchio, prima che il Pokémon creasse attorno a sé due sfere elettriche, che iniziarono a fluttuargli attorno.
Non sarebbero dovute essere un grosso problema, ma visto lui continuava anche a muoversi la ragazza non riuscì ad evitare che la Linea di cattura le toccasse, perdendo così sei punti d’energia e provando alla spina dorsale una scarica di dolore che la bloccò per un paio di secondi.
Il danno le causò un giramento di testa, e purtroppo questo la fece sbagliare nuovamente, perdendo altri sei punti ed ottenendo un’altra scossa.
Un rivolo di bava era sceso involontariamente dalla sua bocca, ma almeno l’attacco era terminato.
Il Pokémon generò allora una sfera elettrica, che stavolta fu bloccata nel terreno.
Era semplice in questo caso evitare l’attacco, e quando svanì ed il Pokémon ripeté la mossa precedente la ragazza fece molta attenzione a non disegnare cerchi quando l’altro era troppo vicino al bordo del perimetro.
Per l’occasione decise anche che era il caso d’usare una Poké Tattica, e scegliendola dallo schermo dello Styler prese in prestito quella di Pachirisu.
Scagliando un fulmine nel terreno nel punto in cui lo Styler toccava il fulmine avrebbe reso il bersaglio fermo.
Purtroppo le sfere erano ancora presenti, e così al primo tentativo il puntatore finì dritto contro di loro, facendo scendere l’energia a 67.
Stavolta la scossa fu tale da far cadere la ragazza, ed il tempo per la Poké tattica stava finendo.
Sara poteva sentire Aride ridere dall’altra parte del perimetro, ma questo la rese solo più forte.
-Non perderò…-
Alzandosi quando finalmente le sfere svanirono riuscì a bloccare per qualche secondo il Pokémon, ed a disegnare un gran numero di cerchi.
L’altro stava ricreando nuovamente le sfere, ma ormai la barra che indicava quando si stavano trasmettendo i sentimenti d’amicizia era piena, ed infatti nemmeno un secondo dopo la cattura terminò.
Il nome del Pokémon era Electivire, “Gruppo: Elettro- Poké Tattica: Elettro- Mossa: Elettricità 3”, “Emette elettricità dal corpo. Si protegge con una barriera elettrica.”, la lotta bastò anche a far passare lo Styler al livello trentasette, con cinque punti in più di potenza ed uno d’energia, tornando a 86/86.

La Miniremo esplose, e così il Pokémon fu libero.
Sara fissò Aride con un sorriso trionfante, ma questo non si scompose.
-Della gamba, il passo più lungo ho fatto?-
Stava ancora sorridendo, e presto tutti capirono perché.
Si udirono infatti altre esplosioni dal piano di sopra.
-Co-cos’è stato?!-
-Veniva dal piano di sopra!-
Dissero i due Ranger di zona spaventati.
-Ahahah! Come pianificato procede, il nostro piano!-
A quelle parole Sara corrugò la fronte preoccupata, fissando Aride.
-In giro per bene ti presi, eh? Da specchietto per le allodole feci!-
-Cosa…-
-Per te, troppo tardi per andare si sopra è!-
Non per questo però si sarebbe arresa.
Doveva proteggere il quartier generale. Era la sua missione.
-Io dico tu troppo tardi se, già. Ma tu a guardare lo stesso vai, ok?-
-Non ho bisogno che tu me lo dica.-
Rispose Sara all’uomo correndo su per le scale.
-Alex, Glenda…vi prego state bene…-
Già al piano di sopra la situazione era drastica, infatti un’esplosione aveva aperto un’altra breccia nel muro.
-Non ti lascerò prendere Leo!-
Nella stanza c’erano Alex, il professore e Leo. Tutti e tre stavano guardando un giovane ragazzo vestito d’azzurro, che Sara già aveva incontrato.
-Frido…non tornerò mai alla Altru!-
Urlò Leo senza paura, ma il ragazzo non si scompose.
