Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: cabin13    20/12/2019    0 recensioni
[Partecipa alla challenge "Slot machine!" indetta da Juriaka sul forum di EFP]
Raccolta molto eterogenea di one-shots e flashfics sui momenti più divertenti, romantici, comici e angst della classe 1-A.
In ogni capitolo sono indicati la traccia della challenge da cui è stata presa ispirazione e i personaggi protagonisti.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Kaminari Denki, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

.

.

Per la challenge "Slot machine" di Juriaka sul forum di EFP.

Scegli un fandom e scrivi una lista di dieci personaggi casuali numerandoli da uno a dieci; la lista servirà da base per utilizzare i prompt con cui scrivere le storie.
La mia lista:
1- Izuku Midoriya
2- Ochaco Uraraka
3- Katsuki Bakugou
4- Denki Kaminari
5- Kyoka Jirou
6- Momo Yaoyorozu
7- Eijirou Kirishima
8- Shouto Todoroki
9- Mina Ashido
10- Tsuyu Asui

.

.

Pessime scommesse, ottimi amici

[Prompt #3: 7 (Kirishima) perde una scommessa, deve invitare per finta un personaggio a vostra scelta ad un appuntamento. Imprevisto!Bonus: quella persona finirà per piacergli sul serio]

Avrebbe dovuto intuirlo, che i manga nascosti nella scatola sotto il letto di Aoyama fossero fumetti Hentai, ci sarebbe dovuto arrivare sul serio. Invece no, quella sua zucca dura si era convinta che il biondo fosse un tipo troppo puro ed innocente per quelle scene così volgari. Denki e Hanta erano di un’altra opinione e, chiacchiera dopo chiacchiera, i tre avevano finito per scommetterci sopra.

Come ci erano arrivati a parlare dei giornaletti di Aoyama? Eijirou si ricordava che l’argomento iniziale erano le loro compagne di classe, poi con una serie di associazioni di idee deliranti erano finiti a toccare il tema “Yuuga”.

Lo studente con il quirk di indurimento aveva perso di brutto la sfida, perciò gli era toccato sottostare alla regola stabilita dai suoi amici: chi aveva torto avrebbe dovuto invitare fuori un delle ragazze – escluse Uraraka e Hagakure, non ci teneva a morire giovane, ucciso da una coda o da un calcio superforte. E avrebbe fatto meglio ad evitare anche Jirou, perché per quanto Kaminari si ostinasse a non ammetterlo, era palese che l’interesse di entrambi fosse reciproco.

L’unica con cui non avrebbe rischiato di morire per il troppo imbarazzo era Mina, dato che avevano alle spalle qualche anno di conoscenza reciproca ed erano nello stesso gruppo di amici.

Perciò eccolo lì, seduto sui gradini d’ingresso del dormitorio ad aspettare che la rosa lo raggiungesse. Si stava tormentando le mani dal nervoso; lui non ci era mai uscito con una ragazza, ma non era certo un appuntamento romantico, quello. Quindi perché era così agitato?

Non ebbe il tempo di trovare una risposta, perché la porta si spalancò all’improvviso e un’allegra voce squillante lo fece sobbalzare. – Ah, Kirishima sei già qui! Scusami, adesso andiamo?

Il rosso annuì con fin troppa enfasi, mentre le guance assumevano lo stesso colore dei suoi capelli. Non poté non notare come la compagna fosse più carina del solito, con quel vestito a fiori arcobaleno, gli anfibi scuri, la borsa a tracolla e il giubbetto di jeans tra le mani.

Per tutto il tragitto dalla scuola al centro gli fu molto difficile comportarsi in maniera naturale. L’intera situazione aveva un che di molto strano, seppur in senso positivo. Doveva continuare a ripetersi che il loro era un semplice incontro tra amici; dopotutto lo stava facendo principalmente perché aveva perso la scommessa… O no?

Il suo piano iniziale era quello di rivelare a fine giornata che l’appuntamento non era nulla di speciale, dopotutto era stato costretto da quelle due teste bacate che erano i suoi amici ad invitare fuori la ragazza. Non voleva che Mina si facesse idee strane e poi ci restasse male, ecco. Si convinse che il suo nervosismo era dovuto a questa ragione.

Il programma della loro uscita non era nulla di speciale, le solite attività che i normali sedicenni potevano compiere: pranzare in un locale carino ed economico, guardare un film al cinema o spassarsela in sala giochi, anche se per prima cosa si concedettero una passeggiata nel centro, perché era sempre affascinante vedere come i negozi moderni e più famosi coesistessero in armonia con le botteghe tipiche, nella stessa strada.

