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Autore: Evola Who    13/12/2019    2 recensioni
"Eccoti qua, tesoro!"
Una sconosciuta si avvicinò al demone con aria serena, e prendendolo per mano, lasciando stranito il demone e sconcertato l'angelo.
"Credevo di averti smarrito o peggio, che tu fossi scappato per me!"
Crowley era pietrificato da quelle parole, senza riuscire a dire niente. E Azraphale si staccò da lui perplesso e sconvolto da quella scena.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4
Un Pizarro incontro. 



Un uomo alto, magro, capelli corti ma con un folto ciuffo castano scuro, gran occhi marroni, nascosti dagli occhiali da vista dalla montatura squadrata e con indosso un abito casual completo di giacca nera e con una grande busta in mano, si fermò accanto a lei, stringendole le dita.

E sì, fisicamente, soprattutto sul viso era uguale identico a Crowley (tranne per gli occhi gialli demoniaci, nascosti dai suoi amati occhiali da sole, i capelli rossi fiammante e le borse sotto gli occhi)

Ovviamente i mariti ineffabili rimasero sbigottiti da quella strana somiglianza capendo finalmente lo stupore della giovane donna.

"Finalmente ti ho trovata!" rispose l'uomo verso alla moglie, leggermente agitato ma cercando di calmarsi: "Pensavo che fossi dentro a quel negozio! Pensavo ti fossi persa."

"Pensavi che mi fossi persa?" ribatté lei "Io pensavo di averti perso!"

I due si guardarono, ignorando la coppia soprannaturale, mentre discutevano tra di loro.

"Sono uscita da quel negozio da più di mezzora. Quando sono uscita tu non c’eri, dopo che mi avevi detto che mi aspettavi fuori”

"Sì, ma ti avevo detto che io ero nel negozio di fronte a comprarmi delle magliette e credevo che dopo aver finito, mi avresti raggiunto lì."

"No. Tu mi hai detto che mi avresti aspettato fuori..."
La coppia umana continuava a discutere, mentre quella soprannaturale li fissava increduli da quella "uguaglianza di somiglianza".

"Non pensi che sia meglio andare via, adesso?" domandò l'angelo a bassa voce.

"Nah," rispose il demone con le mani in tasca "Ora voglio vedere la reazione di quel tipo, quando noterà la mia bellezza." sorrise ironicamente.

Anche Aziraphel aveva capito che cosa intendeva dire "Sai cosa? Anche io."

I due si guardarono compiaciuti ricambiando un sorriso complice, aspettando pazientemente di essere notati.

"Okay, okay, okay..." ammise l'uomo arrendendosi con pazienza "Avrei dovuto spiegarmi meglio o scriverti un messaggio per dirti dov’ero."

"Bravo." rispose lei sodisfatta "Almeno usa ogni tanto quel cellulare che ti ho regalato! E forse la smetterai di comprarti quelle maglie da vecchio."

"Non sono da vecchio. Sono casual."

"Certo, vecchietto..."

La donna rise cinicamente, ma il marito la guardò rassegnato; ma entrambi si fissarono seri e le loro mani rimasero unite, senza mai sciogliere la stretta.

Fecero intendere di essere ancora una coppia affiatata, facendo sorridere i due ineffabili.

"Comunque, vorrei presentarti la persona che ho scambiato per te e il suo gentile marito."

All'inizio, David non capì, finché non guardò il demone rimanendo stupefatto.

"Oh mio dio..."

"No, penso che Dio non c’entri niente." commentò Crowley sarcasticamente.

"Non ci posso credere." continuò l'uomo fissandolo meglio: "Se non avessi fatta la barba stamattina..." e si mise la mano sulla guancia.

"Infatti! E' quello che ho pensato anche io." rispose Georgie "Quindi immaginati come sembrava, visto da dietro e la mia sorpresa nello scoprire la verità." e rise insieme all’angelo.

"Okay, ora sta iniziando ad essere un pò inquietante." disse il demone allontanandosi da lui di pochi passi.

"Oh, mi scusi!" rispose David indietreggiando e ritornando accanto alla sua donna.

"E' solo che, non ho mai visto qualcuno così tanto simile a me! Talmente tanto da fare confondere mia moglie!" rise, guadagnandosi un piccolo schiaffetto scherzoso sul braccio.

"Posso immaginare lo stupore. E mi creda, è reciproco." commentò Aziraphale "Infondo, si dice che nel mondo esistono sette persone talmente simili a noi, da quasi definirci sosia. Solo che è molto raro che si incontrino! Ma oggi deve essere il nostro giorno fortunato!"

L'angelo rise divertito insieme alla coppia umana mentre il demone pensò che forse, era meglio andare via.

"Hey! Ho una idea! Potrebbe assumerlo come sosia durante le convention!" propose Georgie scherzosamente.

"Sì!" annuì David con lo stesso entusiasmo "Quando mi inviteranno per una ennesima convention, potremo chiedere a questo gentile signore di tingersi i capelli ed essere 'me' per una giornata! Così, potremmo passare più tempo insieme."