-Sigh…professor Leo, una volta non eravamo colleghi che lavoravano gomito a gomito? Insomma, ho imparato a programmare software da te. Non ho persino diviso con te le mie caramelle?-
-Mi hai raggirato, dicendo che era tutto  per il bene comune e la pace! Invece era tutto il contrario! Mi avete mentito, mentito e ancora mentito! Non tornerò mai indietro!-
Sara nel frattempo aveva raggiunto Alex, che difendeva Leo ed il professore.
-Francamente, non so e non mi importa molto della pace tra i Pokémon. Io so solo che la vita della gente sarà più facile. Lo capisci che siamo un’organizzazione umanitaria votata alla pace?-
Ribatté Frido candidamente.
-Ma a chi la racconti!-
Protestò Alex furibondo, e così anche il professor Frenesio che prese parola.
-Apri una breccia nel muro del Quartier Generale e sostieni di avere intenti pacifici? Questo si dice deformare la realtà oltre ogni limite. Manderemo il conto dei danni ai tuoi compari.-
-Non stiamo ottenendo proprio un gran successo, vero?-
Un’altra voce si unì alla conversazione, ed era quella di Lavina.
La ragazza era entrata dalla breccia nel muro, ma non era sola…con lei c’era Allegra.
La bambina era con le lacrime agli occhi, evidentemente spaventata.
-Sbrigare gli affari come si conviene a un gentiluomo richiede tempo, mia cara.-
Ribatté Frido guardandola.
-Allora lascia da parte il galateo e fallo in maniera rozza e deprecabile. Così, per esempio!-
Strattonando Allegra davanti a tutti la donna la fece piangere ancor di più.
-Leo! Aiuto!-
-Allegra?! Dove la state portando?!-
-Ciao, caro il mio Leo con i capelli a scodella. Abbiamo bisogno del creatore della Macchine incredibile per la calibrazione finale. Verrai con noi, non è vero?-
Chiese Lavine con fare languido, continuando poi a parlare.
-Non che tu abbia molta scelta, dolcezza. Vedi da solo qual è la situazione. Non devo spiegartela io, vero? Ma ti darò una piccola dimostrazione, comunque! Un pizzicotto ad Allegra.-
Con le unghie che aveva fece più male del previsto alla piccola, che protestò.
-Ahia! Che male!-
-Così non vale, brutta strega!-
Urlò Alex contro la rosata.
-Strega? Mi hai appena chiamato “strega”? Brutto ragazzino impertinente! Te ne pentirai! Quel che è troppo è troppo! Mi avete fatto infuriare! Leo, deciditi! Vieni con noi o resti qui? Stavolta la tua cara sorellina si beccherà qualcosa di più di un pizzicotto!-
Come poteva giocare con la sicurezza di una bambina a quel modo?
Purtroppo però il piano era efficace…
-…basta, avete vinto! Farò quello che volete.-
Disse il biondo arrendendosi.
-Leo…-
Alex tentò di dire qualcosa, ma l’altro lo fermò.
-Non voglio facciano del male ad Allegra per causa mia…-
-Grrr…-
Nemmeno il professor Frenesio aveva altro da aggiungere, quei tizi erano spietati.
-Tutto a posto! Abbiamo finito qui.-
Disse Lavina interrompendolo.
-Ciao ciao, mocciosi!-
E così, Allegra e Leo vennero spinti da Lavina oltre la breccia, ma il gruppo non sembrava l’unico scosso.
-Ma cosa…? C’era davvero bisogno di  me per questo? Lavina è piombata qua e ha rubato la scena.-
Frido sembrava molto irritato dalla vicenda, e pareva avesse intenzione di vendicarsi su di loro, visto estrasse una Miniremo, attivandola e chiamando un grosso Pokémon simile ad una lucertola blu, dalle zampe affilate e con una pinna sulla schiena.
-Allora, cosa faccio adesso? Andare a casa così sarebbe un po’ da schiappa. Tanto vale divertirsi un po’.-
Il ragazzo attivò immediatamente una Miniremo, e dalla breccia nel muro arrivò un nuovo Pokémon, alto dalle squame blu scuro e dal ventre rosso, con agli avambracci due lunghi artigli e ben quattro pinne, due alle braccia, una dorsale e una caudale.
