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Autore: Ellariastory    23/12/2019    0 recensioni
Abbiamo tutto
In questa nuova realtà.
Una vita
Tra mura che non possiamo superare
O qualcosa di simile.
Genere: Angst, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tit toc, il lupo è  arrivato ed è affamato
 

L’esistenza non è altro che un insieme di attimi che si susseguono. Senza sosta, senza pause. Neanche il tempo di rendersene conto, ecco che il primo termina per lasciare spazio al successivo. Una sorta di catena di montaggio che non può essere arrestata, ma che deve continuare a proseguire. 
 
Gli attimi di Cecilia adesso infatti continuano ad essere scanditi dal tempo che sembra voler segnare per lei una condanna a morte. Non sa se arriverà per mano di quel ragazzo o da quella di quegli uomini, ma sa che arriverà. Probabilmente non vedrà un altro tramonto, o un’altra alba. Tutto finirà, fin troppo velocemente perché possa considerarsi pronta.  
 
E’ schiacciata a terra, a lottare, a cercare di strappare ancora un ultimo attimo alla vita, quando qualcosa cambia. Una piccola speranza che adesso fa breccia in quel mare di disperazione nel quale sta annegando. E quello è pericoloso. Vede un salvagente in mezzo alla tempesta, ma prenderlo potrebbe farla finire alla deriva, prolungando semplicemente la sua agonia. 
 
I suoi occhi scuri si scontrano con quelli duri del ragazzo, mentre si sente messa alle strette. Potrebbe aprire quella porta, provare così a salvarlo. Lei avrebbe sicuramente la possibilità di seguirlo, di farcela, ma per quanto? Lo zaino con le sue medicine è dalla parte opposta della stanza, non avrebbe il tempo di prenderlo. 
Guadagnerà solo una manciata di attimi, niente di più.
«Mi devi un favore, cazzo» dice a denti stretti, mentre adesso con il capo gli fa segno di levarsi di dosso. Se non si alza, non ha modo di aprire quella porta. 
 
Eppure il brivido che le attraversa la schiena quando sente quella voce adesso è difficile da descrivere. Ma adesso deve restare lucida, tanto da ritrovarsi a guardare lo sconosciuto al quale adesso fa segno di tacere. La loro discussione dovrà proseguire in un secondo momento. 
Priorità. Ecco quello che adesso ha bisogno di stabilire. E la sua priorità è arrivare a quella porta, aprirla e riuscire ad uscire senza attirare l’attenzione. 
 
«Mi devi coprire» dice in un sussurro appena udibile. «Attira la loro attenzione così avrò il tempo di aprire. Ti ho detto che ho una buona mira, dopo ti copro io. E non fare storie, perché non abbiamo tempo. Se vuoi uscire, ti devi fidare» semplice e concisa, mentre con la mano indica l’altro lato della stanza. « Ma se hai un piano migliore, ti ascolto. Non chiedermi di darti la chiave dopo quest’ultimo scherzo. Perché te la puoi scordare ».
 
   
 
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