"E a fare cosa? Tanto sono già incinta!"

La coppia continuò ridere tra loro, ma questa volta Crowley la interruppe chiedendo perplesso "Aspettate un attimo, che tipo di 'convention'? Quelle scientifiche che sono noiosissime e si credono tutti il più intelligente dell’altro, o quelle strane, piena di gente vestita in un modo strano, che non escono quasi mai di casa e sono ossessionati da una cosa, che si incontra con altra gente strana come loro e si fanno pagare per delle foto? o dei pupazzetti o di pezzi di carta firmata?"

David e Georgie rimasero perplessi da quelle parole, soprattutto dette con quel tono così cinico e disprezzante. Aziraphale lo rimproverò con una occhiataccia.

"E poi, non mi farei mai e poi mai tingere i capelli! Per nessun motivo al mondo!" indicò la testa con fierezza.

"Come se fosse questo il vero problema..." commentò l'angelo tra se a se.

La coppia umana iniziò a fissarli con aria strana, non capendo bene ste stesse scherzando o meno.

"Forse, è meglio lasciare perdere..."

"Già. Altrimenti, posso rovinarmi la carriera in mezza giornata."

"Oh forse, i fans si accorgerebbero della sostituzione" sorrise sadico al marito.

"Perdonatelo" disse Aziraphale con il suo solito sorriso e il suo modo gentile "Ha un grande senso dell'umorismo, molto particolare..."

"Sì, è vero."

L’angelo schioccò un’occhiata di rimprovero, ma continuò a sorridere "E in più, non ama molto i posti affollati con tanta gente in un unico posto. Pensa, si è lamentato pure di questo posto." ridacchiò, facendo ritornare il sorriso alla coppia - e la pazienza a Crowley-

"Pensa, lui si lamenta del fatto che lo porto a fare shopping e poi è lui a comparsi i vestiti."

Georgie fissò il marito divertita, mentre David la fissò con pazienza senza dire nulla.

Aziraphale guardò meglio il sosia di suo marito e un pò per le parole di lei, sia anche della sensazione di averlo già visto, chiese all'umano se forse anche lui un attore.

David rispose tranquillamente di sì, con un pò di orgoglio per il suo lavoro.

"Quindi è per questo che sua moglie l'ha definita 'faccia da gomma'? Perché è una specie di caratteristica?" chiese il demone.

"Beh," rispose fremendo un attimo: "Non so se 'caratteristica' sia la definizione più adatta a me. Infondo ho recitato in vari generi diversi, interpretando anche personaggi molto diversi. Dal drammatico al comico, dal poliziesco al superomistico, dallo storico alla fantascienza..."

Al quel punto il demone lo interruppe chiedendo con un pò curiosità se lui avesse interpretato "Casanova" in quella miniserie di qualche anno prima.

"Sì, ero 'Casanova' in quella serie" rispose l'attore sorridendo sia per soddisfazione che per nostalgia di quel ricordo di gioventù.

"Mio dio, era uno dei mei primi ruoli importanti alla BBC e di solito poche persone si ricordano di me in quel ruolo"

"Buon per me..." disse Georgie tra se ad se.

"Hanno fatto una serie sulla vita di Casanova?" domandò l'angelo guardandolo il demone con stupore.

"Sì, una miniserie sul grande Don Giovanni Italiano del 500'. Ma non l'ho vista completa, solo qualche puntata a caso."

"E l'ha apprezzata?" domandò l'attore.

"No, per niente." rispose Crowley con noncuranza ed una piccola smorfia, lasciando perplessi la coppia di attori.

"Venezia era troppo finta e superficiale; si vedeva un miglio che non era vera." Spiegò meglio la creatura demoniaca per poi continuare con qualche smorfia contrariata "E poi Casanova è sempre stato rappresentato storicamente in modo inesatto; non era mai stato uno 'sciupafemmine' fortunato con tutte le grandi dame che incontrava, nah! Era solo uno ragazzo timido e sfigato. E se non fosse stato aiutato da un piccolo miracolo non sarebbe stato così 'famoso'. E quella sera era fin troppo esagerata quando si trattava delle sue 'miravolanti avventure'." fece un’espressione quasi arrabbiata concludendo tra se a se: "Dannato, ingrato bastardo..."

Aziraphale cercò di trattenere un respiro di pazienza e cercando di non guardarlo male, di nuovo. Quando Crowley parlava del passato ne parlava a manetta, a prescindere da chi aveva davanti, senza peli sulla lingua.

I due attori rimasero un po’ confusi da quella reazione così "personale" da parte del rosso senza sapere come rispondere.

"Beh, forse non è stato uno dei lavori più riusciti, ma mi sono divertito a farlo" rispose David cercando di sorridere e un pò di giustificare quel ruolo.

"Io mi sono più divertita come lui si è lamentato del personaggio storico di Casanova" disse Georgie sorridendo "Come se lo avesse conosciuto personalmente" ridacchiò.

Infatti era così. Crowley aveva conosciuto Casanova fin da giovanissimo ed era un ragazzino che voleva prendere i voti e diventare prete.