Il Pokémon sembrava furioso, ed immediatamente si lanciò contro al gruppo, raggiungendo per prima Sara.
La cattura iniziò immediatamente con la creatura che emetteva un forte suono, come a spaventare la ragazza, ma questa non indietreggiò .
Inizialmente la Top Ranger evitò qualsiasi mossa, soprattutto per via degli artigli, ma il Pokémon almeno per il momento si limitò a lanciare per terra due grosse chiazze di fango.
Evitarle non fu un problema, ma poi, dopo un po’ che correva attorno alla ragazza, il Pokémon si fermò piegando la testa all’indietro, lanciandosi poi alla carica.
Per un secondo sparì perfino dal perimetro di cattura, tornandovi però subito dopo per ripetere l’attacco.
Fino ad ora la ragazza non aveva subito danni, ed era riuscita a continuare nei suoi tentativi di disegnare delle Linee di cattura.
Successivamente il Pokémon creò nuovamente due chiazze di fango, camminandovi sopra per un po’ ed impedendole di fare nulla. Nel momento però in cui queste svanirono si lanciò alla carica un altro paio di volte, alternando tale attacco con qualche istante in cui stava fermo.
Fu proprio grazie a questi momenti che Sara riuscì a raggiungere il massimo della barra indicativa nello schermo dello Styler, ed a catturarlo.
Il suo nome era Garchomp, “Gruppo: Drago- Poké Tattica: Drago- Mossa: Distruzione 5”, “Attacca scagliando fango. E’ anche in grado di caricare a grandissima velocità.”.
La Miniremo esplose subito dopo, e così il Pokémon, dopo uno sguardo riconoscente alla ragazza, fuggì.

-Davvero niente male. Adesso capisco perché sei un Top Ranger.-
Commentò Frido senza alcuna emozione.
-Non vincerai mai.-
Affermò Sara con sicurezza, guardandolo senza timore.
-Faremo la rivincita domani, se ci vedremo all’inaugurazione.-
In ogni caso lei avrebbe lottato con tutte le sue forze, e non gli avrebbe mai permesso di batterla.
Non era solo per il suo orgoglio o simili, ma perché era chiaro che fino a quando c’era di mezzo il Team Pesto Buio era a rischio il benessere i tutti.
Frido nel frattempo aveva raggiunto l’apertura nel muro, concedendo un’ultima occhiata alla ragazza.
-Fino ad allora…Addio!-
Anche lui fuggì senza che potessero far nulla, se non guardare.
-Professor Frenesio! Acciufferò quei criminali!-
Esclamò Alex già pronto ad uscire, ma il professore lo fermò.
-No! Te lo proibisco assolutamente! Inseguirli adesso a rotta di collo farebbe soltanto il loro gioco!-
Aveva ragione, non sapevano cosa stavano macchinando ma era chiaro che sarebbero stati pronti in caso li avessero raggiunti.
-C’è ancora tempo prima di mezzanotte, quando scatterà l’anniversario della Altru. Abbiamo tempo per ripensare alla nostra strategia!-
Purtroppo le notizie pessime sembravano non finire, infatti Willy, dal piano di sopra, arrivò madido di sudore.
-Ahiahiahiahi! Altri guai! Adesso c’è un brutto ceffo al secondo piano!-
-Sara! Presto al secondo piano!-
-Subito professore!-
La ragazza non perse tempo e subito salì le scale mobili, trovandosi davanti però una schiera di Bidoof, capitanati da Servilio, il secondo di Nereo Raggiani.
-Eheheheh! Nel mirabile disegno del nostro capo, la Federazione è un impedimento. Sono qui per rimuovere questo fastidioso impiccio! Eheheh!-
Oltre all’uomo, avente una Miniremo, erano presenti una giovane Ranger, evidentemente nel panico, un giovane assistente e Linda e Glenda, la quale lo fissava seria.
Allo stesso modo faceva anche la presidentessa Edvige, accanto a lei.
-Chi è quel tizio? Cosa vuole da noi?-
Chiese Lidia lievemente preoccupata.
-Sei un pagliaccio, o qualcosa del genere?-
Chiese invece Glenda con fare canzonatorio.