Camminando fianco a fianco, le mani dei due ragazzi si sfiorarono per caso più di una volta e Kirishima si ritrovò ad arrossire, mentre sentiva il cuore aumentare il battito forte come un tamburo. Dal troppo imbarazzo, si sforzò di concentrare l’attenzione sulle vetrine piuttosto che l’amica e per questo non si accorse della reazione di Mina.

Eppure, per tutte le ore successive, Red Riot non ebbe occhi che per lei: gli sembrò di conoscere davvero Ashido per la prima volta in vita sua, studiava il suo modo di fare entusiasta e naturale allo stesso tempo, il suo atteggiamento così allegro e pieno di vitalità e si rese conto che a starle così vicino gran parte del suo nervoso era soppiantato dal divertimento. Nemmeno con Sero e Kaminari uscire era stato così bello che con lei.

Il bowling a fine pomeriggio fu il colpo finale. Entrambi non giocavano da chissà quanto tempo, perciò dovettero imparare di nuovo insieme e poco ci mancò che Eijirou andasse in autocombustione; la ragazza era riuscita a ricordarsi il movimento per lanciare e gli stava correggendo la postura con tocchi delicati ed eleganti.

Sulla via del ritorno, le meningi del povero rosso lavorarono all’impazzata per elaborare un nuovo discorso, molto diverso dall’originale con cui si era preparato quella mattina. Forse suonava molto idiota, ma lui con la ragazza ci voleva uscire ancora, solo loro due; non era sicuro al cento per cento di cosa provasse davvero, ma stare con lei gli piaceva sul serio. Prima di varcare il cancello della U.A. Eijirou condusse la compagna verso una panchina poco distante.

– Ecco, Mina, volevo dirti una cosa… – esordì quando si furono seduti. – Come dire… Riguardo l’uscita di oggi… Sero, Kaminari ed io…

– …avete fatto una scommessa, guarda che lo so! – c’era una nota amara nella risata della rosa, pareva un poco forzata.

– Sì, abbiamo scommesso… – Kirishima iniziò, dispiaciuto, ma poi colse il reale senso di quelle parole e si voltò di scatto a fissare la compagna, incredulo. – Aspetta, lo sai?! Sai della nostra scommessa su Aoyama?

– Non tutti i dettagli, ma che c’era in ballo qualcosa lo sapevo. Non siete esattamente molto silenziosi quando discutete, voi tre. Fareste degna concorrenza a Bakugou.

Il possessore del quirk di indurimento fissava l’amica con tanto d’occhi. Mina ridacchiò alla sua reazione e fece per alzarsi, ma questo servì a risvegliare il ragazzo, il quale le chiese di aspettare ancora un secondo.

– Non ho finito, non era… non era quello il punto centrale del discorso. – ammise ad occhi bassi, e stavolta fu il turno di Ashido di rimanere stupita. – Quello che voglio dire è che oggi mi sono divertito molto con te. E… e se anche tu vuoi, possiamo uscire insieme altre volte. Non so dirti con sicurezza cosa provo, ma so per certo che sono stato molto bene con te e quindi, boh, se ti va ancora…

Red Riot lasciò cadere la frase, incerto sul come andare avanti. Aveva paura di non essersi spiegato bene, o magari al contrario era stato troppo ripetitivo e aveva mancato l’argomento fondamentale. Temeva come l’avrebbe presa la ragazza, era così teso che non si rese conto del bacio sulla guancia fino a quando Mina non si staccò.

– Certo che mi piacerebbe uscire ancora solo io e te. Non sei stato l’unico ad aver trascorso una giornata davvero bella. – Dal tono si capiva che Ashido stava sorridendo.

Insieme si alzarono dalla panchina e si incamminarono fianco a fianco verso il dormitorio, fantasticando su quello che avrebbero potuto fare nell’uscita successiva.

.
.
Hola gente
Scrivere questo capitolo è stato un po' un parto, perché se come lettrice non sono una grande fan delle storie in cui si narra il primissimo appuntamento di una coppia, come scrittrice lo sono ancora meno: è difficile trovare qualcosa di originale, e a spiegare le dinamiche dei sentimenti di entrambe le parti ho sempre paura di cadere nel ripetitivo e/o banale.
L'idea (molto folle) dei fumetti Hentai sotto il letto di Aoyama non so come mi sia venuta, non chiedetemelo e soprattutto non chiedetemi perché proprio Aoyama. Non lo so nemmeno io.
Il titolo è dato a casaccio, perché non avevo altre idee, anche se non c'entra proprio molto con il resto della storia, ma dettagli.
Ringrazio Juriaka per la challenge e per aver recensito il secondo capitolo, e ringrazio chi recensirà e anche chi leggerà e basta.
Alla prossima gente
Adios
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: cabin13