Ma la lussuria che provava dentro di sè era molto più grande delle sue buone intenzioni. Così Crowley lo tentò verso la strada di quel sentimento; ma quando capì che lui era negato con il gentil sesso insegnò lui qualche trucchetto e con un miracolo demoniaco lo rese famoso. Ma lo trovava troppo sopravalutato e non era mai stato un bell’uomo.

Ma ovviamente non poteva raccontare questa verità. E sia il demone che l'angelo non sapevano rispondere o farci una risata.

"Beh, lui è uno storico" Crowley indicò il marito come per giustificare le sue parole "E visto che lo è, ha studiato cose che molte persone non sanno, Mentre io le so, perché sto con lui" e sorrise convinto.

Azraphale si sentì un pò imbarazzato da quell’uscita del mairot, ma apprezzò le sue parole.

"Lei è uno storico?" chiese David colpito.

L'angelo spiegò che era proprietario di una liberia storica di Soho e possedeva una vasta collezione di prime edizioni molte antiche, come la già citata collezione dei libri Agatha
Christie e molte di Shakespeare.

Ed a proposito di Shakespeare il principato si ricordo un'altra cosa e chiese l'attore se avesse fatto Amleto qualche anno prima.

David confermò e l'angelo ricordò "Ma certo! Lei ha interpretato la famosa tragedia storia alla Royal Shakespeare!" sorrise entusiasta "Io e Crowley siamo andati alla prima ed è stato uno spettacolo a dir poco spettacolare!"

L’angelo era molto emozionato di essere davanti ad un attore shakespireano di quel calibro.

"Ho sempre apprezzato le sue tragedie e adoro vedere un'ottima trasformazione teatrale intrepretata in un modo così divino!"

"Ora non esagerare con l'entusiasmo, angelo" bisbigliò verso al marito e si diede un contegno.

David sorrise a quei complimenti, ma cercando di essere modesto; anche se apprezzava ben volentieri quelle lusinghe.

"Beh, la ringrazio molto" rispose "Mi sono impegnato molto per quel ruolo, Come in 'Amleto' e sono sempre molto grato di ricevere complimenti per le mie performance. Ma non penso di essere il migliore attore… ci sono molti altri attori di certo più bravi di me e..."

"Non fare il finto modesto!" lo interruppe la moglie prendendolo sottobraccio "Sei uno dei miglior attori in questo mondo, camaleontico a di poco, riesci a sposarti da un genere all'altro, dalla televisione al cinema fino al teatro; ho sempre detto che meriteresti più premi e riconoscimenti"

David guardò la moglie in modo dolce per le sue parole "Oh Georgie, grazie. Ma non sono i premi a definire un bravo attore"

"Sì, dillo a molti dei tuoi colleghi, Oliva ed a mio padre."
Lei sorrise divertita, mentre guardava il sorriso di suo marito trasformarsi in una espressione paziente.

"Grazie per i tuoi incoraggiamenti, tesoro. Sempre più gentili e per nulla competitivi."

"Di nulla, caro" rispose sarcastica.

Mentre la coppia umana si perdeva nei loro sguardi, quella soprannaturale nascose le loro risa per quel battibecco, finché il demone capì che era giunta l'ora di finire quell’incontro "Bene. Mi dispiace dirlo, ma dobbiamo andare" attirò l'attenzione di entrambi.

"Abbiamo un sacco di cose da fare e poco tempo a disposizione"

"Anche noi" rispose Georgie "Ma è stato davvero un piacere conoscervi e scusatemi ancora per l’errore"

"Non si scusi ancora per questo, è pianamente giustificabile" disse l'angelo schioccando un’ultima occhiata verso suo marito e la straordinaria somiglianza, ridendoci su.

Dopo diversi saluti in un modo formale ma gentile e congratulazioni ancora per la gravidanza, David e Georgie andarono via mano nella mano, mentre Crowley e Azaraphale li sentirono a parlare.

"Dai che voglio andare a casa, così mi fa un bel massaggio ai piedi"

"Oh, ma perché? E' proprio necessario?"

"Certo, se tu lo fai io sono felice e lo è anche il bambino! Come quando parli alle piante per renderli ancora più verdi!"

Georgie radicchio divertita, mente il marito alzò gli occhi al cielo.

L'angelo e demone sorrisero per le loro parole e li guardarono allontanandosi.

"Sai? Mi piace quella tizia" disse Crowley "Mi sembra una tosta ed ha pochi peli sulla lingua!"

"Non ne dubito" rispose Aziraphale ma annuendo più al fatto che il carattere sia del demone che della giovane
donna erano abbastanza simili.



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Note:
Ecco ad voi il nuovo capitolo! :D 
Questa volta più lungo e più delirante! XD
Ma spero che questa piccola follia 
vi stia piacendo :)
Perchè ormai siamo quasi al finale di tutto! 
Rigrazio ad tutti quelli che hanno letto
questa storia e lle vostre recesioni.
Alla prossima!
Evola 


 

   
 
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