-L’accesso a questo piano è vietato a chiunque tranne ai membri della Federazione. Cosa significa quest’intrusione?-
Disse poi la presidentessa.
-Eheheh! Cosa significa, dici? Chiamalo pure servizio pensionamento anticipato! Eheh!-
Forse per via degli otto Bidoof inferociti tutti iniziavano un po’ ad agitarsi, ma non Glenda, che notò Sara alle spalle di Servilio.
-Sara! Dai una lezione a questo villano!-
Servilio immediatamente si voltò, notando finalmente la ragazza.
-Ah, Ranger! Ho portato con me qualche amico!-
Immediatamente l’uomo digitò qualche tasto nella Miniremo, e tutti i Bidoof le saltarono addosso, iniziando la cattura.
Questa però…era più confusionaria, che spaventosa.
Nonostante il loro numero i Pokémon si limitarono a girarle attorno, e bastarono letteralmente solo due Linee di cattura per concludere il tutto.
Nulla di eclatante, ma almeno la Miniremo esplose ed i Pokémon vennero liberati.
-Argh!-
Servilio sembrava estremamente adirato, ma dal piano superiore arrivò presto un suo sottoposto, vestito con la divisa del Team Pesto Buio.
-Signor Servilio? Abbiamo già ottenuto quello che volevamo da quest’incursione! Dovremmo andarcene!-
Quello che volevano?
Questo in qualche modo sembrò rassicurare l’omuncolo dai capelli verdi, mentre rese confusa la ragazza.
Al piano di sopra non c’erano più le gemme, quindi non doveva preoccuparsene.
Forse si riferiva solo alla cattura di Leo?
-Ah ecco…! Hai ragione! Immagino sia abbastanza per oggi. Eheheh!-
Immediatamente i due fuggirono dalle scale che conducevano al piano superiore, e successivamente si udì una forte esplosione che fece tremare ogni cosa.
Sara tentò di correr dietro ad entrambi, ma la presidentessa Edvige la fermò.
-Lasciali perdere. Dobbiamo cambiare i nostri piani. Chiamate qui Alex ed il professor Frenesio.-
-Subito!-
Lidia non perse tempo ed andò a raggiungere entrambi. Pochi minuti dopo entrambi erano lì, e la presidentessa e l’uomo erano pronti a parlare.
-L’obbiettivo primario dell’Operazione Luciano sarà modificato. Prima di ogni altra cosa, Leo e Allegra devono essere salvati!-
Affermò il professore guardandoli.
-Tra parentesi…Sara e Alex, nonostante l’attacco a sorpresa, avete difeso il Quartier Generale. Missione compiuta! Aumento di grado Ranger!-
Era una notizia fantastica per entrambi, che passarono al grado nove.
-“Ora puoi portare con te un massimo di sette Pokémon amici!”-
La voce proveniente dallo Styler aggiornò entrambi dei potenziamenti, e successivamente il professore riprese a parlare.
-Sono preoccupato per l’incolumità di Leo.-
-Professor Frenesio! Settimo sta tornando a fare rapporto!-
Glenda dovette interromperlo, in quanto la voce di Settimo prese presto parola.
-Hanno protetto la cima della Torre con una barriera potentissima. Quel che è peggio, questa barriera ha ben tre strati.-
-E’ impossibile avvicinarsi al Cristallo dell’Ombra arrivando dal cielo.-
Aggiunse poi Viola.
-Non mi aspettavo che le cose fossero facili.-
Sospirò Edvige, apparentemente non provata però dalla situazione.
-Devono averlo omesso dai loro progetti proprio per questo…come eliminare quella barriera…non riesco a elaborare una tattica d’approccio adeguata.-
Borbottò il professore incupendosi.
-Professor Frenesio? Immagino non si sia dimenticato che la Federazione può contare su altri due Top Ranger…-
-Chissà se questa volta siamo noi.-
Sussurrò scherzosamente Alex rivolgendosi a Sara.
-No, no, naturalmente non l’ho scordato. Ma pur essendo Top Ranger, semplicemente difettano di esperienza. Se vuole una prova, dia uno sguardo alla loro espressione…-
Mentre parlava l’uomo dava le spalle ad entrambi, ma quando si voltò trovò una sorpresa.
-…Uhm?-
Entrambi erano seri, senza alcun timore ma nemmeno spavalderia.
Erano consapevoli dei rischi che correvano e di cosa sarebbe successo in caso di fallimento, proprio per questo dovevano assolutamente dare il massimo.
Se ci fosse stato qualcosa che avessero potuto fare per Almia, l’avrebbero fatto immediatamente.
-A dire il vero…mi stanno entrambi fissando con molta determinazione negli occhi…da quand’è che siete diventati così…sicuri e determinati?-
-Tra un rapimento e lo sventare i piani del Team Pesto Buio.-
Scherzò Alex, riferendosi sia ai giorni in cui era stato preso prigioniero, che alle numerose volte in cui avevano effettivamente sconfitto il team.
Sicuramente erano stati momenti molto importanti per lui…ma Sara?
Non era certa di quali momenti l’avessero fatta maturare.
Il giorno alla base segreta sottomarina del Team Pesto Buio, quando non era stata in grado d’aiutare Maximilian?
Le lotte con i Pokémon guardiani, che le avevano affidato l’incarico di proteggere le gemme?
O anche semplicemente dalle missioni con Ilario, Brando, Luana ed Elena?
Non ne era certa, forse ciascun momento era stato importante per formarla.
-D’accordo, ne prendo atto. Devo essere stato cieco a non accorgermene prima. D’ora in avanti, non vi tratterò più da novellini, promesso.-
Era un grande onore che il professore si riferisse a loro in quel modo, ed entrambi lo dimostravano con fierezza negli occhi.
-Alex e Sara, vi assegnerò una missione degna di due Top Ranger, finalmente. Dunque. Ascoltate bene.-
Prima di parlare l’uomo si schiarì la gola, descrivendo poi passo per passo la missione.
-Primo: penetrate all’interno della Torre Altru e salvate Leo e Allegra. Secondo: localizzate e recuperate la Gemma Gialla. Terzo: Alex, prendi uno Staraptor e porta la Gemma Gialla in volo sopra la Torre. Dovrai unirti a Settimo e Viola.-
Alex fremeva in maniera quasi incontrollabile. Era il suo sogno poter avere un compito simile, e finalmente poteva rifarsi per ciò che era accaduto ad Haruba.
-Sara, tu rimarrai all’interno della Torre. Avrai il ruolo chiave di tutta l’Operazione Luciano. Dovrai farti strada fino in cima alla Torre e disattivare le tre barriere protettive. Dopo di questo, dovrai condurre i tre Ranger volanti al Cristallo dell’Ombra.-
Nonostante fosse chiara la difficoltà della missione, la ragazza non poté non sentirsi onorata per l’incarico, e guardando Pachirisu a lei vicina, si sentì piena di energie per riuscire nell’impresa.
-Non devo aggiungere che incontrerai nugoli di nemici lungo la strada. E’ una missione difficile e pericolosa, ma di sicuro emozionante! Guardate, solo a dare questi ordini mi tremano le gambe!-
L’uomo si lasciò andare ad una breve risata, anche in parte nervosa, che però strappò un sorriso anche
-Settimo e Viola, in volo. I nostri infaticabili Assistenti. Il team di ricercatori, che ha rinunciato al sonno per decifrare il diario. Willy e il suo spontaneo buonumore. Tutti abbiamo le nostre responsabilità, i nostri doveri, i nostri scopi nella vita. Ognuno ha bisogno del supporto dell’altro. Tutti abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Se nessuno di noi si dimenticherà di ciò, l’Operazione Luciano non potrà fallire!.
Esclamò fiduciosa la presidentessa, e nuovamente il professore prese parola.
-Bene, gente…Operazione Luciano, seconda parte! Ripartiamo di slancio!-
Immediatamente sia Sara che Alex si esibirono nella loro posa Ranger, e corsero verso l’uscita sotto le parole di Alex.
-Lo scontro si sposta alla Torre Altru!-
   
 
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